Creato da Prisoner.Of.Soul il 05/04/2008

Prisoner Of Soul

Queste gioie violente hanno fini violente. Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo e il fuoco, che si consumano al primo bacio.

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SOME WORDS

I think the highest and lowest points are the important ones. Anything else is just... in between. I want the freedom to try everything.

The body was the soul's prison unless the five senses are fully developed and open. He considered the senses the 'windows of the soul.' When sex involves all the senses intensely, it can be like a mystical experence.

Give me a reason, but don't give me a choice, 'cause I'll just make the same mistake... again.

 

 

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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 06 Aprile 2008 da Prisoner.Of.Soul






Vi è mai successo di pensare alla vita come qualcosa di... più semplice?
Qualche cosa che va oltre alle complicatezze di ogni giorno, che esula dai pensieri quotidiani, che si scosta da quell'essere ancorati alla terra.
Qualche cosa di più semplice... come pioggia... come acqua che scivola su di un vetro irreprensibile... apparentemente entità senza sostanza, ma che se osservata attentamente, lascia un segno indelebile...


20 Agosto 2007

Dalla finestra osservo la pioggia cadere, portata dal vento a destra e a sinistra secondo il suo volere. Alcune gocce vengono spazzate violentemente contro quel vetro che sto osservando, vengono divise nello scontro e scivolano giù, su quella superficie liscia ed indomabile.

In qualche caso da una goccia, a metà del percorso, se ne ritrovano due, divise dallo scontro con un’altra… proprio come noi, separati dalla presenza di un’altra persona, di un “ostacolo”.

Qualche volta, durante la corsa veloce giù, per quella superficie, capita che le due gocce rallentino, una parallela all’altra, sempre più vicine, fino a quasi incontrarsi, ma che per un assurdo gioco della sorte non si incontrano mai, scendono talvolta accelerando, a volte rallentando fino a quasi fermarsi, ma mai incontrandosi.

In quella discesa, fino ad una meta di cui non si conosce l’entità, capita anche a loro, come agli uomini, minuscole particelle d’acqua di fermarsi. Si fermano come noi ci fermiamo, talvolta, a ragionare sul nostro comportamento, sulle nostre scelte… sui nostri errori. Ci sono quelle che restano lì, non scendono, forse certe della decisione presa… c’è chi riparte, magari titubante oppure deciso, conscio che ciò che ha scelto è la cosa migliore. Infine, c’è chi riparte e, cercando di raggiungere la sua precedente compagna incontra ostacoli, si ferma, riparte, e si ferma ancora… fino a che non l’ha raggiunta, fino a che non riesce a starle vicino ancora per un po’, ancora una volta, cercando di trarre da questa vicinanza tutto il buono di cui si possa godere, come se quella fosse la sua ultima occasione.
E scendono, scendono... fianco a fianco, senza allontanarsi mai, come se qualche cosa di sconosciuto, qualche cosa che va al di là delle loro volontà li tenesse a distanza ravvicinata.

Queste gocce, a volte, arrivano al fondo del vetro, là dove si mischiano a tutte le altre che hanno raggiunto quella meta, insieme a tutte quelle gocce che hanno ignorato tutto ciò che si poteva incontrare durante quella corsa.

Altre volte, si arrestano di colpo entrambe, restando lì, vicine ma lontane allo stesso tempo, incapaci di risalire il loro cammino fino a incontrarsi ancora...

... altre volte ancora, come spesso succede, una delle due non si arresta. Non può arrestarsi e restare lì, di fronte a “Lei“ senza poter fare nulla, senza poterla sfiorare ancora una volta... senza la possibilità di poter diventare una cosa sola, ancora... di nuovo,  e per sempre.

E così prosegue, va lentamente per la sua strada, là dove sa di raggiungere tutti gli altri, dove forse trovare distrazione, dove può tentare, anche solo per un’ora, un istante, di non pensare a “Lei“.

Ma di tanto in tanto si guarda indietro e la vede là, dove sa di poterla trovare in ogni momento.

E così, dopo che la pioggia è finita, le gocce che hanno raggiunto la fine del percorso scemeranno via, senza lasciare traccia alcuna, mentre quelle che si sono fermate lasceranno un segno del loro passaggio, una testimonianza della loro presenza. Il sole le asciugherà, ma non spariranno completamente, perché la loro traccia, su quel vetro, lascerà un segno...

... quello stesso segno che tu hai lasciato nel mio cuore.

Prisoner.Of.Soul

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Commenti al Post:
principessa765
principessa765 il 06/04/08 alle 20:21 via WEB
ciao grazie x il tuo commento..e grazie x avermi inserito tra i blog amici..ricambio il gesto.buona domenica Chiara
 
 
Prisoner.Of.Soul
Prisoner.Of.Soul il 06/04/08 alle 22:05 via WEB
E' un piacere... grazie a te per avere ricambiato.
 
dd.angel
dd.angel il 07/04/08 alle 16:26 via WEB
Mi ha emozionato quello che hai scritto...e ti capisco davvero bene...
 
 
Prisoner.Of.Soul
Prisoner.Of.Soul il 07/04/08 alle 21:03 via WEB
Mi fa' piacere... e se mi capisci... un po' mi dispiace ;-)
 
   
dd.angel
dd.angel il 07/04/08 alle 21:31 via WEB
Già...però anche nella sofferenza si può trovare una forza che non si pensava di avere... bacio
 
     
Prisoner.Of.Soul
Prisoner.Of.Soul il 07/04/08 alle 21:59 via WEB
La sofferenza insegna ad amare tutto il resto.
 
     
dd.angel
dd.angel il 07/04/08 alle 22:39 via WEB
E' proprio così infatti...purtroppo o per fortuna...punti di vista.
 
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