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Per avere un colloquio con l'oracolo interloquire con il sacerdote Turiddu.
l'oracolo hà avuto una speciale dispensa vaticana per confessare.
Per prenotare le confessioni le signore devono prima inviare foto in figura intera ed evidenziare tutta la persona per meglio comprendere lo spirito.
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Nella 40° settimana del 2011 l'oracolo disse:
Hò avuto una dispensa vaticana e posso confessare.
Nella 1° settimana del 2011 l’oracolo disse:
Lasciate che le fanciulle venga a mè.
Nella 50° settimana del 2010 l’oracolo disse:
L'oracolo diede delle previsioni sull'andamento futuro dei prezzi immobiliari:
e il momento di acquistare e si rivenderà fra 5 anni.
Nella 30° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Di tutto il mio harem Stefy di Caorliega è sempre la mia preferita. il 31 del corrente mese ricorre l’anniversario della sua nascita.
Donna splendida,esuberante,paciosa,rilassante,amorevole,biondissima,intrigante,ironica,paziente,gaudente,semplice,ma sfiziosa.
Nella 29° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Il grande architetto newyorkese Richard Meier, sceso a Jesolo per presentare il nuovo complesso frontemare Beach House ( probabilmente il più lussuoso della città) hà chiesto informazioni sull’oracolo.
Al grande party in suo onore successivo alla presentazione del progetto vi era anche Giorgio il calvo ( discepolo prediletto) , che hà potuto spiegare il verbo dell’oracolo al grande guru dell’architettura mondiale.
Presente al party c’erano anche una ventina di ragazze immagine alte minimo 180 cm. Con collegamento satellitare alcuni dei presenti chiesero al Vate se la passera delle ragazze alte fosse più lunga di quelle basse. L'oracolo sentenziò" ea se misura co a stanga, tanto ea gà ea picoea che a granda"
Nella 24° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Vorrei che qualcuno dei miei discepoli portasse il mio verbo tra i pellegrini che partecipano al cammino verso Santiago de Compostela.
Nella 22° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Una gentile e bella signora mi disse che aspettava una mia oracolata, pensavo non esistesse il vocabolo invece:
oracolare [o-ra-co-là-re] agg.
Di, da oracolo; in senso fig., solenne e sentenzioso: tono, stile o.
Nella 20° settimana del 2010 l’oracolo disse:
I miei discepoli più fedeli sono andati fino alle colonne d'Ercole per diffondere il mio verbo.Il re di Spagna Jaun Carlos porge i suoi saluti.
Nella 16° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Hò inviato i miei discepoli a Canterbury e alla Westmister Abbey per proferire in mia vece con la chiesa anglicana.
Nella 6° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Nel pret a porter la nuova tendenza per la moda donna sarà per il lungo e rigido.
Nella 3° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Questa settimana l’Oracolo resta in silenzio, stà meditando sulle traverse del mondo.
( speriamo che non voglia ritirarsi in un eremo e privarci del suo verbo)
Nella 2° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Giovedì 14 gen. Alle prime ore del giorno l’Oracolo interruppe le sue meditazioni e sorrise: era arrivata Allegra.
Nella 1° settimana del 2010 l’oracolo disse:
Martedi 5 genn. Fra poche settimane si svilupperà una nuova pandemia, colpirà tutte le donne dai 18 ai 40 anni. é stimato che piegherà letteralmente in due circa due milioni di donne. Provocherà febbre suina e la nuova pandemia verrà chiamata “la pecorina”.Il ministero della sanità dice che non è pericolosa e va assecondata, unico farmaco si trova in natura ed è il farmaco del cazzo.
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Nella 52° settimana del 2009 l’oracolo disse:
Martedi 22 dic. Una delegazione di ” MCN” la social community di Mirano è venuta a conoscere l’Oracolo ed ascoltare il suo verbo. L’Oracolo hà voluto essere compiacente ed hà raccontato un’aneddoto relativo ad uno scherzo avvenuto nel suo negozio di Spinea ( uno della catena di cui l’Oracolo è proprietario). La direzione della nota community hà apprezzato molto e hà comfermato che ormai la fama dell’Oracolo stà espandendosi anche al di fuori della mitica via Caorliega.
Nella 51° settimana del 2009 l’oracolo disse:
Martedi 15 dic. Becchi se nase.
Mercoledi 16 dic. Mai comprar dal bauco.
Nella 50° settimana del 2009 l’oracolo disse:
Sabato 12 dic. I schei del vian e i coioni del can se i primi a mostrarse.
Nella 49° settimana del 2009 l’oracolo disse:
Giovedi 3 dic. “Nee case dei gaeatuomini comanda prima e done de i omeni”.
Venerdi 4 dic. Mercoledi prossima dove c’era il bowling in via Cavin di Sala aprirà un ristorante cinese/giapponese a prezzo fisso di una famosa catena.
Sabato 5 dic.” Un omo senza schei in scarsea stà ben col vanghetto in mezo a un campo”.
Sabato 5 dic. All’oracolo si sono rivolti i dirigenti dell’associazione Pro-Caorliega e un noto ex ciclista professionista ora importante imprenditore immobiliare con interessi sia nelle nostre campagne che a Jesolo.
Nella 48° settimana del 2009 l’oracolo disse:
in questa settimana è rimasto in meditazione.
Nella 47° settimana del 2009 l’oracolo disse:
in questa settimana preferì tacere.
Nella 46° settimana del 2009 l’oracolo disse:
Marrazzo è stato espulso dal convento dove si era ritirato.
Perchè?
Voleva farsi un capuccino tutte le mattine.
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Altri oracoli meno significativi dell’oracolo di Caorliega: L’oracolo di Delfi ( la Sibilla Delfica, o più esattamente la Pizia del tempio del dio Apollo a Delfi). Era l’oracolo più importante di tutto il mondo greco, per questo il santuario di Delfi era chiamato “ombelico del mondo”, e una pietra scolpita, l’omphalos ne attestava l’importanza. L’oracolo di Delfi raggiunse il suo apogeo nell’età delle fondazioni delle colonie greche. Era impensabile partire per una fondazione coloniale senza un responso oracolare. L’oracolo poi veniva spesso consultato per dirimere le contese fra colonie e madrepatria.
L’oracolo di Dodona in Epiro.
L’oracolo della Sibilla Cumana a Cuma nel napoletano.
Unico oracolo moderno degno di nota.
L’oracolo di Omaha (Nebraska-USA) al secolo il finanziere Warren Buffett l’uomo più ricco del mondo insieme a Bill Gates
L'oracolo di Caorliega fino al luglio del 2002 era il ristoratore "Genio", ora in riposo.
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tabarro chiamato così dal sopranome di chi lo portava. E’ un mantello popolare col collo in maglia di lana nera fatta ai ferri a imitazione astrakan per chi non poteva permettersi il bavero di pelliccia.
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L’oracolo di Delfi era l’oracolo più importante dell’antica Grecia. Esso era sito a Delfi; era attribuito ad Apollo, dio che si proponeva come il principale tramite tra l’onnisciente Zeus e gli uomini. Il santuario di Delfi era chiamato ”ombelico del mondo”; una pietra scolpita, l’omphalos ne attestava l’importanza. Mentre la migliore descrizione dell’esterno è quella di Pausania, per ricostruire il suo interno occorre ricorrere alle descrizioni di Plutarco e dei tragici. Si dice che nella cella del tempio, davanti alla statua di culto bruciava un fuoco perenne alimentato solo di legno di abete. Dal tetto pendevano innumerevoli ghirlande d’alloro. Al centro del pavimento vi era una crepa da cui si sprigionavano dei vapori capaci di indurre in una specie di trance. Al di sopra di questa crepa era piazzato il tripode su cui la sacerdotessa Pizia si sedeva durante le sessioni oracolari. Erodoto ed altri riferiscono di occasioni in cui la voce di Dio era stata udita direttamente dai postulanti, senza il tramite della sacerdotessa. Le sacerdotesse (o pizie) erano prescelte tra le famiglie di poveri contadini, nate a Delfi. Il compito della sacerdotessa era rischioso e le si imponeva, una volta entrata nel santuario, di non lasciarne mai più il servizio, oltre che un assoluto nubilato. Nel periodo aureo di Delfi erano presenti nel santuario fino a tre pizie (due davano responsi alternandosi). Invece i cinque sacerdoti responsabili delle profezie, erano scelti all’interno di cinque famiglie che si ritenevano discendenti diretti di Deucalione. I delfi, che esercitavano il controllo ultimo sulle interpretazioni dell’oracolo, dovevano essere in possesso di una notevole mole di conoscenze a cui ricorrere, dato che spesso i consigli dati all’oracolo si rivelavano sensati. Seppure molti oracoli fossero oscuri e talvolta ambigui, molti sono estremamente diretti e chiari, rispecchiando evidentemente la volontà dei sacerdoti. L’oracolo di Delfi raggiunse il suo apogeo nell’età delle fondanzioni delle colonie greche. Era impensabile partire per una fondazione coloniale senza un responso oracolare. L’oracolo veniva consultato anche per diramare le contese fra colonie e madrepatria. Altra caratteristica dell’oracolo era una sua costante inclinazione a favorire i Dori sugli altri popoli greci. Sparta, in particolare, godeva in certi periodi di un vero e proprio trattamento di favore. Allo scoppio della guerra del Peloponneso questa preferenza divenne così accentuata che Atene e i suoi alleati divennero sempre meno inclini ad accettare gli oracoli, cosa che finì col causare il declino della sua popolarità. Ai tempi di Plutarco, a Delfi non vi era più di una sola pizia in servizio; le sessioni oracolari tornarono a rarefarsi, un solo giorno al mese; inoltre, essendo venute a mancare le richieste di oracoli su importanti questioni religiose e politiche (a causa della fine dell’indipendenza greca) venne meno l’uso di redigere gli oracoli in versi, non più adatti alle ben più prosaiche questioni che ormai venivano presentate. Tutto questo finì con l’avere ripercussioni sull’autorità dell’oracolo, dato che, anche coloro che ancora lo consultavano in buona fede, spesso non potevano credere che il dio si occupasse con grande cura di materie spesso triviali. Difatti, quando nel 360 Giuliano, ultimo degli imperatori romani che cercò di risollevare il paganesimo, volle avere un responso dall’oracolo, gli fu data questa risposta: <<dite al re che sono crollate le corti sfarzose, Febo non abita più qui, non ha più lauro oracolare nè sorgente che favella; l’acqua parlante si è ammutolita>>. Pochi anni dopo, l’imperatore Teodosio I, a partire dall’anno 391, con una serie di editti, decretò la fine dei culti pagani e, nel 394, la chiusura definitiva del santuario.
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Da”Monografia di Mirano” del cav. Emilio Bonamico edito da stabil. tipogr. Luigi Penada a Padova nel 1874. pag 11: pag.34:
CAORLEGA (anticamente CAVORLEGIA) corruzione di Caputliegae,per qualche probabile dimostrazione di un partito politico.–Non abbiamo però rinvenuta alcuna notizia storica sulla quale basare tale supposizione.
…..da un’ordinanza pubblicata nel 1265 dal podestà Gerardino Longo……..i villaggi di…….,Cavorlegia,Canaceo,Campocroce,………………
pag.170:
28 settembre 1810……Campocroce-Caorliga-Canazeo-Popolazione 593
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Un oracolo (dal verbo latino orare) è un essere o un ente considerato fonte di saggi consigli o di profezie, un’autorità infallibile, solitamente di natura spirituale. Lo stesso termine può riferirsi anche ad una predizione del futuro dispensata dagli dèi attraverso oggetti o forme di vita. Nell’antichità molti luoghi guadagnarono la reputazione di dispensare oracoli: divennero noti anch’essi come “oracoli”, così come i pronunciamenti profetici stessi.
Nella civiltà ellenica l’oracolo più noto era la Sibilla Delfica, o più esattamente la Pizia del tempio del dio Apollo a Delfi, da cui il detto l’oracolo di Delfi.
Un aspetto caratteristico non solo della religione greca ma anche della società greca fu la grandissima diffusione degli oracoli, dei quali Delfi fu soltanto il più ricco e il più prestigioso. Santuari di consultazione oracolare sorgevano in ogni angolo del mondo greco, alcuni di importanza locale, altri noti e visitati da folle di pellegrini. Il fenomeno dunque fu durevole nel tempo: se talvolta un oracolo cadeva in rovina, altri nascevano, anche in epoca tarda. La risposta dell’oracolo era di solito espresso in termini allusivi, poco comprensibili nell’immediato.
Oltre a Delfi, un importante e antichissimo oracolo fu quello di Dodonain Epiro, posto sotto la tutela del padre della famiglia divina, Zeus, e collocato in un posto misterioso e arcano. A gestire questo oracolo erano dei sacerdoti chiamati Selli (Σελλοί) sottoposti a varie forme di tabù (non potevano lavarsi i piedi e dovevano dormire sulla terra senza alcuna forma di protezione contro gli insetti, come un telo o una stuoia). I responsi venivano trattati interpretando lo stormire del vento nelle foglie di una quercia.
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