LA VITA DIPINTA
Ossia tentare di volare, sulle ali del libero pensiero, su ogni panorama dell'anima e della coscienza; la Vita, quindi, per come ce la dipingiamo addosso e per come veramente è sotto lo strato dei colori delle nostre illusioni !
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A MIO FRATELLO BENNY
Sul filo dell'orizzonte, la luna galleggia
sfaldata dal vento,
come un ricordo sul filo della coscienza,
sfaldato dal tempo
NOTA BENE:
Potete disattivare la colonna sonora, un pò più in basso a sinistra, onde avere la possibilità di ascoltare e vedere un qualunque altro video.
Per vedere i video è necessario attendere che si carichino
La maggior parte delle immagini dei dipinti inserite nel blog e i testi integrali dei componimenti sono presenti nel Sito Web www.marinoarte.it
PENSIERO DEL GIORNO
L'amore è un sentimento troppo complesso perchè lo si possa comprendere in una sola vita.
Alessandro Marino
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Buon Natale a tutti i bambini del mondo, che il loro cuore possa essere colmo di gioia, i loro occhi traboccanti di luce e i loro pensieri leggeri come fiocchi di neve.
Alessandro Marino
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Mentre i mulini a vento aumentano, i don Chisciotte, ad uno ad uno, muoiono, esalando l'ultimo respiro di sana e meravigliosa follia. Alessandro Marino
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Se il sole si tuffasse nell'inesplorato mare dei miei dubbi, si spegnerebbe, e conoscerei la notte dall'angolazione delle mie paure. Alessandro Marino
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Una vita senza sogni è come una notte senza stelle !
Alessandro Marino
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Nevica stamattina, la neve si posa sui miei pensieri più neri e, inaspettatamente, li riempie di luce.
Alessandro Marino
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Post n°18 pubblicato il 21 Novembre 2007 da Bennyeal
Le trasmissioni radiofoniche "impegnate". Per lavoro sono costretto a viaggiare per almeno due ore al giorno e così ascolto le varie trasmissioni radiofoniche circa i mille problemi che affliggono la nostra società. Ce ne sono tantissime su Rai Radio 1 - 2 - 3, Radio 24 e via discorrendo. I problemi che sono trattati, a volte, sono parecchio scottanti, tutti molto attuali e vanno dal problema dell'immigrazione ed altri di rilevanza nazionale, a problemi di interesse planetario come il progressivo scioglimento dei ghiacciai dovuto al continuo modificarsi del clima del pianeta. Bene, fin qui ci siamo ed io, e chissà quanti come me, non ho orecchie che per loro, intendendo per "loro" i giornalisti che conducono la trasmissione e i vari ospiti-esperti invitati ad intervenire, ma mentre ascolto la mia rabbia monta, l'ansia mi assale e il cattivo umore inizia a pervadermi. Dopo un pò di volte che questa sindrome da auto-radio mi ha colpito ho iniziato a chiedermi perchè accadesse. La spiegazione mi è giunta attraverso l'ennesimo turpiloquio che, a squarciagola, ho rivolto ai conduttori delle trasmissioni ascoltate. .........PARLANO DI TUTTO IN NESSUN TEMPO !!!!!!! Cercherò di spiegarmi meglio; la trasmissione inizia sempre con un preludio musicale che è il marchio sonoro della trasmissione stessa, e che dura, a momenti forse più della trasmissione in questione, segue la presentazione dell'argomento da parte del giornalista e la presentazione dei suoi esperti-ospiti, del resto trattati male ma non quanto i radioascoltatori che intervengono telefonicamente. Durante la trasmissione, per cui inclusi nel tempo a disposizione che, di solito non raggiunge i sessanta minuti, vanno in onda pubblicità e musica. Il risultato di trasmissioni come questa è che il giornalista-conduttore ha una fretta indiavolata di far intervenire tutti gli ospiti e di mandare in onda tutti coloro che si sono prenotati telefonicamente, per cui interrompe in malo modo l'ospite che sta parlando, se questo sta "sforando", per passare all'altro e così via. Per non parlare di come sono trattati i cittadini che intervengono telefonicamente, che, a mala pena, hanno il tempo di presentarsi e salutare. La fretta che "possiede" il conduttore è percepibile quasi a livello epidermico, s'insinua, passando dalle orecchie, in tutto il sistema nervoso facendolo esplodere. Più di una volta mi sono categoricamente rifiutato di ascoltare ed ho spento la radio, a momenti con un calcio. Le motivazioni di una conduzione del genere, non essendo io nè un direttore di canali d'informazione, nè un conduttore radiofonico, mi sono ignote ma ho il sospetto che tutto sia riconducibile ad un problema di denaro e di sponsor, visto che le uniche cose che non sono interrotte sono al pubblicità e le canzoni che, in definitiva superano in durata il tempo a disposizione di conduttore, ospiti in studio e ospiti telefonici. Praticamente, alla fine della trasmissione sul problema dell'immigrazione sappiamo.....che c'e un problema dell'immigrazione. Per non parlare del modo maleducato che molti conduttori hanno di licenziare coloro che sono al telefono, maleducazione che, a volte, rasenta l'offesa personale se l'opinione del malcapitato al telefono non è in linea con quella del conduttore stesso (vedi Forbice). Cari conduttori, cari registi e autori e direttori e Dei dell'Olimpo dell'informazione, in un mondo in cui tutto è patologicamente frettoloso e mutevole ....... RALLENTATE la corsa verso il niente e soffermatevi a cercare di fare veramente il punto delle situazioni che prendete in oggetto, perchè, per dire che il clima sul pianeta sta cambiando, bastano i tele e radio giornali, nonchè i giornali stessi. Grazie e ....al prossimo turpiloquio ! Alessandro Marino P.S. Mi riprometto di registrare una di queste trasmissioni e di inserirla nel blog. |
Post n°17 pubblicato il 19 Novembre 2007 da Bennyeal
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Post n°16 pubblicato il 19 Novembre 2007 da Bennyeal
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Post n°15 pubblicato il 19 Novembre 2007 da Bennyeal
clicca sull'immagine per vedere il video Sembra di essere di fronte ad uno scenario di guerra, dove la gente scappa di fronte ad un esercito sterminatore, o la scena di una sommossa popolare dove la gente si immola per difendere la propria libertà, i propri diritti............ma è solo la scena di un momento di follia pura, quella degli ultras che mettono a ferro e fuoco le città in nome della loro malata fede calcistica, la scena di un Paese allo sbaraglio, di un Paese capovolto dove i veri valori non sono più rilevanti o, addirittura, nemmeno più percepiti. Il diritto al lavoro, il diritto ad una remunerazione dignitosa che ci permetta di allevare i figli, il dovere di difenderci dagli abusi di potere dei nostri governanti che governano solo se stessi, il dovere di rendere all'impotenza gli inetti e di mandare a marcire in galera chi ci affama e ci dissangua non sono abbastanza forti , come motivazione, da indurci a marciare compatti contro i signori del feudo........ma se una squadra di calcio viene retrocessa o assegnato erroneamente un rigore, lo sdegno monta, le mani si armano, il popolo si compatta e reclama giustizia e sangue. Ci meritiamo, allora, quello che abbiamo: i governanti ladri che sanno di poter rubare ad un popolo di dementi, i governanti mafiosi che sanno di poter ammazzare un popolo di agnelli, i datori di lavoro disonesti che sanno di poter sfruttare un popolo di pusillanimi e di ignoranti, una Costituzione ignorata e inapplicata e, dulcis in fundo, i calciatori miliardari che, sul bordo delle loro piscine, se la ridono e se ne fottono di un popolo di povere "gonadi" !
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Post n°14 pubblicato il 18 Novembre 2007 da Bennyeal
Le parole che seguono sono di Beppe Grillo che io credo essere Don Chisciotte sotto mentite spoglie, che avendo visto nell'Italia di oggi, o di sempre, così tanti mulini a vento, non ha saputo resistere alla tentazione di saltar fuori dal suo romanzo per ricominciare a menar ...la lancia. Essendo diventato reale, sarà giunto alla saggia convinzione che i mulini a vento non si possono ammazzare, ma si possono FAR CROLLARE ! " Il Coni, la Rai e le caserme della Polizia sono state prese d’assalto domenica scorsa dopo la morte di Gabriele Sandri. Episodi simili succedono solo nei colpi di Stato, non per il calcio. Si è discusso del calcio malato, della troppa libertà concessa agli ultras, dei bei tempi in cui si andava allo stadio con il figlio piccolo per dargli l’imprinting della propria squadra. Delle vere cause della rivolta non si è parlato. Se è sufficiente l’assassinio di un ragazzo per attaccare i simboli dello Stato, cosa succederà in futuro di fronte a fatti più gravi? Gabriele è stato un pretesto per sollevare (di poco) il coperchio della pentola a pressione Italia. Se la politica non abbassa il fuoco in futuro la pentola potrebbe esplodere. La lettera che segue è di Cristian che io non conosco personalmente, ma posso garantire che conosco tantissimi "Cristian", anzi, mi pare, ultimamente, che tutti quelli con cui parlo siano "Cristian" ed uno me lo ritrovo sempre davanti, ovunque ci sia uno specchio; mi sa che sia ora di starlo a sentire ! |
Post n°13 pubblicato il 18 Novembre 2007 da Bennyeal
“Scrivo per l’uccisione di Gabriele. Questo Paese non ha futuro, si va a vedere una partita e si viene ammazzati, poteva essere al parco con la famiglia e la rissa era perché gli avevano rubato lo stereo alla macchina, ma come si e’ permesso di sparare dall’ altra parte della carreggiata, (rischiando di prendere un conducente di un pullman e fare una strage), ad una macchina che andava via dopo aver fatto a pugni in un parcheggio? |
Post n°12 pubblicato il 18 Novembre 2007 da Bennyeal
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Post n°11 pubblicato il 17 Novembre 2007 da Bennyeal
Ieri, tanto tempo fa, pensavo che i miei sogni fossero le promesse di Dei benigni che il sole dei lunghi pomeriggi d'estate avrebbe fuso alla mia vita,...ed ho aspettato, millennio dopo millennio, che tutta la vita sognata si avverasse, arrivasse. Milioni di anni sono trascorsi da ieri, dal tempo in cui il sole e il frinire frenetico delle cicale, in estate, mi svegliavano e mi regalavano la vita. Milioni di anni sono trascorsi da quando il profumo del caffè s'insinuava, dolce, tra i segreti e le risate con mio fratello. Il tempo del sole finì senza che io me accorgessi, ieri, infinite vite fa, e con mio fratello non rido più; il profumo del caffè è rimasto ad aleggiare in un'aria densa di fumosi e spietati ricordi, come un fantasma in pena che si aggira in un immenso, bellissimo e disabitato castello.
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Post n°10 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da Bennyeal
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Post n°9 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da Bennyeal
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Post n°8 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da Bennyeal
Sono conscio del fatto che questo mio blog vada a perdersi nel mare dei blog creati su questo portale e questo, non solo per me, mi fa un pò paura per via della constatazione del fatto che, nonostante la rivoluzione tecnologica della comunicazione che una cosa come Internet ha operato, alla fine si rimane comunque un pò soli, e ciò accade anche sugli spazi messi a disposizione su gli altri portali. Quello che accade è il crearsi di migliaia, se non milioni, di "monologhi" che vagano per la "rete" come gocce di pioggia sospese nell'infinità del cielo, che non sanno dove cadranno e se mai lo faranno. E' una sorta di mirarsi e rimirarsi allo specchio, un confrontarsi con sè stessi che, mentre da un lato dà la possibilità di conoscersi comunque sempre di più, dall'altro non da la possibilità di conoscere gli altri e di comunicare con loro, cosa che gli spazi come questo si riprometterebbero di fare. Non è colpa di nessuno, ovviamente, se non solo del fatto che siamo tanti e tutti con qualcosa da dire ma forse un pò più riluttanti ad ascoltare. Ne deduco che, ancora, la comunicazione più riuscita e più produttiva rimanga la conoscenza e il dialogo diretto e personale, dove, pur rimanendo "gocce di pioggia", è possibile fondersi e dar vita ad una goccia più grande, ad una goccia nuova che racchiuda le energie e i tratti delle sue parti originarie. Morale: un amico che si sieda di fronte a te, che passeggi con te in una fredda sera d'inverno e che ti ascolti o che ti parli, mentre affonda le mani fredde nelle tasche del cappotto, è forse l'essenza dell'esistenza stessa nonostante il "virtuale" ti prometta di più. Beh, mie solitarie ed innumerevoli goccioline, adesso vi saluto e .......... speriamo in un magnifico e scrosciante "temporale". Ciao, Ale ! |
AREA PERSONALE
C. S.
COLONNA SONORA
Moonlight Serenade
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Nickname: Bennyeal
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Sesso: M Età: 66 Prov: BA |
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Siete liberi di inserire le vostre immagini e, cosa più importante, i vostri pensieri
...i miei occhi, lo specchio della tua anima
In un mare di lacrime,
costellato di effimeri colpi di luce,
si perpetua il dolore,
denso dei suoi pesi e delle sue misure,
denso come il sangue del corpo
o della mente.
Il vento
mi ruba il sogno
e il brivido che mi rimane
a serpeggiare tra le ossa stanche
mi riporta l'immagine
reale
di una vita in ginocchio,
che si arrende
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il 23/03/2008 alle 15:52
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