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Creato da yogagiogo il 09/03/2010

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sulla piazza a cavallo
il monumento
di fronte l'università
non è lontano il mare
c'è troppo vento
indossi la giacca
ridendo
il molo transennato
ricordo un tempo
non eri tu l'amore
un'altra

 

Du wurdest ein Teil des Ganzen,

mehr wirst du nicht -

doch du bleibst es auch.

In welcher Form auch immer,

da kann über dich hinweg schwimmen,

was will.

Ich bin der ich bin

und jetzt schon nur war,

doch immer sein werde.

Alles klar?

 

Si dice che…

ciò che non uccide fortifica…

ma fortifica cosa?…

il dolore fortifica?…

i dispiaceri fortificano?…

no…ti annientano…

ti distruggono…

ti logorano…

e se hai la forza ti rialzi…

ma non fortificato…

solo cambiato…

con cicatrici che sono sempre lì…

a ricordarti … di quando sei caduto.

 

Messaggi del 02/05/2017

...fischia il vento...

Post n°118 pubblicato il 02 Maggio 2017 da yogagiogo
 

xc
… fischia il vento …

Pirro, re dell’Epiro sconfisse i romani ad Eraclea ed ad Ascoli Satriano rispettivamente nel 280 e nel 279 a.C. subendo perdite altissime rispettivamente al numero dei componenti il proprio esercito; fu una vittoria talmente falcidiosa che fu costretto al rinunciare a combattere oltre pena una sconfitta, assolutamente ed a quel punto, inevitabile. 

Il citare tale vittoria, da allora, è divenuto un avvertenza sinonimo di una guerra inutile, di una guerra da evitarsi in ogni modo, di una guerra foriera di una sconfitta annunciata.

Fatta questa dovuta premessa esaltiamo l’orgoglio cieco e stupido di chi, stamane, si beasse di una vittoria al 70% di una massa di sconsiderati politici: Renzi Matteo, putto gigliato, deus in terra dei nepotisti, vate eccelso dell’inciucio e dell’arrivismo politico e personale, mentitore seriale e abietto assassino delle speranze delle genti, è di nuovo il segretario di un fu partito di sinistra, novello, oramai è chiaro a tutti, democrazia cristiana. 

Partito in cui di cristiano c’è veramente ben poco e di nuovo e di sinistra assolutamente nulla.

Dato al Cesare di turno ciò che è suo per pretesa vanagloriosa, veniamo ai fatti, a quelli veri e non millantati, a quelli che solo ciechi mediatici e fideisti ed illusi a non voler comprendere che un sistema non si cambia sottostando alle regole di quel sistema, non vedranno mai per complicità, per similitudine genetica, per indole fascistoide e per lontananza materiale dalle sofferenze diffuse e condivise.

A queste “TERZIARE AD USUM DELPHINI “  hanno partecipato, nella migliore delle ipotesi meno di un milione novecentomila persone. Di queste un milione trecentotrentamila, più o meno, hanno votato il “troy’s horse”  rignanese, una manciata per il pagliaccio di re giorgio primo il partenope e spiccioli sparsi per il zapata del Gargano, il tutto nel trionfo generale di una perdita secca di elettori pari a più di un milione di votanti e di una presenza massiccia e accorata di gente di destra al punto tale che in alcuni seggi gli stessi funzionari di quel partito ne hanno provato vergogna chiedendo che si annullassero i voti espressi nei loro seggi.

E questo alla faccia della democrazia nell’accezione vera di questo termine e di tutti coloro a dirsi compagni e che compagni, evidentemente, non sono mai stati.

Dunque il figlio naturale del nano della bovisa vince perdendo più di cinquecentomila voti. Vince in un contesto snaturato di un partito in cerca di motivazioni ad essere politiche e può vantarsi di aver lasciato sul campo della, e dalla, propria arroganza un tal numero di cadaveri che chiunque altro ad aver buon senso si tacerebbe per sempre sprofondando nella vergogna più auto contrita.

Il suo primo pensiero è stato per quel Gentiloni, sua marionetta, ad aver così compreso che il conto alla rovescia del proprio governo non solo era già iniziato, ma sta, addirittura per completarsi; il suo secondo è stato espresso ringraziando i fessi ai quali ha ricordato come senza di loro egli non esisterebbe ed il terzo, non espresso, è andato ad una gentil signora che lo segue, a ciascuno la propria deviazione, per condiviso interessato amore. 

Quindi Renzirro! Noi amanti della logica e delle statistiche ci auguriamo di cuore che vanti ancora alcune altre di queste vittorie, per esempio alle prossime amministrative; ci auguriamo che il parco dei suoi adoranti seguaci accetti di appartenere ad una pletora di fascistoidi troppo squallidi per esserlo davvero; ci auguriamo che gli ingenui e gli onesti nelle proprie convinzioni finalmente capiscano quale letame stanno scambiando per profumo.

A lui auguriamo di continuare così; in fondo è la nostra, la mia in particolare, speranza: verrà il giorno in cui, lui e quelli come lui, avranno ridotto le genti, e non “  la gente”, di questo paese in tali condizioni che ciascuno invocherà Giulino ed impugnerà le armi vere della democrazia vera; quel giorno, a non essere molto lontano, rideremo, giacché noi ci saremo ancora dopo e lui e quelli come lui saranno finalmente ...

 il passato ad essere come un san marzano!
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