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Creato da yogagiogo il 09/03/2010

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sulla piazza a cavallo
il monumento
di fronte l'università
non è lontano il mare
c'è troppo vento
indossi la giacca
ridendo
il molo transennato
ricordo un tempo
non eri tu l'amore
un'altra

 

Du wurdest ein Teil des Ganzen,

mehr wirst du nicht -

doch du bleibst es auch.

In welcher Form auch immer,

da kann über dich hinweg schwimmen,

was will.

Ich bin der ich bin

und jetzt schon nur war,

doch immer sein werde.

Alles klar?

 

Si dice che…

ciò che non uccide fortifica…

ma fortifica cosa?…

il dolore fortifica?…

i dispiaceri fortificano?…

no…ti annientano…

ti distruggono…

ti logorano…

e se hai la forza ti rialzi…

ma non fortificato…

solo cambiato…

con cicatrici che sono sempre lì…

a ricordarti … di quando sei caduto.

 

 

ciao Gigi

Post n°122 pubblicato il 26 Giugno 2017 da yogagiogo
 

“Ciao Gigi, ti scrive un miserabile”.

Noi miserabili siamo gli appassionati di calcio (non i criminali), rei secondo il tuo parere di aver festeggiato dalla parte sbagliata. Di non aver saputo frenare la gioia nel vedere la Juve perdere. Sarebbe però il caso che, prima di prendere le distanze, tu riflettessi sul cosa devi al popolo dei miserabili. Quel mondo che versa soldi alle pay tv, ai botteghini, all’industria del merchandising. Quella gente che in nome di una passione permette a chi, come te, che ha solo il dono di saper parare bene le palle che arrivano in porta, di essere a capo di un impero economico. Perché, Gigi, è bene ricordartelo, ti è andata bene. Non sei un eroe, non sei un simbolo. Non sei un genio e nemmeno una cima. Non hai scoperto il vaccino per il vaiolo, non hai teorizzato il bosone di Higgs. Pari palle. E grazie a queste palle hai un impero immobiliare, ville in Costa Azzurra, villa da 20 stanze a Torino, cinque villette nella stazione sciistica di Limone Piemonte, 5 appartamenti a Parma, una villa a Forte dei Marmi, due case a Rivoli e 20 appartamenti in Sardegna. Parando palle. Così hai rilevato il ristorante Zerosei a Pistoia, lo stabilimento balneare la Romanina a Ronchi e l’hotel quattro stelle “Stella della Versilia”». Così hai comprato la Zucchi. Parando palle. Quelle palle che a 19 anni prevedevi di smettere di parare molto presto: “”A 40 anni lo potrei vincere soltanto come allenatore. Non ci arriverei mai come giocatore, è troppo stressante, una tensione continua”, dicevi. http://www.solocalcio.com/gallery/players/buffon_uk.htm Poi, vedendo quanto rendono quelle palle, hai cambiato idea. Perché, al netto delle gesta sportive, chi sei? Un ragazzone alto che cercava di darsi un tono nella società. Bocciato in seconda superiore nemmeno da privatista sei riuscito a diplomarti, ma con arroganza e tracotanza ti sentivi in diritto di iscriverti all’Università dimenticando che il diploma non te l’eri mai preso, e presenti quindi un documento falso. Volevi studiare Legge e hai cominciato infrangendola. Patteggi la pena e paghi una multa di sei milioni di lire. http://ricerca.gelocal.it/…/archivio/…/2001/02/07/LS303.html Corri sotto la curva con la scritta sulla maglia “Boia chi molla” e vieni deferito. http://ricerca.repubblica.it/…/sulla-maglia-di-buffon-scrit… Lo confessasti, non era malafede. Non sapevi che era il motto dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana. Che era un’espressione fascista. Non sapevi un cazzo. “Una botta d’ignoranza” scrivesti nella tua biografia. Tranquillo Gigi, noi alla tua ignoranza abbiamo sempre creduto. Come quando scegliesti la maglia numero 88, qualche Associazione antirazzista protestò perché era il numero di Hitler ma tu, candidamente dichiarasti: “L’88, cioè quattro palle, era proprio il numero adatto a me: un uomo con 4 palle…”. Anche qui nessuna malafede. Solo ignoranza. http://ricerca.repubblica.it/…/08/gli-ebrei-di-roma-88-di.h… Ed anche con le scommesse, brutto tuo vizietto, non ti è andata bene. Prima nel 2006, ne esci pulito pur ammettendo di aver più volte puntato sui risultati dei campionati stranieri. Eri sospettato di aver giocato proprio sulla Juve. La lezione però non ti serve e ci riprovi ancora con il tuo amico Massimo Alfieri, nella nota tabaccheria di Parma. 1,5 milioni di € in 14 assegni, telefonate segrete, tutto celato perché ti sentivi furbo. Ma il bosone di Higgs non l’avevi scoperto tu e infatti ti beccano. http://www.corriere.it/…/buffon-scommesse-puntate-assegni_9… Prima parli di soldi per operazioni immobiliari . Nessuna scommessa. Poi dici “Niente da spiegare Spendo i soldi come voglio” http://www.gazzetta.it/…/buffon-perquisita-parma-tabaccheri… Ma nella Tabaccheria di Parma le percentuali di vincite sulle scommesse sono dell’83%. Un sospetto potrebbe venire anche a chi non è una volpe come te, non credi? http://www.ilfattoquotidiano.it/…/calcioscommesse-s…/252753/ Ma per te, invece, è l’Italia ad essere bigotta. http://www.funweek.it/…/gigi-buffon-a-cuore-aperto-italia-d… La tua carriera continua alla grande con i bianconeri, quelli che quando stavi a Parma definisti “Asini” http://ricerca.repubblica.it/…/veleni-di-parma-juve-buffon-… suscitando le ire di Moggi, poi diventato grande amico. Vinci trofei con stile. Lo stile che ti fa chiudere un occhio sul gol di Muntari. Che ti fa confessare che In Italia vincete perché gli altri si scansano. Che ti fa compiere gesti di generosità come la palla regalata alla Roma il mese scorso. Che ti fa investire, arricchire. Per carità, con i tuoi soldi ci fai quel che vuoi. Vallo a spiegare però ai 6 condomini del complesso residenziale in costa azzurra che devono pagare loro le tue quote di condominio per 32000€, che non hai versato nonostante la condanna di un Tribunale Francese http://www.ilmessaggero.it/…/gigi_buffon_ilaria_d_39_amico_… E se non ci fossimo noi miserabili, attratti da questo sport, te lo sognavi tutto questo, puoi scommetterci. A proposito, se decidi di farlo, vai nella tabaccheria di Parma. Lì si vince facile”. Maurizio Zaccone

 
 
 

Vaccini si,vaccini no

Post n°121 pubblicato il 21 Maggio 2017 da yogagiogo
 

Giardelli Ubaldo VACCINI, L'OBBLIGO CHE HA L’AMARO DI UNA SCONFITTA. Chi mi conosce, o ha letto qualche risposta che ho dato sull’argomento sa quale è la mia posizione sui vaccini, per me utili e necessari per arginare malattie di cui ci siamo scordati la pericolosità (e le morti o le disabilità conseguenti). La mia NON è ovviamente la verità (che lascio ad altri), ma solo una posizione personale basata sulla mia formazione di biologo e sull’evidenza scientifica (ortodossa… lo so per molti è un limite) e NON sul sentito dire, il trovato sul web o congetture pseudo-cospiratorie. Mi fanno sorridere i tanti che dicono e scrivono” ma io le ho fatte tutte e sono qui a scriverlo” come se questa fosse una prova-provata… Peccato che chi invece NON ce l’ha fatta, e sono tanti (ma ce lo siamo scordati), NON può scriverlo…un po’ come si dicesse “io NON ho mai messo la cintura di sicurezza (o il casco) ho avuto incidenti ma sono qui a scriverlo”… tralasciamo… Detto questo, oggi leggo di una legge che OBBLIGA a 12 vaccini, con risvolti di una durezza inusitata e la cosa, personalmente NON mi disturba, per me è una sconfitta dello stato. Cerco di spiegarmi con parole NON mie, ma che condivido. “I vaccini hanno ridotto enormemente, e in un caso (vaiolo) eliminato, l’incidenza di gravi infezioni, rappresentando la misura più efficace per ridurre i danni causati da molte malattie infettive. Se in una comunità la percentuale di persone vaccinate supera una certa soglia (di solito 95%) l’agente patogeno non trova più sufficienti ospiti per diffondersi. QUESTO SPIEGA COME I VACCINI PROTEGGANO ANCHE CHI PER MOTIVI CLINICI NON PUÒ VACCINARSI (NEONATI, BAMBINI CON DIFETTI IMMUNITARI GENETICI, O CHE HANNO SUBITO TRAPIANTI O CHEMIOTERAPIA PER TUMORI, ECC.). Stabilito l’obiettivo di assicurare nella popolazione la copertura più alta possibile per quei vaccini la cui efficacia e sicurezza sono dimostrate scientificamente, la discussione è su come meglio raggiungere questo scopo. Ci sono due approcci: quello basato sulla obbligatorietà e quello basato sulla raccomandazione. Ci sono Paesi che prediligono l’approccio “obbligatorio” (Francia) e altri quello della “raccomandazione” (Paesi scandinavi). Walter Orenstein, per anni direttore del Programma Nazionale di Vaccinazioni del governo Usa, ha spiegato che il metodo migliore per avere alte coperture non è la promozione di misure “punitive” verso chi non vaccina i figli, ma la rimozione attiva e capillare di qualunque “ostacolo” pratico alla vaccinazione. Questa rimozione degli ostacoli comprende il coinvolgimento attivo dei medici (soprattutto pediatri) nei programmi vaccinali, una comunicazione aperta tra medici e genitori, la pronta e gratuita disponibilità dei vaccini. L’approccio basato sulla raccomandazione è culturalmente impegnativo, si avvantaggia di un tessuto sociale coeso, e richiede algoritmi su come comportarsi nel caso di calo della copertura vaccinale, però ha il notevole vantaggio potenziale di sviluppare un senso più alto di partecipazione dell’individuo a una gestione della salute pubblica non più percepita come paternalistica (o punitiva).” Quest’ultimo approccio era secondo me, in Italia, la strada da seguire, vista anche la quantità di vaccini a cui si estende l’obbligatorietà… ma NON si è fatto e da oggi, al solito, le divisioni le liti, le incomprensioni i rancori, tra i vaccino-sì e i vaccino no, aumenteranno come sempre avviene quando si impongono degli obblighi che alcuni contestano. Peggio ancora se questa legge fosse stata fatta per perseguire obiettivi di lotta politica… ma questo NON voglio pensarlo, anche se a pensare male si fa peccato, ma a volte ci si indovina. Pina Necci Lo stato di diritto scoppia di salute Michela Lezzi Ho letto con attenzione il tuo post,e questo del dottGiardelli. altrettanto esaustivo verso la problematica.Alttrettanto lo è un commento a quest'ultimo,fatto dalla sig.ra Simona Vasile.Non mi è riuscito di condividerlo separatamente. Se leggendolo dovessi trovarlo interessante,potresti farlo tu,se ti riuscisse, per farlo girare Simona Vasile :Questa linea di pensiero non la condivido: io sono una delle tante persone che documentandosi hanno preso una decisone che va della salute del proprio figlio. La vaccinazione massiva è obbligatoria, ma siamo il primo paese ad imporlo:non ci sono dati che giustifichino questa decisione e quello che spaventa è con quali studi? I vaccini non seguono l'iter di controllo sul tempo come viene fatto su tutti i medicinali ma solo ritirati dal mercato in caso di reazioni avverse. Reazioni avverse significa che ci sono bambini innocenti che vengono usati come cavie e condannati a vivere con dei danni atroci. Oggi si fa terrorismo su pandemie inesistenti come ultimo il morbillo: malattia esantematica che se fatta normalmente copre per tutti la vita, certo che potenzialmente può essere pericolosa ma in una percentuale così microscopica. I vaccini non coprono per sempre dalla malattia (che se invece fatta come una volta da piccoli rimani immunizzato e trasmetti parte dell'immunizzazione ai figli), ci sono persone classificati no responder che non verranno mai immunizzati. Non solo, chi si vaccina è contagioso e questo non viene detto, quindi se aumentano i vaccinati e non si isolano come dovrebbe esser è normale che ci sia contagio. Come fai a dire che non ci sono vaccini liberi da sostanze tossiche? I bugiardini che contengo tali dati non vengono messi a disposizione, dal ministero della sanità i resoconti dell' AIFA su razioni avverse da vaccino sono preoccupanti nonostante i dati incompleti si parla di 1343 casi di reazioni avverse sull'esavalente solo nell'anno 2013; alla data del marzo 2015 lo stato indennizza 609 casi di danneggiati da vaccino e 22 chi sono posizione chiuse perché deceduti... dopo non abbiamo altri aggiornamenti. Sono stati fatti studi su vaccini da laboratori privati che dimostrando che contengono nel migliore dei casi proteine, glutini e sostanze che possono scatenare reazioni allergiche: quali genitori possono sapere che il loro neonato è allergico? Qua si fa vaccinazione a tappeto con la scusa della salute pubblica ed io sono favorevole con le giuste tempistiche e precauzioni: ma ci crederò quando verrà fatta un'anamnesi preventiva sui pazienti. Se verrà inserito un esame anticorpale prima di avere 12 sostanze potenzialmente tossiche in un corpo che ancora non ha il sistema immunitario forte allora crederò alla balla dell'immunizzazione di gregge, fino a quel giorno crederò solo all'ingrossamento delle tasche dei lobbisti e politici corrotti. Vi ricordo che Poggiolini ha fatto una strage per molto meno.

 
 
 

La supplica

Post n°120 pubblicato il 19 Maggio 2017 da yogagiogo
 
Tag: Fede
Foto di yogagiogo

Madonna del Santo Rosario di PompeiVergine del Santo Rosario,

Madre del Redentore,

donna della nostra terra, innalzata al di sopra dei cieli,

umile serva del Signore, proclamata Regina del mondo,

dal profondo delle nostre miserie noi ricorriamo a te.

Con fiducia di figli guardiamo il tuo viso dolcissimo.

Coronata di dodici stelle.

Tu ci porti al mistero del Padre.

Tu risplendi di Spirito Santo.

Tu ci doni il tuo Bimbo divino.

Gesù,nostra speranza, unica salvezza del mondo.

Porgendoti il tuo Rosario,

Tu ci inviti a fissare il suo volto,

Tu ci apri il suo cuore, abisso di gioia e di dolore,

di luce e di gloria, mistero del figlio di Dio,

fatto uomo per noi.

Ai tuoi piedi,sulle orme dei Santi,

ci sentiamo famiglia di Dio.

Madre e modello della Chiesa,

Tu sei guida e sostegno sicuro.

Rendici un cuor solo e un'anima sola,

popolo forte in cammino verso la patria del cielo.

Ti consegniamo le nostre miserie.

le tante strade dell'odio e del sangue,

le mille antiche e nuove povertà e soprattutto il nostro peccato.

A te ci affidiamo,Madre di misericordia: ottienici il perdono di Dio,

aiutaci a costruire un mondo secondo il tuo cuore.

O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci annoda a Dio,

catena d'amore che ci fa fratelli, noi non ti lasceremo mai più.

Nelle nostre mani sarai arma di pace e di perdono,

stella del nostro cammino.

E il bacio a te con l'ultimo respiro ci immergerà in un'onda di luce,

nella visione della Madre amata e del Figlio divino,

anelito e gioia del nostro cuore con il Padre e lo Spirito Santo

Amen

 
 
 

Dawn Fitzpatrick

Post n°119 pubblicato il 09 Maggio 2017 da yogagiogo
 
Foto di yogagiogo

Dawn Fitzpatrick

La bimba che stravinceva a Monopoli gestisce il tesoro miliardario di Soros.
George Soros ama le donne, si sa. Il finanziere-filantropo ha avuto tre mogli 
e molti flirt nei suoi ottantasei anni di vita. E non basta: stando ai bene informati, 
le sue fondazioni hanno elargito milioni di dollari alle organizzazioni femminili 
che hanno contestato Trump nell’oceanica Women’s March dopo l’insediamento. 
Da ultimo, il «re degli hedge fund» ha inviato al mondo un messaggio molto chiaro 
sulla parità dei sessi: sarà Dawn Fitzpatrick, 47 anni, madre di tre figli e brillante 
stella di Wall Street, a guidare il fondo che gestisce il suo enorme patrimonio 
personale e familiare, oltre al budget delle sue Open Society Foundations. 
Un tesoro da 26 miliardi di dollari.


Il debutto
Dawn è un talento precoce. Ricordano gli amici di famiglia che già da ragazzina 
stracciava tutti a Monopoli: «A fine partita, aveva lei tutti gli hotel», 
ha raccontato la vicina di casa, Marty Atlas, al New York Times. 
Ma è quello che ha fatto dopo, ventiduenne sbalzata dalla provincia in un mondo 
di «squali», che spiega meglio il suo carattere. Schiva, modesta e determinata. 
Al suo debutto sul «trading floor» della Borsa di New York, nel 1992, nessuno 
avrebbe scommesso su quella neolaureata in twin set. «Non era proprio il posto 
per persone carine, compassate e composte», ha ammesso in un’intervista. 
Sbagliavano, ovviamente: in 25 anni di carriera alla società svizzera Ubs ha 
bruciato tutte le tappe ed è diventata «una delle più potenti donne della finanza», 
secondo la rivista American Banker. In ufficio ricordano che Fitzpatrick teneva 
sempre un paio di scarpe Christian Louboutin tacco 12 sotto la scrivania, 
ma poi camminava a piedi nudi nei corridoi, supersicura di sé.


Il nuovo capo
La nomina a «chief investment officer» del Soros Fund Management — posto 
da cui sono passate leggende della finanza come il cofondatore di BlackRock, 
Keith Anderson — è un nuovo balzo in avanti, anche se il Wall Street Journal ha 
subito fatto notare che alla Ubs Fitzpatrick gestiva assets per 300 miliardi di dollari,
cifra quasi dodici volte superiore ai beni di Soros. Il gusto per la sfida deve aver 
avuto la meglio: non capita tuti i giorni di lavorare per «l’uomo che ha mandato 
in rovina la Banca d’Inghilterra» — come è stato soprannominato Soros dopo 
che nel 1992 decise di «puntare» 10 miliardi di dollari contro la sterlina in difficoltà,
 guadagnando in una sola operazione un miliardo di dollari.

Divergenze
Per Fitzpatrick non sarà comunque impresa facile: dal 2000 a oggi, Soros ha 
cambiato ben otto «chief investment officer», spesso scontrandosi con loro. 
Dawn e il suo nuovo capo hanno in partenza qualche divergenza: lei è una 
repubblicana «rialzista», convinta che la Borsa Usa continuerà a crescere, 
Soros è un attivista democratico che non crede nel promesso miracolo 
economico di Trump.

Il «fattore» donna
L’ex ragazza di Irvington, provincia di New York (dove ancora vive con marito 
e figli), saprà di sicuro far valere le sue doti. Ha sfondato il tetto di cristallo 
puntando proprio sulle «qualità innate» delle donne: «Siamo più umili negli 
investimenti — ha assicurato —. Tagliamo le perdite più velocemente, 
e in modo più efficace, di quanto non facciano in genere gli uomini». 
Vari studi confermano che le donne sono «risk manager» migliori dei colleghi 
maschi.

I figli
L’unico rimpianto? Avere poco tempo per i figli, o peggio. Dawn ha raccontato 
che nel 2008 era così divorata dal lavoro da non accorgersi di essere incinta: 
erano i mesi della grande crisi finanziaria, i mercati crollavano, «avevo sempre 
la nausea e ingrassavo», ma dava la colpa allo stress.

 
 
 

...fischia il vento...

Post n°118 pubblicato il 02 Maggio 2017 da yogagiogo
 

xc
… fischia il vento …

Pirro, re dell’Epiro sconfisse i romani ad Eraclea ed ad Ascoli Satriano rispettivamente nel 280 e nel 279 a.C. subendo perdite altissime rispettivamente al numero dei componenti il proprio esercito; fu una vittoria talmente falcidiosa che fu costretto al rinunciare a combattere oltre pena una sconfitta, assolutamente ed a quel punto, inevitabile. 

Il citare tale vittoria, da allora, è divenuto un avvertenza sinonimo di una guerra inutile, di una guerra da evitarsi in ogni modo, di una guerra foriera di una sconfitta annunciata.

Fatta questa dovuta premessa esaltiamo l’orgoglio cieco e stupido di chi, stamane, si beasse di una vittoria al 70% di una massa di sconsiderati politici: Renzi Matteo, putto gigliato, deus in terra dei nepotisti, vate eccelso dell’inciucio e dell’arrivismo politico e personale, mentitore seriale e abietto assassino delle speranze delle genti, è di nuovo il segretario di un fu partito di sinistra, novello, oramai è chiaro a tutti, democrazia cristiana. 

Partito in cui di cristiano c’è veramente ben poco e di nuovo e di sinistra assolutamente nulla.

Dato al Cesare di turno ciò che è suo per pretesa vanagloriosa, veniamo ai fatti, a quelli veri e non millantati, a quelli che solo ciechi mediatici e fideisti ed illusi a non voler comprendere che un sistema non si cambia sottostando alle regole di quel sistema, non vedranno mai per complicità, per similitudine genetica, per indole fascistoide e per lontananza materiale dalle sofferenze diffuse e condivise.

A queste “TERZIARE AD USUM DELPHINI “  hanno partecipato, nella migliore delle ipotesi meno di un milione novecentomila persone. Di queste un milione trecentotrentamila, più o meno, hanno votato il “troy’s horse”  rignanese, una manciata per il pagliaccio di re giorgio primo il partenope e spiccioli sparsi per il zapata del Gargano, il tutto nel trionfo generale di una perdita secca di elettori pari a più di un milione di votanti e di una presenza massiccia e accorata di gente di destra al punto tale che in alcuni seggi gli stessi funzionari di quel partito ne hanno provato vergogna chiedendo che si annullassero i voti espressi nei loro seggi.

E questo alla faccia della democrazia nell’accezione vera di questo termine e di tutti coloro a dirsi compagni e che compagni, evidentemente, non sono mai stati.

Dunque il figlio naturale del nano della bovisa vince perdendo più di cinquecentomila voti. Vince in un contesto snaturato di un partito in cerca di motivazioni ad essere politiche e può vantarsi di aver lasciato sul campo della, e dalla, propria arroganza un tal numero di cadaveri che chiunque altro ad aver buon senso si tacerebbe per sempre sprofondando nella vergogna più auto contrita.

Il suo primo pensiero è stato per quel Gentiloni, sua marionetta, ad aver così compreso che il conto alla rovescia del proprio governo non solo era già iniziato, ma sta, addirittura per completarsi; il suo secondo è stato espresso ringraziando i fessi ai quali ha ricordato come senza di loro egli non esisterebbe ed il terzo, non espresso, è andato ad una gentil signora che lo segue, a ciascuno la propria deviazione, per condiviso interessato amore. 

Quindi Renzirro! Noi amanti della logica e delle statistiche ci auguriamo di cuore che vanti ancora alcune altre di queste vittorie, per esempio alle prossime amministrative; ci auguriamo che il parco dei suoi adoranti seguaci accetti di appartenere ad una pletora di fascistoidi troppo squallidi per esserlo davvero; ci auguriamo che gli ingenui e gli onesti nelle proprie convinzioni finalmente capiscano quale letame stanno scambiando per profumo.

A lui auguriamo di continuare così; in fondo è la nostra, la mia in particolare, speranza: verrà il giorno in cui, lui e quelli come lui, avranno ridotto le genti, e non “  la gente”, di questo paese in tali condizioni che ciascuno invocherà Giulino ed impugnerà le armi vere della democrazia vera; quel giorno, a non essere molto lontano, rideremo, giacché noi ci saremo ancora dopo e lui e quelli come lui saranno finalmente ...

 il passato ad essere come un san marzano!
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