Creato da coglioniItaliani il 07/04/2006
NON ENTRARE. QUESTO BLOG è DI PROTESTA CONTRO LA DESTRA CHE CI FA PROMESSE SOLO ORALMENTE.. se sei interessato a diventare un membro puoi inviare il tuo nick e link del tuo profilo nella nostra messaggeria!!! FORZA SINISTRA!.·*'^'*·. Imma,gianlu e Ale << NOI SIAMO I FONDATORI.·*'^'*·.!

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I COGLIONI ITALIANI

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Ultime visite al Blog

hopelove10Puccy20dariagiordanastatus_scioperandimilo1970toorresalottergsnico_XXX_70Altera.Mentesoleil_rmventididestraelvy85
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 04 Luglio 2006 da coglioniItaliani

Non distruggere governo precedenteNapolitano: "Referendum, votate"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rinnova un appello alle forze politiche per sviluppare "un confronto aperto e operoso". Non è la prima volta che il capo dello Stato esorta maggioranza e opposizione a un dialogo, ma da Napoli aggiunge: "E' necessario assumere un metro di giudizio non distruttivo nel bilancio dell'azione di governo che si e' in precedenza osteggiata". Poi sul referendum auspica "un'intensa partecipazione al voto".

Arrivato nella sua città natale Giorgio Napolitano è stato accolto in piazza Plebiscito con gli onori militari, nella sua prima visita ufficiale. Ad attenderlo, fra gli altri, il ministro Clemente Mastella e il sindaco della città Rosa Russo Jervolino.

Il presidente della Repubblica tocca un'altra volta un tema a lui molto caro, tanto da citarlo nel suo messaggio al parlamento in seduta comune "quando ho espresso la convinzione che sia venuto il tempo della maturita per la democrazia dell'alternanza" e a Napoli ha ricordato al mondo politico di "stabilire un clima di reciproco riconoscimento, rispetto e ascolto tra gli opposti schieramenti, in primo luogo in seno a tutte le Assemblee elettive".

Napolitano ha quindi esortato l'attuale maggioranza a "non distruggere il lascito dei governi passati". Al centrodestra chiede invece di "esercitare il diritto-dovere dell'opposizione nel modo piu' lineare e senza equivoci, non escludendo nell'interesse generale temi di necessaria e possibile convergenza". Insomma un appello per rendere possibile un dialogo tra le parti e "collaborare sugli interessi dell'Italia".

Referendum
Nel discorso di Napolitano viene citato la devolution, al centro di un dibatito politico. "Qualunque sia l'esito del voto del 25 e 26 giugno, le maturate esigenza di riforma dovranno tornare in Parlamento alla ricerca del più largo consenso" ha detto il presidente della Repubblica che ha poi esortato tutti i cittadini a recarsi alle urne "Troppo importante è la materia su cui ciascuno è chiamato a pronunciarsi, condivida oppure no il contenuto della legge sottoposta a referendum, per poter mancare a questo appuntamento elettorale". 

Il capo dello stato ha ricordato poi i suoi predecessori Enrico De Nicola e Giovanni Leone "il primo, illuminato garante del processo costituente, il secondo, tra i giovani artefici della Costituzione repubblicana", che la volevano "'destinata a durare ma non immutabile, bensì rivedibile secondo procedure di cui fosse parte la possibilità di un referendum confermativo".

Emergenza ambiente
Napolitano ha poi puntato il dito sulle "emergenze ambientali che da troppo tempo restano tali, a cominciare dall'annosa questione dello smaltimento e trattamento dei rifiuti che è ancora penosamente irrisolta". Il Capo dello Stato ha sottolineato che di questi problemi, insieme alle autorità locali e regionali "debbono farsi carico congiuntamente le istanze di governo nazionali".

Gianluca Ristori 

(fonte www.tgcom.it)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 68

Post n°68 pubblicato il 10 Maggio 2006 da coglioniItaliani

NAPOLITANO; IL NUOVO PRESIDENTE.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 09 Maggio 2006 da coglioniItaliani

L'8 maggio il Parlamento si riunisce per nominare il successore di Ciampi.
Ma come si elegge il Presidente della Repubblica? E quali sono i possibili candidati? «Il più importante appuntamento istituzionale è legato a una data: il 13 maggio»
Il Parlamento, lo prevede la Costituzione, deve riunirsi per eleggere il Capo dello Stato entro 15 giorni dall'insediamento delle Camere. 
I 630 deputati, i 315 senatori e i sette senatori a vita si raccoglieranno in seduta comune alla Camera, lo spazio più ampio e capiente del Parlamento. A Montecitorio arriveranno anche 58 delegati delle Regioni e in tutto, nell'aula, saranno presenti 1.010 elettori.

Presidentedella Repubblica
e Voi chi votereste?

  1. Napolitano 
  2. D'Alema
  3. Amato 
  4. Altro 


    I.C.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 04 Maggio 2006 da coglioniItaliani

Segnalazioni di giovedì 4 maggio 2006

Da Romano Prodi - Messaggio all'opposizione: dialoghiamo.

Da Il Corriere della Sera - Prodi: «Con Berlusconi un incontro cordiale» Colloquio tra i due leader a Palazzo Chigi. D'Alema: bene l'iniziativa di Prodi. Marini: non sono e non sarò candidato.

I. C.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ATTENZIONE!!!!

Post n°65 pubblicato il 02 Maggio 2006 da coglioniItaliani

La nostra redattrice imma colmayer è impegnata con gli esami scolastici.

Pertanto il blog di COGLIONI ITALIANI verrà momentaneamente sospeso o verrà aggiornato raramente...

ci scusiamo per il disagio con tutti i nostri coglioni.

cordiali saluti

Gianluca Ristori

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'Unione esce dalle sabbie mobili Bertinotti e Marini eletti presidenti

Post n°64 pubblicato il 30 Aprile 2006 da coglioniItaliani

In tutto sono serviti sette scrutini

Prima conta nella maggioranza e prime bocciature: al Senato Marini passa solo al terzo scrutinio (a cui va aggiunto quello annullato da Scalfaro), in virtù dei cosiddetti franceschi tiratori. Polemiche su Scalfaro. Alla Camera, Bertinotti incassa la maggioranza dei voti necessari (337) ma non l'unanimità della coalizione (348).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Senato, Marini non ce l'ha fattaE' il primo stop alla maggioranza

Post n°63 pubblicato il 28 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Fumata nera anche alla Camera

Votazione-thrilling: 157 voti al candidato dell'Unione, 140 ad Andreotti, quattro le schede nulle, cinque le bianche. Al leghista Calderoli 15 preferenze, al senatore di Forza Italia Giulio Marini un voto. Tempi lunghi anche a Montecitorio.

Alle 10 si è riunita la Camera ma non a ranghi completi: mancano all'appello 221 deputati "appesi" alle opzioni di 41 eletti in più circoscrizioni. Si è riunita una prima Giunta per le elezioni provvisoria per proclamare i 630 eletti. Poi il voto: per la prima votazione serve la maggioranza dei due terzi (420 voti). Dalla quarta è sufficiente la maggioranza assoluta. E proprio il quarto scrutinio potrebbe essere quello di Bertinotti, forse sabato. Al primo, infatti, confermata la fumata nera.

15:25 - Fumata nera dell'aula. Alla prima votazione, che richiedeva però una maggioranza di due terzi, come previsto nessun candidato ha ottenuto il quorum. La Cdl ha votato scheda bianca.

13:37 - E' iniziata la prima votazione per l'elezione del presidente della Camera e, secondo quanto si apprende, i deputati della Cdl sarebbero orientati a votare scheda bianca. Infatti, il centrodestra non dovrebbe avere un candidato di bandiera da contrapporre alla candidatura di Fausto Bertinotti.

13:27 - E' iniziato nell'Aula della Camera il primo scrutinio per eleggere il presidente dell'Assemblea di Montecitorio. Il voto è segreto e per schede. Ciascun deputato riceve una scheda da un commesso su cui, in una delle tre cabine allestite tra il banco della presidenza e quelli del governo, esprime il suo voto, dopodiché ripone la scheda in una delle due "insalatiere", come vengono in gergo chiamate le urne. Ci sono due "chiame": si parte, in ordine alfabetico, dalla lettera A. Lo spoglio si terrà in Aula al termine della votazione. Per eleggere il presidente nel primo scrutinio è necessaria la maggioranza dei due terzi dei 630 deputati, ossia 420 voti. Sulla scheda potrà essere scritto un solo nome.

13:26 - Fabio Mussi ha annunciato che la Camera ha il plenum e ha dato inizio alla prima votazione per l'elezione del presidente della Camera. Per essere eletto alla prima votazione, il presidente deve ottenere i due terzi dei suffragi. I deputati sono chiamati in ordine alfabetico.

13:10 - Quarta sospensione dei lavori in Aula alla Camera. "Questa sarà veramente breve", ha assicurato il presidente provvisorio Fabio Mussi che contemporaneamente ne ha annunciata una quinta "ma sarà momentanea".

13:09 - La Rosa nel pugno protesta per la "sparizione" di 800.000 voti presi dal partito al Senato, a causa di un interpretazione della legge elettorale, sollecita Prodi e l'Unione a una iniziativa politica che "ripristini la legalita'" e annuncia che i suoi deputati non parteciperanno alle prime tre votazioni per l'elezione del presidente della Camera.

13:07 - Piero Fassino si avvicina per stringere la mano a Fausto Bertinotti, presidente in pectore della Camera. I due iniziano a parlare attorniati dai giornalisti ma poco dopo decidono di appartarsi nel corridoio antistante l'entrata in aula. Un colloquio durato pochi minuti a cui si aggiunge anche Vannino Chiti, coordinatore della Quercia.

13:06 - La prima Pdl della XV legislatura è dei deputati di An, Alemanno e Salerno ed è volta in favore dei sordomuti attraverso il riconoscimento della "Lingua Italiana dei Segni". Il provvedimento è atteso da quasi 1 milione di sordomuti italiani oggi ancora sprovvisti di un linguaggio giuridicamente riconosciuto soprattutto in ambito pubblico, come ospedali, Tribunali e Pubbliche Amministrazioni.

13:04 - "Nel momento in cui assumo l'impegno di rappresentare in Parlamento la città di Milano, desidero rivolgere un caloroso saluto ai cittadini di quella che è, a tutti gli effetti, la capitale economica del nostro Paese". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini nel motivare la sua scelta.

13:01 - E' ripresa nell'Aula della Camera la prima seduta della XV legislatura. Il presidente provvisorio Fabio Mussi legge la terza lista dei deputati proclamati: si tratta dei parlamentari che subentrano ai candidati eletti che erano al secondo posto nelle rispettive liste.

12:47 - I lavori dell'Aula della Camera sono stati sospesi per la terza volta per dare modo alla Giunta per le elezioni provvisoria di esaminare i "subentri dei subentri", ossia la scelta di quei candidati che analogamente ai capolista si sono presentati come secondi in più circoscrizioni.

12:40 - Giulio Tremonti ha optato per la Calabria. La mediazione è stata portata avanti da diversi deputati azzurri tra cui Crosetto e Armosino.

12:29 - Giulio Tremonti ha espresso la sua opzione per una circoscrizione. A quanto si è appreso, la mediazione con l'ex ministro dell'Economia è stata portata avanti dai parlamentari piemontesi Guido Crosetto e Maria Teresa Armosino.

12:24 - Breve sospensione dei lavori in Aula alla Camera per consentire alla Giunta per le elezioni provvisoria, riunita nella sala dei Ministri, di esaminare ulteriori subentri dei deputati in seguito ad altre opzioni. La ripresa dei lavori è prevista a momenti. La votazione per l'elezione del presidente è prevista per le 13.

12:19 - Maria Grazia Laganà Fortugno, vedova del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria assassinato dalla 'ndrangheta, sarà deputato. Lo ha comunicato all'Assemblea di Montecitorio il presidente provvisorio Fabio Mussi. La parlamentare risulta eletta nelle liste dell'Ulivo perché subentra al deputato Lino Zappia, morto lo scorso 21 aprile.

12-18 - Giunta delle elezioni al lavoro a Montecitorio per definire le opzioni dei deputati eletti in più circoscrizioni che, con la loro scelta, lasceranno il posto ad altri deputati. Solo dopo la costituzione dell'assemblea si passerà al voto per il presidente della Camera. Teodoro Buontempo, in aula, sta leggendo alla Camera il primo elenco dei neo deputati. L'assemblea verrà quindi sospesa per consentire alla giunta di procedere agli adempimenti e alle scelte che riguarderanno altri deputati ancora. Intorno alle 13, presumibilmente, dovrebbero essere proclamati tutti i parlamentari che siederanno a Montecitorio.

11:55 - La seduta della Camera è ripresa: il presidente provvisorio Fabio Mussi ha chiesto al segretario Teodoro Buontempo di leggere all'Assemblea le opzioni dei deputati. Silvio Berlusconi ha comunicato la propria opzione; non lo ha, invece, ancora fatto, Giulio Tremonti.

11:54 - "Sono emozionato: la mia presenza qui è il segno di un'Italia che cambia. Ben vengano eletti italocinesi o italoindiani... e poi in futuro i voti li dovremo chiedere anche a loro". E' la battuta del neodeputato dell'Ulivo Khaled Fouad Allam, editorialista del quotidiano "La Repubblica" di origini egiziane, nel suo primo giorno da parlamentare.

11:30 - Dopo la sospensione dei lavori dell'aula di Montecitorio, il segretario dei Ds Piero Fassino, accompagnato da Pierluigi Bersani, si è recato negli uffici del gruppo della Quercia della Camera per seguire in tv le votazioni per il presidente del Senato.

11:13 - "Qualora Fausto Bertinotti fosse eletto gli augurerei buon lavoro e spererei sappia essere un presidente istituzionale, capace di rappresentare il Parlamento". Andrea Ronchi, portavoce di Alleanza nazionale, risponde così ai cronisti che all'ingresso di Montecitorio gli chiedono di commentare la possibilità di un'elezione del segretario di Rifondazione comunista alla guida della Camera. "Il problema Bertinotti - afferma il dirigente di An - riguarda soprattutto le contraddizioni interne al suo partito e all'Unione".

11:10 - Attesa vana del premier Silvio Berlusconi da parte dei numerosi cronisti che lo aspettavano stamane all'ingresso di Montecitorio per la seduta di apertura della quindicesima legislatura. Il presidente del Consiglio è rimasto nel suo studio di via del Plebiscito.

11:06 - "Oggi sembra il primo giorno di scuola, e io sono ripetente...". Così il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, ha commentato in Transatlantico il primo giorno della XV legislatura.

11:03 - "Non ci ho neanche badato". Così Romano Prodi, lasciando Montecitorio, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto di commentare l'assenza di Silvio Berlusconi alla prima seduta della Camera dei Deputati.

10:54 - Un "problema politico e di legalità": è la denuncia che Enrico Boselli nell'Aula della Camera ha lanciato rispetto alla mancata attribuzione di seggi al Senato alla Rosa nel Pugno.

10:52 - Salvaguardiamo le istituzioni che "non appartengono a nessuno ma solo alla Nazione" ma il conflitto democratico non ci deve spaventare perchè le istituzioni parlamentari, quando funzionano, producono "rappresentanza e decisione". Questo è il senso del discorso che il presidente provvisorio della Camera Fabio Mussi ha rivolto all'assemblea all'atto dell'insediamento della XV legislatura. Un discorso con il quale ha reso omaggio al presidente della Repubblica Ciampi, ha ringraziato l'ex presidente della Camera Casini ed ha stigmatizzato le contestazioni al ministro Moratti.

10:47 - "In questa fase, la presidenza provvisoria della Camera non può che confermare la piena legittimità della composizione dell'Assemblea, secondo quanto è risultato dai competenti uffici elettorali". Lo ha detto nell'Aula della Camera il presidente provvisorio Fabio Mussi rispondendo alle contestazioni avanzate da Elio Vito (FI), Enrico Boselli (Rnp) e Marco Boato (Verdi).10:42 - Umberto Bossi, Gianni De Michelis e Gianfranco Bettin hanno comunicato alla Camera le loro dimissioni da deputato. Lo ha comunicato all'Assemblea di Montecitorio il presidente provvisorio Fabio Mussi. Bossi e De Michelis hanno deciso di restare al Parlamento europeo; Bettin, invece, resta consigliere regionale del Veneto.

10:37 - Le votazioni per l'elezione del presidente della Camera non avranno inzio prima delle ore 13. Lo ha annunciato il presidente provvisorio dell'assemblea Fabio Mussi prima di sospendere la seduta per consentire alla giunta provvisoria per le elezioni di procedere agli accertamenti relativi alle opzioni dei deputati eletti in più circoscrizioni e alla proclamazione dei subentranti.

10:31 - "Una verifica puntuale e rigorosa delle schede bianche e nulle e delle tabelle di scrutinio" è stata richiesta nell' aula della Camera da Elio Vito di Forza Italia, che ha auspicato che "nell'interesse del Paese la Giunta per le Elezioni di Montecitorio possa svolgere il lavoro nel modo più rapido possibile".

10:21 - Un caloroso e unanime applauso nell' Aula di Montecitorio si è levato quando il presidente dell'Assemblea Fabio Mussi ha citato l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.

10:17 - Un lungo e unanime applauso è scoppiato nell'aula della Camera quando il presidente provvisorio dell'assemblea ha inviato un "referente pensiero" ed un omaggio al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

10:05 - E' iniziata in Aula alla Camera la prima seduta della XVesima legislatura. Alla presidenza il diessino Fabio Mussi. Un minuto di silenzio è stato rispettato in memoria dei caduti di Nassiriya.

Gianluca Ristori

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 26 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Prodi, 25 aprile simbolo di unità per tutta Italia
martedì, 25 aprile 2006 12.24
 

ROMA (Reuters) - La giornata del 25 aprile rappresenta un simbolo per il futuro di unità di tutta l'Italia. Lo ha detto il candidato premier dell'Unione Romano Prodi lasciando la sede romana della coalizione.

"Mi auguro che tutti gli italiani siano uniti nel celebrare non solo quello che il 25 aprile ci ha dato nel passato, ma anche il simbolo che questa giornata significa per il futuro: un simbolo di unità per tutta l'Italia", ha detto Prodi.

"Vado a Milano per partecipare a una grande manifestazione", ha aggiunto uscendo da Piazza Santi Apostoli, quartier generale dell'Unione, prima di partire per Milano.


EVVIVA IL COMUNISCO, FUORI LA MORATTI.


Imma Colmayer

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

25 Aprile,Ciampi alle forze politiche: stop clima elettorale, torni il dialogo

Post n°61 pubblicato il 25 Aprile 2006 da coglioniItaliani

"Costituzione è la mia bibbia civile"

Il Presidente della Repubblica si dice convinto che il Paese sia più unito di quanto dimostrino gli scontri politici e si augura che il clima elettorale lasci presto spazio al dialogo, definito "premessa e strumento del buon governo della cosa pubblica". Ciampi poi propone una lapide in tutti i Comuni per ricordare la festa della Liberazione.
PRODI: "UNITI NON SOLO NEL PASSATO"
CASINI: "25 APRILE, VALORE CONDIVISO"

E basta!!! cavolo sempre a discutere... i politici di oggi sembrano un gruppo di bambini che litigano per delle cavolate!! invecie di pensare all'ITALIA... siamo una delle nazioni più belle del mondo.. molto favorita dal turismo.. e invecie che sfruttare tutte le posibilità ke abbiamo nè sfruttiamo solamente il 30%... ma cavolo l'ITALIA potrebbe campare di solo turismo.

Abbiamo il mare...

Abbiamo le città d'arte...

Abbiamo le montagne, la neve...

e intanto ogni anno il debito pubblico lievita...

nel settembre del 1988 sono nato io.. e avevo già 18.000.000 di lire di debito...

Ma basta è l'ora che i politici facciano il loro lavoro altrimenti TUTTI a casa!!!!!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

VOTO ITALIANI ALL'ESTERO PALLARO: "TRATTO CON L'UNIONE"

Post n°60 pubblicato il 24 Aprile 2006 da coglioniItaliani

"Non passo al centrodestra"

"Quel che dice Tremaglia è falso, Non mi sono arruolato nel centrodestra. Sarebbe bene non cadere i quella che è chiaramente una strategia della provocazione", questa la dichiarazione di Luigi Pallaro, il senatore argentino eletto in una lista indipendente che, in un'intervista a Repubblica, smentisce le dichiarazioni del ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia circa il uso eventuale passaggio allo schieramento di centrodestra.

"E' evidente - prosegue Pallaro - che si vuole creare una situazione in cui si impone il cosiddetto 'governo delle larghe intese'. Dichiarazioni come quelle di Tremaglia rivelano proprio la volontà di strumentalizzare una situazione delicata. E sfiorano anche il ridicolo".

Poi il senatore indipendente, rifrendosi alla preferenza che sarà chiamato a esprimere al momento del voto di fiducia al governo, spiega: "Voglio verificare cosa mi daranno per migliorare la condizione deli italiani all'esteo. Questa che sto cominciando - sottolinea - non è una missione per me ma per le persone che vado a rappresenatre". E conclude assicurando: "Non alzerò mai lamano per far cadere il governo, ma solo per difendere gli italo-argentini".

"Sì, Berlusconi mi ha già telefonato. Ma non posso...". Obiettivo dei parlamentari "stranieri", nella visione di Pallaro, è lottare per gli interessi degli italiani all'stero: le pensioni, il buon funzionamento dei consolati, i corsi di lingua. Niente politica nazionale, insomma.

Gianluca Ristori

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Berlusconi: "Non chiamerò Prodi" Casini: "Faremo opposizione dura"

Post n°59 pubblicato il 22 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Nessuna ipotesi di larghe intese

A Trieste il premier uscente chiude a ogni ipotesi di dialogo con il centrosinistra: "Non chiamerò mai Prodi. Abbiamo vinto noi, moralmente e per consensi. Queste elezioni non sono valide, lo ricorderemo ogni giorno in Parlamento". Nessun ricorso al Tar: "impraticabile". Casini, intanto, prepara l'Udc ad una "opposizione inflessibile e senza sconti.

Bertinotti: bene D'Alema e i Ds

Sì a dialogo con riformisti"

Sul ritiro della candidatura per la presidenza della Camera "ho apprezzato D'Alema e i Ds perché bisogna mettere in rilievo l'esigenza di investire nel pluralismo dell'Unione che deve essere visibile". Così il leader di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, che ha aggiunto: "L'intenzione di Rifondazione è di dialogare con i riformisti, abbiamo fatto così in tutte le vicende anche per quanto riguarda gli incarichi istituzionali".

"Non esiste possibilità di sfuggire alla prova di governo ma il punto cruciale sarà quello di mantenere il rapporto tra il partito, i movimenti e la società. Il problema che ci si pone di fronte è quello di mantenere il baricentro della nostra politica dentro l'esperienza di governo", aggiunge Bertinotti al Consiglio nazionale di Rifondazione, dando la linea su quello che sara' il ruolo del partito all'interno del governo dell'Unione.

"Noi dobbiamo investire nel governo dell'Unione così come abbiamo investito nell'Unione, senza possibilità di scarti laterali. Senza l'Unione non si vince ma contemporaneamente -prosegue Bertinotti- occorre che Rifondazione guadagni un progetto autonomo del suo futuro politico".

Gianluca Ristori

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Camere, Prodi: decido in 2 giorni Berlusconi: a sinistra c'è il suk

Post n°58 pubblicato il 21 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Totonomine, Bertinotti in pole position

Il Professore decisionista: "Farò i nomi entro due giorni". Annunciati i gruppi unici dell'Ulivo sia alla Camera che al Senato da subito. Per il governo appare uno il nome ormai certo: Padoa Schioppa all'Economia. Pier Ferdinando Casini annuncia la linea dell'Udc: "Saremo un'opposizione nazionale, un'opposizione che non coincide con le grandi coalizioni". Berlusconi: la sinistra ha aperto un suk, ricorreremo al Tar Mastella: "Voglio la Difesa"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 20 Aprile 2006 da coglioniItaliani
Foto di coglioniItaliani

L'Unione ha vinto

Care amiche, cari amici, La PrimaVera è arrivata! L’Italia ha scelto di guardare al futuro con ottimismo e serietà e lo ha fatto con forza, con convinzione, con gioia.
Sono tante le sensazioni che provo mentre scrivo queste parole. Gratitudine, emozione, felicità. Il vostro è un voto che unisce, un voto che testimonia la voglia di “esserci”. E quando c’è partecipazione non ci può essere preoccupazione.

La responsabilità alla quale vengo chiamato è alta e storica. Il Paese non può permettersi altri cinque anni di indecisioni e di scelte sbagliate. E tra gli abbracci e i sorrisi si fa strada, forte, il mio primo pensiero, quello di fare in modo che non ci siano più due Italie, quella dei “pochi” e quella degli “altri”.

Viviamo in un grande Paese che da oggi è un Paese “nuovo”. Anche e soprattutto grazie a voi. Un’Italia di tutti che apre le sue braccia al mondo, forte della sua tradizione, dei suoi valori e delle sue idee.

Saranno cinque anni meravigliosi. E, insieme, restituiremo davvero il sorriso al Paese.

Grazie di cuore.
Romano Prodi




Il programma dell'UNIONE!
Video &
PROGRAMMA DEL GOVERNO 2006-2011

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 19 Aprile 2006 da coglioniItaliani
Foto di coglioniItaliani

LA CASSAZIONE CONFERMA LA VITTORIA DEI COGLIONI!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 12 Aprile 2006 da coglioniItaliani
Foto di coglioniItaliani

ABBIAMO VINTO!!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 11 Aprile 2006 da coglioniItaliani


ROMA - Alla fine ha parlato. Per ultimo e dopo una riunione fiume con i suoi e cambiando pelle. Silvio Berlusconi si è presentato davanti ai giornalisti a Palazzo Chigi e, abbandonando i toni della campagna elettorale, ha detto due cose destinate a sconvolgere il già scosso paesaggio del post elezioni. La prima, che nessuno può dire di aver vinto le elezioni. Anzi, che la Cdl ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti in Senato e che soltanto la nuova legge elettorale ha dato più seggi agli avversari. Inoltre, visto che l'Unione ha vinto alla Camera con poco meno di 25 mila voti, il centrodestra procederà nella verifica già annunciata con l'intento di scoprire eventuali irregolarità o difetti di comunicazioni tra seggi e Viminale dopo lo spoglio.

Poi ha detto la seconda cosa, politicamente molto impegnativa: "Con il Paese diviso in due, 50%-50%, occorre sedersi a un tavolo e fare come in Germania". Tecnicamente si chiama Grosse Koalition, grande coalizione: un accordo politico che mette insieme le forze di entrambi gli schieramenti per dare vita a un governo di unità nazionale.

Berlusconi dice di non avere "ambizioni personali" lasciando capire di essere disponibile a fare un passo indietro, ma di pensare "al bene del Paese" e si dice pronto a incontrare Prodi "quando ci sarà la certezza dei numeri". E se la verifica del voto desse la maggioranza alla Cdl? "Anche in quel caso - risponde Berlusconi - sarebbe 50%-50%, io mi siederei comunque al tavolo".

L'invito di Berlusconi è chiaro: "Occorre ragionare sull'unità", anche perché "sul voto degli italiani all'estero ci sono molte irregolarità ed il voto potrebbe non essere valido". Per Berlusconi "è interesse di tutti i cittadini, un governo che coinvolga tutte le forze. Sarebbe da irresponsabile escludere dal gioco democratico la metà del Paese".


"Oggi - continua Berlusconi - nessuno può dire di avere vinto". Berlusconi ha criticato "lo spettacolo di questa notte di Prodi e Fassino, dai quali ci sarenmmo aspettati un atteggiamento molto più responsabile".

Chi si attendeva in Berlusconi dai toni accesi e infuocati come nei giorni della campagna elettorale è rimasto spiazzato. Il Cavaliere, affiancato dagli alleati Fini, Cesa e Maroni, ha vestito i panni del politico responsabile disposto a collaborare con gli avversari per il bene del Paese. E ha trovato addirittura il tempo per scusarsi di quel "coglioni" pronunciato nel mezzo di una campagna elettorale "con toni accesi": "Chiedo venia anch'io se davanti a un gruppo di imprenditori amici ho usato una parola che non è nell'elenco delle finezze" e che "non era rivolto agli elettori di sinistra ma ai mie amici elettori".

Anche l'offensiva sulla verifica del voto è esposta in termini pacati e senza mai adombrare nessuna ipotesi di brogli, parola che il premier aveva usato negli ultimi giorni di campagna elettorale.

La conferenza stampa non è ancora che finita che arriva la prima reazione all'annuncio del premier. "E' grave - si legge in una nota - insinuare che l'esito elettorale sia stato falsato, alterato o manipolato e ciò dimostra la volontà di sovvertire l'ordine reale dei fatti: la vittoria indiscutibile del centrosinistra. Berlusconi accetti la legge elettorale imposta dal centrodestra: oggi, con un solo voto in più si vince". Ma intanto l'esca è lanciata.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 11 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Camera, 43.028 schede contestateElezioni,voti di differenza sono 25mila

I voti non validi sono complessivamente diminuiti del 60% al Senato e del 66% alla Camera rispetto al 2001. Secondo il Viminale, i dati provvisori evidenziano per il Senato 1.093.277 voti non validi, di cui 488.403 schede bianche, 39.822 schede contestate e 565.052 schede nulle. Per la Camera dei deputati risultano 1.102.188 voti non validi, di cui 448.002 schede bianche, 43.028 schede contestate e 611.158 schede nulle.

La legge - ricorda la nota del Viminale - attribuisce infatti agli uffici centrali circoscrizionali per la Camera dei deputati ed agli uffici elettorali regionali per il Senato della Repubblica - entrambi costituiti da magistrati il potere di definire i dati ufficiali, decidendo anche su ogni eventuale contestazione. I dati cosi' verificati verranno poi trasmessi alla Corte di Cassazione che procede alla proclamazione degli eletti. Infine, la convalida degli eletti e' riservata alla giunta delle elezioni della Camera e del Senato, che si pronunciano definitivamente su ogni altra eventuale controversia o reclamo.

La Casa delle libertà ha annunciato per bocca del portavoce di Palazzo Chigi Bonaiuti di voler controllare le schede che risultano contestate. Lo scarto di voti estremamente ridotto che separa Cdl e Unione alla Camera, infatti, è quasi la metà delle schede dubbie: 25mila contro 43 mila.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 11 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Elezioni: il flop dei sondaggiNexus sotto accusa: "Troppo difficile"

Le elezioni 2006, oltre che per il risultato quanto mai incerto, saranno ricordate senza dubbio come il fallimento definitivo dello strumento degli exit poll. I sondaggi d'opinione effettuati sugli elettori all'uscita dei seggi, si sono rivelati completamente errati. Nonostante un'ampia forbice, infatti, nemmeno gli estremi hanno azzeccato la previsione, che dava la Cdl tra il 45 eil 49% e l'Unione dal 50% in su. La Nexus si difende: "Legge elettorale troppo difficile".

E alla fine Nexus gettò la spugna. Non ha fornito le proiezioni finali per Senato e Camera ed è stata messa sul banco degli accusati per gli exit-poll sballati che davano l'Unione in testa di 5 punti sulla CdL. La complessità della legge elettorale e l'atipicità di una consultazione che ha assegnato la vittoria ad uno dei due schieramenti per un pugno di voti sono i fattori accampati come scusa. Emblematiche le parole del direttore di Nexus, Fabrizio Masia, a 'Porta a Porta'. "Non so se sia una considerazione ironica o drammatica, ma siamo nella totale impossibilità di dire chi ha vinto" ha detto Masia poco dopo l'una di notte riferendosi in particolare al risultato del Senato in alcune regioni "queste sono le peggiori elezioni della storia...". 

A ingannare la Nexus, responsabile degli exit poll e delle proiezione, anch'esse sotto accusa, sarebbero stati due dati fondamentali: l'alta affluenza e la rinnovata legge elettorale. "Tra le tante altre cause, queste elezioni hanno mostrato che il nostro è un mestiere assai complicato". In ogni caso, "abbiamo prontamente registrato le indicazioni che provenivano dalle proiezioni cercando di riferire al pubblico il senso di una contesa che è stata indecifrabile fino a notte fonda e fino allo spoglio delle ultimissime sezioni". E' quanto sottolinea in una nota 'Nexus'. "E' evidente a tutti - prosegue la società incaricata degli exit poll e delle proiezioni elettorali - che ci sono delle circostanze nelle quali la statistica non può dar ragione di un esito così ravvicinato. Da parte nostra, siamo consapevoli che il dato degli exit poll ha risentito di una mancanza di storia sulla nuova legge elettorale e di un-'affluenza alle urne che è stata straordinaria non solo per la quantità ma anche per la distribuzione oraria. Non di meno anche tutti i dati pre-elettorali indicavano una tendenza ben precisa e sensibile a favore di una delle due coalizioni".

ERRORI ANCHE NELLE PROIEZIONI
Problemi ed errori anche nelle proiezioni, che alla fine sono risultate sbagliate. Anche l'ultima della Nexus, con un campione del 97%, assegnava 158 seggi alla cdl e 151 all'Unione. Risultato diverso da quello reale: 155 a 154. Ad "ingannare" i modelli matematici sarebbe stata ancora una volta l'estrema indecisione degli italiani, che hanno assegnato entrambe le vittorie per pochi voti. In particolare il premio di maggioranza al Senato su base regionale ha creato non pochi grattacapi alla Nexus, che è incorsa in un grossolano errore, assegnando per l'Emilia Romagna un seggio... inesistente, ossia 13 invece di 12

EXIT POLL: QUANDO I SONDAGGI SBAGLIANO
Anche queste ultime elezioni hanno mostrato quanto i sondaggi e, soprattutto, gli exit poll, possano mostrare una fotografia inesatta dei risultati, fuorviando i primi commenti politici. Nel 1993 gli istituti di ricerca sono costretti a spiegare gli errori del risultato dell"'exit poll" che presenta molte differerenze con l'esito delle elezioni dei sindaci. In quella occasione Ennio Salamon, amministratore delegato della Doxa, fu costretto a giustificarsi per il divario (fino al 5% ) con i risultati definitivi. Nel 1995 il presidente di Datamedia, Luigi Crespi, chiede pubblicamente "scusa ad Emilio Fede ed agli italiani" per i risultati di un sondaggio fatto per il Tg4 con dati non coerenti sulle elezioni regionali. La vicenda diventa celebre anche per il fatto che Fede decide di usare una serie di bandierine di diverso colore per le varie regioni conquistate. Quel sondaggio era stato eseguito con il metodo "in house poll", che prevede telefonate agli elettori e non, come l' "exit poll", interviste all' uscita dei seggi. Il 18 aprile 1999 il referendum per l' abolizione della quota proporzionale nel sistema elettorale per la Camera fallì per pochissimo. La percentuale delle persone che si recarono alle urne fu solo del 49,6. I dati dell'affluenza arrivarono con grande ritardo e, per ore ed ore, i commenti furono fuorviati dagli exit-poll che davano per raggiunto il quorum. Anche nel caso delle due ultime elezioni Usa, nel 2000 e nel 2004, gli exit poll avevano previsto in svantaggio George W. Bush, uscito poi vincitore.

BENE IL VIMINALE
Pur non eccellendo in rapidità, efficace ed efficente è stato il lavoro di spoglio del Viminale. Forse favorito dalla relativa semplicità del sistema, era sufficiente barrare il partito scelto senza preferenze, il lavoro si è svolto con cura e senza intoppi di rilievo. Dopo una partenza lenta, i dati hanno cominciato ad affluire con costanza, aggiornati in tempo reale sul sito del Ministero degli Interni. Diversamente dalle ultime due tornate elettorali, Regionali ed Europee, i risultati definitivi sono arrivati entro 12 ore.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 11 Aprile 2006 da coglioniItaliani

Ciampi: "Elezioni regolari" "Grande affluenza prova di maturità"

"Desidero esprimere il mio compiacimento per lo svolgimento, ordinato e regolare, secondo la tradizione della democrazia italiana, delle operazioni di voto che si sono svolte in Italia e, per la prima volta, anche tra le comunità italiane nel mondo". L'ha dichiarato il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. "L'elevata affluenza è un'ulteriore prova di maturità democratica", ha aggiunto.

Secondo il Capo dello Stato "l'elevata partecipazione al voto costituisce una ulteriore prova della maturità democratica e dell'impegno civile del popolo italiano. Ho seguito lo svolgimento delle giornate elettorali in costante contatto con il Ministro dell'Interno" e "ho invitato il Ministro Pisanu a voler far giungere il mio apprezzamento a tutto il personale impegnato".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963