Creato da sinaico il 08/05/2008

Rivotorto

fede e vita - natura e grazia

 

 

Magistero papale

Post n°1363 pubblicato il 09 Febbraio 2024 da sinaico

Il magistero papale è tale solo se in continuità con quello di 2000 anni di Tradizione.

In quanto agli insegnamenti del Papa come dottore privato (e perciò non come Pastore universale), almeno non devono contraddire la dottrina consolidata di 2000 anni di Tradizione.

Infatti, se nella Pastorale il Papa, sebbene sorretto da una grazia speciale, può essere soggetto a errori di interpretazione riguardo alla realtà del mondo, quando insegna, anche privatamente, sebbene non sia infallibile (nel definire una dottrina), comunque non può sbagliare (cioè contraddire una dottrina ammessa, anche se ancora non fosse definita).

Secondo questa tesi, che la Chiesa però non ha definito, cioè che è assurdo il solo ipotizzare che il Papa sbagli consapevolmente (a parte imprecisioni espressive), se un Papa dicesse chiaramente e ostinatamente una cosa che devia dal cammino di 2000 di Tradizione, non sarebbe un vero Papa, ma un falso Papa.

Ma c’è anche una seconda tesi che verso cui la Chiesa non si è mai pronunciata definitivamente, e cioè che il Papa come direttore privato, sebbene sorretto da una grazia speciale, possa sbagliare.

Parlando di Papa Francesco, è assurdo definirlo eretico. Può aver usato espressioni che si prestano all’equivoco e che, a volte, ha successivamente aggiustato, ma tutto ciò che ha detto riguardo alla fede e alla morale può essere, con un po’ di buona volontà, ricondotto alla dottrina della Tradizione.

Non è dunque sulla dottrina che sbaglia ma, semmai, in altri campi e in certi modi.

Ma è soprattutto nel campo della pastorale, in cui, pur possedendo una speciale grazia di stato non è garantito dagli errori, che, sebbene è da presupporre in buona fede, in certi casi ha sbagliato fino a dare scandalo.

Riguardo alla pastorale, infatti, che si basa sulla lettura dei fenomeni sociali, storici e psicologici, il Papa può essere condizionato da una poca o cattiva informazione, dalla scarsa conoscenza di certi fenomeni sociali e storici, e, anche, da ideologie, paure e preconcetti.

Un esempio chiaro è la dichiarazione “fiducia supplicans”, del Dicastero per la Dottrina della Fede, ma da lui approvata, sulla benedizione delle coppie irregolari, comprese le coppie omosessuali.

Dottrinalmente non ci sono errori, perché il documento mette in chiaro fin dall’inizio che le coppie irregolari non sono in alcun modo riconosciute dalla Chiesa e rappresentano un disordine morale oggettivo, eppure pastoralmente si permette, in contraddizione alla dottrina, di poter benedire le coppie irregolari.

Scandali simili, più o meno evidenti, sono stati: il la processione dell’idolo pagano della Pachamama in Vaticano, e il prostrarsi ad essa di alcuni, anche ecclesiastici; l’elogio, come politico, dell’abortista militante Emma Bonino; il poco impegno dimostrato nel combattere i poteri forti e le lobby internazionali; la mancata risposta ai “dubia” di alcuni cardinali in seguito alla pubblicazione dell’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia”; il poco impegno nel favorire il diritto a non emigrare; l’essersi circondato di collaboratori progressisti e, a volte, omosessualisti, o comunque accusati di abusi o di aver protetto degli abusatori…

Ciò però non toglie che ha anche detto e fatto anche molte cose buone, che va rispettato, e che va ubbidito (a meno che non ordinasse di commettere un peccato).


 
 
 

L'insegnamento di Papa Francesco

Post n°1362 pubblicato il 24 Gennaio 2024 da sinaico


Fides e ratio: fede e ragione.

La fede supera la ragione e la ragione giudica in conformità alla fede, smascherando gli errori.


E se è vero che la ragione è fallibile a causa del peccato, è anche vero che la Chiesa, e personalmente il Papa, per volere divino può approfondire la fede e confermarla.

In ogni caso, sebbene la ragione possa fallire, se è vera ragione riesce sempre a capire quando viene negata chiaramente un’affermazione come un chiaro articolo di fede, che sia dogmatico o di dottrina irreformabile. 

Ad esempio, per qualunque ragione si dicesse che i rapporti omosessuali non sono materia di peccato grave, si contraddirebbe la fede.


Il problema di oggi non è tanto quello che ci sono Pastori che si dichiarano apertamente in contrasto con le verità delle fede, cioè non ci sono Pastori formalmente eretici, ma a volte alcuni sembrano favorire gli errori.


Per cui non è vero che il Papa è eretico, né potrebbe esserlo, visto la promessa di Cristo, ma a volte è sembrato potesse scandalizzare non facendo una chiarezza che tutti potessero afferrare o permettendo cose, come la venerazione dell’idolo della Pachamama in vaticano, che sembrano contrastare con tutta la prassi bimillenaria della Chiesa, basata sulla fede.

Com’è possibile questo?


Per alcuni il Papa, pur essendo infallibile come dottore universale, può sbagliare come dottore privato, mentre per altri egli, sebbene come dottore privato non sia infallibile, cioè non abbia il soccorso divino per insegnare infallibilmente una nuova dottrina, anche come dottore privato non può sbagliare, cioè non può contraddire volutamente la dottrina tradizionale della Chiesa.


Consideriamo, riguardo al caso della Pachamama, questa seconda ipotesi che, sebbene non faccia parte della dottrina irreformabile (almeno non pare farne parte), tuttavia sembra la più probabile.


Se è vero che il Papa non ha insegnato che l’idolatria è lecita, a quanto pare l’ha permessa.

Di conseguenza ci si può domandare se il Papa, se davvero ha permesso il culto verso la Pachamama, possa essere giudicato in peccato mortale (a meno finché non si pente pubblicamente facendo rientrare lo scandalo), in quanto non è possibile che abbia una coscienza erronea.


A meno che, tra la coscienza e la psiche che la dovrebbe manifestare, non vi sia la piena corrispondenza, cosicché egli possa avere percezioni non aderenti alla piena realtà in modo che anche per lui sia possibile seguire la propria coscienza in modo distorto, tanto da poter arrivare ad avere una consapevolezza psicologica invincibilmente erronea. In tal caso sbaglierebbe solo sull’approccio pastorale a causa di percezioni psicologiche non corrispondenti alla fede. Un’ipotesi che, però, pare azzardata.


Escludendo questa possibilità, c’è sempre l’ipotesi di una mancanza di realismo, che fa sì che fa sì che egli possa dare giudizi storici, sociologici, psicologici, filosofici… sbagliati, e perciò, sotto questo aspetto, può produrre una pastorale non all’altezza e in se stessa perfino controproducente.

 
 
 

Potere

Post n°1361 pubblicato il 07 Gennaio 2024 da sinaico

Ogni potere fa riferimento a Dio. Sempre.
Sia quello spirituale che, anche se in modo diverso, quello temporale: politico, economico, giuridico, burocratico…
Facendo riferimento a Dio, che è il Signore assoluto, l’uomo lo esercita in senso relativo, cioè nella pienezza, ma limitato in alcuni settori.

Così la Chiesa non ha potere né sulla fede, se non garantendone l’integrità e approfondendola, né sulle coscienze, e il potere temporale deve essere conforme alla legge morale naturale e al bene comune, nel rispetto delle libertà personali e del principio di sussidiarietà.


Il  fatto, però, è che, col peccato originale, l’uomo è incline ad abusare del suo potere, sia che sia un uscere che può far saltare una file col compenso di una mancia, sia che sia un maresciallo che scrocca un taglio gratis dal barbiere (a meno di una vera amicizia), fino ad arrivare a chi detiene poteri molto grandi, come quello dell’informazione, che può “piegare” la verità per i propri fini.


Come la Chiesa non può entrare nel dibattito scientifico sui cambiamenti climatici millantando certe opinioni alla moda come fossero verità di fede, ma deve attenersi solo ai principi che devono regolare la ricerca e le eventuali decisioni politiche (ad esempio, si è espressa favorevolmente sulla moralità dei trapianti di certi organi come il cuore, purché vengano espiantati a morte certa avvenuta, cosa che sta alla scienza constatare, che però dice che per espiantare il cuore occorre che sia battente, e perciò, di fatto, tali trapianti sono immorali), così il potere temporale, che non si basa su nessuna rivelazione, deve poter essere frazionato e controllato in ogni suo aspetto.


Non ha importanza il sistema di esercizio del potere: può essere elettivo e a tempo, come lo è il sistema parlamentare occidentale, o fino alla pensione, come nel caso di certi burocrati e magistrati, ecc.: l’importante è che sia ristretto e controllato. E, in ogni caso, a meno di casi particolari, gli abusi possono, e spesso devono, essere disubbiditi.
Così un monarca non deve essere assoluto, a meno che non faccia direttamente riferimento a una costituzione precisa o alla legge morale, che ne delimitano chiaramente l’azione di abuso sulla vita dei sudditi.


E in campo economico occorre che le regole siano imposte dallo stato a difesa dei più deboli, e in ogni caso l’accumulo continuo delle risorse va scoraggiato e, anche, impedito.
L’esperienza dimostra che, in genere, chi può fare una cosa di cui ha voglia, la fa senza pensare al diritto: basta averne le possibilità, cioè il potere di fatto, anche se supera quello di diritto.

Così se un magistrato può dare giudizi contro una parte politica senza subirne le conseguenze, lo farà, anche se non ne ha il diritto. Per questo occorrono controlli che, però, non blocchino o rallentino la società.

La gestione della società dovrebbe moralmente ispirarsi alla famiglia (sebbene anche là non di rado ci sono abusi, che vanno impediti). Per cui dovrebbe ispirarsi anche a una gestione di potere paternalista, nel senso migliore del termine, e non nel senso che gli hanno dato gli anti cristiani.

Ma il problema è che, in pratica, chi prevarica il diritto può diventare così potente da imporre la propria egemonia.Questo è il potere del male, da cui, naturalmente, ci si può difendere nei modi opportuni, anche, se è il caso, attraverso l’uso proporzionato della forza.

Ma rimane il fatto che il male tende ad accumulare potenza, mentre il bene tende a distribuirla.Come contrastare il potere del male?

Se i buoni lo contrastassero con la sua stessa logica, allora, non avendo di solito gli stessi mezzi, a livello temporale, confidando esclusivamente nel diritto a difendersi, soccomberebbe il più delle volte.

Ma poiché ogni potere va riferito a Dio, i buoni devono confidare in lui, che è il Signore della storia.Non si può, infatti, separare la vita concreta da quella spirituale, semplicemente perché per Dio è come un tutt’uno, e la realtà è quella che vede Dio, che l’ha creata. Il resto è solo un semplice e ridicolo schema, è solo utopia e ideologia.

Materia e spirito hanno leggi proprie, anche se spesso si somigliano, ma la materia e lo spirito dell’uomo interagiscono, e tutto ricade nella diretta volontà, o nella permissione, di Dio.Per questo il cristiano fa la storia.

Male e bene sono spesso mischiati (anche se separati). Buoni e cattivi sono mischiati.Ma il bene, ovunque sia, è conforme alla dottrina di Cristo, e, in più comporta la grazia, che si riconosce col fatto che la vittoria del bene arriva attraverso la debolezza.
E, anzi, dove abbonda la debolezza (essenzialmente come disposizione interiore e di apertura a Dio e al suo amore), sovrabbonda la vittoria.

 
 
 

La realtà del Natale e le utopie delle ideologie

Post n°1360 pubblicato il 25 Dicembre 2023 da sinaico

Le ideologie "salvano" (si fa per dire) per categorie, perché "amano" (si fa per dire) per categorie: borghesi e proletari, nazionalismi, ecc.

Il cristianesimo, invece, è universale, perché vuole salvare tutti, ma personalmente, al di là delle categorie.

Alla verità universale, infatti, si può aderire solo personalmente.

Chi si chiude alla conversione, qualunque sia la sua ideologia, è perché si crede giusto e si crede giusto proprio perché divide gli uomini per categorie, fisse e schematiche, considerando le "altre" tutte completamente sbagliate e confondendo gli uomini con le categorie a cui appartengono o, meglio, in cui vengono arbitrariamente messi.

 
 
 

Le apparizioni di Fatima e la guerra in Ucraina

Post n°1359 pubblicato il 20 Ottobre 2023 da sinaico

Per spiegare la situazione attuale nel mondo e le prospettive che l’umanità si trova di fronte, occorre tenere conto delle seguenti parole che la Madonna ha detto ai tre pastorelli di Fatima dopo che ebbe fatto loro vedere l’inferno: “Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”.

 

Nel 1938 fu vista in gran parte dell’emisfero nord della Terra quella che oggi viene definita come una straordinaria ed eccezionale aurora boreale e nel 1939 iniziò la Seconda Guerra Mondiale.

Non vi fu la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, come aveva richiesto la Madonna, l’umanità non si convertì, e scoppiò la guerra.

Non solo, come aveva predetto la Madonna, la Russia, a causa della sua mancata consacrazione al suo Cuore Immacolato, diffuse i suoi errori nel mondo, errori che più che con le dottrine economiche del Comunismo, li possiamo identificare con il contenuto delle dottrine materialiste che stanno alla base del Comunismo.

Tali errori si diffusero abbondantemente anche in Occidente, basti solo pensare al degrado morale veicolato da movimenti come quelli degli Hippie in America, e del Sessantotto in Europa, che hanno avuto molta influenza, successivamente, sul liberismo e sull’ideologia gender.

 

Ricapitolando: le parole della Madonna non sono state ascoltate, di conseguenza, non solo c’è stata la Seconda Guerra Mondiale con tutte le catastrofi predette dalla Madonna, ma il materialismo l’ateismo, gli errori che stanno alla base della Russia comunista, hanno infettato il mondo.

Ma la Madonna assicura che il piano di pace di Dio si realizzerà comunque, infatti ha detto che ci sarà: 1) il trionfo del suo Cuore Immacolato, 2) la consacrazione, per mezzo del Papa, della Russia al suo Cuore Immacolato, 3) la conversione della Russia e 4) un periodo di pace nel mondo.

Cioè: il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, che comporterà un conseguente periodo di pace, avverrà attraverso la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato e la sua conseguente conversione.

 

Secondo suor Lucia, una delle veggenti di Fatima, la consacrazione della Russia, così come era richiesta dalla Madonna, avvenne il 25 marzo 1984, mentre il 13 maggio dello stesso anno, proprio il giorno della ricorrenza dell’inizio delle apparizioni a Fatima, a Severomorsk, in Russia, sono iniziate le esplosioni che hanno portato all’annientamento del centro di comando militare più importante della Russia, minando il sistema militare sovietico che, secondo successive testimonianze di militari russi, si preparava a scatenare una guerra nucleare e l’invasione dell’Europa occidentale nel 1985.

A tal proposito suor Lucia, in un’intervista avvenuta nel 1983, disse: “La consacrazione del 1984 ha evitato una guerra atomica che sarebbe accaduta nel 1985”.

Nel 1985, invece, iniziò il disgelo tra l’Unione Sovietica e l’Occidente, a cui seguirà, pochi anni dopo, la caduta del Comunismo e la conseguente “riabilitazione” della fede cristiana in Russia.

 

Non era ancora la conversione, né della Russia, né dell’Occidente che, anzi, stava diventando sempre più materialista, ma senz’altro fu un successo della Madonna nella realizzazione del suo piano di salvezza.

Quella consacrazione della Russia non solo allora evitò mali irreparabili, ma permise di “allungare” i tempi a disposizione della Madonna per salvare il mondo dalla distruzione, piano che prevede, appunto, anche la conversione della Russia e del mondo.

 

Pare che le preghiere e i sacrifici dei cristiani del mondo siano il mezzo per convertire la Russia, e la conversione della Russia sia il mezzo per portare la pace nel mondo, compreso l’Occidente materialista.

Infatti, quando la Madonna parla di un periodo di pace nel mondo, è evidente che non si riferisce solo della pace dalla guerra, e in particolare di una specifica guerra, quella nucleare, ma parta di pace totale, altrimenti non avrebbe accennato del trionfo del suo Cuore immacolato.

 

Quando avverrà la conversione della Russia non sappiamo, molto dipende dalle preghiere e dai sacrifici dei cristiani che vivono nell’occidente ormai corrotto dal materialismo più della Russia.

In occidente, infatti, o, meglio, in alcuni paesi occidentali, come l’Italia ma, anche, negli Stati Uniti, nonostante la corruzione della società a cominciare dalla politica, dalla finanza e dalle elite che detengono il potere, si è mantenuto uno “zoccolo duro” di credenti che, al di là di come leggono gli attuali eventi storici, cercano di viverli nella fede. E insieme ai fedeli occidentali, anche quelli sparsi nel mondo sono chiamati dalla Madonna a collaborare per la realizzazione dei sui piani.

Infatti, come la consacrazione del 1984 fatta da Papa Giovanni Paolo II, è avvenuta con la partecipazione di tutti i Vescovi del mondo, così la pace del mondo richiede il concorso di tutti i fedeli del mondo o, almeno, di un numero sufficiente di essi.

 

La conversione della Russia, dunque, sarà decisiva per le sorti del mondo intero, perché da essa dipenderà il il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e il periodo di pace, che per Papa Giovanni Paolo II si sarebbe sviluppato nella Civiltà dell’amore.

 

La conversione della Russia risulta decisiva non perché la Russia, oggi, sia peggiore di altre nazioni, piuttosto è vero il contrario, se consideriamo i governi occidentali che ormai sono succubi di una elite globalista che, pur di voler controllare tutte le libertà e pur di depopolare la Terra e riformarla secondo le proprie ideologie, pare abbia venduto l’anima al diavolo, ma perché per Dio ha affidato una missione alla Russia.

Egli, infatti, affida una missione non solo ad ogni singola persona e ad ogni singola famiglia, ma anche ad ogni singolo popolo e ad ogni singola nazione.

Del resto non fu forse affidato a una nazione pagana e “imperialista” come la Persia di re Ciro, a cui però Dio aveva ispirato apertura e condiscendenza verso gli ebrei, ad avere il compito di far sì che gli ebrei potessero tornare dall’esilio babilonese?

 

Nel frattempo, cioè prima che la Russia si converta, si realizzerà il terzo segreto di Fatima, cioè la parte successiva del messaggio della Madonna, che è rimasto segreto fino all’anno 2000: “Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa, che è Dio, ("qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti") un vescovo vestito di bianco, ("abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre") insieme a vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.

 

Il Terzo segreto di Fatima è un brano chiaro e, nello stesso tempo, di difficile interpretazione, se si vuole entrare nel dettaglio.

Parla però senza dubbio di prove che l’umanità dovrà sostenere.

Possiamo farci un’idea di queste prove attraverso altre apparizioni riconosciute o comunque accettate dalla Chiesa, come quelle di Akita, in Giappone, e di Medjugorje.

E, anche, da successive apparizioni che ebbe suor Lucia, come quella in cui le è stato rivelato che il Portogallo avrebbe mantenuto la fede: evidentemente in altri luoghi di tradizione cristiana la fede non si sarebbe mantenuta, cosa che oggi risulta particolarmente evidente soprattutto in Europa.

 

Due di queste apparizioni sono avvenute nel villaggio ucraino di Hrusiv, la prima nel 1914 e la seconda nel 1987.

Il 12 maggio 1914 la Madonna apparve a 22 contadini, dicendo che il Paese avrebbe perso la sovranità ma che, ma che dopo otto decenni di prove persecuzioni, la cristianità avrebbe trionfato e l’Ucraina sarebbe tornata libera.

E di fatto nei primi anni Venti del secolo scorso l’Ucraina fu inglobata dall’Unione Sovietica, ma poi, dopo dure prove, alla caduta del Comunismo, ritrovò l’indipendenza.

Non che l’Ucraina, con l’indipendenza, abbia raggiunto la conversione ma, semplicemente, Dio ha posto le condizioni per cui il popolo ucraino potesse portare a compimento il suo compito.

In questo senso l’indipendenza dell’Ucraina e la conseguente la libertà di espressione, soprattutto religiosa, del suo popolo, è da considerarsi opera di Dio.

 

Nelle apparizioni iniziate nel 1987, invece, la Madonna disse a una bambina: -È per tramite vostro e del sangue dei martiri che avverrà la conversione della Russia. Pentitevi e amatevi gli uni e gli altri. Stanno per arrivare i tempi che sono stati preannunciati come quelli della fine del tempo; guardate la desolazione che circonda il mondo: i peccati, l'accidia, il genocidio...Se per la Russia non c'è ritorno al cristianesimo, ci sarà una terza guerra mondiale e il mondo intero si troverà davanti alla rovina-.

 

Il popolo ucraino è chiamato perciò chiamato a pentirsi dei propri peccati, perché sta per arrivare per loro una grande prova, e non solo sono chiamati a versare il sangue per i loro peccati, ma anche per quelli di tutto il mondo, soprattutto in occidente.

La Madonna parla di peccati personali e sociali, e parla di genocidio, in cui si può riconoscere l’aborto, oggi facilitato dalle pillole “del giorno dopo”.

Quell’aborto che fu proprio la Russia comunista la prima a permetterlo legalmente, ma che oggi è praticato massicciamente in tutto l’occidente, mentre in Russia si sta operando per limitarne la portata.

 

In questa situazione il sangue degli ucraini, che viene distinto da quello dei martiri (di cui parla anche il Terzo segreto di Fatima), è chiamato a unirsi a quello di chi testimonia la fede fino al sangue per la conversione della Russia, per cui gli ucraini sono particolarmente chiamati a convertirsi.

 

La guerra di oggi in Ucraina sta a dimostrare come la Madonna ci aveva avvertito.

Ma anche la Russia è chiamata a uno sforzo di conversione, che non può che avvenire attraverso l’aiuto della grazia divina.

In cosa consisterà? Forse nel fatto che la Russia, circondata dai missili e dalle sanzioni dei paesi occidentali, è chiamata a rinunciare a quella logica che invece anima l’Occidente e a cui l’Occidente non vuole rinunciare?

Forse sì, ma probabilmente ci sarà anche un intervento evidente del Cielo.

 

In tutto ciò si inseriscono le apparizioni di Medjugorje.

Fatte le dovute differenze, per analogia possiamo paragonare la grazia di Fatima al Vangelo, e la grazia di Medjugorje a un laboratorio del Vangelo, cioè al lavoro teologico e pastorale dei secoli successivi alla nascita della Chiesa.

La parrocchia di Medjugorje, attraverso le apparizioni della Madonna, è chiamata ad essere quello che dovrebbe essere e deve essere il mondo perché possa regnare la pace.

 
 
 

Verità e amore

Post n°1358 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Se per amore umano si intende l’affetto verso ciò chesi percepisce come un bene (e in particolare verso le persone), risulta chiarol’importanza che hanno la verità e la ragione, che ci indicano dove sta il benee, sottomettendo le passioni, ci permettono di raggiungerlo.

Ma l’amore di Dio, cioè la carità, è il Sommo bene, ècioè Dio stesso, e Dio che si comunica.

Noi, perciò, dobbiamo comunicare l’amore analogamentea come fa Dio: donandoci. Ma per farlo dobbiamo in qualche modo diventare comelui: amore. Dobbiamo essere amore, e perciò la nostra vita deve coincidere conl’amore, cioè con il bene che siamo chiamati ad annunciare e a vivere.

Questo processo per l’amore umano si realizzapienamente solo se è relazione con l’amore divino, e perciò solo se la ragioneè illuminata dalla fede, che è la verità tutta intera e il fondamento di ogniverità umana e della stessa ragione.

Ma se la ragione non sottomette le passioni, la fede,che deve essere accettata dalla ragione e che mira al vero bene, potrebbe nonessere più il centro del bersaglio dell’amore umano, che così può controtestimoniare l’amore divino (ammesso che permanga) perdendo così in umanità.

Se, infatti, il bene non viene raggiunto, amare puòdiventare un male così come quando si ama il peccato.

Per questo San Paolo insiste sulla sana dottrina: lofa proprio in funzione della carità, che, indicando dove sta il vero bene,permette che in esso si possa realizzare la ragione e, attraverso di essa,anche il sentimento umano.

L’amore non è un concetto: si può pensare all’amoresenza amare. E non è un sentimento: si può sentire, ma senza amare.

L’amore è vita, è uno stato di vita, che si manifestaattraverso atti umani che sono frutto di volontà. Cioè attraverso delle opereorientate da delle intenzioni.

L’amore di Dio è la vita di Dio, l’amore dell’uomo èla vita dell’uomo, e l’amore di Dio nell’uomo è la vita di Dio nell’uomo.

L’amore è dono, e perciò è gratuito, ma, mentre in noicausa il nostro bene, in Dio l’amore per noi non aumenta la sua gloria, che èinfinita.

L’amore è attrazione verso ciò che si percepisce comebene, e l’amore vero è l’attrazione verso il bene oggettivo. Non è dovuto soloall’intelletto, ma è dovuto al cuore, che tutto comprende dell’uomo.

L’amore è una forza vitale, un “movimento

 
 
 

Privilegi

Post n°1357 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

I privilegi terreni sono finalizzati e sono alservizio di quelli spirituali.

Ad esempio: nascere in un paese che offre più opportunità,o essere in buona salute, sono in un certo senso dei privilegi, ma unprivilegio ancora maggiore è quello di essere, e di vivere, da poveri: “Beativoi, poveri…”, ha detto Gesù. 

 
 
 

Miracoli

Post n°1356 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Scrive San Paolo: “Non ha forse Dio dimostratostolta la sapienza di questo mondo?” (1Cor 1,20).

Per Paolo è piaciuto a Dio vincere la sapienza umanacon la stoltezza della predicazione.

Di fatto, i sapienti sono scossi di fronte ai miracoli,che sono causati dalla fede e per confermare la fede.

Non che i miracoli servono a dare la fede, ma servonoa dare la ragione.

Dice Gesù: “Se non compio le opere del Padre mio,non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credetealmeno alle opere” (Gv 10,37-38).

I miracoli, che seguono la predicazione, servono adaprire la mente al mistero e a non escludere pregiudizialmente l’eventualitàdella fede.

Invece, spesso, intellettuali e scienziati suimiracoli tagliano corto: o semplicemente negandoli anche se evidenti comequelli eucaristici, o dichiarandoli falsi ma senza portare non solo le prove,ma neanche indizi seri, o dicendo che hanno una spiegazione naturale ma senzaspiegare come.

Così, quando si parla di miracoli, o si imitano a deiproclami indimostrabili, o “cambiano canale”, come faccio io quando c’è Porta aporta.

 
 
 

Famiglia

Post n°1355 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Secondo molti psicologi attuali, l’ambiente di colturadel narcisismo è la famiglia.

Ma, anche se non di rado questo è vero, e la veritànon si deve negare ma, al contrario, si deve perseguire, occorre affermare chenon è la famiglia la causa del narcisismo, ma il peccato e le sue conseguenze,di cui la famiglia non è immune e che, anzi, proprio per l’importanza cheriveste, è un soggetto “sensibile”, nel senso che è un bersaglio privilegiato delmale. La famiglia, anzi, di per se è ben attrezzata per contrastare ilnarcisismo.

Se le famiglie non sono perfette, è perché gli uomininon sono perfetti ma peccatori, e sono condizionati spesso dal peccato altrui,e così tendono a condizionare gli altri.

Ma il condizionamento può essere anche in positivo,cioè può avvenire in modo da non mortificare la libertà degli altri mapiuttosto a rafforzarla, e per questo la famiglia è uno strumento atto adamplificare il bene.

La differenza la fa l’amore (e soprattutto la carità,che è l’amore umano innalzato dalla grazia all’ordine soprannaturale).

Senza amore prevalgono i difetti, mentre se c’è amoreci sono meno episodi traumatici e meno effetti traumatici anche perché ci sonosoprattutto episodi ed effetti ordinati a costruire la personalità e non adistruggerla.

Ma l’uomo è fragile e peccatore anche se tende a Dio:la differenza fondamentale, perciò, la fa la grazia, che non si contrapponealla realtà umana, ma cerca di guarirla e di farla crescere nel bene, in modoche, sebbene la malvagità le si oppone, tutto dipende dalla volontàfondamentale dell’uomo.

L’amore nella vita dell’uomo si manifesta secondo treaspetti: quello esteriore, quello naturale inerente all’anima e l’amoresoprannaturale, che sono in relazione tra loro, anche se più l’amore ècategoria profonda, più incide nell’essenza, ma che non coincidono se non nelladirezione.

Per certi aspetti si potrebbe così paragonare l’amoreche traspare attraverso gli atti visibili, che è molto condizionato dallapsicologia, come il colore di una vernice, l’amore dell’anima, come la qualitàdella vernice, e l’amore soprannaturale, come la sostanza dell’oggettoverniciato.

O, se vogliamo, sotto altri aspetti si può paragonarel’amore esteriore alla superfice del mare, che spesso è influenzata dai venti,l’amore dell’anima alle correnti subacquee, e l’amore soprannaturale, alleorrenti profonde, che nella sostanza non sono toccate da ciò che viene sopra,che però può limitarne l’efficacia.

 
 
 

Comunicazione

Post n°1354 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Lo spirito umano comunica attraverso il corpo, i cuisegni sono “decodificati” dagli altri.

Ma sebbene tali segni possono anche essereingannevoli, e spesso lo sono, il corpo non può falsificare tutto, né impedireche il cuore non possa manifestarsi in qualche modo anche parziale.

C’è poi l’azione di Dio in quanto creatore e chesostiene e riempie l’universo, che si manifesta soprattutto nell’uomo.

E c’è la grazia soprannaturale che si manifestaspingendo l’uomo al bene e che si realizza in chi vive in comunione di vita conDio, cioè in chi ha la carità, a cominciare da chi ha la fede, che passaattraverso il Battesimo, fosse pure solo di desiderio implicito. La fede e ilSacramento del Battesimo, infatti, sono la via che, se non vi fosseroimpedimenti e condizionamenti, più “spontanea” perché la grazia possacomunicarsi. Sono, cioè, la via ordinaria della salvezza che, però, può“strabordare” anche da questo passaggio, purché, se così si può dire, non levenga impedito di seguire in qualche modo lo stesso alveo e la stessadirezione.

 
 
 

Misericordia

Post n°1353 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Il Paradiso è sia per i giusti che per gli ingiusti, siaper chi segue la legge e sia per chi non la segue, perché non è la legge(umana) che salva.

Ma chi è, cioè chi segue la legge umana (se questa noncontrasta con la legge morale) e opera bene, è favorito, perché la legge fa dapedagogo, cioè prepara alla grazia, purché non venga scambiata con la salvezza,che non può essere pagata con nessuna opera umana.

Per questo spesso sono gli ingiusti che, riconosciutisimancanti anche grazie alla legge, si pentono e, pentiti per amore, chiedono lasalvezza a Dio, diventando più giusti dei giusti.

Anche la legge umana, infatti, per essere adempiuta,cioè per raggiungere il suo fine di “pedagogo” e creare le disposizioniinteriori adatte per ricevere la grazia, va vissuta col cuore.

 
 
 

Beati voi poveri

Post n°1352 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

I poveri sono beati perché vivono la condizionenaturale dell’uomo, che è intrinsecamente povero e bisognoso e così, vivendosecondo la verità, assecondano la grazia.

L’uomo è immensamente grande in quanto è simile a Dio,ma è anche infinitamente piccolo perché Dio è l’Infinito.

Cercare le ricchezze equivale a sottrarsi all’azionedella grazia, essere umili e cercare la povertà integrale, cioè viverepoveramente da poveri e per i poveri, permette l’apertura alla grazia.

 
 
 

Fede e ragione

Post n°1351 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Attraverso un semplice schema che aiuta a evidenziaredei rapporti, si può dire che la ragione si serve del sentire un po’ come lafede si “serve” della ragione.

Solo così il sentire può realizzarsi influendo sullaragione, e la ragione si realizza approfondendo la fede.

Se non vi fosse stato il peccato originale, la ragionesarebbe stata umanamente infallibile, ma se, pur in assenza del peccatooriginale, non avesse avuto il dono della grazia, sarebbe stata non sololimitata alle cose conformi alla natura umana, ma anche, se così si può dire,meno perfetta e avrebbe faticato di più per “armonizzare” i limiti naturalidell’uomo, e perciò anche i limiti terreni della ragione con quelli delsentire.

Dopo il peccato originale il sentire si è moltosvincolato dalla ragione e la ragione è diventata fallibile, cosicché è facilecadere sia nel sentimentalismo, che nel razionalismo, che sono due forme disentimentalismo, perché non assecondano un esame obbiettivo della realtà, ma,contrapponendosi nel primo caso alla razionalità e nel secondo caso al sentire,escludono parte della realtà umana per seguire i pregiudizi e la “pancia”.

Il sentire è razionale se è sottoposto alla ragione ela ragione “sente” se ragiona.

Un esempio riduttivo e schematico: l’intuizione, che alivello cerebrale è un po’ come la facoltà di emettere giudizi processandoquasi istantaneamente una sterminata quantità di informazioni che giungonoattraverso i sensi, se viene recepita come fosse una sorta di istinto, puòportare a errori clamorosi, che può evitare se è sottoposta alla ragione.

La ragione, infatti, tiene conto sia del fatto che isensi sono fallibili, sia che la realtà che i sensi percepiscono non èschematica, sia che alcune informazioni sfuggono, sia che noi “processiamo”secondo “programmi” e schemi condizionati… 

 
 
 

Dio amore

Post n°1350 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Se Dio è amore, cioè se la natura di Dio è l’amore diDio, cioè la Carità, allora il Principio divino, cioè il Padre, è amore, laSapienza divina, cioè il Figlio, è amore, e il soffio vitale, cioè lo SpiritoSanto, è amore.

E l’opera divina, cioè la misericordia divina, èamore.

 
 
 

La Grande Promessa del Sacro Cuore di Gesù

Post n°1349 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

La Chiesa distingue le pie pratiche dalle promesse cheeventualmente a queste sono legate, che, invece, sono viste con sospetto,quando non addirittura osteggiate, a parte casi particolari, tra cui lepromesse legate al Sacro Cuore di Gesù e soprattutto la Grande Promessa.

Anzi, le promesse del Sacro Cuore, e soprattutto laGrande Promessa, non solo sono accettate, ma fatte proprie attraversol’incoraggiamento e la promozione della devozione al Sacro Cuore e dei Priminove venerdì del mese, una pratica che ha il vantaggio che basta compierla unasola volta nella vita e a cui non è richiesta una fede speciale,particolarmente forte: basta essere in grazia di Dio, credere nella fedesoprannaturale della Chiesa e, umanamente, a quello che ha promesso Gesù aSanta Maria Margherita Alacoque.

Questo significa che non bisogna tanto credere con lapropria fede umana, cioè accettare con la propria ragione una rivelazioneprivata, ma occorre credere ala rivelazione privata della Grande Promessaattraverso il discernimento della Chiesa! E questo dà una sicurezza e unatranquillità di gran lunga superiore a quella verso le atre promesse accettate,ma non promosse e fatte proprie universalmente e ufficialmente.

 
 
 

Manifestazione divina nella storia

Post n°1348 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

La matematica è una forma logica “digitalizzata” esemplificata. Una sintesi ridotta a schema, che usa simboli universalmentericonosciuti. E funziona in quanto esprime delle verità.

Il linguaggio parlato e l’arte, invece, esprimono unalogica personalizzata, secondo una forma “analogica” ma che usa dei simboli,che sono anch’essi determinati. Ma li usa in modo “continuo”, un po’ come siusano i disegni di un cartone animato dando il senso del movimento.

Il linguaggio parlato, infatti, si relaziona colsentimento, con la libertà, con la volontà, con la storia, con lacontemplazione e l’intuizione, col mistero.

E, se usato da Dio, mette in relazione col suo Misterointimo tramite lo Spirito Santo.

Nella Rivelazione di Gesù, tutto comunica il suoMistero divino, anche la storia, in quanto egli è il Mistero che si è fattocarne ed è entrato nel mondo direttamente.

 
 
 

Linguaggi della fede

Post n°1347 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Come per esprimere graficamente una realtà fisica,come una costruzione edile o una macchina, occorrono tanti disegni che nemanifestino le sezioni e, anche, le intersezioni e i movimenti eventuali, amaggior ragione per esprimere la realtà spirituale occorrerebbe tener conto diuna immensa complessità e un’immensa gamma di interazioni. Cosa impossibile, mache una teologia ad alto livello tende a ricostruire parzialmente, con unmodello ridotto.

Ma come la realtà fisica può essere espressagraficamente in modo semplicissimo ma giusto, purché se ne rispettino icontorni fondamentali, a maggior ragione i principi irrinunciabili delladottrina cattolica, anche se espressi in linguaggio semplicissimo, esprimono lafede in Cristo, che consiste in Dio stesso.

E se a volte è utile esprimersi il linguaggioteologico, per annunciare la salvezza di Dio spesso è più utile esprimersi inun linguaggio semplice e quasi schematico, come quello dei principi della fede,come ha fatto Gesù stesso, in quanto i contorni fondamentali della fede dannouno sguardo di insieme. Un insieme che è Dio stesso che si fa conoscere. 

 
 
 

Atti umani

Post n°1346 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Gli atti umani, che nascono dal cuore (intesopiuttosto come coscienza e volontà), tendono a tradursi in opere.

Le opere, perciò, sebbene siano mediate dal cuore(inteso piuttosto come passionalità e interiorità psicologica, con eventualicondizionamenti), tende a esprimere ciò che siamo, e in qualche modo lo esprimeeffettivamente.

Le opere umane, perciò, sia buone che cattive, inqualche modo esprimono ciò che siamo, anche se non si possono dare giudizicircostanziati e definitivi sulla coscienza delle persone. E non solo esprimonociò che siamo, ma tendono a rafforzarlo.

Anche per questo la Chiesa raccomanda di fuggire ilpeccato e di compiere opere buone, e soprattutto di pentirsi dei propri peccatie riconciliarsi con Dio, aprendo il nostro cuore a lui alla sua misericordia.

 
 
 

Peccato e amore

Post n°1345 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Un giorno padre Pio chiese al giovane padre Eusebio diconfessarsi. Al termine della confessione padre Pio scoppiò in un piantodirotto. Padre Eusebio rimase costernato perché, evidentemente, padre Pio siera accusato di inezie, ma Padre Pio gli disse pressappoco così: "Anchetu credi che il peccato sta nel trasgredire delle leggi? Il peccato sta nelfatto che, sebbene il Signore ha fatto tanto per me, io non faccio nulla perlui”.

I santi non sono ossessionati dal peccato, madall’amore!

Gesù ci libera dal peccato e ci dona la grazia: le duecose non sono esattamente la stessa cosa, ma coincidono. Perciò, come unpeccato ci ha tolto la grazia, così occorre la vittoria di Cristo sul peccatoper ridonarcela.

Infatti, se Cristo non ci avesse redento, chi nonavesse commesso peccato mortale non sarebbe andato in Paradiso, ma nemmenoall’inferno, ma in un luogo dove avrebbe ricevuto un premio ma solo secondo lanatura umana. Cioè non avrebbe ottenuto la visione beatifica, che è di ordinesoprannaturale, ma avrebbe goduto di una ricompensa solo umana, immensamentelontana da quella che ci ha meritato il Sangue di Gesù.

La legge da sola, perciò, non ci salva, ma occorre lacarità. Solo che le trasgressioni alla legge dipendono da una mancanza verso lacarità, più o meno consapevoli e volute.

Così le piccole mancanze non tolgono la carità, chenei santi si manifesta in modo esemplare, ma manifestano più che altro comenoi, anche quando non pecchiamo, dovremmo amare Dio di più di quanto facciamo.

Infatti, il peccato che spesso rimane anche dopo unasincera confessione è la mancanza di gratitudine, e quando pure c’ègratitudine, rimane ancora il “peccato di omissione”, se così si può chiamare,che consiste nel fatto che si sarebbe potuto fare di più.

 
 
 

Carità

Post n°1344 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Perché, a volte, la Scrittura e la Tradizione sembranosoffermarsi quasi più sulla necessità di amare gli altri con gesti concreti,piuttosto che sulla necessità di amare Dio?

E perché Gesù sembra quasi equiparare l’amore per Dioall’amore per il prossimo?

E perché l’Apostolo Giovanni, ormai molto vecchio, silimitava a dire: “Figliolini, amatevi gli uni gli altri, perché in questoconsiste il comandamento del Signore”?

Perché Gesù dice che il Giudizio universale si baseràsu delle opere verso gli altri?

Il fatto è che le opere verso gli altri, se c’è ancheuna vita di preghiera, sono particolarmente atte a combattere l’egoismo, che èl’opposto dell’amore. E se uno ama, allora ama soprattutto Dio.

Certo, le sole opere, senza amore verso Dio, possonoessere frutto di un’affettività sbagliata e possono anche incentivarel’egoismo, ma per “prossimo” Gesù intende TUTTI: in primo luogo chi èabitualmente nostro prossimo e chi lo è “istituzionalmente”, ma anche chi inqualche modo, concretamente o virtualmente, interagisce con noi.

Chi ama davvero Dio, ama il prossimo, e chi amadavvero il prossimo, ama necessariamente Dio: in un unico movimento.

 
 
 
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)

Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13) 

 

Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).

 

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