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Un sussulto questa estate precoce.
Una fanciulla che vive il menarca.
Papaveri danzano con spighe,
camomilla e fiori d'erica,
su sfondi di fieno falciato e azzurro cielo.
Riscopro atti impuri che amo,
fra le curve sinuose del pensiero,
consumati fra campi di orzo all'ombra di rubinie secolari.
Sudore su sudore.
Sudore che disseta,
che placa,
stemperando seme e ardori,
su tavolozze di pittori paesaggisti.
Urla la pelle,
e con lei il pensiero irriverente,
avvinghiato a pennelli di martora
che col colore ne cantano le gesta.