Il fascino del Vampiro sta nella sua eccentricità e
sostanziale diversità dagli esseri umani che si concretizza
nel suo ambiguo rapporto col tempo: egli vive una sua vita
particolare, nel buio della notte, alla ricerca di sangue
fresco come nutrimento dello spirito e della carne.
Il vampiro,
nonostante la sua immortalità, nonostante la forza fisica
superiore, l'energia mentale, la straordinaria sensualità
che possiede, è condannato, come stato d'animo di fondo,
costante da cui si può allontanare solo negli attimi di
estasi, all'infelicità. Ebbene, questa infelicità, quasi
inevitabilmente,
attira la simpatia dello sprovveduto lettore che con
partecipazione emotiva si concede a una segreta
ammirazione.
Un'altra sfumatura del fascino che promana da questa
figura è l'eterna giovinezza che gli deriva dalla sofferenza
e dalla perdizione di anime candide.
Il fascino del peccato trionfa in un'orgia di sangue,
compenetrando il lettore in amplessi sognati
e che di giorno, al pari del vampiro, non osa confessare.
Mito moderno, dunque, che coniuga l'etica e l'estetica,
le istanze
della carne e dello spirito, alla ricerca di un stabilità senza
la quale l'uomo moderno, vaga nelle notti senza fine alla
ricerca
di un qualcosa che mai troverà.
ERACLE
Inviato da: Eudaimon0
il 04/04/2014 alle 16:46
Inviato da: BARBIE.1986
il 20/08/2012 alle 21:03
Inviato da: BARBIE.1986
il 05/07/2012 alle 12:24
Inviato da: diogene51
il 04/11/2009 alle 23:18
Inviato da: diogene51
il 25/08/2009 alle 15:05