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Imita le voci di 14 cantanti diversi. E diventa una star in Rete. Lui si chiama Roomie, ha 19 anni e in un video postato su YouTube si esibisce imitanto alcune delle star della musica contemporanea, passando da Bon Jovi a John Legend a Passenger. Una performance che lascia a bocca aperta. E che gli internauti apprezzano parecchio, a giudicare dalle visualizzazioni su YouTube, quasi un milione e mezzo in pochi giorni.

"Buongiorno popolo cinese. Mi chiamo Miro Bianchi, ho 44 anni, sono un artigiano di Livorno condannato alla disoccupazione da oltre 5 anni e mi rivolgo a voi per un lavoro in Cina o presso le vostre comunità in Italia".
E' il video messaggio tradotto e sottotitolato in mandarino, di un disoccupato livornese che, dopo 5 anni senza lavoro, si è rivolto alle aziende cinesi affinchè lo contattatino per un lavoro.
"So che apprezzate gli artigiani italiani e li studiate, per questo propongo a voi le mie esperienze. Ho lavorato come imbianchino, muratore cartongesso, ma so anche fare bene il giardiniere".
Nel curruculum Miro descrive l'Italia come un paese alla deriva che spinge verso la disperazione. Per questo dice di essere disposto a tutto anche a fare i lavori più umili.
Con la traduzione e la diffusione del suo curriculum sui social network, l'ingegnoso e intraprendente artigiano spera di mettersi in contatto con uno degli 1,3 miliardi di cinesi che non parla italiano, ma che potrebbe diventare il suo nuovo datore di lavoro.

A ballare sulle note del tormentone ''Happy'' questa volta sono gli operai della fabbrica Fiat di Melfi. In tuta da lavoro, alla catena di montaggio, in ufficio e ai tornelli, il personale fa da testimonial dell'azienda in vista dell'avvio della produzione della Jeep Renegade: ''We are happy from Melfi", si intitola il video. Un video che divide. Su YouTube sono molti i commenti di chi non approva l'iniziativa

Prenotano una cena a un prezzo fisso di 70 euro a persona e si ritrovano a pagarne 1.170. È accaduto ad una coppia che ha trascorso la sera di San Valentino nel ristorante gestito da Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e dal suo compagno Agresti. I due ventenni si erano fidati di un annuncio che promuoveva una cena a prezzo fisso ma, trovandosi a pagare un conto salatissimo, si sono rivolti a "Le Iene" per denunciare quella che, a loro dire, è vera e propria truffa. L'ennesima tegola per la Nobile già nota per aver partecipato all'attività della madre teleimbonitrice, ed essere stata condannata insieme a lei per truffa. Tra l'altro l'indagine era partita proprio a seguito delle denunce di un altro programma televisivo, "Striscia la notizia".

Suor Cristina ha imparato a coltivare i suoi doni seguendo gli insegnamenti di una maestra famosa: Clauda Koll. "Ho conosciuto Cristina Scuccia quando aveva diciotto anni e non aveva ancora preso i voti. Era molto portata: nel canto lei aveva un vero talento. Quando si è presentata alla Star Rose Academy, le Orsoline le hanno subito proposto di frequentarne i corsi, per continuare a coltivare le sue qualità artistiche. La nostra scuola aiuta i ragazzi a farsi una formazione completa: canto, danza, recitazione. Ma io avevo visto Cristina già prima, quando aveva interpretato la parte di suor Rosa nel musical sulla fondatrice delle Orsoline, e mi aveva molto colpita". Così racconta Claudia Koll, in un'intervista esclusiva pubblicata su "Chi" nel numero in edicola da mercoledì 26 marzo. L'attrice protagonista di tante fiction di successo, che ora dirige una accademia musicale fondata dalle Orsoline della sacra Famiglia, ricorda l'anno passato come insegnante di suor Cristina, al secolo Cristina Scuccia, la suora siciliana divenuta un fenomeno mondiale dopo la sua esibizione a "The Voice of Italy".

Cristina frequentò per un anno l'accademia diretta dalla Koll prima di abbandonare il mondo dello spettacolo per seguire la sua vocazione. "In quel periodo ha vissuto anche dei momenti difficili. Nel suo percorso umano e artistico, ha dovuto superare molte difficolta'", rivela la Koll a "Chi". "Un episodio fondamentale fu quando un incidente le impedì di partecipare allo spettacolo che avevamo preparato per i venticinque anni della Giornata mondiale della gioventù, che si celebravano in San Pietro. Cristina cadde, si ruppe la caviglia e fu costretta per un periodo a fermarsi. Credo che questo le abbia dato tempo e modo di riflettere: non a caso proprio in quel momento maturò in lei la decisione di entrare nella congregazione". Infatti di lì a poco Cristina lasciò l'Accademia per entrare in convento. "In un primo momento un po' mi dispiacque", ricorda Claudia Koll. "Io vedevo che Cristina aveva talento e mi sarebbe piaciuto che continuasse su quella strada. Ma poi ho capito che, quando il Signore chiama, non c'e' alternativa. Oggi so e vedo che il suo percorso personale l'ha portata a una maturita' e una pienezza, anche artistica, dovute a una forza misteriosa e speciale. E' la dimostrazione che non ha buttato via il suo talento, donandosi al Signore. Anzi, la sua arte si è arricchita.