Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi di Luglio 2015

ILLUSORIA_MENTE

Post n°2967 pubblicato il 31 Luglio 2015 da Praj
 

Solo la mente può credersi, illusoriamente, aldilà della mente, di se stessa.

 
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MATURARE, FIORIRE

Post n°2966 pubblicato il 30 Luglio 2015 da Praj
 

Alla vita non basta che si partecipi solo sopravvivendo.
Ci chiede, offrendoci continue occasioni per maturare,
anche di dar luogo alla nostra fioritura.


 

 
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VISITARE LE BUIE STANZE

Post n°2965 pubblicato il 29 Luglio 2015 da Praj
 

Le muffe mentali e scorie emotive crescono e si depositano molto facilmente nel cuore, quando la lampada della meditazione non visita con frequenza le buie stanze dei pensieri e dei sentimenti.

 
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NON COLTIVARLA

Post n°2964 pubblicato il 29 Luglio 2015 da Praj
 

Piangere troppo sulla propria sofferenza
è come coltivarla, innaffiandola.


 

 
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PER IMPARARE L'UMILTA'

Post n°2963 pubblicato il 28 Luglio 2015 da Praj
 

La malattia, la sofferenza, il dolore, la sconfitta, l'umiliazione, ci offrono una grande occasione per imparare l'umiltà e scoprire una forza interiore che altrimenti non sapremmo d'avere.

 
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NON COM'E'

Post n°2962 pubblicato il 28 Luglio 2015 da Praj
 

Troppe persone guardano ciò che è
dal punto di vista di ciò che dovrebbe essere.
(Bruce Lee)

 
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SE TE LA DA PER CERTA

Post n°2961 pubblicato il 27 Luglio 2015 da Praj
 

Se qualcuno ti indica la via per trovare te stesso
dandotela per certa,
è probabile che sia più perso di te.

 
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QUELLA RELATIVA MI BASTA

Post n°2960 pubblicato il 27 Luglio 2015 da Praj
 

Che me ne faccio della libertà assoluta,
quando quella relativa mi basta e avanza?


 
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FRA QUALCHE GIORNO PASSA

Post n°2959 pubblicato il 26 Luglio 2015 da Praj
 

Un giovane monaco di un monastero Zen corre trafelato cercando il suo Maestro.
Trovato il vecchio insegnante, impegnato a potare i suoi piccoli alberi, lo interrompe dicendo: “Maestro oggi durante la meditazione mattutina ho iniziato a comprendere il canto degli uccelli, sentire il suono dei fili d’erba e il vociare delle formiche”.
Il vecchio monaco guarda il suo giovane allievo: “Non ti preoccupare troppo di questo… fra qualche giorno passa”.


 
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COME VIVI E' LA PROVA

Post n°2958 pubblicato il 26 Luglio 2015 da Praj
 

Sono per l'auto certificazione della consapevolezza spirituale. Nessuno e niente la possono invalidare o confermare, se non la capacità che mostri di giocare nell'esistenza stessa. I Doni e danni sono perciò a carico dell'auto certificante che lo dichiara in piena libertà e responsabilità.
La vita comunque ti chiede sempre il conto, prima o poi, se bari nel gioco.
Per cui non ha alcun senso imbrogliare o auto ingannarsi. La consapevolezza spirituale dunque si autentifica da sé, quando è vera e realizzata stabilmente.


 
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LA RISPOSTA E' IN TE

Post n°2957 pubblicato il 25 Luglio 2015 da Praj
 

Come puoi abbandonarti completamente se hai ancora dei dubbi? Un tale abbandonarsi non sarebbe naturale, ma, piuttosto, uno sforzo di abbandonare le tue idee e di sostituirle con dei concetti nuovi, quelli del tuo insegnante. Sarebbe un abbandonarsi ai nuovi concetti, non alla verità. La verità non è un concetto. E’ la tua realtà vivente; è assoluta libertà da qualunque concetto. Non puoi mai metterla in una gabbia, nemmeno nella gabbia d’oro delle parole del tuo insegnante. Tutto quello che puoi fare riguardo alle cose che dice il tuo insegnante è prenderle in considerazione. Se il tuo insegnante è un insegnante autentico, le sue parole gradualmente eroderanno i tuoi dubbi. Prendere seriamente in considerazione le parole del tuo insegnante è già un perfetto abbandonarsi. E’ il meglio che tu possa fare. Lascia che sia lui a fare il lavoro per te. Un vero insegnante darà sempre il benvenuto alle tue domande, almeno fino a quando avrai una conoscenza diretta della tua vera natura. Allora, egli potrà scegliere se rispondere alle tue domande, se lo riterrà opportuno. Per esempio, potrebbe aiutarti ad espandere la tua comprensione della prospettiva spirituale in un problema pratico nella tua vita, oppure potrebbe semplicemente ricordarti, qui ed ora, la verità che tu hai già sperimentato. In entrambi i casi, le tue domande troveranno risposta in te.
(Francis Lucille)


 
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DOPOTUTTO, CHE FARE?

Post n°2956 pubblicato il 24 Luglio 2015 da Praj
 

Osservare le norme e attenersi alle regole vuol dire legarsi senza una corda.
Agire liberamente e senza freni secondo i propri desideri vuol dire ciò che farebbero gli eretici e i demoni.
Riconoscere la propria mente e purificarla è il falso Zen del sedersi in silenzio.
Dar briglia sciolta a se stessi ignorando le condizioni che si trovano in rapporto reciproco vuol dire cadere nell'abisso.
Essere vigilanti e mai ambigui vuol dire portare delle catene e un giogo di ferro. Pen
sare al bene e al male appartiene al paradiso e all'inferno.
Avere una visione del Buddha e una visione del Dharma (il suo insegnamento) vuol dire essere imprigionati in tra due montagne di ferro.
Chi capisce questo non appena sorge un pensiero, il pensiero stesso esaurisce subito le proprie energie. Sedersi privi di espressione nel quietismo, è la pratica dei morti. Se si procede ci si separerà dal principio.
Se ci si ritira si sarà contro la verità.
Se non ci si ritira né si procede siamo uomini morti che respirano.
Adesso ditemi: che farete?

(Mumon Roshi, Maestro Zen)

 
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ESSERE FLESSIBILI

Post n°2955 pubblicato il 23 Luglio 2015 da Praj
 

Solo nella flessibilità, l'uomo può coltivare la creatività, la fantasia, la salute e l'armonia.
Al contrario, la rigidità è sempre causa di rottura, conflitto, malattia, sia nel corpo, nella mente, con la natura, nelle e fra le società.

 
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PARLARNE SENZA ESPERIENZA

Post n°2954 pubblicato il 23 Luglio 2015 da Praj
 

Parlare dello Zen senza averne fatto l'esperienza
è come cercare di descrivere il gusto di una mela dipinta.

(Dogen Zenji, Patriarca dello Zen Sōtō)


 
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IL POCO CHE POSSO DARTI

Post n°2953 pubblicato il 22 Luglio 2015 da Praj
 

Quattro studenti si recarono da un Lama per essere accolti come discepoli.
Il lama li ricevette e chiese loro se erano disposti a rifiutare i loro maestri precedenti, come condizione per essere accolti.
Disse loro di dormirci sopra e li congedò.
Il giorno dopo i giovani tornarono dal Lama e il primo disse: accetto; il mio maestro era sempre burbero e severo, quindi lo rifiuto!
Il secondo disse: anche io accetto di rifiutarlo, era un buon vecchietto ma senza nerbo....

Il terzo disse: certamente lo rifiuto: era pieno di difetti e per niente carismatico.
Il quarto si avvicinò, si prostrò e disse: mi spiace, me ne vado, non posso rifiutare chi mi ha aiutato nonostante i suoi limiti e debolezze. Eppoi chi non ne ha?
Il Lama sorrise e sentenziò: voi tre potete tornare a casa perché non conoscete la riconoscenza e il rispetto... tu rimani e impara il poco che posso darti!

(Storia Tibetana)

 
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ESSERE CON IL CIO' CHE E'

Post n°2952 pubblicato il 22 Luglio 2015 da Praj
 

Siediti, cammina, corri, ma non tentennare.
(Detto Zen)

 
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DISCIPLINA ESSENZIALE

Post n°2951 pubblicato il 21 Luglio 2015 da Praj
 

Se si vuol davvero crescere compassionevolmente e comprendere chi siamo,bastano la consapevolezza quotidiana e un cuore aperto. Ogni altrasadhana (disciplina spirituale) non serve che a rafforzare l'ego, nascondendolo ad arte.

 
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ATTITUDINI ECONOMICHE

Post n°2950 pubblicato il 21 Luglio 2015 da Praj
 

Già dal modo con cui spremiamo il tubetto del dentifricio mostriamo qualcosa delle nostre attitudini economiche.


 
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IL MONDO SULLE SPALL

Post n°2949 pubblicato il 20 Luglio 2015 da Praj
 

Lasciarsi il mondo alle spalle, per me, non significa rinunciare ad esso, tutt'altro, ma solo evitare di portarselo sulle stesse.


 
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L'UOMO DELLA LETTERA

Post n°2948 pubblicato il 20 Luglio 2015 da Praj
 

Con l'uomo della lettera, in ogni campo, si va sempre a sbattere, a farsi male.

 
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