ASPETTANDO

IL DESTINO

 

 

 

FAVOLA D'AMORE

 

Appena giunto in Paradiso Pictor si trovò dinnanzi ad un albero che era insieme uomo e donna. Pictor salutò l’albero con riverenza e chiese: “ Sei tu l’albero della vita?”
Poi vide un albero, che era insieme sole e luna. Pictor chiese: “ Sei tu l’albero della vita?” Il sole annuì e rise, la luna annuì e sorrise. Fiori meravigliosi lo guardavano, con una moltitudine di colori e di luminosi sorrisi.
Tra tutti questi fiori stava Pictor, pieno di struggimento e di gioia inquieta. Il suo cuore, quasi fosse una campana, batteva forte, batteva tanto; il suo desiderio ardeva verso l’ignoto.
Pictor scorse un uccello sull’erba posato e di luminosi colori ammantato e gli chiese: “Dov’è dunque la felicità?”. “La felicità? La felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli".
Dopo queste parole l’uccello rimase fermo immobile seduto nell’erba ed ecco: l’uccello era diventato un fiore variopinto, poi diventò una farfalla multicolori che volando vicino a Pictor lasciò cadere sul prato una cristallo rosso luminosissimo.
Pictor prese il cristallo, espresse il suo desiderio e si trasformò in un albero. Penetrò con le radici nella terra, e si allungò verso l’alto, era molto contento.
Passarono molti anni prima che si accorgesse che la sua felicità non era perfetta…lentamente imparò a guardare con occhi d’albero e divenne triste perché attorno a lui tutti si trasformavano spesso, lui invece rimaneva sempre lo stesso,
Un bel giorno, una fanciulla si perse in quella parte del Paradiso, e correva tra gli alberi.
Quando l’albero Pictor scorse la fanciulla, lo prese un grande struggimento, un desiderio di felicità come non gli era ancora mai accaduto. E allo stesso tempo si trovò preso in una profonda meditazione, perché era come se il suo stesso sangue gli gridasse: “RITORNA IN TE! RICORDATI! IN QUESTA ORA, DI TUTTA LA TUA VITA TROVANE IL SENSO, ALTRIMENTI SARA’ TROPPO TARDI E NON TI SARA’ PIU’ DATA ALCUNA FELICITA’”.

 

La fanciulla udì un fruscio tra le foglie dell’albero Pictor, alzò lo sguardo e con un improvviso dolore al cuore, sentì nuovi pensieri, nuovi desideri, nuovi sogni muoversi dentro di lei.
Attratta dalla forza sconosciuta si sedette sotto l’albero. Esso le appariva solitario e triste, e in questo bello, commovente e nobile nella sua muta tristezza; era incantata dalla canzone che sussurrava lieve la sua chioma.
Si appoggiò al suo tronco ruvido, sentì l’albero rabbrividire profondamente, sentì lo stesso brivido nel proprio cuore.
IL SUO CUORE ERA STRANAMENTE DOLENTE, NEL CIELO DELLA SUA ANIMA SCORREVANO NUVOLE, DAI SUOI OCCHI CADEVANO LENTAMENTE PESANTI LACRIME. COSA STAVA SUCCEDENDO? PERCHÉ DOVEVA SOFFRIRE COSÌ? PERCHÉ IL SUO CUORE VOLEVA SPACCARE IL PETTO ED ANDARE A FONDERSI CON LUI, CON IL BEL SOLITARIO? L’ALBERO TREMÒ SILENZIOSO FIN NELLE RADICI, TANTO INTENSAMENTE RACCOGLIEVA IN SÉ OGNI FORZA VITALE, PROTESO VERSO LA FANCIULLA IN UN ARDENTE DESIDERIO DI UNIONE.
Venne volando un uccello rosso e verde, la fanciulla vide cadere dal becco qualcosa che brillò rosso come sangue, era un rubino. Non appena la fanciulla ebbe preso la pietra fatata nella sua mano, immediatamente si avverò il sogno che le aveva riempito il cuore.
La bella fanciulla fu presa, svanì e divenne tutt'uno con l'albero, si affacciò dal suo tronco come un robusto giovane ramo che rapido si innalzò verso di lui. Ora tutto era a posto, il mondo era in ordine, solo ora era stato trovato il Paradiso.
Pictor non era più un vecchio albero intristito, ora cantava forte Pictoria. Vittoria. Era trasformato.
E poiché questa volta aveva raggiunto la vera, l'eterna trasformazione, perché da una metà era diventato un tutto, da quell'istante poté continuare a trasformarsi, tanto quanto voleva.
Divenne capriolo, divenne pesce, divenne uomo e serpente, nuvola e uccello.
In ogni forma però era intero, era un "coppia", aveva in sé luna e sole, uomo e donna, scorreva come fiume gemello per le terre, stava come stella doppia in cielo . 
(Herman Hess)

 

 

Anime Antiche

Post n°20 pubblicato il 05 Maggio 2014 da invecchiataspettando

 

Ci sono anime che si appartengono da sempre e per sempre, il loro legame è così forte da non essere capito dalla ragione dei piu’. Tutto quello che agli altri sembra strano inusuale, inconcepibile è per loro due quanto di piu’ normale possa esistere. La loro vita vita è una danza a due perfettamente sincronizzata anche a distanza di migliaia di miglia, i loro pensieri, così prevedibili per entrambi da anticipare cosa l’uno dirà all’altro, sanno esattamente cosa il loro cuore stia dicendo o rivendicando, cosa la loro mente elaborando. Si conoscono da sempre, prevedono le loro parole tanto è che tante volte fra loro è piu’ logico il silenzio. Nel silenzio e in silenzio si sono giurati di tutto, a dispetto dei piu’ che mai avrebbero compreso il loro andare oltre, complici Loro tessi anche a dispetto delle loro paure. Complici sono e saranno sempre, e nella complicità stà la loro vittoria, sta di fronte agli occhi di tutti nonostante i loro silenzi poiché il loro dialogo è fatto di gesti minimi e di cose sussurrate. Ma fatto anche e soprattutto di ammissione di debolezza. Finalmente fra loro sono se stessi, entrambi possono raccontarsi le loro debolezze certi che nessuno dei due, mai ne farà arma in futuro, lo sono nelle cose che mai ammetteranno fino in fondo di fronte a chi che sia. Il travaso di energie è spontaneo, senza calcolo né premeditazione, nasce spontaneo dai loro cuori. Talvolta riescono a dimenticare il loro corpo, la carnalità, dato che riescono a dissetarsi lo spirito e a relegare la domanda della carne nella sua logica, fisiologica dimensione. Non possono essere gelosi di chi li ha sempre portati nel cuore, non si può provare gelosia per chi si porta nell’anima da sempre e per sempre. Non è che loro si sentono migliori o peggiori degli altri, non è che si sentano meglio o peggio di chi sta loro attorno, loro semplicemente ”si sentono”. Sono anime che rendono straordinario l’ordinario e ordinario lo straordinario, che non si soffermano a ciò che appare ma scavano in tutto ciò che non si vede, ascoltano i silenzi di chi sta loro al fianco e li decifrano senza bisogno di nessun dizionario speciale, loro parlano esattamente la stessa lingua: quella del cuore. Sono anime che non conoscono mezze misure, attraversano gli inferi per risalire all’estasi e viceversa in un battito di ciglia, non portano rancore, né astio. Nonostante il più delle volte la vita cercherà di dividerli, queste due anime continueranno a cercarsi, volersi, bramarsi e impareranno l’arte della pazienza con la consapevolezza dell’appartenersi. Con presunzione qualcuno cercherà di intromettersi fra loro, cercando di spezzare questo legame invisibile ma fortissimo, saldo e costruito fin dagli albori delle loro vite. Talvolta qualcuno crederà anche di avercela potuta fare, di aver vinto ma altro non sarà che una vittoria apparente, loro sono indissolubili, come vecchie radici di due alberi che si intersecano fra loro in un groviglio inestricabile. Potrebbero amare altre 1000 persone, perchè in loro c’è amore, ma entrambi mai si perderanno di vista, nel loro cuore vivrà sempre e comunque la certezza di essersi riconosciuti e che forse quello non sia il loro tempo ma, come è scritto nelle stelle, tornerà prima o poi a esserlo nuovamente … potrebbero vivere tante vite ma in loro esisterà sempre e comunque un solo amore. IL LORO.

 
 
 

Amore infinito

Post n°19 pubblicato il 24 Aprile 2014 da invecchiataspettando

Ogni volta che mi fermo per un attimo,
e guardo nei tuoi occhi,
io sento ancora una scintilla,
quella stessa scintilla che ci ha fatto innamorare,
sento ancora nel mio cuore quelle parole
che mi dicevano che eravamo fatti l’una per l’altro,
e che saremo invecchiati insieme.
Lo abbiamo fatto.
Oggi ti vedo bella come il primo giorno in cui ti ho vista.
Te l’ho sempre detto,
quando ti ho visto per la prima volta ho pensato di essere
dinanzi alla donna più bella del mondo.
Oggi sei ancora la più bella.
Grazie per aver scelto di passare la tua vita con me.
Per te io scalerò le montagne più alte!

 

Queste parole dolcissime sono state scritte da un uomo di 88 anni innamorato della donna della sua vita.


 
 
 

Donne in Rinascita - Jack Flolla

Post n°18 pubblicato il 09 Marzo 2014 da invecchiataspettando

 

 
 
 

Hero

Post n°17 pubblicato il 08 Marzo 2014 da invecchiataspettando

 

 
 
 
 
 

Tienimi per mano

Post n°15 pubblicato il 06 Gennaio 2014 da invecchiataspettando

 

 
 
 

Stelle di Stelle

Post n°14 pubblicato il 20 Luglio 2013 da invecchiataspettando

 

 
 
 

DAYDREAMER

Post n°12 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da invecchiataspettando

 

 
 
 

QUESTO AMORE

Post n°11 pubblicato il 22 Ottobre 2012 da invecchiataspettando

 
 
 

IO TI SOGNAI UNA SERA ...

Post n°10 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da invecchiataspettando

 

 
 
 

IL GIOCO DEGLI DEI ...

Post n°9 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da invecchiataspettando

 

 
 
 

Non Privarmi del Tuo Sorriso

Post n°8 pubblicato il 20 Settembre 2012 da invecchiataspettando

 

 
 
 

Donna ... Come Saprei Amarti!

Post n°7 pubblicato il 20 Settembre 2012 da invecchiataspettando

 
 
 

Io ti ho nominato Regina

Post n°6 pubblicato il 14 Settembre 2012 da invecchiataspettando

The One


Io ti ho nominato regina.
Ve n'è di più alte di te, di più alte.
Ve n'è di più pure di te, di più pure.
Ve n'è di più belle di te, di più belle.

Ma tu sei la regina.

Quando vai per le strade
nessuno ti riconosce.
Nessuno vede la tua corona di cristallo,
nessuno guarda il tappeto d'oro rosso
che calpesti dove passi,
il tappeto che non esiste.

E quando t'affacci
tutti i fiumi risuonano
nel mio corpo, scuotono
il cielo le campane,
e un inno empie il mondo.

Tu sola ed io,
tu sola ed io, amor mio,
lo udiamo.

(Pablo Neruda)

 
 
 

Trasforma l'Inferno in Paradiso

Post n°5 pubblicato il 12 Settembre 2012 da invecchiataspettando

 

 
 
 

Tell You Something

Post n°4 pubblicato il 17 Luglio 2012 da invecchiataspettando

 
 
 

Somebody

Post n°3 pubblicato il 03 Luglio 2012 da invecchiataspettando

 
 
 

Non sarà stato vano aspettarsi tanto

Post n°2 pubblicato il 19 Giugno 2012 da invecchiataspettando

 
 
 

E' Una Vita Che Ti Aspetto

Post n°1 pubblicato il 19 Giugno 2012 da invecchiataspettando

 

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: invecchiataspettando
Data di creazione: 18/06/2012
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta.
Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano,
solleva il coperchio,
ci lascia cadere dentro
la lettera, aperta
e senza indirizzo.
Nella scatola ci sono
centinaia di buste uguali.
Aperte e senza indirizzo....
“Lui pensa che
da qualche parte, nel mondo,
incontrerà un giorno
una donna che,
da sempre, è la sua donna.
Ogni tanto si rammarica
che il destino si ostini
a farlo attendere
con tanta indelicata tenacia,
ma col tempo
ha imparato a considerare
la cosa con grande serenità.
Quasi ogni giorno,
ormai da anni,
prende la penna in mano
e scrive.
Non ha nomi
e non ha indirizzi
da mettere sulle buste:
ma ha una vita da raccontare.
E a chi, se non a lei?
Lui pensa che
quando si incontreranno
sarà bello posarle sul grembo
una scatola di mogano
piena di lettere e dirle ...
Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola
e lentamente, quando vorrà,
leggerà le lettere una ad una
e risalendo un chilometrico
filo di inchiostro blu
si prenderà
gli anni,
i giorni,
gli istanti
che quell'uomo,
prima ancora di conoscerla,
già le aveva regalato.
O forse, più semplicemente,
capovolgerà la scatola
e attonita
davanti a quella buffa nevicata di lettere
sorriderà
dicendo a quell'uomo ...
Tu sei matto.
E per sempre lo amerà."


(Alessandro Baricco)

 

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