Pioggia Sottile

Ieri sera sono andata, come ogni martedì, al laboratorio di teatro assieme ad una mia amica.  Io e lei siamo nuove del gruppo, e ieri sera appena entrate ci siamo subito accorte che c'era qualcosa di "diverso" negli altri. Questione di secondi e ci siamo accorte della presenza di una sedia a rotelle, con tele-comandi per spostarsi. Seduto c'era un ragazzo giovane, avrà avuto sui 25 anni circa. Ho provato una fitta al petto e per non mostrare il mio disagio sono andata dalla parte opposta della stanza. La capo-gruppo, invece ci ha chiamate e ci ha presentato ad Andrea, questo è il suo nome. A prima vista sembrava che fosse affetto dalla malattia della sclerosi multipla. Comunque i suoi movimenti erano molto limitati, le gambe sembravano paralizzate, con un minimo movimento dei piedi, riusciva a muovere un po’ il braccio, mentre a fatica muoveva la mano e non aveva più l’uso della parola. Gli abbiamo stretto la mano, imbarazzate, forse senza volerlo l’abbiamo trattato come un deficiente. Invece lui è intelligentissimo e subito dopo ha scritto sulla sua tastiera (che riesce anche a tradurre in suoni le parole) “Sono un po’ pesanti…”
Ha anche scritto altre frasi che denotano una buonissima cultura.
Abbiamo iniziato la lezione, il cui tema era il ritmo. Ognuno ha preso uno strumento artigianale per battere il suo tempo e insieme diventava un ritmo unico.

Ecco, era da vedere come questo ragazzo, si entusiasmava e cercava di farci capire che stava ridendo emettendo un suono gutturale e allargando un sorriso sul volto, come girava la mano con il pollice alzato in segno di ok, come dimostrava di essere presente e cercava di utilizzare tutti i suoi mezzi per partecipare alla prova con noi.

E infatti, ieri Andrea è stato uno dei nostri. Abbiamo creato un bel ritmo e lui facendo suonare la sua tastiera era con noi.
Quando il padre è venuto a prenderlo, ha salutato tutti. Il padre gli ha messo il cappuccio sulla testa per non farlo bagnare perché fuori pioveva.
Quando il portone si è chiuso, mi sono potuta lasciare andare, ho chiesto a chi lo conosce se era nato così e mi è stato detto che è stato in seguito ad un incidente. Mi sono apparse due piccole lacrime, che per ritegno davanti agli altri, non hanno voluto scendere giù.

Andrea ha dato una bella lezione a tutti noi. Che il Signore lo benedica.