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La vocina oltre lo specchio

E' proprio vero che ogni età è bella: e chi ha detto che crescere non lo è? Appena nati non si ha la più pallida idea di esser nati. Poco dopo non si ha la cognizione di chi si è, anzi sentiamo di far parte di un tutto e tutto ciò che ci circonda fa parte di noi. Poi arriva la consapevolezza ( molto, molto superficiale) "di essere" una persona che si distingue dalle cose che la circonda. E si arriva alla consapevolezza ( sempre molto superficiale ) che siamo nati e che un giorno dovremo morire. E la vita si vive secondo questi concetti. Il bello, nella vita, è che più si va avanti e più ci si avvicina alla parte di noi più "importante". Voglio dire che soltanto ad un certo punto, necessariamente oltre una certa età, si ha col proprio "io" un rapporto diverso e certamente più intimo, nel bene e nel male. Quando non si ha consapevolezza della vita non la si ha nemmeno di sè stessi ( ma in proposito io penso che sia tutto il contrario: abbiamo la visione giusta solo fino a quando non compare...la razionalità.). E' solo "più in là", che ci si rende davvero conto di esistere.  Quand'ero piccola credevo che le persone, invecchiando, diventassero tutte buone "per paura di dover fare i conti con la fine della loro vita"... Oh, per molti era così, ma per altrettanti no: capisco invece che si ha la vera consapevolezza  soltanto all'età giusta. Noi abbiamo una coscienza, LA VOCINA, la nostra parte interiore: siamo "quelli allo specchi" e siamo soprattutto . Solo che lo specchio segue la mente, la vocina no. Quando siamo giovanissimi diamo ascolto allo specchio, quando cresciamo ( forse perchè lo specchio non ci piace più ) ascoltiamo più la vocina. Ma chi dei due dice il vero? Presto detto: quante volte la nostra attenzione viene richiamata da  una coincidenza,  una sensazione,  un istinto irragionevole? Ecco, la vocina parla in questo modo.  Tutto dipende da noi e dalla  consapevolezza acquisita.

LA COSA IMPORTANTE E' DARE ASCOLTO A SE' STESSI. MAI AGLI ALTRI.