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Creato da yogagiogo il 09/03/2010

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sulla piazza a cavallo
il monumento
di fronte l'università
non è lontano il mare
c'è troppo vento
indossi la giacca
ridendo
il molo transennato
ricordo un tempo
non eri tu l'amore
un'altra

 

Du wurdest ein Teil des Ganzen,

mehr wirst du nicht -

doch du bleibst es auch.

In welcher Form auch immer,

da kann über dich hinweg schwimmen,

was will.

Ich bin der ich bin

und jetzt schon nur war,

doch immer sein werde.

Alles klar?

 

Si dice che…

ciò che non uccide fortifica…

ma fortifica cosa?…

il dolore fortifica?…

i dispiaceri fortificano?…

no…ti annientano…

ti distruggono…

ti logorano…

e se hai la forza ti rialzi…

ma non fortificato…

solo cambiato…

con cicatrici che sono sempre lì…

a ricordarti … di quando sei caduto.

 

 

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Generazioni

Post n°67 pubblicato il 04 Novembre 2011 da yogagiogo
 

Letta da qualche parte...
Mi è arrivata una mail da Francesco di Palermo ha 26 anni e mi chiede
qual'è , secondo me, la differenza tra le nostre generazioni: quella
dei ventenni come lui e quarantenni come me, che sono del '64.
" senti fratello, ti risponderò parlandoti dei Doors che stanno bene sia
alla mia generazione che alla tua.
I Doors presero il nome dal poeta William Blake "the doors of perception",
le porte della percezione. Eravamo colti allora. Non per questo meno
rincoglioniti di voi. Credevamo che per aprire le porte della percezione
fosse necessario il piede di porco della droga. Ma il tempo è stato
più ladro, la droga le porte te le sbatte in faccia , dopo. Bel casino
hanno combinato i Doors i Gratiful Dead, i Pink Floid e tutti i figli dei
fiori promotori della espansione della conoscenza.
Quale differenza tra la mia generazione e la tua? A parte il comune
denominatore della droga, questa: noi credevamo, amico. Credevamo alla
vita come arte.I nostri riferimenti erano Rimbaud e Baudelaire, erano
Keruac e Hermann Hesse, che voi non sapete più chi sono. Bene? Male?
Non so. Difficile dirlo. Una cosa è certa. Senza maestri avete lasciato il
campo libero alla sola cultura del narcotraffico. Sei bravo se balli tre
giorni di seguito, fatto come una scimmia, nel più schifosamente fottuto
dei Rave Party. Prego, ammirare la " Love parade di Berlino"Un milione di
anime ballanti al ritmo impartito da tecno-stronzi. Domandati, Francesco,
a chi serve questo pollaio-dance? Chi ci guadagna se i soldatini del
ballo-sballo vanno a morire il sabato sera, magari con la macchina di papà?
Noi siamo morti per molti libri e molti rock. Voi per niente.
Per arricchire gli spacciatori.
Se fossi in te, Francesco, sarei incazzato come una iena.
Non uscire sabato prossimo, resta a casa e leggi un libro.
Ricomincia da dove noi abbiamo finito. E' facile.
C'è una siringa come segnalibro.

 
 
 
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