TEAM FOCUS ITALIA

È giunta al termine anche questa trasferta che non ha lasciato spazio a sbavature organizzative, facente parte del circuito Trek Zerowind Off road Challenge, circuito del quale ne curo e dirigo l'ufficio stampa. Sestriere (Torino) la grande mountain bike era presente in questo fine settimana dove i campioni hanno scritto pagine epiche per misurarsi sull'Assietta. Dopo essersi presa un periodo sabatico a seguito dei 25 anni di attività, la tradizionale gara valsusina torna con un nuovo ed entusiasmante format proponendo un percorso classic di 58 km e 1758 metri di dislivello e un percorso marathon di 85 Km e 2734 metri di ascesa totale. La valle di Susa evoca senza dubbio uno dei principali simboli: Sestriere, la località identificativa delle olimpiadi di Torino 2006 nonché meta obbligata del grande ciclismo. L'invito alla partecipazione a questo spettacolare evento da parte del comitato organizzatore, arriva due settimane fa e viene subito colto per recensire una magnifica manifestazione direttamente dietro i nastri di partenza. La trasferta parte sabato mattina, il fiat qubo è come di consueto ben equipaggiato e il compagno di viaggio ovviamente mia moglie ma la vera novità è il mezzo con il quale decido di gareggiare, la focus raven 29 di Giorgio Garofoli. Giungiamo dopo oltre quattro ore di viaggio e poco più di 400 km a Sestriere (TO), un posto incantevole, natura a perdita d'occhio e una temperatura di circa 20 gradi.

Dopo i saluti di rito con il comitato organizzatore andiamo in albergo, questa volta il c.o. ci alloggia presso il villaggio olimpico di Sestriere, un accogliente appartamento e una spa da brivido.

Domenica mattina dopo una ricca colazione mi dirigo lungo la dorsale dell'Assietta per riscaldarmi a dovere, il tempo è limpidissimo ma fa freddo, 16° ma secchi e accompagnati da un venticello primaverile più che estivo. Ore 10:00, dopo circa un ora di riscaldamento entro in griglia, ho un numero privilegiato che mi vede subito a ridosso dei nastri di partenza e ci siamo. 10:30 lo start, parto veramente forte, mi porto in testa al gruppo e mantengo un ritmo forsennato che mi porta a scremare il resto del grande serpentone.

Dopo i primi cinque chilometri siamo in quattro, la mancanza di ossigeno data dall'altitudine si fa sentire, ci credo e continuo ad un ritmo in alcuni tratti difficile da replicare. Sono ancora primo sino a quando al termine di una sassaia la ruota anteriore perde pressione e spruzza liquido. Nooooooo, sono costretto a fermarmi, butto dentro una bomboletta di fast e rammaricato dall'aver perso la testa del gruppo, riparto nei primi cinquanta inseguitori. Ricomincio a pedalare forte ma i sentieri sono stretti e faccio fatica a recuperare posizioni, le mie preghiere sono mirate a far tener su la gomma ma sembra che tenga... Siamo ai piedi del Pian dell'Alpe, da qui comincia una salita lunga venti chilometri dove riuscirò a fare la differenza. La affronto in soglia piena e con questo ritmo giungo diciassettesimo assoluto al GPM di giornata, la temperatura scende vicino allo zero e in alcuni tratti c'è la neve, sono contento di aver recuperato ma posso ancora fare di meglio. Una volta alla testa dell'Assietta salto l'ennesimo ristoro e percorro gli ultimi venti chilometri ad un ritmo forsennato, in discesa la 29 mi regala grande sicurezza, sono vicino ma non abbastanza, chiudo la mia gara 12 assoluto e 3° di categoria, la soddisfazione è grande ma sono fiero di aver corso veramente con la testa più che con le gambe...

All'arrivo mi aspetta Marty e il comitato organizzatore che non perde tempo ad intervistarmi, "credevo di non farcela ma ci ho creduto e sono riuscito a rimescolare le carte in tavola". Una gara bella, moderna, entusiasmante e veramente dura. Trascorro il resto della giornata dietro le quinte della manifestazione ma ringrazio tutti i miei amici e compagni di team che mi hanno sostenuto e si sono resi partecipi di questa gara leggendaria, in ordine sparso Walter Bertini, Davide Biondani, Leonardo Scamperle, Valter Rovera, Luca Sivero, Andrea Pezzo, Maurizio Pice, Paolo Vinco, Nicola Busola e tanti altri che oltre che chiamare hanno inviato moltissimi messaggi, grazie di cuore a tutti.