Io? Una Borderline

Lo Confesso

Faccio fatica a scrivere usando una tastiera sono di quella generazione fatta di carta e penna e a me le penne piacciono tanto.

Ho fogli e fogli scritti chissa' prima o poi forse li riportero' anche qui nel virtuale per ora mi accontento dei social network (che parolona) non mi entusiasmano ma almeno qualcun'altro agisce per me.

La solita pigra

Lo confesso

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Non sara' facile, ma sai, si muore un po x poter vivere

Per fortuna ho una memoria di merda e non ricordo il suo numero di cel altrimenti oggi gli avrei scritto, magari anche solo per litigare, ma almeno mi sarei sfogata.

Mi sento una povera imbecille in attesa di un altrettanto povero imbecille che tanto non si fara' mai piu' vivo ...apparte farmi cercare dalla figlia...ma si puo' essere piu' miserabili di cosi?

Mi rendo sempre piu conto che probabilmente quella relazione era solo un riempire i vuoti della vita comune. Da parte di entrambi certo. Ma fa male prenderne coscienza capire che il tutto non era poi cosi speciale come si credeva che non aveva niente di piu dalle milioni di relazioni che nascono e muoiono ogni giorno...non ce mai stato niente di speciale...e desolante e ora non capisco se e' lui che mi manca o il vuoto che infondo riempiva...

Il mondo e' grigio il mondo e' blu

Forse un giorno raccontero' tutta la storia per intero...forse...

Non capisco se sono ancora rinchiusa nel castello o se questa e' solo un'altra realta' parallela della mia mente.

Resto in attesa. Non so di cosa o di chi, ma sto aspettando.

Aspettando di vivere, di morire, di essere perdonata o semplicemente aspettare che il tempo passi in fretta e si porti via tutto.

Povera me ogni tanto mi dico, ma poi ce quell'altra vocina stridula e antipatica che mi dice ben di sta. Ormai e' diventato tutto il contrario di tutto. Ogni pensiero esclude automaticamente l'altro senza tener conto di quello che penso veramente.

Anche il sonno ormai ha deciso di abbandonarmi. I miei occhi si chiudono meno spesso e questo proprio non aiuta...

Io, lui e la coca

Un rapporto a tre. Ecco cosa era il nostro. Io, lui e la coca. Questo eravamo niente di piu niente di meno. E mi illudevo si che le cose prima o poi sarebbero andate in modo diverso. Ma si sa un cieco non puo' guidare un altro cieco. Ho dato tutto quello che potevo dare senza rendermi conto di tutto quello che stavo perdendo. Non sono arrabbiata con lui. Ma con me stessa.

Ho perso dignita'. Non mi sento piu' in grado di gestire la mia esistenza.