Creato da andywebb il 01/05/2007
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Post n°9 pubblicato il 01 Maggio 2007 da andywebb

" Ho fame! "


"Ho fame!"
Perso nei pensieri, aveva dimenticato il mondo circostante, ma la parola fame stimolò un gorgoglìo dal profondo del suo stomaco.
La ragazza che ballava, lo guardava e forse pensava allo zainetto che si portava appresso.
Si sedette sui gradini della grande scalinata, appoggiò la sacca in terra, e ne trasse il pane, gli affettati e la bottiglia d'acqua.
" Tutto qui..non ho altro."
" Meglio che niente, ma quando torniamo?"
Guardò in cielo e calcolò altre tre ore buone di luce.
"Chissà cosa c'è, dentro la casa.."
L'aveva detto apposta, per vedere la reazione della ragazza alle sue parole.
Lei si perse in un pensiero, ed i suoi occhi guardavano il vuoto.
"Già... chissà cosa c'è... ma è tutto chiuso e sprangato!"
Lui, mentre mangiava, si era alzato e si muoveva intorno alla casa.
Le finestre e le porte erano coperte completamente da tavoloni di pino, o abete, e non si vedevano gli infissi.
Il lavoro era stato eseguito bene, anche se da molto tempo.
I tavoloni, esposti alle intemperie, erano grigio scuro e i nodi del legno neri. Qua e là erano schiantati.
Un'altra fila di tavoloni erano stati posti sulla destra della scalinata posteriore, quella sul lato del mare.
Forse coprivano una porta. Uno sgabuzzino per gli attrezzi del giardiniere.
O una cantina. O semplicemente, un sottoscala, un magazzino.
La scalinata era vasta, e sotto c'era spazio abbastanza per farne un'abitazione moderna.
Coperta dalla macchia circostante, vide i resti di una voliera.
Doveva essere stato una specie di gazebo, chiuso da reti metalliche.
Se ne vedevano ancora i resti. Squamette di ruggine lungo le aste verticali.
Aste verticali.
Non sembravano del tutto marce. Forse poteva provare a prenderne una.
Erano di ferro. E la vernice le aveva protette.
Ne strinse una nella mano e provò a tirare.
Non si piegava.
Guardò per terra. Alla base il ferro era marcio rugginoso e sfogliato. Gli assestò un calcio e l'asta si troncò. La prese con le mani e tirò verso il basso.
Tra il fogliame che cadeva e i resti di un tetto di latta, che gli rovinava addosso, si trovò l'asta libera, tra le mani.
Era un bel pezzo di ferro.
Lo sbattè in terra più volte, eliminando così la ruggine. Aveva anche una specie di punta. Una bella lancia.

Andò all'attacco dei tavoloni sotto la scalinata.

 

 

 

 
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