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Messaggi del 19/04/2015
Post n°7773 pubblicato il 19 Aprile 2015 da ilmigliore666
Un tracciato tosto con discese difficile rese ancora più tosto dalla leggera umidità rimasta dopo la pioggia di ieri, questo quanto ho pedalato oggi a Garda alla gran fondo della sua città. Raccontare 60 km e quasi 4 ore di "sofferenza" non ha senso si dovrebbero trovare i punti salienti della gara ma è difficile scovarli specialmente su di un tracciato marathon dove la condotta di gara per chi come me ha poco fieno in cascina prevede il gestire le risorse... fino a quando finisco ....... Vediamo se mi viene una cronaca ... Pronti via .... mi aspettano 15 km dove si può viaggiare forte, superato il primo strappo in asfalto il tracciato permette di osare rilanci e guida ma poi se si è esagerato la salita del Crero per San Zeno te lo dice ...... Supero questi primo tratto anche bene poi come tutti sulle rampe verso il GPM salgo del mio, poche emozioni, il ritmo e lento e scandito dall'abbassamento della temperatura che si avverte salendo. Dopo il passo dello sceriffo sul ripido cemento mi passa il Bertini agile e leggero sta gestendo le forze, intanto a bordo tracciato un corridore saluta una ragazza con un cane tipo pastore tedesco dicendogli che ne ha uno uguale a casa.... io replico dicendo ai due Arriva il GPM dopo aver sputato sangue e sudore sui bellissimi prati che fanno da colletto al Baldo ... mi sto spegnendo, le energie sono poche e sarebbe il caso di darsi una svegliata visto la discesa che ci attende. Alla prova ero sceso molto bene da qui ma ora le pietre molto bagnate sono un cliente scomodo ... le conto quasi una a una, subisco il tracciato fino a San Zeno quando il bagnato è meno evidente e si riesce a fare velocità in giù. Le energie cominciano a tornare quando mancano 10/12 km all'arrivo ma ora si deve fare i conti con i lenti del tracciato classic. Ebbene si sembra una moda ma oramai capita spesso che il tracciato marathon e il classic si uniscano nei km finali, questo a mio modo di vedere è assolutamente da evitare, noi del marathon perdiamo i nostri riferimenti, in nostri compagni di viaggio essendo costretti a fare zig e zag tra i lenti del corto .... i lenti del corto oltre ad essere di intralcio rischiano la collisione ad ogni bikers che passa .... ma dico io .... Apoteosi ..... passaggio "tecnico" sul progno dopo la valle dei molini dove si scendeva sul greto per passare sotto la strada ... tutti a piedi ... delirio collettivo ... c'è un PASSAGGIO TECNICO impersonato da un ALSARO ...... aspetto che i più si calmino ma ero tentato di chiamare una squadra di celerini ..... poi ... scendo in bici con i complimenti dei molti podisti del momento ..... Risalita successiva ... DA MANE NEI CAVEI !!!!!!! Finale di gara con la salita per la casa di Paola Pezzo in una nuvola di tifosi (atleti del corto) Insomma il finale è stato mandato in vacca come la situazione meritava ma non dovrebbe andare così ... chiudo con la foto di arrivo di un bel STOCCAFISO ... me fradel |
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