Ho grande spirito! concedimi la serenita' di accettare ciò che non posso cambiare il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza di capirne la differenza
Post n°437 pubblicato il 27 Maggio 2008 da Makron81
Una volta, qualche tempo fa, uno di noi che ora non
c'è più, un angelo con il #24 sul cupolino e nel cuore ci ha definito così:
"... Mi avevano tanto palrlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai
ascoltato più di tanto, essendo un "capoccione" me li ha voluti far
cooscere comunque uno ad uno.
Quei ragazzi, uniti come fratelli dalla stessa passione, immersi in quelle loro
tute in pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri duri!! Gente che
su strada non abbassa mai lo sguardo.Ma provate ad alzare loro quelle visiere
scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di lacrime vere in
cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alle loro anima per vedere quanto è
candida. Provate poi a togliere quelle tute e troverete al loro
interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week-end a bistecche e
salsiccie, ma ancora tanto bisognosi di qualcuno che li prenda per amno quando
la sorte coincia a giocare duro"
Si dice che quando saltiamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano
pure angeli e
diavoli... E' Vero!!
Rappresentiamo quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di
emozioni che a volte il cuore pare voler saltare via dal petto e correre,
ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e
violenta che lo skizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza
passare dal via, lasciandotii tremori
per lunghissimi minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è
più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite
sulle nostre ossa rotte.
Si, è vero,in moto si muore, capita…
può capitare ad ognuno di noi e ci fa male, tanto male, ma quanta vita si
trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da
far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?
Parlate con ognuno noi e fatevi raccontare un giro,un aneddoto, una curva,e perdetevi in quello sguardo che comincia a
scintillare, nelle risate, nel sorriso che spontaneo, stira gli angoli del viso
e della fronte….
Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno
dovesse rinunciare a questa passione, e preparatevi a sentire l’urlo del
silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio
costretto a vivere a terracon il mare
in vista o di un pilota che guarda il cielo ancora a terra…
In moto si muore, è vero… ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che
ci è concesso…
E se ancora non lo avete capito…Bhe lasciate perdere, non lo
capirete mai.
Ma se un domani andando al mare con la vostra famiglia
automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di noi e vedreste
vostro figlio girarsi di scatto e sbracciare, salutando come un pazzo,
rinunciate a capire anche lui…
Lui che nella sua incoscienza vede in noi quella scintilla
che voi non siete stati capaci di scorgere.