Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi del 02/04/2015
Fermarsi al godimento della mera dimensione orizzontale non può mai far scoprire cosa c'è in quella verticale. Allora, mancando questo doppio aspetto dell'essere che deve incrociarsi per realizzare l'integrazione e completezza umana, la Visione delle cose e della propria natura rimane parziale e piatta. L'opera alchemica che forse eravamo chiamati a compiere in questo passaggio esistenziale resta dunque incompiuta. Un'occasione persa.
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Un cieco che si affida ad un altro cieco per camminare sui sentieri del mondo è come un ricercatore spirituale che si affida al dogma, qualunque esso sia, per trovare se stesso. E' una rinuncia, di fatto, a Vedere... con l'occhio dello Spirito. Il dogma è l'ammissione stessa della cecità, dell' incapacità di cercare, quindi di trovare. E' una presunta verità che, sterile, fa morire ogni anelito di autentica ricerca. E' una chiave di potere per legarci e impedirci il volo dello Spirito libero. Il massimo frutto che può dare un dogma è un'illusoria credenza, una consolatoria quanto strumentale prospettiva proiettata in un tempo indefinibile ed indefinito. Ciò può lenire momentaneamente ansia, angoscia, paura... stimolare voglia di premi celesti, ma in realtà non placa la morsa del dubbio che rode nell'anima.
Colui che invece Vede e accetta direttamente, totalmente, qui ed ora, ciò che gli sta intorno, ciò che sta dentro, non ha bisogno di intermediari, di un qualcuno che non sa vedere che gli indichi la strada da percorrere, per quanto possa raccontare le più belle storie e favole per auto convincersi e convincere che sa dove sta andando.
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24