Creato da med.usa2 il 07/03/2008

Parole A Caso

Pensieri e parole di questa società

 

 

« FEDERALISMO O CENTRALITA'?

La caccia alle streghe nel 2008 

L'informazione è un diritto sacrosanto del cittadino, diritto che nessuno può abolire parzialmente o totalmente. Questo diritto non è solo sancito nell'articolo 21 della Costituzione Italiana, ma anche dall'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Mica pizza e fichi.
Come dicevo nessuno può violare questo diritto. Nessuno a parte lui.
Con la legge sui vincoli delle intercettazioni si toglie una parte di cronaca che costituisce la linfa vitale di un paese libero, la cronaca giudiziaria. Non si verrà a sapere di reati, di chi li ha commessi, non si saprà nulla di molte cose. Per fare un piccolo esempio non sarebbe mai venuta fuori la vicenda della clinica degli orrori milanese, non si potrà intercettare per omicidio, per spaccio di droga, per reati finanziari, per reati contro la persona, a parte in casi di stampo mafioso.
Il giornalista, (che ora non sarà più tale, ma sarà un martire) che scrive cose che la legge glielo impedisce, verrà punito con l'arresto da 1 a 3 anni, e in aggiunta una multa di 1032 euro. Praticamente, se violenti o ammazzi una persona fai meno carcere di uno che scrive soltanto la verità che è sconveniente ai furbetti del quartierino. Mi sembra logico. E non basta, perché i giornalisti rischiano grosso anche sul fronte disciplinare:
appena uno viene indagato per aver informato troppo i suoi lettori, la
Procura deve avvertire l’Ordine dei giornalisti affinchè lo sospenda
per 3 mesi dalla professione. Su due piedi, durante l’indagine,
prim’ancora che venga eventualmente condannato. A ogni articolo che scrivi, smetti di lavorare per tre mesi. Se scrivi quattro articoli, non lavori per un anno, e così via. Così ti passa la voglia d’informare. Anche perché, oltre a pagare la multa, finire dentro e smettere di lavorare, rischi pure di essere licenziato.
Concludendo, si importerà in Italia il fenomeno dei desaperesidos, in quanto la gente finirà in galera, ma è vietato conoscerne i motivi.... Le vorrei porre una domanda caro Berlusconi: se le sentenze sono espresse in nome del Popolo Italiano, quindi anche in nome mio, perchè non posso sapere quello che emano, e soprattutto dato che la sovranità (forse) appartiene al popolo, quindi anch'io ho questa sovranità, perchè non posso conoscere quello che succede nel mio paese, dato che ne sono il sovrano?

A. Gilardi

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