Creato da: tommy4dgl1 il 02/05/2008
....

giovedì 31 ottobre nella chiesa
di san Marco
in Firenze
adorazione eucaristica
dalle 15,30 alle 18
in cappella serragli
siete tutti invitati
a partecipare
grazie
     
 
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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da tommy4dgl1

TIPI DI PREGHIERE

Ci sono vari tipi di preghiera, vediamo quali sono.La preghiera può essere:

vocale, cioè quella che si fa con le parole, accompagnata dallamente e dal cuore. Di solito in questa forma di preghiera siusano le formule (Ave Maria, Padre nostro, ecc.
mentale, cioè quella che si fa con la mente e con il cuore: è unaconversazione con Dio e si chiama anche meditazione;Ancora la preghiera può essere
i
individuale o collettiva.
E’ individuale quella che viene fatta da una persona sola, mentre ècollettiva quando viene fatta da più persone unite insieme.Inoltre la preghiera può essere
privata o pubblica.
E’ privata quella che viene fatta da un fedele (o anche più fedeli) anome proprio. Ad esempio: il Santo Rosario.Mentre è preghiera pubblica quella che fa il Sacerdote a nome dellaChiesa. Ad Esempio la S. Messa La preghiera inoltre può essere:
 di lode
: E’ il primo contenuto della preghiera. Lodare una persona significa riconoscere ed apprezzare ciò che è o ciò che ha fatto.
Lodare Dio significa:
- riconoscere la sua assoluta signoria;
- accettare la sua superiorità unica;
- proclamare la sua grandezza.
La Bibbia è piena di slanci di entusiasmo per le “grandi cose”che il Signore ha fatto per il suo popolo e per ogni creatura.I Salmi sono un esempio di lode al Signore.
Di adorazione
. La lode richiama l’adorazione. Adorare il Signore vuol dire riconoscere che Lui solo è il Santo, Lui solo èil Signore, Lui solo l’Altissimo.
Di ringraziamento. Con la preghiera di ringraziamento si   riconosce a Dio la paternità e l’origine di tutto ciò cheabbiamo e che siamo. Dice il salmista: “Sei Tu il mio Signore,senza di Te non ho alcun bene”. Tutto è grazia, tutto è dono.Ogni oggetto del nostro pensiero proviene da Lui. Dio elargiscei suoi doni anche se non pensiamo a Lui, anche se non gli
siamo fedeli. Abbiamo perduto la capacità di meravigliarcidelle cose. Dobbiamo ritrovarla per poter riconoscere i doniche Dio oggigiorno di fa.
Di richiesta. La domanda nasce dalla situazione dell’uomo, che ha bisogno del soccorso e dell’aiuto di Dio, che è infinitamente buono e grande. E’ la così detta preghiera didomanda, o di impetrazione, implorazione, supplica, invocazione.

 
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Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da tommy4dgl1

Riflessioni sulla preghiera

Insieme per riflettere, meditare, esplorare, riconsiderare, la preghiera personale.La vita di preghiera è importante per la vita di fede.Fede e preghiera sono dono di Dio da chiedere, accogliere e coltivare giorno dopo giorno.Non ci può essere un cammino di fede se non c’è un relativo cammino dipreghiera. La preghiera, abbiamo già detto, è un dono e come ogni dono vàaccolto, alimentato e chiesto giorno dopo giorno. Se decidiamo di intraprendereun cammino di fede, per essere vero ed efficace e per portare frutto nella nostra vita e in quella di chi ci è accanto, deve essere sostenuto, alimentato e guidato da un altrettanto serio cammino di preghiera. Non basta frequentare la Chiesa, pregare in comunità, partecipare a i Sacramenti, se poi nel segreto della mia “stanza” non prego. Perché è nella preghiera che si rielaborano tutte le cose che ho ascoltato nella Parola, che ho gustato nell’Eucaristia. E’ nella preghiera che verifico la mia adesione a Cristo! Pregando faccio mia la volontà del Padre. Il progetto che Dio ha per me! Se non prego, non solo non potrò mai compiere la Sua volontà, ma non permetto a Dio di far parte della mia vita. La preghiera ha un’importanza capitale nella vita di ogni cristiano, perché è questa che ci permette di confrontare e conformare la nostra vita a quella di Cristo. Mi piace considerare la preghiera l’olio che alimenta la lampada della mia fede! Con queste riflessioni cercheremo di analizzare la nostra preghiera, se già preghiamo; di riprendere a pregare con maggiore costanza, se preghiamo saltuariamente; o di iniziare a pregare se non abbiamo mai fatto o abbiamo smesso da tempo. In questo cammino cercheremo di seguire Cristo, che nel Vangelo ci insegna a pregare, e Sua Madre, Maria SS.ma, anche Lei maestra di preghiera. Cristo insegna ai suoi discepoli l’arte della preghiera. Infatti guardando Gesù che prega, viene spontaneo chiedergli:

“Maestro, insegnaci a pregare”. Nei confronti della preghiera si prova spesso un senso di disagio, di fatica, direi quasi di insoddisfazione. Se si prega poco, ci si rende conto che dobbiamo pregare di più. Se normalmente si prega, vorremmo comunque pregare di più e meglio. Se non preghiamo affatto, riteniamo la preghiera inutile, una perdita di tempo. La preghiera, in un modo o in un altro, è, per i cristiani, sempre un po’ nquietante. Spesso ci ritroviamo a ripetere meccanicamente le preghiera che sin da bambini ci hanno insegnato, senza più badare al contenuto della preghiera. Il valore delle parole ha perso il suo significato profondo: il cuore, l’anima non partecipa in alcun modo a ciò che le nostre labbra esprimono. Ripartire dalla preghiera per ri-qualificare la nostra vita di cristiani; comprendere che tutto deve partire dalla preghiera, perché nella preghiera riceviamo lo Spirito Santo che illumina la nostra vita della luce di Cristo. Quindi queste riflessioni sulla preghiera, che faremo insieme, avranno lo scopo di aprire il nostro cuore all’azione dello Spirito Santo. Insieme percorreremo un sentiero di preghiera, percorreremo il Vangelo, alla ricerca di Cristo, Maestro di preghiera, ascoltando le Sue parole impareremo apregare come Lui. Diciamo allora, insieme ai discepoli: ”Signore, insegnami a pregare

 
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Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 03 Novembre 2008 da tommy4dgl1

Pregare, e anche soltanto parlare della preghiera è difficile. Perché non sappiamocon che cosa si deve pregare. Con le labbra recitiamo delle formule, conl’intelligenza riflettiamo e meditiamo; lo spirito e l’anima si elevano fino a Dio. Mache cosa significano, cosa nascondono queste formule? Con cosa preghiamo?Il luogo della preghiera è il nostro cuore.Ogni uomo ha ricevuto dal Creatore un organo che è in lui il luogo dellapreghiera. Il racconto della creazione narra come Dio ha creato l’uomo infondendogli il Suo Spirito di vita (Gen 2,7) e S. Paolo aggiunge nella primaettera ai Corinzi (15,45) che l’uomo divenne un essere vivente. Lo spirito di vita diDio è in noi la fonte della preghiera.Lungo i secoli nelle diverse culture e lingue questo luogo della preghiera è statoindicato con nomi diversi ma che intendono tutti la stessa realtà. Ho scelto, perquesta mia riflessione di indicare tale luogo della preghiera con il nome cheoccupa nella Bibbia il posto centrale: il cuore. Nell’Antico Testamento il cuore indica l’interiorità dell’uomo. Il Nuovo Testamento amplierà e chiarirà questanozione.Il Signore scruta i cuori e i reni (Ger 11,20), nulla gli è nascosto. Il Salmo 139 aiversetti 1-2.23 recita: “Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggoe quando mi alzo … Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conoscii miei pensieri.”

.

Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.

Dopo aver parlato tanto di teoria sulla preghiera ti offro due versetti del salmo 50 e tu penserai che servono questi versetti, servono per farti gustare la preghiera silenziosa. leggi con calma questi versetti parola per parola e spegni il pc ripetilo tante volte al giorno inspira e respira lascia che questa parola ti parli, non avere fretta e poi scrivi ciò che senti poche parole bastano poi arriveremo anche alla preghiera più seria... ma ora basta questo... pensa a cosa ha fatto il signore ti ha liberato dalla schiavitu del peccato... davvero sta ricreando in te un cuore nuovo...uno spirito saldo....è dentro di te ti parla come un amico parla all'amico lo senti se fai silenzio delle molte voci, lo sentirai...ti dice che lui è la fonte della tua gioia lasciati andare...non avere paura si non avere paura di lui...

 
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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da tommy4dgl1

La preghiera più facile, ossia quella che costituisce il primo gradino del cammino spirituale è la preghiera fatta di formule. Con la definizione “orazione vocale” non si intende tanto la preghiera pronunciata ad alta voce (anche la preghiera del cuore può essere pronunciata ad alta voce), ma si allude alla preghiera accessibile a chi è ancora immaturo nel dialogo con Dio, e perciò non gli sgorga nulla da dire a Dio, oppure gli sgorgano richieste sbagliate. La Chiesa, allora, ha preparato delle preghiere standard (l’Ave Maria, l’Atto di Fede, l’Atto di Speranza, le preghiere del mattino e della sera…) in cui il battezzato può trovare ciò che va detto a Dio. La preghiera del “Padre Nostro”, insegnata da Gesù ai suoi discepoli – e che a suo tempo analizzeremo – risponde proprio a questa esigenza. In sostanza, nella fase immatura della vita cristiana non si sente il bisogno di parlare a Dio (così come non si sente il bisogno di ascoltarlo nella sua Parola), e la preghiera dei formulari è un aiuto per l’elevazione della mente a Dio.

Perchè non scrivere quali difficoltà incontri nella preghiera e apriamo una discussione
su questo....argomento

 
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Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da tommy4dgl1

Un dono particolare che la fedeltà nella preghiera ti darà è l’amore agli altri e il senso della chiesa: più preghi, più sentirai misericordia per tutti, più vorrai aiutare chi soffre, più avrai fame e sete di giustizia per tutti, specie per i più poveri e deboli, più accetterai di farti carico del peccato altrui per completare in te ciò che manca alla passione di Cristo a vantaggio del Suo corpo, la chiesa. Pregando, sentirai come è bello essere nella barca di Pietro, solidale con tutti, docile alla guida dei pastori, sostenuto dalla preghiera di tutti, pronto a servire gli altri con gratuità, senza nulla chiedere in cambio. Pregando sentirai crescere in te la passione per l’unità del corpo di Cristo e di tutta la famiglia umana. La preghiera è la scuola dell’amore, perché è in essa che puoi riconoscerti infinitamente amato e nascere sempre di nuovo alla generosità che prende l’iniziativa del perdono e del dono senza calcolo, al di là di ogni misura di stanchezza.

Pregando, s’impara a pregare, e si gustano i frutti dello Spirito che fanno vera e bella la vita: "amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé" (Gal 5,22). Pregando, si diventa amore, e la vita acquista il senso e la bellezza per cui è stata voluta da Dio. Pregando, si avverte sempre più l’urgenza di portare il Vangelo a tutti, fino agli estremi confini della terra. Pregando, si scoprono gli infiniti doni dell’Amato e si impara sempre di più a rendere grazie a Lui in ogni cosa. Pregando, si vive. Pregando, si ama. Pregando, si loda. E la lode è la gioia e la pace più grande del nostro cuore inquieto, nel tempo e per l’eternità.

Se dovessi, allora, augurarti il dono più bello, se volessi chiederlo per te a Dio, non esiterei a domandarGli il dono della preghiera. Glielo chiedo: e tu non esitare a chiederlo a Dio per me. E per te. La pace del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con te. E tu in loro: perché pregando entrerai nel cuore di Dio, nascosto con Cristo in Lui, avvolto dal Loro amore eterno, fedele e sempre nuovo. Ormai lo sai: chi prega con Gesù e in Lui, chi prega Gesù o il Padre di Gesù o invoca il Suo Spirito, non prega un Dio generico e lontano, ma prega in Dio, nello Spirito, per il Figlio il Padre. E dal Padre, per mezzo di Gesù, nel soffio divino dello Spirito, riceverà ogni dono perfetto, a lui adatto e per lui da sempre preparato e desiderato. Il dono che ci aspetta. Che ti aspett

 
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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da tommy4dgl1

Sappi, tuttavia, che non mancheranno in tutto questo le difficoltà: a volte, non riuscirai a far tacere il chiasso che è intorno a te e in te; a volte sentirai la fatica o perfino il disgusto di metterti a pregare; a volte, la tua sensibilità scalpiterà, e qualunque atto ti sembrerà preferibile allo stare in preghiera davanti a Dio, a tempo "perso". Sentirai, infine, le tentazioni del Maligno, che cercherà in tutti i modi di separarti dal Signore, allontanandoti dalla preghiera. Non temere: le stesse prove che tu vivi le hanno vissute i santi prima di te, e spesso molto più pesanti delle tue. Tu continua solo ad avere fede. Persevera, resisti e ricorda che l’unica cosa che possiamo veramente dare a Dio è la prova della nostra fedeltà. Con la perseveranza salverai la tua preghiera, e la tua vita.

Verrà l’ora della "notte oscura", in cui tutto ti sembrerà arido e perfino assurdo nelle cose di Dio: non temere. È quella l’ora in cui a lottare con te è Dio stesso: rimuovi da te ogni peccato, con la confessione umile e sincera delle tue colpe e il perdono sacramentale; dona a Dio ancor più del tuo tempo; e lascia che la notte dei sensi e dello spirito diventi per te l’ora della partecipazione alla passione del Signore. A quel punto, sarà Gesù stesso a portare la tua croce e a condurti con sé verso la gioia di Pasqua. Non ti stupirai, allora, di considerare perfino amabile quella notte, perché la vedrai trasformata per te in notte d’amore, inondata dalla gioia della presenza dell’Amato, ripiena del profumo di Cristo, luminosa della luce di Pasqua.

Non avere paura, dunque, delle prove e delle difficoltà nella preghiera: ricorda solo che Dio è fedele e non ti darà mai una prova senza darti la via d’uscita e non ti esporrà mai a una tentazione senza darti la forza per sopportarla e vincerla. Lasciati amare da Dio: come una goccia d’acqua che evapora sotto i raggi del sole e sale in alto e ritorna alla terra come pioggia feconda o rugiada consolatrice, così lascia che tutto il tuo essere sia lavorato da Dio, plasmato dall’amore dei Tre, assorbito in Loro e restituito alla storia come dono fecondo. Lascia che la preghiera faccia crescere in te la libertà da ogni paura, il coraggio e l’audacia dell’amore, la fedeltà alle persone che Dio ti ha affidato e alle situazioni in cui ti ha messo, senza cercare evasioni o consolazioni a buon mercato. Impara, pregando, a vivere la pazienza di attendere i tempi di Dio, che non sono i nostri tempi, ed a seguire le vie di Dio, che tanto spesso non sono le nostre vie.

 
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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 25 Settembre 2008 da tommy4dgl1

Mi dici: ma io non so pregare! Mi chiedi: come pregare? Ti rispondo: comincia a dare un po’ del tuo tempo a Dio. All’inizio, l’importante non sarà che questo tempo sia tanto, ma che Tu glielo dia fedelmente. Fissa tu stesso un tempo da dare ogni giorno al Signore, e daglielo fedelmente, ogni giorno, quando senti di farlo e quando non lo senti. Cerca un luogo tranquillo, dove se possibile ci sia qualche segno che richiami la presenza di Dio (una croce, un’icona, la Bibbia, il Tabernacolo con la Presenza eucaristica…). Raccogliti in silenzio: invoca lo Spirito Santo, perché sia Lui a gridare in te "Abbà, Padre!". Porta a Dio il tuo cuore, anche se è in tumulto: non aver paura di dirGli tutto, non solo le tue difficoltà e il tuo dolore, il tuo peccato e la tua incredulità, ma anche la tua ribellione e la tua protesta, se le senti dentro.

Tutto questo, mettilo nelle mani di Dio: ricorda che Dio è Padre – Madre nell’amore, che tutto accoglie, tutto perdona, tutto illumina, tutto salva. Ascolta il Suo Silenzio: non pretendere di avere subito le risposte. Persevera. Come il profeta Elia, cammina nel deserto verso il monte di Dio: e quando ti sarai avvicinato a Lui, non cercarlo nel vento, nel terremoto o nel fuoco, in segni di forza o di grandezza, ma nella voce del silenzio sottile (cf. 1 Re 19,12). Non pretendere di afferrare Dio, ma lascia che Lui passi nella tua vita e nel tuo cuore, ti tocchi l’anima, e si faccia contemplare da te anche solo di spalle.

Ascolta la voce del Suo Silenzio. Ascolta la Sua Parola di vita: apri la Bibbia, meditala con amore, lascia che la parola di Gesù parli al cuore del tuo cuore; leggi i Salmi, dove troverai espresso tutto ciò che vorresti dire a Dio; ascolta gli apostoli e i profeti; innamorati delle storie dei Patriarchi e del popolo eletto e della chiesa nascente, dove incontrerai l’esperienza della vita vissuta nell’orizzonte dell’alleanza con Dio. E quando avrai ascoltato la Parola di Dio, cammina ancora a lungo nei sentieri del silenzio, lasciando che sia lo Spirito a unirti a Cristo, Parola eterna del Padre. Lascia che sia Dio Padre a plasmarti con tutte e due le Sue mani, il Verbo e lo Spirito Santo.

 
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 21 Settembre 2008 da tommy4dgl1

Attraverso la preghiera, che deve essere un atto sincero, spontaneo e fatto con il cuore, posso comunicare con il Signore, posso ringraziarlo, lodarlo e chiederGli aiuto per fare la Sua volontà. Senza la preghiera il cristiano non può crescere, anzi è portato allo scoraggiamento.
Non serve pregare con parole già fatte, anche se indicate da Gesù stesso, se quando ci si rivolge a Dio, non lo si fa con la giusta attitudine. La preghiere è e deve essere il "respiro dell'anima"

 
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 20 Settembre 2008 da tommy4dgl1

La preghiera è il mezzo per comunicare con Dio, è uno stare con Dio , un colloquio intimo con lui. dove Lui stesso ci parla al cuore.
Il nostro dialogo con Dio deve essere: sincero, costante, sapiente, di fiducia, di amore e di speranza, portandoci alla contemplazione di Dio e alla lode di Dio, perché Lui è il creatore e il Padre.
A Dio possiamo dire tutto quello che abbiamo nel cuore in ogni momento e situazione: dalle nostre preoccupazioni, tormenti, ossessioni ai nostri desideri, anche i più piccoli.
In questo modo noteremo con quale amore e misericordia Dio ci alleggerisce il peso della Croce che portiamo. Questo è possibile proprio affidando tutto nella preghiera con vera fiducia e speranza.
Quando ci siamo affidati totalmente a Dio, Lui ci rivela la sua volontà, il disegno che Dio ha su di ciascuno di noi: "Padre non sia fatta la mia volontà, ma la Tua volontà" (Lc. 22.42).
E' molto importante confidare nel Suo aiuto ed essere consapevoli che Lui ascolta ogni nostra parola e che a lui tutto è possibile: "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto". (Mt. 7.7)
La preghiera deve essere fatta con il cuore e non di sole parole, cercando di comprendere il significato di quello che diciamo e di viverlo. Preghiamo pure chiedendo l’intercessione della Madonna e dei Santi.
La nostra preghiera deve essere quindi di Speranza, di Amore e di Fede verso Colui che ci ha creato e ha dato la sua vita per salvarci dal peccato.
In ogni preghiera non dobbiamo mai dimenticare di ringraziare Dio: la sua generosità è infinita e senza Lui non siamo nulla.

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 16 Settembre 2008 da tommy4dgl1

E' fuori moda pregare ? E' difficile ? E' impossibile ? O forse ad essere in crisi, più che la preghiera, è il nostro modo di pregare ?

proviamo a rispondere a queste domande poi parleremo di come avvicibarci alla preghiera.....

 
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