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Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da Eruditore
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Come stelle, nebbie e lumi di candela
Miraggi, gocce di rugiada e bolle d’acqua
Come sogni, lampi e nubi
In quel modo vedrò tutta l’esistenza…

Dal diario di Mikao Usui, 1923

 

La vita di Mikao Usui.

Il Reiki é una forma antichissima di conoscenza che i Tibetani già usavano millenni fà. In molte parti del mondo, poi, il Reiki era conosciuto da sacerdoti, guru, sciamani che ne custodivano gelosamente il segreto. Cosi' gelosamente che, ad un certo punto, del Reiki si persero le tracce e questa antica tecnica di guarigione, basata sull'amore e l'energia cosmica, finì per cadere nell'oblio. Finché, nel diciannovesimo secolo, il dottor Mikao Usui, insegnante in una piccola università cristiana di Kyoto, in Giappone, non ritrovo' la chiave del Reiki, celata in antiche scritture sanscrite risalenti a 2.500 anni addietro.

Lo stimolo alla ricerca era partito dalla domanda di un giovane studente di Usui. "Maestro", aveva detto, "hai mai visto qualcuno guarire imponendo le mani, come faceva Cristo?". Usui rispose che no, non l'aveva mai visto, ma che credeva a quello che si dice nel Nuovo Testamento.
Lo studente però non fu soddisfatto dalla risposta del Maestro. "Io non posseggo la tua stessa fede" s'impuntò, "ed ho bisogno di verificare di persona se sia possibile guarire con le mani".
La filosofia indiana dice che "é sempre colui che ci stà di fronte ad essere lo strumento della nostra evoluzione. A causa della richiesta del suo allievo, infatti, la vita di Usui cambiò completamente: da docente universitario divenne pellegrino in cerca di conoscenza. Andò in America a studiare teologia, girò diversi paesi alla ricerca di un illuminato che potesse impartirgli gli insegnamenti giusti. Ma le sue domande cadevano nel vuoto.

Così tornò in Giappone, sperando di trovare la risposta nei templi. Finalmente, in un monastero, scoperse alcuni Sutra (testi sacri) buddisti che nessuno aveva mai tradotto.
Per sua fortuna Usui conosceva bene il sanscrito e si mise a decifrarli.
Passarono giorni e settimane ed alla fine trovò quello che cercava: alcune pagine che spiegavano come guarire con le mani. Finalmente conosceva la tecnica per far circolare l'energia da sé agli altri, ma non sapeva come attivarla...
Era come se avesse saputo gestire il fuoco di un caminetto, ma senza sapere come accenderlo!
Così decise di isolarsi sulla vetta di una montagna sacra a meditare. Per rendersi conto del tempo che passava, ad ogni spuntar dell'alba, gettava via uno dei 21 sassolini che aveva portato con sé. Trascorreva le sue giornate leggendo testi sacri e digiunando.
Al ventunesimo giorno, di mattino presto, come ci tramandano i suoi allievi, Usui fu colpito da una luce accecante e, quando il suo sguardo poté di nuovo levarsi al cielo, vide due globi luminosi su cui erano tracciati in oro i sacri simboli della guarigione.
Usui, al sommo della felicità, si precipitò giù dalla montagna ferendosi un piede; gli bastò mettervi una mano sopra ed il sangue cessò di scorrere: la ferita si rimarginava sotto i suoi occhi.
Da allora, Usui passò la vita a curare i malati e ad insegnare il Reiki.

 
 
 
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