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La CGIL come L'Armata Rossa

Post n°567 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da leo.fortuna
 

Se manifestare un'opinione significa esprimere un proprio libero pensiero riguardo qualcosa o qualcuno, nello specifico ritengo di averne pieno titolo perché frutto dell'esperienza diretta di una lunga militanza nella CGIL, come iscritto, segretario aziendale e rappresentante sindacale in forma elettiva.
Ho smesso di esserlo, per giusta causa, dal primo giorno di pensionamento.
Ma veniamo al dunque.
L'opinione che mi accingo ad esplicitare riguarda l'iniziativa presa a livello nazionale per promuovere tre referendum abrogativi di leggi ritenute gravemente lesive degli interessi dei lavoratori.
Attraverso la raccolta di tre milioni di firme la CGIL ha promosso i seguenti tre referendum:
-Abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti
-A disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)
-Abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi.
La Corte Costituzionale, in data 11 gennaio scorso, ha dichiarato ammissibili i primi due ed INAMMISSIBILE il terzo.
Quindi non si terrà il referendum sull’articolo 18 proposto dalla Cgil che mirava ad abrogare le modifiche apportate dal Jobs Act allo Statuto dei lavoratori e a reintrodurre i limiti per i licenziamenti senza giusta causa. 
Normalmente il giudizio della Consulta si rispetta senza nulla eccepire, per la CGIL questa regola non ha alcun valore.
Infatti, attraverso la dichiarazione della Segretaria generale ci hanno fatto sapere che: 
“Valutiamo se ricorrere ala Corte europea sull’articolo 18”, 
“Continueremo la nostra iniziativa contrattuale e valuteremo di ricorrere alla Corte Europea, perché siamo convinti di aver rispettato le regole”,
“Non è che il giudizio della Corte di oggi fermi la battaglia sull’insieme della questione dei diritti”.
Insomma chi è abituato a "rivendicare" come le più giuste in assoluto le proprie opinioni non si ferma neanche di fronte alle norme precostituite del vivere civile.
Ed è in questo atteggiamento prevaricante che mi nasce spontaneo paragonare l'attuale CGIL all'ARMATA ROSSA.
La ricordate? Vi rinfresco, sinteticamente, la memoria.
L'Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini, più nota come Armata Rossa, fu il nome dato alle forze armate russe dopo la soppressione delle forze zaristedelle nel 1917.
L'aggettivo “rossa” fa riferimento al colore tradizionale del movimento socialista e comunista. L'Armata Rossa, guidata direttamente da Stalin con la collaborazione di fedeli generali, svolse una funzione determinante durante la seconda guerra mondiale, sconfiggendo in circa quattro anni di violente e sanguinose battaglie la grande Germania nazista, portando a termine vittoriosamente il conflitto con la conquista di Berlino e Vienna.
Una assimilazione azzardata? Irriguardosa?
Nulla di tutto questo. Nel seguito sarò più particolareggiante.

 
 
 
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