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Un natale confuso

Post n°224 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da laura_brustenga
 


Lo scorso natale ero certamente molto molto triste, però una speranza in cuor mio l'avevo, e non era una speranza vana. Avevo il dolore della paura, la paura che un sogno potesse essere infranto dal filo del rasoio che teneva un uomo in bilico tra la vita e la morte. Brutti momenti che solo al pensiero rivivo tutti con lo stesso sapore di allora, avverto lo stesso mio dolore e quella stessa folle paura di perderlo.
Ero triste, si, ma avevo la speranza che teneva in piedi se stessa, avevo almeno una piccolissima possibilità che il sogno più desiderato di tutta la mia vita non andasse perduto nel nulla. Sta tornando natale, ma oggi a me cosa resta? Resta un ricordo con le sue sensazioni impresse dentro di me, resta la serenità del risvolto che quel mio sogno ha poi avuto, e resta pur sempre il dispiacere, il folle dispiacere di aver perduto quel sogno.
Allora poco fa mi stavo chiedendo se fossi più felice allora o se lo sia più oggi. Mi stavo chiedendo se fossi più triste allora o se lo sia più adesso. Che strano, non ho saputo darmi una risposta. Ho chiesto a me stessa se vorrei tornare allo scorso natale o se credo migliore questo. Ma non so darmi una risposta. E' talmente difficile capire in che modo siano sparsi dolore e gioia, paura e speranza tra un natale e l'altro, da non essere riuscita ad avere una certezza da quella mia domanda.
Ci sono due diversi dolori, ci sono due diverse gioie. Ci sono due diverse speranze. Oh, tornare indietro e riprovare l'effetto devastante e specialissimo della speranza di potermi vivere la mia storia con Karol, mi fa ricordare di quanto fossi felice nella mia infelicità. E per quello vorrei tornare indietro,per riprovare quelle stesse emozioni.
Ma se penso a come questa storia ha cambiato me, il mio modo di pensare e la mia vita, se penso a come mi ha arricchita dentro, allora mi viene da dirmi "Sii felice di quello che hai avuto, perchè la gente resta incredula, perchè a volte ti chiedi se è tutto vero per quanta gioia ti ha dato, e perchè non succede a tutti di perdere qualcuno che si ama e poi ...incontrarlo nello splendore della sua anima,
in un giorno di pioggia, che viene a dirti "Eccomi, ti dimostro che io sono più vivo che mai". Ecco, adesso l'ho capito: è questo il natale più bello di tutti i natali della mia vita. Anche se in questo momento non so cosa darei per tornare a sentirmi proprietaria della più dolce speranza che abbia mai avuto.

Laura.

 

 
 
 
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