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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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SATIRA O INSULTO GRATUITO?

Post n°2305 pubblicato il 22 Aprile 2014 da Praj
 

Dov'è il confine fra satira e diffamazione pubblica? A me sembra che spesso la satira sia piuttosto un vero e proprio insulto, un'offesa, più che ironia, sbeffeggio, presa in giro, un modo per mettere in ridicolo dei personaggi pubblici, ecc...
Un comico o un vignettista satirico fino a che punto possono permettersi di dire tutto quello che vogliono, anche molto pesantemente, a scapito di qualcuno (potente o meno) che non può difendersi o replicare, con la scusa del diritto di satira?




P.S.
La riflessione e interrogativo mi sono venuti nel leggere questo articolo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/.../m5s-crozza.../958997/

 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 22/04/14 alle 10:23 via WEB
Secondo me, non si può esagerare approfittandone del microfono e del palcoscenico. Occorre darsi un limite, non andare oltre un certa misura. E questo per me vale per chiunque, aldilà del soggetto che è vittima di questo genere di satira, che a quel punto non è più satirà ma arbitrario e pubblico insulto. A me piacciono la satira, lo sfottò, ecc... ma poi non si deve andare oltre il limite del buon senso e della mancanza totale di rispetto... Oltretutto, a me questa pesantezza satirica da anche fastidio pur se è rivolta verso personaggi che non mi sono 'simpatici' o di cui non condivido le idee. Si può ridere e fare ironia anche con più leggerezza e meno volgarità. Mi fanno tristezza quei politici che fanno finta di ridere quando vengono presi in giro dal 'buffone' di turno perchè devono ingoiare il rospo per elemosinare una presenza televisiva o perchè hanno la coda di paglia o qualche scheletro nell'armadio. Con politici di altro stampo questa pesantezza satirica non sarebbe stata possibile e accettabile.
(Rispondi)
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