Creato da DogPRO il 25/07/2014

Siamo nella m...

Blog contro tutto e tutti

 

 

Comprare una casa....che fatica!

Post n°5 pubblicato il 18 Agosto 2014 da DogPRO

Arrivati a un certo punto della nostra vita a noi italiani ci viene di comprarci una casa. È una fissazione che abbiano da sempre, quella del possesso immobiliare, grande o piccolo che sia. Facciamo del nostro meglio per trovare la casa dei nostri sogni, iniziamo a cercare parte di magari da quello che vorremmo e piano piano piano piano ci tocca accontentarci di quello che possiamo avere. 

Purtroppo sono stata abituata male, in gioventù, perche la mia casa natale era molto grande e spaziosa, accogliente, in un bel quartiere. Ho cercato così nel tempo, nel mio peregrinare per case in affitto in giro per l'Italai, di mantenere quello standard. Quando affitti puoi pemetterti di vivere in case migliori di quelle che potresti effettivamente abitare se le dovessi acquistare. Così mi sono viziata e ho goduto di case antiche, con pavimenti intarsiati, portierato, finestre ad oblò, piani alti, condomini piccoli e curati, con giardini pensili, vicino al centro, con più stanze di quelle che mi sarebbero state davvero necessarie, terrazzi dove far crescere piante prosperose e mangiare all'aperto, cucine abitabili e spaziose, bagni sempre con vasca e doccia. 

Adesso però che vorrei smettere di far ricchi i miei vari proprietari, alla ricerca di una casa che rispecchi il mio gusto e le mie necessità ho voluto allontanarmi non solo dal centro città, ma proprio dalla città. Voglio stare in mezzo alla natura, isolata nel verde, isolata dal mondo, avere una casa spaziosa dentro e fuori, un bel terreno dove far scorrazzare i mie cani e ...che costi poco!!!

E qui casca l'asino! Quando vuoi una casa come quella appena descritta allora devi fare il segno della croce. Ne ho viste e continuo a visitarne millemila! Le ho messe in fila e mi sto mettendo di impegno per guardarle tutte, ma la situazione - pur se il periodo è favorevole per chi acquista - é abbastanza deprimente.

Se tutto va bene ci sono crepe nei muri, se tutto va male c'è da rifare le fondamenta. Poi pezzi di terra da condonare, costruzioni abusive nascoste nel bosco, case scavate nella roccia "passate" come abitazioni di gran lusso, caseggiati agricoli per riporre gli attrezzi trasformati in ville da 48 mq!

Ma la ricerca continua...

 
 
 

I denti fanno male sempre ad agosto

Post n°4 pubblicato il 18 Agosto 2014 da DogPRO

A Ferragosto dente spezzato! Per fortuna che ho lavorato per qualche anno in uno studio dentistico e adesso andare dal dentista non solo mi fa più paura ma mi sviluppa una serie di ansie che prima non avevo. E' proprio vero che più sei addentrato in una certa materia più sei consapevole dei rischi che corri, più ne sai peggio è per la tua salute (anche mentale).

Così adesso ho un dente rotto o fratturato che era già devitalizzato da anni ma che questo Ferragosto non ha retto alla masticazione di una ...bruschetta!!! Non ne avessi saputo niente sarei già corsa in pronto soccorso odontoiatrico ma dato che so che sicuramente me lo toglieranno e se va male lo farà un assistente e poi dovrò pure mettermi un impianto, allora me ne sto bella bella a casa mia.

Non per altro ma ad agosto andare in un pronto soccorso è pura follia perché non sai in che mani capiterai (come d'altra parte nel resto dell'anno), e per di più possono anche essere mani poco preparate o peggio puoi far la cavia.

Estrarre un dente è comunque un trauma per il fisico, poi nel caso di dente devitalizzato è più facile che si frantumi mentre tentano di toglierlo, e che debbano star lì a cercarti pezzetto pezzetto i frammenti da tirare via.

Cercherò di aspettare magari inizio settembre e sperare che in ospedale tornino i medici titolari, di modo da poter sopravvivere a questa visita e conseguente penosa diagnosi.

 

 
 
 

E datemi un Fiorino!

Post n°3 pubblicato il 28 Luglio 2014 da DogPRO

Se vuoi lavorare bene con i cani e i sacchi di crocchette devi avere un Fiorino. Per distruggerlo, e da poter distruggere senza rimorsi. Sporcarlo senza sentirti in colpa, ungerlo di bava e cospargerlo di peli senza remore, maleodorarlo senza pietà. Al contrario con cani e crocchette non è possibile tenere e mantenere una macchina dignitosamente come tutti gli altri esseri umani. Impossibile farle acquisire profumo di pulito, inutile sperare che nessun cane ci salti sopra graffiandone la vernice, vano tentare di mantenerla rispettabile agli occhi di chi ti osserva. Dentro ci troverai di tutto. Dai guinzagli alle crocchette sfuse (appunto), ai premietti masticati e poi vomitati, alle bocce d'acqua, alle ciotole, ai sacchetti per raccogliere la cacca (dei cani), ai fazzoletti per pulirti le mani dalla cacca (dei cani), alle corde per poter meglio serrare i pacchi che trasporti evitando di farli scivolare sui cani, all'amuchina gel per tentare di salvaguardare la tua salute, ai campioncini di crocchette, alle palline, trecce, straccetti vari per giocare coi cani, alle museruole casomai dovessi raccattare un cane per strada, al cordino per quando vai a fare il tuo turno al canile, ai moschettoni di ogni genere e tipo per essere sicura che casomai si rompesse un guinzaglio un cordino o una corda potrai correre ai ripari. Quindi....presto...a me un Fiorino!

 
 
 

RICCHI SI NASCE ...POVERI SI DIVENTA.

Post n°2 pubblicato il 26 Luglio 2014 da DogPRO

Quando guardo certi film degli anni 50 mi dico che sarei voluta nascere in quel periodo storico, in Italia. C'era aria di rinascita, di rivincita, di euforia e tutto sembrava possibile. Si poteva pensare di intraprendere, di farsi una famiglia, di comprare una casa, di cambiare il proprio destino partendo dalle basi e piano piano costruendosi una posizione. Gli analfabeti potevano andare a scuola, gli operai semplici diventare specializzati, le mogli migliorare il proprio stile di vita sperando di poter acquistare un frigorifero o una lavatrice, i bambini crescevano nei cortili e giocavano a mosca cieca, c'era morale e senso del pudore, se chiedevi con cortesia con cortesia ti veniva risposto, si usava darsi del Lei e si diventava amici dopo aver condiviso momenti fondanti della propria esistenza. C'erano già allora i più ricchi, quelli che non avevano guadagnato ma ereditato, quelli che appartenevano alla nobilità, all'aristocrazia, alla casta, ma i poveri avevano possibilità di riscatto e potevano passare dall'altra parte della barricata. Oggi invece il 10% della popolazione italiana detiene il 90% della ricchezza del paese e siamo tutti più poveri sia materialmente che spiritualmente id quanto lo fossero davvero i nostri nonni negli anni 50.

 
 
 

Voglio uccidere il mio bancario

Post n°1 pubblicato il 25 Luglio 2014 da DogPRO

Ammazzare il direttore della banca che ci ossesiona. Una volta si poteva fare, aveva un nome e cognome ed era fatto di carne ed ossa. Oggi è impossibile perchè le banche sono virtuali, fatte di call center, nessuno ha un volto ma combatti con una voce. Che pretende da te di recuperare il credito, che ti segnala il mancato pagamento di un assegno, che ti mette alla gogna se non hai soldi per pagare la carta di credito. Mi ricordo tanti anni fa che mi presentavo in Banca di Roma e c'era il funzionario che si occupava della mia posizione. Lo potevo raggiungere fisicamente andando su per le scale di marmo, attraversando corridoi silenziosi, atmosfere ovattate ben lontane da tutti i casini che avevo con e a causa di quel conto corrente. Arrivavo di fronte ad una porta grandissima, di legno scuro, con una maniglia di ottone tirata a lucido, e bussando potevo udire una voce che mi invitava ad entrare. Oltrepassavo la soglia e vedevo lui, IL FUNZIONARIO, in fondo in fondo, piccolo dietro ad una enorme scrivania, tra arazzi e cornici dorate, lampade soffuse e manco un computer, che con la mano m indicava di mettermi a sedere.

Erano altri tempi - ma nemmeno tanti - era il 1998 e combattevo la mia battaglia contro lo strozzinaggio legalizzato delle banche che della mia idea imprenditoriale avevano fatto polpette, riducendola ad un mero e semplice DARE AVERE.

Oggi continua la battaglia, ha cambiato forme e soprattutto non ha più fisicità. Al massimo riesco a parlare al telefono con uno sfigato impiegato annoiato che mi dice che non sa come aiutarmi perchè la banca funziona così, cioè non è interessata a me o alle mie idee ma ai miei soldi, e se non ho soldi, non gli interesso.

Questo vorrei far sapere ai nostri politici, questo vorrei sapessero delle nostre vite di lavoratori autonomi: che veniamo trattati come degli assassini, dei delinquenti, degli esseri inferiori, senza dignità nè possibilità di interazione, siamo soltanto da spremere finchè ce ne è e quando non ce n'è più ci mandano in protesto.

Renzi ma perchè invece di pensare alla Costituzione non pensi a quelli che lavorano?

 
 
 

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