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« LIBERI E UGUALI, nati NO...Pensare con la propria t... »

Maria Elena Boschi vittima del sospetto, in regime di delazione.

Post n°674 pubblicato il 13 Gennaio 2018 da leo.fortuna
 

La vicenda che ha minato l'esistenza di Maria Elena Boschi sul caso di Banca Etruria è di una gravità inaudita.
Tutto ebbe inizio per un sospetto avanzato da Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della sera, in un suo libro.
L'allora Ministro per le riforme del governo Renzi, avrebbe brigato per favorire e tutelare interessi famigliari nell'ambito della banca.
Da allora un susseguirsi di vere e proprie aggressioni, nei confronti dell'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, apparentemente concluse di recente ma che riemergeranno nella già avviata campagna elettorale.
Alla luce dei fatti è nata in me la certezza che alimentando il sospetto per indebite ingerenze della politica, tutti coloro che si sono interessati al problema, hanno intessuto ragionamenti improntati alla alla ricerca di punti deboli dell'accusata, con l'intento di calunniarla e creare, così, sospetti da inoculare nella mente della gente.
Missione compiuta?
Non direi, perché se riconduciamo il ragionamento all'ultima deposizione fatta alla Commissione parlamentare d'inchiesta dall'ex Presidente della CONSOB, i molti sospetti avanzati da chicchessia trovano poca credibilità. 
Conseguentemente, avanzare sospetti quando non si hanno prove è un atto di vigliaccheria.
Insomma dall'audizione di Vegas, sappiamo con certezza che Maria Elena Boschi lo ha incontrato pubblicamente alcune volte: al ristorante, al ministero e in cene pubbliche.
E tutto ciò non evidenzia alcuna anomalia per il caso in argomento, perché è del tutto normale che chi ha responsabilità politiche debba operare in contesti istituzionali.
Ciò che, invece, è apparsa anomala, in sede di audizione, è stata una dimenticanza alquanto grave del Presidente CONSOB.
Si è saputo successivamente che Vegas avrebbe anche scritto alla Boschi un sms per invitarla a casa sua alle 8 del mattino.
È legittimo stupirsi che Vegas si sia ricordato di tanti incontri della Boschi e non di quel messaggino?
Smemorato o volutamente malizioso per non dover spiegare pubblicamente di quell'invito difficile da qualificare?
Sulla scorta di quest'ultimo sospetto mi pare di dover ritenere giusto che Maria Elena Boschi continui ad opporsi con determinazione a tutti gli attacchi rivelatisi inutili e che non si sia dimessa dall'attuale incarico di governo.
E bene ha fatto il Premier Gentiloni, con tutto il governo, ad appoggiarla incondizionatamente, sostenendola nelle sue ragioni.
Così come benissimo ha fatto il suo partito ad annunciarne la ricandidatura alle imminenti elezioni politiche.
E chissà, che a compensazione dei vergognosi attacchi subiti, chi ne avrà facoltà, riconoscendone  competenza, onestà e impegno, la nomini Presidente della Camera dei Deputati.
Sarebbe un equo indennizzo.
Certo è che gli effetti del sospetto sono devastanti.
A riguardo l'indimenticabile giudice Giovanni Falcone tenne a farci sapere, tempo fa, che "la cultura del sospetto non è l’anticamera della verità, è l’anticamera del khomeinismo".

 
 
 
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