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Imbalsamazione e dignità…

Il corpo di Anne Nicole Smith, l’ex playmate  trovata senza vita lo scorso 8 febbraio in una stanza d'albergo a Hollywood, stroncata da un collasso, verrà imbalsamato, in attesa che venga stabilito il luogo della sepoltura.

Lo ha deciso un giudice della Florida, Larry Seidling, cui compete di decidere dove verrà sepolta la donna, poiché la madre e l’ultimo compagno della modella non si sono accordati su dove seppellirla: la madre vorrebbe che Anne venisse sepolta nel Texas, dove è nata, mentre il suo ultimo compagno vorrebbe invece seppellirla nelle Bahamas, dove Anne viveva.

Il giudice Seidling ha dato l’assenso all’imbalsamazione con la seguente motivazione: “Voglio che restino intatte la sua bellezza e dignità”.

Vi sentite di condividere una simile motivazione?

Comprendo che la bellezza fisica sfiorisca piano piano col tempo e poi, definitivamente, con la morte, e che pertanto l’imbalsamazione possa in qualche modo esorcizzare la morte, ma può l’imbalsamazione preservare anche la dignità di una persona?

Non credete che vi fosse una somma dignità nelle rughe di una Madre Teresa di Calcutta o nella magrezza del mahatma Ghandi?

Non credete che la dignità stia nelle azioni che uno compie in vita e che prescinde dall’abbellire l’aspetto della morte?