PANFILI Gianni

Running e calcio

 

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Roma Marathon 2011

Post n°5 pubblicato il 28 Aprile 2011 da panfiligianni

Ma che sf.....

Dopo tre mesi di preparazione, il martedì prima della gara accuso un leggero dolorino agli ischiocruali. Potrebbe essere nulla, infatti non do peso, ma preferisco ricorrere al fisioterapista.

Per curare il piccolo dolorino effettua la tecnica del fibrolisi e mi stacca delle aderenze che si erano formate dopo una distrazione muscolare procuratami tre anni fa. Lui non era a conoscenza della lesionee io non mi ricordavo. Totale: provocato delle micro lesioni e stop dopo 3 km dal via.

E dire che stavo bene potevo fare il mio personale.

Ma questa è l'atletica.....

 
 
 

Ranner del mese di dicembre 2010 Asics

Post n°4 pubblicato il 28 Aprile 2011 da panfiligianni

Con molta soddisfazione sono diventato il runner del mese di dicembre 2010 del forum MyAsics.

Grazie della riconoscenza datami dall'Asics.

Qui di seguido il link:

http://www.myasics.it/blog/apri/149

ovvero:

 

Avevo iniziato a scrivere due righe in occasione della Maratona di Berlino, ma poi è arrivata la chiamata di Giorgio, allora mi sono catapultato con il pensiero su nostro Forum.

 

Ebbene sì, sembra impossibile, ma sinceramente vedere lì nella bacheca che Giorgio mi aveva cercato mi ha fatto un certo effetto. Sarà forse la passione che provo per questo sport, sarà forse il fatto di condividere tante idee con Voi, sarà forse la circostanza che il forum è un amico che sai che stà lì e ti accompagna per tutta la giornata, ma essere il ranner del mese mi ha fatto emozionare.

 

Mi giungono a casa un paio di scarpette Asics Tarther, bellissime bianche con le strisce che contraddistinguono il marchio rosso amaranto.

 

Sono leggerissime, scarpe che indosso solamente in gara. Come i migliori pneumatici, il battistrada è morbidissimo: certo che queste scarpe non potranno fare moltissimi chilometri ma quei chilometri che faranno saranno di altissima qualità.

 

Sono morbide anche se l’intersuola è molto reattiva, la parte anteriore dà il massimo di se stessa dandoti un’incredibile spinta al momento dello stacco da terra. La parte posteriore più morbida consente un ottimo ammortizzamento al momento del contato con il terreno. Incredibile grip, grazie ai piccoli tacchetti in gomma, che garantiscono un’eccezione aderenza al terreno anche con asfalto viscido.

 

Non voglio annoiarvi scrivendo come ho iniziato a correre, ma come tutti noi, ho iniziato per scherzo, per motivi di salute e per cercare di buttar giù qualche chilo.

 

Non voglio annoiarvi cercando di descrivere le emozioni che si provano a raggiungere determinati risultati, ognuno di noi prova delle emozioni incredibili tagliando il traguardo al di là del crono, ma voglio esprimere i miei pensieri su cosa rappresenta e cosa ha rappresentato per me la corsa.

 

La corsa è come una droga, inizialmente l’assumi a piccole dosi, poi, piano piano, senti il bisogno di aumentare le dosi, e poi come una droga, grazie alle endorfine che produce, non riesci a staccarti.

 

La corsa mi ha cambiato la vita e tutt’ora fa parte di me, è una parte importante della mia vita e guai se in questo momento non ci fosse.

Tutto inizia nel 2004 quando termino la mia prima maratona, piano piano la corsa s’impossessa di me, i discorsi con gli amici si incentrano sui tempi, sugli allenamenti, sulle gare, sull’alimentazione. Anche a casa, piano piano cambia qualche cosa. A cena vengono gli amici della corsa, e quando non ci sono gli amici della corsa i miei discorsi sono sempre gli stessi.

Nel 2005 grazie a questa mia passione riesco, con tutta la famiglia, ad andare a New York. La maratona probabilmente era una scusa, ma facciamo veramente un bel viaggio, ci divertiamo e forse se non era per la gara non saremmo mai andati negli U.S.A., che è sempre stato un sogno per me e mia moglie.

Non ti accontenti mai di quanto hai fatto, dici: “preparo questa maratona e se raggiungo l’obiettivo poi corro solo per divertirmi senza alcun stress”. Ma non è così, non puoi allenarti senza un obiettivo e quindi gli allenamenti aumentano lo stress pure e magari chi ti è a fianco piano piano non ti sopporta più.

A casa non si mangia più quello che si mangiava prima, guai se la pasta è fatta con un sugo troppo pesante guai a mangiare del fritto e così via. Attenzione alla bilancia, la frequenza cardiaca a riposo e così via.

Non vai più a cena con gli amici per paura di cosa si mangia al ristorante e così piano piano ti circondi di solo podisti. La tua vita è incentrata sulla corsa.

Non ti rendi conto di quello che ti stà accadendo, pensi che il modo sia fatto solo di chi corre e chi non corre sia uno “sfigato”.

 

Poi ad un certo punto il fisico di manda il conto e più sei “malato” e più caro è il conto: non riesci più a correre, devi fermarti ai box.

Pensi di non ritornare più a correre, fai difficoltà a scambiare opinioni con gli amici del forun Asics pensi che se un giorno tornerai a correre non farai più la vita di prima, ma forse non è così.

 

Nel contempo, la mia vita è cambiata, la famiglia non c’è più. Non è la corsa che ti porta a una separazione dopo 24 anni, ma sicuramente non ha aiutato ad evitarla.

 

Allora forse bisogna meditare sugli errori fatti.

Forse bisogna trovare la giusta misura, la giusta dimensione e lasciare che ogni cosa abbia i suoi spazi nella giusta scala dei valori.

 

Penso che ormai il mio personale in maratona l’ho fatto, 02.36, non è da buttare, mi metto il cuore in pace consapevole che gli anni passano e che non potrò più avvicinarmi a tale crono.

 

Piano, piano si ricomincia a calzare le scarpette: ma quanta fatica per fare un’oretta di corsa. La vita ora è un po’ più tranquilla. Le figlie si accorgano che il papà forse non era poi così cattivo e nasce un rapporto incredibile.

 

La bilancia l’ho buttata, cerco di andare al parco quando ci sono gli amici, corro i lenti anche ad andature molto più lente pur di correre con un amico o amica, cosa che prima non avrei mai fatto, ero il ranner solitario.

 

Ora la corsa forse ha trovato in me la giusta dimensione, corro per divertirmi per impegnare il mio tempo e per stare assieme ai compagni di corsa.

 

Mi accorgo però, che i tempi in allenamento non sono da buttare, penso di iscrivermi a una Maratona, Parigi, e così piano piano la preparo. Un viaggio fatto da solo: ma sì, l’importante è trovare le giuste motivazioni e fare quello che mi piace.

Incedibile: 02.39, non avrei mai pensato!

 

Il tempo trascorre e capisci che forse qualche soddisfazione la puoi ancora ottenere e allora pensi ad una gara veloce in autunno, ma preparare Berlino non è facile con il caldo di luglio e agosto e allora, allenamento alla Berlin Marathon come ultimo lungo per poi fare Venezia.

Grandi sacrifici, ma ora vivo solo, non ho problemi di orari o quant’altro e così arrivo a Berlino.  Stò bene, lo so che posso fare un grande risultato ed ecco lì un 02.34.

 

Baratterei questo risultato con la famiglia tutta unita?

Sì sicuramente sì, ma non è la corsa che l’ha rovinata. E allora cosa significa?

Significa che il nostro mondo è fantastico che riesce a darti emozioni incredibili: gli occhi lucidi quando vedi Baldini che taglia il traguardo ad Atene, la lacrima quando vedi il crono sotto il traguardo, i tuoi cari che gridano il tuo nome quando ti vedono. Be forse pochi capiscono questo, o forse lo capiamo solo noi perché sappiamo quanti sacrifici, rinunce, forza di volontà nasconde il raggiungimento di un obiettivo.

Significa che nulla viene per caso, ma forse trovando i giusti equilibri si riesce veramente a dare il massimo di se stessi, quindi, mangio quando ho fame, non faccio una tragedia se oggi non corro, non mi fascio la testa se in allenamento non tengo un determinato ritmo.

 

Spero di aver trovato il giusto equilibrio, e spero per chi legge queste due righe ed è “malato” di corsa come me, che possa fermarsi e pensare un attimino perché possa trovare, continuando a correre, i giusti equilibri con se stesso e con le persone che lo circondano.

 

Ora vado a correre e vediamo se c’è qualche amico che mi accompagna oltre le scarpette Asics, compagne che ti danno leggerezza, e voglia d’essere liberi con la loro morbidezza, anche se sai che potranno accompagnarti solo per qualche mese e poi le sostituisci con un altro paio di Asics.

 

 

Un pensiero doveroso a chi per qualsiasi motivo non riesce e correre ricordando che dopo la pioggia viene sempre il sereno.

PANFILI Gianni

 

 
 
 

La mia vita podistica

Post n°3 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da panfiligianni

Erano gli ultimi mesi del 2002, quando a seguito di donazione del sangue, portavo i risultati degli esami al medico di famiglia. Esito allarmante: o fai dieta oppure sei a rischio pancreatine. I livelli di colesterolo e trigliceridi erano elevatissimi!

Incomincia la dieta e nel marzo del 2003, a seguito di esonero da preparatore dei portieri di squadra di serie “D”, incominciai, visto che mi rimaneva qualche ora di libertà, a correre qualche chilometro.

Incominciai a frequentare il parco del “Cormor”, che si trova a 3 km da casa e luogo ove tutti gli udinesi si recano per fare jogging. Era veramente un corricchiare per 10’.

Piano piano, cercavo di aumentare i minuti di corsa o di correre per qualche centinaio di metri in più.

Era molto dura, mi annoiavo, però dovevo farcela ad aumentare i minuti.

Le mie sedute erano di tre alla settimanali; mi portavo un vecchio wolkmen in un marsupio, che puntualmente mi “ballava” sullo stomaco.

Le scarpe erano un vecchio paio di scarpe a tennis, ma quando ho visto i prezzi per una paio da corsa, mi sembrava un’esagerazione, e poi il commesso che mi chiedeva a che velocità andavo; e quando mai sapevo qual’era la mia andatura!!!

Passano i mesi, e i minuti di corsa aumentavano, vedevo i primi risultati: la bilancia incominciava ad essere un’amica.

 

Incominciai, nell’agosto, la preparazione come preparatore dei portieri della squadra Primavera dell’Udinese calcio. Il tempo incominciava ad essere tiranno e quindi dovetti desistere a qualche allenamento, limitandomi a correre la domenica pomeriggio o in qualche giornata in cui non allenavo.

La corsa mi mancava, e incominciavano i primi dolorini ai tendini: che siano dovuti alle scarpe inadatte?

Ebbene sì. Andai in un negozio specializzato e qui mi feci consigliare dal commesso. Erano un paio di Mizuno.

Non riuscivo più ad avere il tempo per correre, quindi alla fine dell’allenamento di calcio, mi infilavo le scarpe da running ed andavo al parco per farmi la mia corsetta.

Nel frattempo sono raggiungere all’ora di corsa continua. E, non mi sembrava vero, non mi pesava più correre, anzi non riuscivo a farne a meno.

Una sera avevo come ospite a cena un mio amico, preparatore atletico, professore di ed. fisica, che conoscevo tramite il calcio.

Parlando del più e del meno, gli comunicavo che riuscivo a correre per un’ora. Lo stesso sorpreso mi lanciò una sfida: “facciamo assieme la maratonina di Udine (gara che era prevista a distanza di 4/5 mesi)”. Premetto che il mio amico aveva già corso una maratona e si allenava costantemente. Io accettai, a patto che lo stesso mi preparasse un programma di allenamento.

 

Fu così che nel sett. 04, partecipai alla maratonina di Udine. Per me l’importante era giungere alla fine, mi sembrava impossibile correre per 21 km.

 

Intanto il mio amico mi aveva tirato “il pacco”. Ma ormai mi ero preparato e quindi affrontai la gara.

 

Ero teso ed emozionato in attesa dell’evento, non sapevo come vestirmi, anzi non avevo alcun indumento adatto, ad eccezione delle scarpe. Fu così che mi presentai al via con un paio di scaldamuscoli da calcio e una maglietta tecnica acquistata il giorno prima in svendita.

 

E’ stata un’emozione unica per tutto il tracciato, mi sembrava di essere tornato un bambino. Il crono alla fine segnava poco più di 01.31. All’arrivo i miei occhi non credevano al cronometro e al fatto che sono riuscito ad arrivare!

 

Da qui inizia la mia vita da podista. Qualcuno mi disse: quando terminerai la prima maratonina vedrai che vorrai correre la maratona. Io non ci credevo. Ma il lunedì successivo già pensavo di affrontare la maratona.

 

Istigato da due miei amici che intendevano affrontare la Firenze Marathon, incominciai la preparazione, non vi era molto tempo, mancavano i lunghi.

 

Firenze Marathon ‘04: la prima, risultato finale 03.21, ma l’importante era arrivare alla fine in buone condizioni fisiche.

 

Il tempo trascorre e la febbre della corsa aumenta. Aumentano gli allenamenti, sempre in modo graduale, e i ritmi e di gara in gara trovo sempre un record personale: Treviso Marathon ‘05: 03.05; Padova marathon ‘05: 02.58.

 

Non avrei ma pensato di fare un viaggio a New York, mi sembrava un sogno. Incomincia a vedere i prezzi, ma forse la scusa della maratona era un buon motivo per andarci.

Provo con le agenzie, ma il costo è troppo elevato, anche perché, giustamente, dovevamo muoverci in quattro (la mia famiglia). Poi mi facevano notare che per l’iscrizione, visto il mio personal time, non serviva appoggiarsi alle agenzie di viaggio.

 

E così nel novembre 05 mi trovavo a percorrere le strade di New York assieme al mio amico preparatore atletico.

L’emozione e grande, chiudo la gara con un tempo, che sinceramente non mi aggrada: 02.59.  Ma l’importante era tutto il resto, la città, la gente e l’atmosfera.

 

Questa è la mia storia da podista. Non voglio annoiare con le successive gare, cito solamente le più importanti: Berlino ‘06: 02.48; Venezia: 02.45.

 

Per finire voglio solo aggiungere la mia seconda N.Y. Marathon ‘07: sono cosciente che a New York non si deve correre la gara per fare il tempo ma per divertirsi. E’ così parto con il presupposto di fare una buon allenamento per divertirmi per poi fare una seconda maratona a poca distanza di tempo per fare il personal time.

Si parte da Varazzano, le gambe girano molto bene, non ci faccio caso, durante il percorso mi diverto ad incitare il pubblico e a dare i “cinque”, ma alla fine vedo il crono: 02.38 e poi la posizione totale 90° assoluto. Incredibile!!!

 

Aggiungo solamente il conseguente risultato della Treviso Marathon ‘08 e attuale mio personale: 02.36.05.

 

 
 
 

Lignano Sabbiadoro (UD) - 1^ Maratonina di Lignano Sabbiadoro

Post n°2 pubblicato il 19 Maggio 2008 da panfiligianni

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domenica 18 maggio 2008

Buona la prima. Partire da zero per organizzare una martonina da 600 iscritti, credo non sia
facile. Oggi abbiamo visto che è possibile.

Già alla partenza si poteva notare che nonostante il tempo inclemente, sarebbe stata una maratonina organizzata al meglio. Precise indicazioni e disponibilità di ampio parcheggio, cartellonistica con le varie indicazione facevano sicuramente presagire ad una buona gara nonostante fosse l'edizione numero zero.

Certamente ogni podista che si appresta a correre la prima edizione di una gara accetta qualche disguido a maggior ragione se gli organizzatori prima della partenza si scusano per eventuali disservizi accettando ogni critica al fine di migliorarsi.

Ho calpestato il tracciato di molte gare podistiche, ma sicuramente questa è una delle migliori sia come organizzazione, sia come tracciato e sia come disponibilità degli organizzatori.

Nonostante non sono molti anni che corro, ho sempre sognato una gara importante nella "Bassa Friulana" e magari a Lignano Sabbiadoro, luogo ove ho trascorso le migliori serate di divertimento, io che sono nativo di un paesino poco distante dalla città balneare. Non per questo, credo di riuscire a dare un giudizio obiettivo a questa gara con speranza che si possa dare continuità all'evento.

Veniamo ai lati positivi della gara. Contenuto il costo di iscrizione solamente 10 euro fino al termine massimo di iscrizioni; come già detto buona la cartellonistica delle indicazioni; buona l'organizzazione per la consegna dei pettorali; buono il luogo di partenza sul lungo diritto viale che elimina spintoni o quant'altro nei percorsi in cui vi sia immediatamente una curva; buoni i ristori con consegna di bottigliette da 33 cl, ideali per i podisti; buone le indicazioni degli addetti alla sicurezza lungo il percorso anche se tra il 4 e 5° km all'altezza della darsena un addetto mi indicava di andare a sinistra anziché a destra facendomi perdere alcuni secondi, indicazione che dovevo seguire dall'addetto in quanto non vi era alcun atleta prima di me che potevo seguire per individuare correttamente il percorso; buono il ristoro finale con crostatine, frutta ed altro; buono e ideale l'arrivo nello stadio ove sono ubicati grandi spogliatoi con relative docce calde e servizio massaggi; pacco gara contenente, finalmente, una maglietta tecnica; ottimo il ristoro finale dopo le premiazioni con servizio di "pasticcio party".

Secondo il parere personale da rivedere i premi, in particolar modo faccio riferimento a quello ricevuto personalmente (1° di cat M40) costituente da una scatola, forse anche di valore, contenete tutto per il gioco del poker, ma sicuramente noi podisti preferiamo, anche se di costo inferiore, qualche indumento tecnico (es. pantaloncini, calzettoni ecc.). Si possono migliorare le informazioni sul sito internet, come la lista degli iscritti e la disponibilità dei massaggi e pasta party finale.

Certamente la giornata odierna non ha incoraggiato il pubblico che è apparso scarso, con lunghi tratti corsi in solitudine, ma sappiamo bene che già i "friulani" non partecipano attivi alle gare podistiche se poi ci aggiungiamo una giornata uggiosa come l'odierna è normale correre completamente in solitudine.

La gara: sicuramente non era pensabile fare grande tempistica, vista la pioggia e il vento a tratti forte, ma sicuramente nonostante il 13° posto assoluto e 1° di cat., non ho fatto un grosso tempo, fermando il cronometro a 1.17.40. Anche se a sensazione personale e anche di alcuni atleti "top runner" la distanza appariva non esatta.

Cosa si può pretendere di più da una gara che ti offre massaggi, rilevamento chilometrico con microchip, docce, abbondanti ristori, ottima organizzazione su di un percorso splendido ai margini dell'arenile di Lignano Sabbidoro e per finire un ottimo piatto di lasagne?!!

Grazie all'organizzazione e spero che la gara possa avere un seguito, così posso ripercorrere le "mie" strade sotto il sole per poi rilassarmi sotto l'ombrellone.

 
 
 

Prossime gare

Post n°1 pubblicato il 17 Maggio 2008 da panfiligianni

18.05.08 Maratonina di Lignano Sabbiadoro;

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 17/05/2008
 

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