Creato da cantieriaperti2013 il 01/02/2013

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Sapori dalla pianura

 

 

Alla scoperta della Biodiversità agraria con gli Agricoltori Custodi

Post n°7 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da cantieriaperti2013

La Biodiversità marchigiana è stata al centro dell’incontro “Dalla tradizione il futuro”, relativo al ciclo di appuntamenti “I Giovedì del Gusto” organizzati da Regione Marche in occasione di Expo 2015.

Il lungo dibattito sulla Biodiversità ha portato a riconoscerle un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile del progresso umano, soprattutto in campo agricolo, dove è costituita da una numerosa quantità di colture vegetali ed animali che si sono affermate nel corso dei millenni.

Ogni territorio racchiude ricchezze uniche che ne caratterizzano la specifica identità: la varietà o razza locale; lo stretto legame tra risorsa territoriale e gli usi, le conoscenze, le abitudini e tradizioni della popolazione; l’attività degli Agricoltori Custodi che rappresentano nel territorio un punto di eccellenza per la conservazione, la gestione, l’informazione e la divulgazione del materiale genetico autoctono.

Gli “Agricoltori Custodi” recuperano o tutelano colture ancestrali, più che mai attuali nel gusto, ma soprattutto sane e non geneticamente modificate; riscoprono sapori antichi e ci insegnano come la terra possa essere davvero generosa e meritevole di rispetto. Grazie a questi agricoltori ed allevatori, che per passione, cultura e dedizione hanno creduto nelle loro coltivazioni conservandole nel tempo, in occasione dell’incontro di Milano, abbiamo potuto affrontare un percorso di conoscenza e scoperta delle eccellenze che il territorio regionale può offrire.

Dalla Cicerchia di Serra de’ Conti, antichissimo legume diffuso nell’area mediterranea e nel centro sud della nostra penisola che dopo decenni di abbandono è stato recuperato e coltivato nelle colline marchigiane, alla Sapa (nettare d’uva), un mosto cotto che un tempo si preparava con grande cura in tutte le famiglie contadine, il percorso ha veramente rappresentato una scoperta di tradizioni e culture che formano un patrimonio di eccellenza, non imitabile.

 
 
 

L'APERITIVO CHIANTIGNO E' IN CARTA AL TEATRO NAZIONALE BARCLAYS DI MILANO

Post n°6 pubblicato il 02 Luglio 2015 da cantieriaperti2013

Milano, 29 giugno 2015- "Una piccola e grande gioia" : così la brava sommelier ed esperta gastronomica Diana Zerilli ha commentato la novità circa l'elegante aperitivo da lei scrupolosamente creato, il Chiantigno, alla redazione dell'Associazione Internazionale "Borghi Europei del Gusto".

L'aperitivo Chiantigno è realizzato col vino Chianti Colli Senesi Docg dell'Azienda Mormoraia di San Gimignano.

La novità consiste nel fatto che tale aperitivo è da ora in carta presso il prestigioso Teatro Nazionale Barclays di Milano, sito in Piazza Piemonte: una notizia che ha colto preparati i comunicatori dei Borghi Europei del Gusto, sempre attenti alla valorizzazione dei territori locali.

oooOOOooo

L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto è stata costituita nel 2009 per valorizzare e promuovere la conoscenza e lo sviluppo delle culture locali, collegando borghi e territori europei poco conosciuti, attraverso scambi culturali e istituzionali di carattere enogastronomico, storico, ambientale, artistico e professionale. L'Associazione riunisce enti locali e associazioni che operano nelle comunità locali, confrontando le rispettive esperienze, ispirandosi ai principi dell'interculturalismo del Consiglio d'Europa. Sono oltre 30 i borghi e i territori italiani che hanno aderito all'Associazione Internazionale, che è presente in 15 Stati europei. L'Associazione è organizzata per unità tematiche che sono chiamate “Azioni”, per ognuna della quali si crea un circuito di borghi e territori. Ogni Azione è aperta alla partecipazione di tutte le entità italiane ed europee (comuni, associazioni, consorzi e altre organizzazioni), che vogliano parteciparvi.

 
 
 

Il Sistema dei Navigli per Expo : i Percorsi di Leonardo /1° maggio

Post n°5 pubblicato il 27 Aprile 2015 da cantieriaperti2013

 

La speciale unità di informazione del progetto 'Comunicare per esistere 2015' (promosso dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e dalla Associazione l'Altratavola),interviene il 1° maggio alla Darsena di Milano per l'installazione di un promo point

sul tema ' Il sistema dei Navigli per Expo : i Percorsi di Leonardo', a cura di Navigli Lombardi Scarl.

Sono 5 i Navigli lombardi: Bereguardo, Grande, Martesana, Paderno e Pavese. Si tratta dei più antichi canali artificiali d'Europa. Costruiti a partire dal XII secolo permettevano di collegare Milano con il Lago Maggiore (attraverso il fiume Ticino), con il lago di Como (attraverso il fiume Adda) e con la città di Pavia e il fiume Po. Erano importanti vie d'acqua per il trasporto e per l'irrigazione dei campi. Lungo questi canali si è sviluppato, nei secoli, un grande tesoro rappresentato da nobili residenze estive, mulini, castelli, abbazie, paesaggi rurali e naturali bellissimi.

Il Sistema Navigli non è stato progettato solo per il trasporto di merci e persone, ma anche per l'irrigazione. Ancora oggi gli agricoltori traggono l'acqua per le loro coltivazioni dalle bocche che furono oggetto di studio di Leonardo. Su questa quasi millenaria storia agricola si è sviluppata una cultura gastronomica, legata alla stagionalità e all’eccellenza delle produzioni locali.

Navigli Lombardi sta lavorando per ricostruire i Percorsi di Leonardo nel territorio del Sistema Navigli, per riscoprire il fascino della storia e dell’arte, ma anche delle opere dell’ingegno, che impregnano quel territorio e le zone circostanti nelle quali Leonardo visse e lavorò. Il tratto di percorso proposto nell’estate 2013 riguarda solo alcuni dei siti leonardeschi milanesi e un tratto del Naviglio Martesana, ma dal 2014 è disponibile il percorso completo, da compiersi anche con tratti di navigazione sui Navigli e su piste ciclabili.

La prima parte dei Percorsi di Leonardo è stata realizzata con la collaborazione di PADIGLIONE ITALIA Expo 2015, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Vaprio d’Adda e Parco Adda Nord con il suo Ecomuseo di Leonardo.

 

La Conca dell’Incoronata : sede di iniziative nel corso di Expo 2015

 

La Conca dell’Incoronata, il nome della quale è dovuto alla vicina omonima chiesa del XIV secolo, è sita in fondo a Via San Marco all’interno dei bastioni dopo il cosiddetto “Tombun de San Marc”. Successivamente fu detta, insieme al ponte retrostante, anche “Conca delle Gabelle” perché in quel punto d’ingresso in Milano si esigeva il pagamento delle gabelle, cioè delle tasse indirette sugli scambi e consumi di merci e il trasporto delle persone. La Conca dell’Incoronata è riconosciuta come opera monumentale con vincolo n. 553 del 17 Luglio 1967 in quanto unico resto del Naviglio Martesana nel centro storico milanese, caratterizzato dalla sopravvivenza dell’ultimo ponte antico sul Naviglio, dell’ultima chiusa e dalla garitta, resti di originali attrezzature addette alla navigazione. La Conca dell’Incoronata oggi si presenta senz’acqua, con i portoni di legno fatiscenti (ancorchè restaurati nel 1996) ma identici a quelli disegnati da Leonardo da Vinci e oggi visibili nel Codice Atlantico (f. 240 r-c) conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, e con il ponte in ceppo d’Adda e la garitta in mattoni. Attualmente sono in corso i lavori di restauro diretti da Navigli Lombardi scarl che porteranno alla manutenzione delle porte vinciane della Chiusa e alla valorizzazione della Conca.

 

Navigli Lombardi : la mission

Navigli Lombardi è una società che persegue la promozione e la valorizzazione culturale e turistica del Sistema Navigli, cioè della rete degli storici Naviglio Grande, Naviglio Martesana, Naviglio di Paderno, Naviglio Pavese e Naviglio di Bereguardo, del territorio da essi lambito e della loro geo-comunità. I Soci fondatori sono Regione Lombardia, le Province, i Comuni e le Camere di Commercio di Milano e Pavia, il Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi. Ad essi si son aggiunti 40 dei 49 comuni rivieraschi.

 

Navigli Lombardi opera per:

 

- valorizzare il patrimonio culturale materiale ed immateriale;

- promuovere il turismo anche attraverso servizi di navigazione interna;

- realizzare eventi con il coinvolgimento delle comunità locali in partnership pubblico-private;

- avviare progetti di sviluppo territoriale attraverso partnership pubblico private;

 

- creare occasioni per il tempo libero, lo sport ed il benessere anche attivando finanziamenti da fondi, europei , statali e regionali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

A Marcon, per la presentazione del percorso lungo lo Zero, per Comunicare per Esistere 2015

Post n°4 pubblicato il 26 Marzo 2015 da cantieriaperti2013

Elisa Pasin in StoriAmestre così scrive :

Dopo un ripido e turbolento salto d’acqua lo Zero sembra “rasserenarsi”, muovendosi pacato verso il borgo del Colmello, appartenente al Comune di Marcon (provincia di Venezia). Giunge, quindi, a Marcon, dove, rettilineo e anonimo, lambisce la chiesa di San Giorgio e si dirige verso la frazione di Bonisiolo dov’è possibile ancora oggi scorgere un vecchio mulino in disuso dal 1950 circa, anche se il fiume in quel tratto è stato deviato tra il 1970 e il 1971.

Immagine in linea con il testo

Ponte sullo Zero in via Zermanesa a Marcon.

Di questo mulino restano, a testimonianza della sua funzionalità, alcuni ruderi come l’arco sotto cui scorreva l’acqua del fiume. Qui ho potuto constatare come il letto del fiume si allarghi e le sue acque si facciano più tranquille e come cambi, anche se parzialmente, la vegetazione che attornia i suoi argini che si arricchisce di canne palustri.”

 

E proprio a San Liberale di Marcon si svolge uno stage di informazione presso l'Agriturismo Nonna Rina, per presentare il percorso de I Mulini del Gusto, unità tematica del progetto 'Comunicare per Esistere 2015',promosso dall'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e dall'Associazione l'Altratavola.

 

Lo Zero (Zero/'zɛro/ in veneto) è un fiume di risorgiva del Veneto.

Nasce tra San Marco e Campigo, non lontano da Castelfranco Veneto. Scorre attraverso la bassa provincia di Treviso (anche se un breve tratto iniziale è sotto quella di Padova) procedendo grossomodo in direzione sud-est; entra infine nella provincia di Venezia a Quarto d'Altino e si getta nel Dese praticamente in corrispondenza della sua foce nella Laguna Veneta poco a sud-est dell'odierna Altino. Durante il suo corso, tocca gli abitati di Badoere, Zero Branco, Mogliano Veneto e Marcon. Tra i vari canali e fossi che vi si immettono, il principale è il rio Vernise, che affluisce da destra poco dopo il centro di Zero Branco.

Il nome, anticamente scritto Iarius, Iarus o Zayro, deriverebbe dal personale di un colono romano (Darius e simili) a cui erano affidate le terre circostanti. Originariamente sfociava nel Sile, ma dal 1532 il tratto finale fu modificato artificialmente, portando all'attuale situazione.

Il suo bacino idrografico ricadeva nelle competenze del consorzio di bonifica Dese-Sile, di recente assorbito dal consorzio di bonifica Acque Risorgive.

 

Mulini

Lo sfruttamento delle sue acque permise la costruzione di numerosi mulini sin dal medioevo, alcuni dei quali funzionarono a pale sino agli anni sessanta del Novecento. La maggior parte di queste strutture furono aperte a partire dalla metà del XVI secolo quando, attraverso il canale artificiale di San Marco ed una roggia, fu aumentata la portata del fiume sottraendo grosse quantitativi d'acqua al Sile.

Sappiamo che nel 1678 erano funzionanti lungo il percorso dello Zero otto mulini, per un totale di diciassette ruote. I più antichi erano i mulini "Contarini" di Levada e "Tiveron" di Sant'Alberto, risalenti al Cinquecento. Quindi, scendendo verso la foce, si incontravano il mulino di Sant'Alberto (1667, sempre dei Contarini). Giunti a Zero Branco, si incontrava il mulino dei Grimani (seconda metà del XVII secolo, ricostruito nel 1727). Poi il mulino di Campocroce, il mulino del Terraglio a Mogliano (1663, appartenente al medico Francesco Brachi). A Marcon si trovavano invece il mulino dei Priuli, demolito nell'Ottocento, e il mulino Bonisiolo: già proprietà delle monache di Santa Caterina di Venezia, ha funzionato sino al 1970.

 

 
 
 

A Revere per la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

Post n°3 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da cantieriaperti2013

L'intervento del Sindaco di Revere, Sergio Faioni e del Presidente della Pro Loco, alle giornate di informazione di Aquositas ad Altino (Ve), nel quadro delle iniziative del progetto Comunicare per Esistere 2015, ha rappresentato un esempio di come un'Italia forse 'minima', ma ricca di storia cultura e volontà di emergere e valorizzarsi, stà affrontando le sfide di questi tempi incerti e confusi.

L'inserimento di Revere nella rete dei borghi europei del gusto, permetterà al piccolo borgo sul Po di partecipare ad iniziative di scambio culturale, a campagne di conoscenza per 'informare chi informa', come è nello spirito del progetto.

Dopo l'intervento ad Altino, domenica 1° marzo, Palazzo Ducale ospiterà un importante incontro in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate : L'Ostiglia-Treviso volano per il rilancio di tutto il nostro territorio.

Sono previsti interventi della Dott.ssa EMANUELA ANGHINONI dell'ASL di Mantova per la presentazione dei benefici della mobilità dolce sullo stile di vita delle persone; Avv. ENRICO SPECCHIO Coordinatore Regione Veneto Progetto Strategico GREEN TOUR VERDE IN MOVIMENTO per la Valigia dei sogni della Lombardia; UMBERTO ROVALDI Architetto Paesaggista, vice Presidente di Co.Mo.Do. per il recupero e collegamento delle stazioni ferroviarie di Ostiglia e Revere (Dalle rotaie alle bici); PINO TERRALAVORO Presidente del Comitato Ostiglia ciclabile e Arch. PAOLO PETRIN per come è stata recuperata la Ostiglia-Treviso nelle province di Treviso, Padova e Vicenza; Ass. VITTORINO MALAGO' del Comune di Felonica per Stazioni ferroviarie, intermodalità di trasporto e turismo, LA BICICLETTA VA IN TRENO SULLA FERRARA-SUZZARA; saranno presenti e interverranno anche: la Dr.ssa LORENA ZANNI dell'assessorato comunale all'Ambiente e l'exSindaco di San Giovanni in Persiceto (BO) ANDREA MORISI, storico ideatore e sostenitore del recupero a greenway dell'exferrovia (variante di tracciato) Bologna-Verona, i quali ci parleranno di come sono riusciti ad acquisire in comodato gratuito da RFI il sedime ferroviario dismesso e di come stanno procedendo il loro progetto e le sue realizzazioni; - l'Arch. PAOLA BASSI della Regione Emilia-Romagna che ci aggiornerà sulla medesima iniziativa di mobilità dolce sulla rotta Bologna-Verona volta a raggiungere quanto meno Revere e Ostiglia condotta innanzi anche da Bologna e da Modena (Provincie e Regione), con particolare attenzione alle "aree di confine o di cerniera"; - GIULIA CORTESI, FIAB project manager, che traccerà una sintesi aggiornata dei migliori esempi europei di ricadute economiche del cicluturismo sul territorio; - l'Arch. ANTONIO ANGELILLO, Direttore Acma Centro Architettura, che ci parlerà di una ineteressante esperienza di workshop da lui diretto recentemente in Lombardia sul tema del paesaggio e della mobilità dolce.

La redazione della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto interverrà a Revere fin da sabato 28 febbraio, al fine di realizzare le interviste e le visite per il percorso del gusto di Comunicare per Esistere 2015.



 
 
 
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