Creato da MassaggioDolcemente il 17/08/2012
 

Adoro massaggiare

Piacevolissime sensazioni, un hobby che faccio con passione

 

 

Il bello dell'inverno per me

Post n°14 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da MassaggioDolcemente

http://25.media.tumblr.com/tumblr_le3bf6hrOB1qf6lh8o1_500.jpg


è che finalmente si vedono i piedi con le calze velatissime

un particolare molto seducente

per donne che sanno bene come si seduce un uomo

Ce l'hanno nel sangue e a me piace proprio una donna così.

 

 
 
 

L’uomo invisibile vuole essere tuo amico. Come riconoscere i profili falsi

Post n°13 pubblicato il 28 Novembre 2012 da MassaggioDolcemente

Non è tutto social quello che networka. Anche su Facebook bisogna imparare a distinguere i veri amici dai falsi profili. Per strano che possa sembrare a chi usa la rete per scopi innocenti, Facebook pullula di personaggi poco raccomandabili. C'è chi crea falsi profili per rimorchiare all'ingrosso (secondo la nota tecnica "ndo cojo, cojo), per farsi pubblicità, per rubare dati personali o per altri scopi ancora meno nobili.

 

Ma sgamare i falsi profili è facile, se sai come farlo...

 

Identikit del profilo falso

Visto che (giustamente) nessuno lo conosce, il titolare di un profilo falso cerca continuamente di ingrandire la sua lista di contatti, mandando richieste di amicizia a mambassa e pubblicando messaggi su pagine e bacheche altrui. Ecco alcune caratteristiche che non potrai fare a meno di notare in un profilo falso:

 

1. Ci conosciamo?

Tu e un profilo falso generalmente non avete amici in comune, cosa piuttosto insolita su Facebook, dove la maggior parte delle richieste proviene dalla tua rete amicale, professionale o familiare.

 

2. Scarlett Johansson vuole stringere amicizia con te

Per aumentare le possibilità di successo, i fake utilizzano spesso foto profilo di attori/attrici, sportivi, politici e quant'altro. Non dubito del tuo fascino, ma è altamente improbabile che l'idolo sexy del momento prenda la briga di inviare richieste di amicizia a noi esseri umani normali. Mi spiace, ma si tratta di un falso.

 

3. C'è del marcio in Facebooklandia

A differenza di un profilo normale, i fake hanno in genere una sola immagine del profilo, e nessuna o poche foto bacheca. Le foto che trovi sono in genere di bassa qualità, palesemente prese da interne e senza alcun tipo di logica o coerenza.

 

4. Un po' troppi per esseri veri

I profili falsi hanno generalmente un numero incredibilmente alto di amici, cosa piuttosto strana se confrontata con la loro bacheca, che è spesso mezza vuota e priva delle interazioni normali che avvengono in genere tra utenti Facebook. Come può un profilo così insulso avere tanti amici? Elementare Watson: è un profilo falso.

 

5. Dimmi dove hai gli amici e ti dirò chi sei

A meno di non essere viaggiatori professionisti, l'utente medio su Facebook generalmente ha meno 200 amici, la maggior parte dei quali vive nella sua zona, o dintorni. I profili falsi hanno invece centinaia di amici, sparsi per tutto il mondo. Abbastanza sospetto, no?

 

6. Aiuto, mi è apparso Mr. Invisibile!

Occhei, ti è arrivata una richiesta di amicizia da qualcuno che ha tutta l'aria di essere un profilo farlocco. Calma, nulla è perduto. Innanzitutto non sei obbligato ad accettare la richiesta, ma non devi neanche rifiutarla subito (se non sei sicuro). Facebook ti permette di tenere in stand-by le richieste di amicizia, cliccando su Non ora.

Se vuoi toglierti ogni dubbio, puoi scrivergli un messaggio chiedendogli delucidazioni (magari non è un falso, ma solo qualcuno che ha visto la tua foto profilo ed è rimasto folgorato!). Oppure prova a googlarlo e vedere cosa viene fuori. In ogni caso, tieni a mente la regola aurea di Facebook: nel dubbio, aggiungi solo persone che conosci!

 

7. I'm too sexy for my wall

Il nostro amico Mr. Invisibile ha tra i suoi amici quasi solo donne, è single, la sua foto profilo ricorda pericolosamente quella di George Clooney e ha un profilo aperto e visitabile da chiunque. A parte che Mr. Invisibile ha palesemente scambiato Facebook per un sito di appuntamenti, la sua bacheca straripa anche di link pubblicitari ad altri siti. Cara amica Speranzosa: a meno che non siano pubblicità del Martini, non si tratta di George. Sorry.

 

8. Vieni fuori con il mouse in alto

Se sei sicuro che si tratti di un profilo falso, puoi denunciarlo a Facebook perché lo blocchi. Nella barra laterale del suo profilo troverai la voce Segnala/blocca questa persona. E da lì potrai segnalarlo come profilo falso. Puoi inoltre bloccare la persona (che così non potrà più contattarti).

Se preferisci prevenire piuttosto che curare, sappi che puoi cambiare il livello di privacy del tuo profilo in modo che il tuo nome non appaia nel motore di ricerca interno di Facebook. Se Mr. Invisibile non può trovarti non potrà neanche aggiungere agli amici...

 

 

E tu, come riconosci un profilo falso?

 
 
 

Sesso e web: nei giovani induce calo del desiderio

Post n°12 pubblicato il 25 Novembre 2012 da MassaggioDolcemente

 

Frequentare assiduamente siti pornografici e chat erotiche, secondo uno studio condotto dall'Istituto di endocrinologia e andrologia dell'università di Padova, stimola gli uomini adulti e deprime sessualmente parlando, quelli giovani. I ricercatori capitanati dal professor Carlo Foresta, analizzando un campione di 4.00 volontari (2mila adulti e 2mila giovani), hanno analizzato le conseguenze della frequentazione assidua di siti pornografici scoprendo che mentre negli adulti il sesso online funge da stimolo nella vita reale, nei giovani invece questo contesto astratto viene vissuto come vera e propria alternativa al mondo reale, raggiungendo nel 10% dei casi anche una dipendenza ossessiva. I  giovanissimi che praticano un'imponente attività di autoerotismo avvalendosi dell'online sono difatti meno invogliati nella ricerca della sessualità reale mentre alcuni sono addirittura soggetti, nel 25% dei casi, a disturbi gravi come l'anoressia sessuale, turbe dell'orgasmo e  disfunzione erettile. Lo studio patavino, presentato nell'ambito del X Convegno della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams) a Lecce, ha affrontato anche l'importante problema del calo delle nascite in Italia. Secondo l'Istat, infatti, nel 2012 sono nati 15.000 bambini in meno rispetto al 2011. Gli studiosi, sostengono che il calo delle nascite sia dovuto alla cattiva salute riproduttiva dei maschi italiani, compromessa dalla modificazione del tipo di alimentazione e dell'ambiente. Confrontando i parametri di vitalità spermatica di giovani e adulti viene fuori che nel liquido seminale di un giovane vi è il 25% in meno di spermatozoi rispetto al liquido seminale di un quarantenne. Il 33,4% dei giovani esaminati è ipofertile, e quindi con una produzione inferiore ai 39 milioni di spermatozoi totali mentre l'11,7% è già gravemente ipofertile, producendo meno di15 milioni di spermatozoi totali. Il dato è abbastanza allarmante se si pensa che, secondo i dettami dell'Oms, il valore minimo di normale fertilità è di 39 milioni di spermatozoi totali, al di sotto del quale si è ipofertili.

Secondo la Siam la fertilità nei giovani è più a rischio nelle grandi metropoli. Infatti  dall'analisi del campione risulta che il potenziale dei giovani "metropolitani" è inferiore del 30% rispetto a quello dei loro coetanei di provincia: 170 milioni di spermatozoi per i cittadini, 240 milioni per i giovani di provincia. Oltre alle cattive abitudini alimentari, tra le cause della carenza di spermatozoi troviamo l'esposizione ambientale ad agenti inquinanti ed altre sostanze chimiche che alterano le regolazioni ormonali dell'apparato riproduttivo già nel grembo materno.  Altri importanti fattori che provocano una importante riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi sono l' obesità, l'abuso di alcol e fumo e le droghe. Altro dato interessante dello studio riguarda le donne: secondo i ricercatori l'insoddisfazione sessuale aumenta, nelle donne, il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, pressione alta e diabete, sia prima sia dopo la menopausa.

 
 
 

Come riconoscere un FAKE

Post n°11 pubblicato il 23 Novembre 2012 da MassaggioDolcemente

Immaginiamoci due persone che si incontrano in un bar, bevono qualcosa al bancone una accanto all’altra e si guardano in volto: sicuramente conosceranno nell’altra persona il sesso, la bellezza, alcuni atteggiamenti, ed eventualmente la voce.

 

Immaginiamo che ci sia dell’attrazione al primo sguardo e che le stesse decidano di conoscersi meglio: si rivedranno, si telefoneranno, passeggeranno insieme ed avranno modo di notare altri elementi visivi e caratteriali nell’altro.

Questa è la realtà che fino a pochi anni fa era il punto di partenza più comune in molte relazioni sentimentali: vedersi, osservarsi, conoscersi sempre più.

Ed oggi?

Con il web 2.0 impazzano i siti internet che fanno aumentare esponenzialmente i “contatti” tra gli individui. Con pc o cellulari, chiusi in camera, in un ufficio, in taxi o su un treno, le persone comunicano istantaneamente, senza quasi nessuna barriera, con decine e centinaia di altri esseri umani.

Ma quante volte su una community (da Facebook a Tim Café, da Badoo a Netlog) capita di imbatterci in un profilo davvero interessante? E’ vero, può essere abbastanza raro, ma consideriamo che a queste communities aderiscono migliaia e migliaia di utenti, maschi e femmine, quindi è impensabile avere il tempo per conoscerli tutti e per trovare tutti i profili che a noi colpiscono in particolar modo.

 

Ma cosa succede quando incontrate un profilo con questa foto

o (più difficilmente) con quest’altra?

Semplice: gli ormoni festeggiano alla grande. E quando gli ormoni si divertono, vi si annebbia la mente! Come possiamo quindi riconoscere un fake, ossia un falso, un utente che si spaccia per un’altra persona? Ecco come si presenta un fake almeno nel 90 % dei casi.

  • Punto uno: il soggetto ritratto nella foto è in una posa da calendario.
  • Punto due: il soggetto immortalato è di una bellezza stucchevole.
  • Punto tre: le foto non lo ritraggono durante eventi banalmente quotidiani ma esso è sempre in posa “da fotografo” (niente foto coi nonni, con qualche amico, al parco…).
  • Punto quattro: i contenuti di testo sono quasi inesistenti (post, commenti, status).
  • Punto cinque: il profilo conterrà pochissime foto.
  • Punto sei: difficilmente troviamo commenti ai contenuti da parte di persone verosimilmente reali come “Ciao Giova, allora ci si vede con gli altri domani?” oppure “Martaaa ti ricordi quando abbiamo fatto queste fotine che bello?”.

Mi raccomando, svegliatevi! Seguite questi piccoli punti per riconoscere al 90-95 % un fake in una community, e se siete maschietti, non ha senso spacciarsi per lesbiche: nella quasi totalità dei casi scambierete foto e commenti con un altro maschio come voi!

 
 
 

Volete sapere a che ora morirete?

Post n°9 pubblicato il 22 Novembre 2012 da MassaggioDolcemente

http://www.nextme.it/images/stories/Rubriche/Misteri/dna_morte.jpg

 

Forse non sapremo mai con certezza e in anticipo il giorno della nostra morte, ma tenete sott’occhio l’orologio. Nei vostri geni, infatti, c’è già scritta l’ora precisa in cui lascerete questo mondo. Se siete abituati a svegliarvi presto, avrete molte probabilità di morire intorno alle 11. Se, invece, avete l’abitudine e la possibilità di restare a letto fino a tardi, il vostro addio dovrebbe scoccare intorno alle 6 del pomeriggio. E’ questo, in estrema sintesi, il sorprendente risultato di una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center (Bidmc) di Boston. Lo studio, pubblicato sulla rivista Annals of Neurology, è partito dall’analisi di alcune mutazioni genetiche che regolano l’orologio biologico umano per associarle alla comparsa di malattie quali il Parkinson e l’Alzheimer. La scoperta di alcuni elementi congruenti nell’alternarsi del sonno e della veglia ha fatto virare la ricerca, guidata da Andrew Lim del Dipartimento di Neurologia dell’istituto americano, su un tema di maggiore interesse per l’opinione pubblica.

Come si è arrivati a conoscere l’ora della morte di ognuno di noi? Il lavoro degli scienziati di Boston è nato 15 anni fa, quando Lim, che stava lavorando presso il laboratorio del Bidmc di Clifford Saper, si unisce ad un progetto della Rush University di Chicago. L’intento è quello di spiegare perché le persone anziane hanno difficoltà a dormire. Per farlo sono state coinvolte 1.200 persone con un’età media di 65 anni e in salute. E’ stata effettuata un’attenta analisi dei loro comportamenti e abitudini. Soprattutto i soggetti sono stati sottoposti a varie analisi sonno-veglia utilizzando un braccialetto chiamato actigraph. Per approfondire la ricerca gli esperimenti sono stati estesi al cervello donato dai partecipanti entro un anno dalla loro morte.

Lo studio ha ricevuto una svolta decisiva quando Lim ha appreso che dello stesso gruppo di soggetti era disponibile anche il Dna. A quel punto, infatti, è stato confrontato il comportamento sonno-veglia di questi individui con i loro genotipi. I risultati, verificati anche su un gruppo di giovani volontari, sembrano non lasciare dubbi. I ricercatori americani hanno scoperto che un singolo nucleotide, insieme di molecole che formano i blocchi di acidi nucleici (Dna e Rna) e servono per trasportare pacchetti di energia all’interno della cellula, chiamato “Period 1” variava fra due gruppi di soggetti che avevano differenti comportamenti veglia-sonno. Gli studiosi hanno capito che, in quel particolare punto del genoma, il 60 per cento degli individui avevano l’adenina e il 40 per cento avevano la guanina. Queste due base azotate, che si uniscono in coppia perché ogni individuo ha due copie di ciascun cromosoma, sono il fulcro della scoperta scientifica. “Questo particolare genotipo influenza il pattern veglia-sonno di praticamente ogni individuo – spiega James Putnam, che ha partecipato allo studio - le persone che hanno il genotipo AA (doppia adenina) tendono a svegliarsi presto la mattina, esattamente l’opposto di quelle che hanno il genotipo GG (doppia guanina)”. Questo determina abitudini di vita diverse con effetti sulla pressione sanguigna, l’efficienza cardiaca e la capacità di socializzazione. La conclusione è che con il genotipo AA o AG (adenina-guanina) si tende a morire alle 11 del mattino, come la maggior parte della popolazione, mentre col genotipo GG si muore mediamente poco prima delle 6 del pomeriggio. “L’orologio biologico interno regola ogni aspetto della biologia umana e del nostro comportamento, come il picco delle performance cognitive oppure il tempo in cui si preferisce dormire – afferma Lim - questo influenza anche il momento in cui si possono verificare eventi di salute acuti come ictus oppure un attacco cardiaco”.

La validità di questa ricerca americana deve ricevere ancora ulteriori conferme. Il tema delle varianti genetiche che influenzano l’orologio biologico del corpo è, comunque, molto ampio e di estrema attualità. In particolare il ritmo circadiano, quello caratterizzato da un periodo di circa 24 ore, caratterizza fattori importanti come il ritmo veglia-sonno, il ritmo di secrezione di varie sostanze biologiche, il ritmo di variazione della temperatura corporea e di altri parametri legati al sistema circolatorio. L’approfondimento di questo argomento, legato a una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale, potrebbe essere decisivo anche per la cura di diffusi disturbi come il jet lag o il lavoro di notte e a turni.

L’abbinamento tra lo studio dei geni e la morte è in pieno sviluppo. Ad accendere i riflettori su questo argomento è stato anche il recente caso della morte improvvisa del giovane calciatore del Livorno, Piermario Morosini. “Nel 40 per cento delle famiglie di persone tra i 16 ed i 40 anni decedute per morte cardiaca improvvisa senza cause apparenti è stata dimostrata una predisposizione genetica, dovuta a modificazioni della sequenza del Dna di alcuni geni” spiega Gian Antonio Danieli, Accademico dei Lincei e Biologo all’Università di Padova. L’attenzione è soprattutto sul gene responsabile della codifica del recettore rianodinico, che nelle cellule cardiache ha un ruolo fondamentale nella regolazione della contrazione. “Alterazioni di tale gene possono predisporre all’insorgenza di tachicardie ventricolari polimorfe da sforzo e, purtroppo, a fibrillazione ventricolare – continua Danieli -  analizzando il Dna di una trentina di geni, alla ricerca di modificazioni patogene, si riesce spesso ad identificare la possibile causa genetica di una morte improvvisa, ma qualora tale ricerca dia esito negativo non si può escludere che la modificazione patogena esista in un altro gene, non considerato dallo studio”. 

Le ricerche sui fattori che possono allungare l’aspettativa di vita sono sempre più numerose. E, in questo ambito, da un lato c’è chi si sofferma sugli effetti di quello che ingeriamo. E’ il caso dello studio dell'Università olandese di Leida che mostra come livelli bassi di vitamina D, che promuove l’assorbimento del calcio da parte dell’organismo, allungano la speranza di vita. Dall’altro c’è chi si dedica all’analisi dell’importanza dell’attività sportiva. Un esempio è la ricerca del Birgham and Women’s Hospital di Boston in collaborazione con il National Cancer Institute. La tesi degli scienziati americani è che un’ora di camminata al giorno allunga la vita di 4 anni e mezzo. Fare uno sport, paragonabile a un massimo di 75 minuti di camminata veloce a settimana, secondo i risultati ottenuti, è associato a una riduzione del 19 per cento del rischio di mortalità rispetto a chi non fa nulla. Per chi si dedica a circa 150 minuti di camminata veloce a settimana, invece, l’aumento di speranza di vita è di 3,4 anni. Insomma pare proprio che rimandare l’appuntamento con la morte dipenda sempre di più da noi. A meno che una noce di cocco ci crolli in testa e ci ammazzi mentre siamo distesi su una spiaggia delle isole Fiji.

 
 
 

Bisognerebbe essere imprenditori come mister berlusca

Post n°8 pubblicato il 18 Novembre 2012 da MassaggioDolcemente

http://3.bp.blogspot.com/_7sJDfejXDlU/TTEk-xrK7cI/AAAAAAAADyM/Ar1JMQX8ezY/s1600/letto-Putin.JPG


lui sicuramente può permettersi di investire anche in un progetto del genere

ahahahahahah

 

 
 
 

Interessante da sapere

Post n°7 pubblicato il 18 Novembre 2012 da MassaggioDolcemente

Un progetto mastodontico. Che dovrebbe fruttare un giro d’affari da capogiro. Del resto, si sa: il sesso non va mai in crisi. E così, alcuni imprenditori austriaci stanno progettando di costruire non lontano da Vienna la più grande casa chiusa d’Europa.

Il costo previsto della struttura è di 15 milioni di euro.

Un grosso investimento, che però – nei piani degli ideatori – dovrebbe garantire immediati guadagni.


Qualche dettaglio? Chi si occupa del progetto prevede che la casa chiusa metterà a disposizione dei clienti dalle 80 alle 120 ragazze. Prostitute che accoglieranno un migliaio di ospiti maschili al giorno. La superficie del “bordello” sarà di 11.000 metri quadrati: oltre 2.000 destinati alle aree comuni di intrattenimento, il resto sarà suddiviso nelle 147 stanze a disposizione delle prostitute.

Non mancherà il parcheggio (con 350 posti auto) e la vicina fermata degli autobus. Ma gli ideatori vogliono fare le cose in grande, e trasformare l’industria del sesso in una (normale) attività di intrattenimento: ecco perché nella casa chiusa, aperta dalle 11 del mattino alle 4 della notte, ci saranno anche un centro commerciale, zone dedicate al fitness, un parrucchiere, bar, ristoranti, un solarium, un ambulatorio con medico e addirittura una discoteca.

I costi per i clienti? L’ingresso sarà libero, poi bisognerà pagare dai 70 ai 120 euro. Per entrare sarà necessario essere ovviamente maggiorenni ed avere un certificato di buona salute.

Ah, bisogna essere residenti in Austria. I viaggi di piacere dall’Italia sono sconsigliati.

 

 

 

 

 
 
 

Lo vuoi?

Post n°6 pubblicato il 06 Ottobre 2012 da MassaggioDolcemente

 

Ed io ti accontento subito dolcezza...

 
 
 

Mettiti comoda dolcezza, fai fare tutto a me stasera

Post n°5 pubblicato il 21 Agosto 2012 da MassaggioDolcemente

http://annunci.quotidiano.net/qnappmedia/annunci_imgs/20110203/foto_23000.jpg


Lasciati andare completamente,

libera la mente da ogni cosa

e vivi ogni sensazione attimo per attimo

 
 
 

A volte

Post n°4 pubblicato il 18 Agosto 2012 da MassaggioDolcemente

 

Mi piace che sia lei a prendere l'iniziativa.

Lasciarmi dare tutto il piacere che sa donare ad un uomo che non la vuole diversa da com'è.

Che la vuole esattamente come lei vuole essere.

Fammi tutto quello che vuoi, senza limiti.

Sii solo tutto ciò che sei.

Bellissima.

 
 
 

Disinibita e distaccata al tempo stesso

Post n°3 pubblicato il 17 Agosto 2012 da MassaggioDolcemente

Le Dee sono di un'altra pasta.

Sono il desiderio dell'impossibile.

A volte le ho desiderate anch'io.

O meglio, mi hanno voluto ad ogni costo.

Ed ho ceduto, con molta soddisfazione.


 


 

 
 
 

.... e mi piace anche guardare, osservare

Post n°2 pubblicato il 17 Agosto 2012 da MassaggioDolcemente

La grazia del corpo femminile

Un piacere a cui non rinuncerò mai.

Immagine inserita

 
 
 

Quello che penso

Post n°1 pubblicato il 17 Agosto 2012 da MassaggioDolcemente

Indipententemente dal mio hobby sono un cultore della bellezza femminile che considero Piacere Sublime

di ogni nostro Senso

 

1g1 468x310 Julianne Moore sarà la nuova musa di Bulgari

 
 
 

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