Cielo, mio marito!

Mio padre sta soffrendo per amore...lei è in crisi, dice... "Sai, le donne, raggiunta una certa età, vogliono avere dei figli; ma un figlio deve poter avere un padre ed io per quanto potrò esserci?"

Strano però! Quando ha avuto me era giovane, ma io, per anni, un padre no l'ho avuto. Ed allora cosa cambierebbe?

Nonostante questo lui è la luce dei miei occhi. Mio marito dice che quando parlo di lui mi si illuminano gli occhi. Quante volte l'ho cercato, gli ho teso la mano, gli ho chiesto di più. Volevo che ci fosse, che fosse una "presenza ingombrante" nella mia vita; volevo avere con lui un rapporto continuativo, anche quotidiano... ma lui non ha mai risposto a queste mie richieste. Una volta, alla mia ennesima lettera (con lui faccio proprio fatica a fare un discorso di tale portata a quattr'occhi; quando parlo con lui sono sempre un po' bambina!), ha fatto uno sforzo per un periodo (mi chiamava un paio di volte a settimana!), ma è durato poco.

Ha detto che si sente più figlio che padre (anche adesso che i miei nonni sono entrambi morti!), ha sempre adorato e difeso la sua libertà e vuole rispettare il più possibile la mia; per questo motivo non chiede, non vuole sapere... devo essere anche io totalmente libera di fare le mie scelte, i miei sbagli... eppure io vorrei tutt'altro! Vorrei potergli raccontare tutto di me, ma quando inizio a parlare, sembra sempre che non veda l'ora di mettere giù il telefono... perchè, purtroppo, il nostro rapporto è fatto quasi esclusivamente di telefonate (vosto che viviamo a 500 km di distanza!)... una volta a settimana, di solito il lunedì (giorno in cui si stira!), qualche minuto. Minuti in cui io cerco di raccontargli la mia vita e in cui ricevo risposte a monosillabe. Eppure so che mi vuole bene! E mi fa tanto soffrire pensare che adesso lui è lassù, da solo. L'inverno poi è lungo, lui sta su quella poltrona a leggere, ad immalinconirsi... ed io vorrei tanto che venisse a trovarmi di più! Sapere poi che adesso sta male per lei, mi uccide!

Ho voglia di ridere, di un po' di allegria e leggerezza!Basta con tutti questi musi lunghi, questa pesantezza. Avrei voglia di un uomo vicino che mi facesse ridere, che fosse un po' matto come me, che mi assecondasse anche nelle mie follie, non che continuamente cercasse di riportarmi "sulla retta via". Mi sento tenuta al guinzaglio, le mie ali vengono continuamente tarpate... e gli anni passano ed io mi spengo!

Fortuna che adesso c'è mio figlio che mi tiene viva, che mi ha ridato la voglia di divertirmi, di fare "cazzate" (tanto sono protetta dal mio ruolo di mamma!), di correre, saltare, giocare... VIVERE, voglio vivere pienamente! E voglio regalargli un'infanzia piena!

E meno male che Paolo Fox mi aveva messo al primo posto!  Ogni volta che succede inizio a tremare! Ed infatti... influenza devastante ad effetto domino, prima mio marito, poi io ed infine mio figlio che non ne è ancora uscito. Il mio cagnolino ormai è sprofondato in uno stato catatonico a causa di quel maledetto tumore... e continuo a cercare il coraggio di aiutarlo a lasciare questo mondo più velocemente possibile, ma, vuoi per egoismo o vuoi perché ogni volta che mi decido lui poi mi stupisce con uno sprazzo di vita, non riesco a fare quel viaggio dal veterinario. E poi si è accorciata la lista delle persone care, ancora una volta negli ultimi mesi. 

Ed in fine cresce la consapevolezza di non amare più mio marito! 

Vado a dormire con il terrore di sognarlo. Sono sogni che mi agitano; mi trovo di nuovo a non sapere cosa fare, ad aver paura di lasciare la certezza della mia famiglia per Lui, che ho amato sopra ogni cosa, ma, dopo 12 anni che non lo vedo sarà ancora così?

E poi mi sveglio con una grande tristezza addosso,che mi rimane incollata per tutto il giorno. E mio marito, neanche a farlo apposta, quando torno dal lavoro, mi fa trovare il bambino lavato e già in piagiama, la casa in ordine e la cena quasi pronta... e i sensi di colpa aumentano. Lui mi ama tanto ed io continuo a pensare che ho sbagliato a sposarlo, che non so come farò a stare con lui tutta la vita, che di lui non mi piace questo e quest'altro, che non è S.... che non è S.!

Cerco di ritrovare quel sentimento che avevo all'inizio, vado con la mente a recuperare le cose belle di lui, quelle che all'inizio mi facevano piangere dalla gioia di essere finalmente riuscita a mettere da parte S.. Di guardare i suoi occhi è trovare quella luce che all'inizio mi incantava. Mi sforzo anche di non spazientirmi per un niente, di essere affettuosa, di farlo sentire amato, ma è davvero difficile... e mi sento una donna orrenda.