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« Inutile negarlo...Un APPELLO che merita rispetto »

Oggi: Festa della Donna.

Post n°863 pubblicato il 08 Marzo 2020 da leo.fortuna
 

Oggi si celebra la FESTA DELLA DONNA ed io desidero esprimere un AUGURIO particolare ad una donna che merita anche infiniti RINGRAZIAMENTI.
Federica Brena, medico presso l’ospedale “Humanitas Gavazzeni e Castelli” di Bergamo, dopo 12 ore di turno notturno, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook per renderci edotti su quella che è la reale situazione che ci opprime per effetto del Coronavirus.
CI FA SAPERE, PER INDURCI A RIFLESSIONI E DISCERNIMENTO, CHE:
"Questa foto ritrae la fine della mia guardia di ieri, quando dopo 12 ore passate respirando in quella mascherina, mi sono spogliata dellarmatura da guerra. Sì, perché sembra di essere in guerra. Io non lho mai vissuta, ma me limmagino un po’ così, una guerra contro un nuovo e sconosciuto nemico”.
FATTA TALE PREMESSA, COSTERNATA, AFFONDA:
"Ripenso ai ricoveri che si sono succeduti uno dopo laltro, senza sosta, alle persone che non respirano e che strabuzzando gli occhi ti guardano imploranti buone notizie, ai pazienti che non possono comunicare con i cari perché in isolamento. A chi muore solo perché positivo al virus, ai parenti a casa che non possono dare unultima carezza al loro caro. Ripenso ai pazienti che ho visitato, alcuni dei quali non poi così anziani o fragili, eppure in un letto senza riuscire a respirare. Ripenso a quanto mi prudeva la mascherina, alla vista offuscata nella visiera protettiva e al fatto che ormai i presidi di protezione scarseggiano. Ripenso ai colleghi che mi hanno dato una mano agli infermieri che si fanno in quattro per cercare di fronteggiare lemergenza. Ripenso al: <ti aiuto io a fare questo ricovero> e pure agli insulti ricevuti, perché purtroppo ci sono anche quelli. Anche in una situazione di emergenza come questa”.
CONCLUDENDO, CON ESTREMA AMAREZZA E DUREZZA:
"A chi ancora nega che la situazione sia grave, a chi, senza essere del mestiere, dice che è solo uninfluenza, a chi non rispetta le limitazioni alla vita sociale, a chi si ritrova in gruppo, che è ora di smetterla. Gli ospedali sono ridotti a lazzaretti. La sanità rischia il collasso, tutte le attività in elezione sono drasticamente ridotte o sospese. Gli altri malati che fine faranno? Vi rendete conto della gravità della cosa?”
CONCLUSIONI TESE A SOTTOLINEARE L'IMPORTANZA DI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI RESPONSABILI, NELL'INTERESSE GENERALE. (FONTE:HuffPost)
Onore al suo sacrificio ed infiniti ringraziamenti per l'alto senso di responsabilità e professionalità.

 
 
 
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