Non vedeva lontano perché si ostinava a voler guardare le cose troppo da vicino. [...] Un esempio di questo genere di errore possiamo riscontrarlo nell'osservazione dei corpi celesti. Quando si dà un'occhiata a una stella, guardandola con la coda dell'occhio, con la parte più esterna della retina (la più sensibile alla luce debole), possiamo vedere la stella distintamente, cogliendone adeguatamente la luminosità che si attenua a mano a mano che volgiamo lo sguardo pienamente su di essa. A questo punti, infatti, l'occhio è investito da un gran numero di raggi luminosi, mentre alla prima occhiata si ha una più raffinata capacità di percezione. La troppa profondità condiziona il pensiero e ci rende perplessi, mentre una osservazione troppo prolungata, troppo concentrata o troppo diretta può fare svanire dal firmamento persino Venere.
(E.A. Poe)
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Post n°6 pubblicato il 08 Luglio 2014 da Quaaalude
Paradossi Una leggera nebbia si stava sollevando dai piedi delle migliaia di persone confluite sui bordi dell'Acrocoro Giallo. Sabbia di un'infinità di frammenti che si staccavano dalle suole dei pedoni e vorticavano compatte fino a posarsi al suolo in una nuvola massiccia e greve. Marco Daniel la osservava mentre il pallone si abbassava per potere fornire ulteriori indicazioni sui movimenti da seguire, la popolazione di Frommetier era già magnificamente disposta a un miglio in linea reale dalla loro parata. Partivano in ritardo. Lui era nervoso. Dava delle indicazioni brusche con il dorso della mano mentre ogni tanto l'occhio gli cadeva sul profilo apatico di Luisa Lepre, la sua dannazione e moderno contrappasso. Aveva un ciondolo al collo e ci giocava nervosamente, Ma nel frattempo non la smetteva di appuntare il suo sguardo sul deserto a gobbe che gli stava davanti. Il caldo si mutava in gocce dense sul collo, appena assorbite dalla bandana azzurra che gli faceva da fazzoletto. Poi, quasi senza accorgersene, diede il segnale di partenza e la popolazione si riversò su quel catino naturale scalciando e spingendosi. Avrebbero avuto diritto a quanta terra sarebbero riusciti a mettere sopra i piedi e le mani. Ma molti sarebbero anche morti. Perché di quanta terra ha bisogno un uomo? forse solo quella che gli serve per la sua sepoltura. |
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