Creato da leo.fortuna il 17/08/2012
Opinioni in libertà

Area personale

 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« Nuova legge elettorale: ...Quel tarlo insopportabil... »

Il caso ILVA dimostra drammaticamente i limiti del Jobs Act.

Post n°649 pubblicato il 14 Ottobre 2017 da leo.fortuna
 

Comunque e ovunque ti giri, si presenta angoscioso il problema del lavoro.
Ogni famiglia ha un figlio disoccupato o, se fortunata, un figlio precario.
Si enfatizzano i dati statistici che evidenziano miglioramenti occupazionali ma la classe politica tutta, resta sotto accusa perché non riesce a frenare tale emorragia.
Parliamoci chiaramente: l'ultima legge di riforma del lavoro, più nota come Jobs Act, in realtà sta creando l'incresciosa situazione di affermare una occupazione precaria a vita.
Un esempio eclatante di tale fallimento è il tentativo di come risolvere la crisi aziendale che ha investito l'ILVA di Taranto.
Le parti sociali ed il governo si sono interrogati su come far coesistere sviluppo e rilancio dell'azienda prevedendo di lasciare a casa migliaia di lavoratori.
Certo di fronte allo spettro variabile dell'economia, non sempre è possibile operare soltanto a "fin di bene", per aspetti umanitari.
Il problema degli esuberi era risaputo e, per quanto doloroso, il taglio del personale era già previsto negli accordi tra le parti. Dovrà avvenire ed avverrà proprio nel rispetto degli accordi sottoscritti.
A questo punto, però, interviene un altro capitolo del tutto imprevisto: gli stipendi e scatti di anzianità di coloro che restano dipendenti dell'azienda, varieranno in peggio, perché verrebbero riassunti con il sistema del Jobs Act, a tutele crescenti.
Con l'evidente vantaggio dell'azienda per i costi in meno rispetto a quelli originariamente previsti.
Eccoli gli effetti dirompenti del JOBS ACT.
LE TUTELE CRESCENTI SONO UN VERO FLAGELLO PERCHÉ NON PERMETTONO DI MIGLIORARE LA PROPRIA POSIZIONE LAVORATIVA, CAMBIANDO AZIENDA, IN QUANTO NON VIENE RICONOSCIUTA L'ANZIANITÀ PREGRESSA NE TANTOMENO LA TRASFERIBILITÀ DEL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO DI CUI SI È IN POSSESSO.
Ritengo sarà impossibile trovare una soluzione soddisfacente, perché nessuna delle parti vorrà rinunciare a proprie convinzioni.
La politica e le istituzioni solidarizzano con i lavoratori ma è pura ipocrisia perché questa incredibile situazione, facilmente reiterabile, l'ha creata proprio la politica.
E intanto il lavoro langue.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963