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per evitare di morire stupidamente di prostata

 

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CANCRO DELLA PROSTATA:SESSUALITA' E CONTINENZA CON LA ROBOTICA SI POSSONO SALVARE

Post n°22 pubblicato il 30 Aprile 2012 da prostatassassina

NELLA FOTO IL PROF.  BUSCARINI

E' quello che ci dicono all'Università Campus di Roma grazie all'attività di ricerca e di cura svolta dal prof.Maurizio Buscarini direttore della cattedra e scuola  in Urologia che svolge anche un'utilissima azione divulgativa attraverso il  sito www.romaurologia.org

La ripresa della funzionalità erettile è un tema di cruciale importanza per garantire una buona qualità della vita e attraverso l'uso della robotica è possibile garantire un significativo aumento di prognosi positive poichè la macchina consente di ridurre al minimo gli  errori ingrandendo la parte da incidere di 40/50 volte in più rispetto all'occhio umano.

La degenza è ridotta da 5 a 1 giorno con importanti risparmi economici a vantaggio della sanità pubblica e l'invasività e la cruenza dell'intervento è sensibilmente inferiore in quanto al posto dell'icisione tra l'orifizio anale e lo scroto l'intervento viene praticato attraverso 5 minuscoli fori nell'addome.

Lo stesso dicasi per la possibilità di infezione che vengono sensibilmente ridotte non coinvolgendo una zona ad alto rischio in fase di rimarginazione della ferita.

E per ultimo ma non meno importante il fatto che si evitano nella maggior parte dei casi  le infiltrazioni nei tessuti di sangue intriso di cellule cancerogene che potrebbero alimentare stagnazioni pericolose alla salute del paziente.

PERCHE' QUESTA METODOLOGIA E' PRESENTE SOLO IN POCHISSIME STRUTTURE SANITARIE IN ITALIA?????

Perchè la robotica costa ma anche perchè nessuno ha mai fatto i conti di ciò che si potrebbe risparmiare con la riduzione dei costi di degenza e con l'aumento della qualità della vita.

Chi gestisce o ha gestito la sanità in Italia è stato spesso succube della volontà di alcune potentissime lobby della sanità interessate più ai loro conti economici che alla salute generale.

Oggi nel nostro paese migliaia di persone sono state operate secondo le procedure tradizionali e hanno perso continenza e sessualità eppure sono almeno 10 anni che nel mondo si sono affermate le nuove tecnologie robotiche applicate agli interventi per la rimozione del cancro della prostata.

Occorre riprendere in mano la questione,fare bene i conti e darsi una mossa.Anche la felicità è un diritto di tutti i cittadini.

GUARDA IL VIDEO


 
 
 

MARIO MONICELLI CI HA LASCIATO,MAESTRO DEL CINEMA CINICO E RIBELLE...

Post n°21 pubblicato il 30 Novembre 2010 da prostatassassina
 

Ha voluto dire come sempre l'ultima parola sulla sua vita senza arrendersi nè al destino,nè a Dio nè agli uomini era un gigante del cinema e la sua immortalità nella nostra memoria è pienamente meritata.
La sanità lo considerava probabilmente una anomalia,un picco statistico,un evento improbabile per cui è lecito domandarsi come sia stata seguita la sua malattia.Di solito a quell'età un cancro alla prostata non si cura o quasi poichè si ritiene che il male progredisca con grande lentezza e che le cause della morte sarannno altre.La cosa però deve essere stata vista in altri termini da Monicelli che ha fatto le sue scelte.
Per quersto blog che si occupa specificamente di come la gente vive questa patologia si ripropongono gli interrogativi di sempre sulla prevenzione non ancora generalizzata in Italia,sulla ricerca massacrata da questo governo,sulle liste d'attesa e sulle intollerabili differenze di trattamento tra chi  va a pagamento e chi è costretto ad aspettare il suo turno....
La speranza è una trappola diceva il regista è un trucco del potere per farci stare buoni e noi su questo chiudiamo,rinnovando il nostro impegno e la nostra attenzione e soprattutto la nostra volontà di combattere contro la malattia e contro le condizioni che ancora determinano migliaia di morti ogni anno.
Ciao Mario,non ci mancherai perchè i tuoi personaggi,la tua umanità cinica e ribelle,la tua intelligenza saranno sempre con noi.

 
 
 

PROSTATA,NUOVE METODICHE DI PREVENZIONE NON INVASIVE:IL TRIMPROB

Post n°20 pubblicato il 09 Agosto 2010 da prostatassassina
 

Il prof.Bellorofonte mostra una macchina di nuova concezione che consente un'indagine accurata ma non invasiva del tumore alla prostata o del retto.Nei nostri ospedali ne potremo disporre quando non si sa ma non disperiamo.

DOVE TROVARE IL TRIMPROB IN ITALIA

 
 
 

DESSIS HOPPER E' MORTO

Post n°19 pubblicato il 30 Maggio 2010 da prostatassassina

E' morto Dennis Hopper
Addio al mito "Easy Rider"L'attore aveva 74 anni, era malato da tempo. Si è spento nella sua casa in California. Oltre cinquant'anni di carriera, cinque mogli, quattro figli, due nomination all'Oscar. Una vita esagerata, per un personaggio-simbolo della controcultura americana

LOS ANGELES - L'attore Dennis Hopper, celebre per aver diretto e interpretato il film cult Easy Rider, è morto nella sua casa di Venice, in California. Aveva 74 anni, da tempo era malato di tumore alla prostata. Durissimi i suoi ultimi giorni. Era arrivato a pesare 45 chili, non era in grado di sottoporsi a chemioterapia. Ma nonostante la malattia, poco tempo fa non aveva rinunciato a un omaggio che Hollywood gli ha dedicato: la stella con il suo nome sulla Walk of Fame. Nato a Dodge City, nel Kansas, il 17 maggio del 1936, per lungo tempo fu schierato dalla parte dei repubblicani. Poi subì il fascino di Obama e diventò fervido sostenitore del presidente americano.

 
 
 

PROSTATA:LATTE E LATICINI AUMENTANO IL RISCHIO DI TUMORE

Post n°18 pubblicato il 24 Marzo 2010 da prostatassassina
 
Tag: DAL WEB

sabato, 09 maggio 2009

mozz-carnMangiare troppo spesso carne e latticini potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il cancro alla prostata. Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista medica Annals of Internal Medicine dal quale è emerso che una dieta ricca di questi alimenti fa salire i livelli dell'ormone IGF-1 (fattore di crescita insulinosimile, di tipo 1) che promuove la crescita cellulare ed è risultato associato a un rischio maggiore di sviluppare alcuni tumori, tra cui quello della prostata.

EFFETTO ORMONALE
La ricerca è stata condotta da ricercatori dell’Università di Oxford i quali hanno esaminato i risultati di 12 studi precedenti, per un totale di circa 9 mila uomini coinvolti: 3.700 con tumore della prostata e 5.200 non ammalati, serviti come gruppo di controllo. I ricercatori hanno scoperto che gli uomini con livelli alti nel sangue di IGF-1 avevano fino al 40 per cento di probabilità in più di sviluppare il cancro alla prostata rispetto a quelli con livelli bassi. Il coordinatore della ricerca, Andrew Roddam, puntualizza che non è ancora chiaro fino a che punto l'alimentazione influisca sui livelli di IGF-1, ma pare che i suoi livelli possano essere fino al 15 per cento più alti nelle persone che mangiano molta carne e molti prodotti derivati dal latte.

ALIMENTAZIONE
«E’ ormai evidente da tempo che l’alimentazione gioca un ruolo importante nello sviluppo del tumore della prostata – conferma il professor Francesco Rocco, direttore della I Clinica urologica dell’Università di Milano -. Osservazioni fatte in Cina sono molto esplicative in questo senso. Si è infatti visto che in chi vive nelle zone rurali i casi di tumore della prostata sono molto meno rispetto a quelli riscontrati in chi vive in città industrializzate come Pechino. Non solo, vari studi hanno evidenziato che i cinesi di campagna che emigrano negli Usa, dopo una generazione raggiungono la stessa incidenza di tumore prostatico dei bianchi americani. E il motivo di questo fenomeno risiede principalmente in diverse abitudini alimentari».

INDICAZIONI DIETETICHE
Tra gli alimenti considerati nemici della prostata, e non solo, rientrano quelli ricchi di grassi saturi, tra cui carni rosse e buona parte dei latticini. Ma vari studi hanno evidenziato che esistono anche cibi protettivi. «Un più basso tasso di tumore della prostata è stato riscontrato in chi consuma tanto tè verde e ha una dieta ricca di soia, probabilmente per l'azione dei cosiddetti fitoestrogeni che bloccano la crescita delle cellule della prostata. Effetti protettivi sulla prostata sono stati evidenziati anche in alcune verdure, in particolare nelle crucifere e nei pomodori, ricchi di licopene, una sostanza antiossidante» segnala Rocco. Non bisogna tuttavia dimenticare che il tumore della prostata è una malattia multifattoriale: conta l’alimnetazione, ma contano anche l’età (incidenza e mortalità aumentano con l’aumentare degli anni) e la familiarità (a causa di una predisposizione genetica).

fonte: altrogiornale.org

 
 
 
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Un blog di: prostatassassina
Data di creazione: 25/10/2009
 

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