Creato da sel.racale il 03/03/2011

SEL RACALE

BLOG DI DISCUSSIONE POLITICA LOCALE

LA COLONNA SONORA DI SEL RACALE

 

LA COLONNA SONORA DELL'ITALIA REPUBBLICANA

 

LA "COLONNA SONORA" DI SEL

 

Sindaco, fai un regalo ai cittadini:

manda a casa la tua maggioranza!

 Caro Massimo,

stacca la spina a questa maggioranza in coma. Cosa altro deve accadere (o non accadere) per registrarne il fallimento? Siamo certi che le responsabilità maggiori sono della tua squadra che è di una mediocrità imbarazzante. Ti stimiamo come persona, conosciamo la tua onestà intellettuale. Per questo chiediamo un gesto di responsabilità: prendi le distanze da certe pratiche, dimettiti!

Quest'ultimo periodo festivo ha confermato l'arretramento della nostra città:

ogni sera, in particolare per la messa di Natale, il centro invaso da auto parcheggiate agli angoli delle strade, in doppia fila, su Piazza S. Sebastiano, sui marciapiedi;

il centro storico di Taviano è stato rivitalizzato e nei giorni di festa ha ospitato, peraltro, una piacevole mostra del presepe; il nostro ha attratto, invece, raduni e "bande" di bulli;

a Taviano, Alliste e Melissano (tanto per stare nell'Unione) durante il periodo festivo abbiamo incontrato, nei principali luoghi e fino a sera, i vigili urbani; a Racale...soprassediamo!

Caro Massimo, per chiederti le dimissioni potevamo "scomodare" i grandi temi sui quali la tua maggioranza ha fallito, come il bilancio (debito fuori controllo); i tributi (eccessivi rispetto ai servizi); il PUG (sotto chiave per non deludere qualcuno già illuso); l'arredo urbano (è viva T. Suda?). Invece, ci è sufficiente valutare la gestione ordinaria per chiederti di porre fine ad uno dei peggiori governi della storia di Racale.

Una maggioranza incapace di gestire l'ordinario può risolvere, dunque, le grandi questioni? Un'amministrazione che impiega due anni per realizzare (male) qualche necessario senso unico, può, per esempio, elaborare un piano di recupero del centro storico o completare la rete dei servizi e delle infrastrutture nella zone economiche/produttive?

È vero, le colpe del degrado vanno cercate anche fuori dal municipio. Non esiste il fiato dell'opinione pubblica e il senso civico, l'interesse generale e l'idealità. L'associazionismo, a volte, vive più come procacciatore di consenso che come comunione ideale. La politica è quasi sempre necessità personale (quale beneficio ha prodotto l'elezione di due consiglieri provinciali?). Una città priva di cinema, auditorium, archivio storico; una comunità scarsamente attenta ai beni culturali e ambientali, menefreghista. Occorre quindi una scossa, a partire dalla politica.

Per il bene del paese ti chiediamo, caro Massimo, un atto di coraggio per aprire una fase di riflessione che favorisca il ricambio di una classe politica della quale ogni cittadino dovrebbe vergognarsi, indipendentemente dalla preferenza di voto espressa.

E TU, CARO MASSIMO, VUOI BENE AL TUO PAESE, VERO?

 

Il direttivo del circolo di Racale (manifesto - gennaio 2011)

 

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A RACALE, È’ VERO O NON È VERO?

Che a T. Suda è consentito a tutti di parcheggiare nello spazio inibito di fronte alla stazione carburanti e specialmente a "privilegiati" che dovrebbero, invece, dare il buon esempio?
Che tanti genitori “bloccano” comodamente l’auto (e il traffico) all'altezza dell'ingresso per far accedere i bambini a scuola?
Che si parcheggia su piazza S. Sebastiano e che sono spariti i basoli del centro storico?
Che i lavori pubblici non vengono eseguiti a regola d’arte?
Che con il piano traffico siamo alle “comiche”?
Che sulla Racale / T. Suda si immette in piena curva una strada che collega la zona del Cimitero?
Che pochissimi pagano il passo carrabile?
Che se Berlusconi viene a Racale non è possibile trovargli una sala che contenga più di 50 posti?
Che a Racale anche qualche voto di centro/sinistra contribuisce (legittimo, per carità) ad eleggere un consigliere prov.le di centro destra?
Che a Racale da 20 anni non governa la sinistra bensì la destra?

 

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IL PUG FA 90

Post n°32 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da sel.racale

Il PUG FA 90

Alcuni giorni fa il movimento “Diversi X Passione” ha tirato fuori l’argomento PUG, un tema strategico per lo sviluppo della nostra città.

Senza mezzi termini, il movimento ha messo il dito nella piaga dichiarando di  “strappare la bozza del PUG” in caso di vittoria alle prossime amministrative.

Con coraggio, il movimento dichiara l’intenzione di togliere di mezzo uno strumento mai adottato, fino ad oggi usato a soli fini elettorali e di riscriverlo secondo esigenze e in modo partecipato.

Ci si aspettava che la sollecitazione di “Diversi X Passione” generasse una levata di scudi da parte della maggioranza e, soprattutto, una forte sollevazione da parte dell’opposizione che, finalmente, poteva “scoprire” tutto il torbido accumulatosi attorno alla questione PUG.

Che la maggioranza e l’assessore competente non replichino all’accusa precisa di aver utilizzato il PUG solo come “leva elettorale”, è evidente; non è, invece, comprensibile il silenzio dell’opposizione! Schivare l’argomento principale per la vita di una comunità, lascia perplessi.

“Diversi X Passione” voleva alimentare il dibattito sull’argomento principale della città soprattutto tra le forze che si propongono alla guida del governo locale che si dimostrano, invece, indifferenti. Specie l’opposizione, muta sull’argomento ed, anzi, infastidita e pronta ad accelerare sul terreno populistico della propaganda, promettendo una generica gestione etica della cosa pubblica ma senza, guarda caso, trovare nulla di a-etico nella gestione della programmazione urbanistica, così come è stata conosciuta.

Sul PUG la paura fa 90. Si, la paura (e si spera solo la paura) di fare i conti con il torbido, di cui è intriso il chiacchiericcio di paese, sottostante la gestione/formazione del PUG.

Ecco, dunque, che SEL, anche per la sua vocazione ispiratrice su taluni temi, non potrà mai confrontarsi con soggetti e forze politiche che sull’argomento PUG hanno reticenze, titubanze, incertezze, esitazioni.

Se non si hanno le mani (e la coscienza) libere sulla programmazione urbanistica non ci si può candidare alla guida della città.

Comitati di tecnici, stimati professionisti, tutti sono consapevoli del problema PUG. Però, nell’occasione delle occasioni, qual è la campagna elettorale, l’argomento si inabissa ed emergono, ovunque, paure, compromessi ed impossibilità.

L’argomento PUG è, quindi, solo un terreno di contesa sulla titolarità del governo del territorio? È solo lotta su chi dovrà gestire e formare lo strumento urbanistico? Nessuno osa spezzare la filosofia "elettorale e non solo" alla base della programmazione urbanistica?  

Questi gli inquietanti dubbi di SEL e di tanti cittadini che pensano che il problema del PUG non debba essere una questione di titolarità ma di metodi, contenuti e necessità.

E se, invece, l’indifferenza fosse indotta da timori e calcoli elettorali? … e/o dalla paura di perdere consensi sedimentati attorno ad aspettative? E qui ci si deve fermare per non infierire.

 
 
 

Assenza di segnale

Post n°31 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da sel.racale

 

L’avvicendamento all’assessorato all’ambiente del Comune di Racale è un fatto accaduto ormai da alcuni mesi. In un Comune dove si apprende che esiste (così si sono dichiarati è spesso firmati, sic!) un assessore “al traffico”, un assessore “all’asilo nido” e un assessore “e basta”, fa piacere scoprire che all’assessore “e basta” pare sia stata conferita, successivamente alla sua nomina, (oltre al “basta”) anche la delega “all’ambiente”.

Ora, sorvolando sulla constatazione banale che imporrebbe le dimissioni dell’assessore  al traffico per manifesti insuccessi e dell’assessore all’asilo nido per la venuta meno dell’asilo stesso, vogliamo soffermarci sull’assessorato all’ambiente che, solo per l’aspetto terminologico della delega, dovrebbe essere una cosa seria, importante, strategica.

Per qualche mese abbiamo cercato il suo ufficio per attivare un giusto confronto e scambiare informazioni. Abbiamo cercato, invano, il luogo della sua attività, eventuali orari di ricevimento, una targa, qualcosa che individuasse la sua attività.

Pensavamo di chiedergli aggiornamenti sull’attività di monitoraggio della acque reflue e delle discariche abusive; sui risultati sulla prevenzione dei tumori attraverso l’educazione alimentare; su eventuali progetti di educazione ambientale attivati con le scuole; sullo stato della qualità delle acque marine e sui progetti di promozione del nostro mare e del nostro territorio; sui risultati circa la sensibilizzazione alla dismissione di “eternit”; su quali misure di finanziamento europeo e POR intende contare per un programma di sostenibilità ambientale dei materiali e dei rifiuti delle nostre attività artigianali; sulla pianificazione per il rilascio delle autorizzazioni per antenne e ripetitori; sui programmi di educazione civica “al riciclaggio” e “alla differenziata”; su eventuali programmi di formazione per operatori con “pratiche” biologiche in agricoltura; ecc. ecc..

Tante le cose che volevamo chiedere e di cui volevamo capire se non ci fossimo fermati a chiederci:

ma chi cavolo è l’assessore all’ambiente?

 

 
 
 

AUGURI DI BUON ANNO

Post n°30 pubblicato il 30 Dicembre 2011 da sel.racale

 
 
 

IL PDL DI RACALE HA PRESENTATO IL SIMBOLO PER LE AMMINISTRATIVE 2012

Post n°29 pubblicato il 06 Novembre 2011 da sel.racale

IL PDL E' IL PRIMO PARTITO A PRESENTARE IL SIMBOLO ELETTORALE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 2012.

I VERTICI LOCALI IN UNA CONFERENZA STAMPA MOLTO AFFOLLATA (di cui abbiamo solo un'immagine dall'esterno) HANNO SPIEGATO COSI' I MOTIVI DELLA SCELTA: "Il PDL cerca sempre di interpretare e soddisfare le esigenze del popolo e di un popolo che ama la libertà. Con questo simbolo anche a Racale vogliamo esprimere sempre di più la sintonia che lega noi e i cittadini della nostra amata città."

 

P.S. per i "non racalini": L'immagine riguarda la piazza del centro storico da pochi anni ripavimentata (male) che è diventata una specie di parcheggio. Incuranti, gli automobilisti ci salgono sopra come se niente fosse. Informiamo il nostro "eroe" assessore alla polizia municipale che basterebbe fermarsi la sera 10 minuti nei pressi della ex piazza per vedere quanti centauri e automobilisti, sia giovani sia più attempati, ci scorrazzano sopra.

 
 
 

PROPOSTA DI NUOVA DENOMINAZIONE: RACALE CITTA' DEI PALI

Post n°28 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da sel.racale

Può essere un'idea per promuovere la città (anche se invitiamo il Sindaco ad intervenire - non sono rari i casi di traumi, anche gravi, riportati da persone in incidenti contro un paletto).

La città dei pali diventerebbe un'attrazione turistica unica! Già immaginiamo i tanti giapponesi muniti di macchinetta ad immortalare il curioso arredo urbano, unico al mondo.

Di seguito una carrellata (parziale) di pali e paletti che il nostro "eroe" assessore al traffico, coadiuvato dal suo collega all'urbanistica, ha pensato di "piantare" per il bene del nostro paese. Un tempo (pensate voi quanto era brutto il mondo di una volta) chi compiva simili cose veniva accusato di DANNO ERARIALE.

p.s.: Alla fine della carrellata troverete la foto del palo per eccellenza...

...il re dei pali, il semaforo in disuso da 20 anni!

 

 
 
 

8 + 8 POST IT PER RACALE

Post n°27 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da sel.racale

Si dirà: “e i soldi per fare tutto?”

Ci fossero le risorse, i nostri “eroi” farebbero qualcosa e bene?

E se fosse l’incapacità dei nostri “eroi” che impedisce di conseguire avanzi di bilancio, di intercettare qualche finanziamento?

E se le nostre idee rappresentassero, finalmente, la novità necessaria da lanciare nello stagno della politica locale?

 

 
 
 

RACALE, OBBLIGO DI SVOLTA

Post n°25 pubblicato il 06 Settembre 2011 da sel.racale

Direzione obbligatoria

Da qualche settimana è in atto un tourbillon di voci circa presunti comportamenti poco onorevoli della “classe dirigente” di Racale.

Veri o falsi che siano certi fatti disdicevoli del Sindaco e di qualche consigliere, ci appassiona poco questo tipo di argomentazioni perché riteniamo che un amministratore debba essere valutato, soprattutto, per la sua capacità di amministrare.

Nel caso di Racale (comunità da anni "resistente" alle regole e non incline ai comportamenti virtuosi) pensiamo che non occorra “scoprire” un comportamento “indegno” per reputare un amministratore non all'altezza dell'incarico. E’ come scoprire l’acqua calda di una pentola sul fuoco.

Per questo, pur condividendo il sentimento dell’indignato autore del manifesto che chiede agli amministratori comportamenti corretti e ritenendo le dimissioni un obbligo se fossero fondate certe notizie, riteniamo che non occorra aggrapparsi solo all’“inciampo” personale, giuridico o morale, per chiedere le dimissioni di questi amministratori. Basterebbe solo giudicarli per il loro operato amministrativo e politico per...

  • Per chiedere le dimissioni di questa maggioranza occorre verificare se qualche consigliere è stato graziato dai tributi o, come pensiamo noi, è sufficiente constatare il dato comunale del livello di evasione ed elusione di imposte e tributi?
  • Per pretendere le dimissioni della maggioranza occorre individuare i colpevoli della sorte dei basoli del centro storico o, come pensiamo noi, è sufficiente constatare la qualità dei lavori realizzati ed il catrame che scempia la nostra storia?
  • Per chiedere le dimissioni dell’assessore c’è bisogno di trovare una qualche opacità amministrativa nella scelta della ditta per la realizzazione del piano traffico o, come pensiamo noi, è sufficiente constatare la confusione, l’incertezza e l’approssimazione delle scelte?
  • Per sollecitare la maggioranza ad andare via c’è bisogno di verificare se aspettative particolari hanno condizionato la redazione del PUG o, come pensiamo noi, basta la presa in giro di uno strumento sempre pronto elettoralmente per essere adottato e mai realizzato?
  • Per chiedere la fine di questa responsabilità di governo collettiva durata 15 anni occorre trovare un capro espiatorio (anche del passato) per i tanti debiti fuori bilancio e i tanti residui attivi ingiustificati o, come pensiamo noi, è sufficiente constatare il disavanzo di bilancio (1,6 milioni) e l’indebitamento dell’ente?
  • Per chiedere le dimissioni del Sindaco e della giunta è importante accertare se chi ha ordinato la “rimonda” dei lampioni ha rispettato le corrette procedure amministrative o, come pensiamo noi, è sufficiente constatare lo stato dell’oltraggio, la mancata manutenzione e la perdurante pericolosità dei corpi illuminanti?
  • Per invocare le dimissioni di alcuni amministratori occorre “pizzicarli” per l’abbandono "in un posto a caso" di rifiuti ingombranti e per gli incarichi professionali al parente o, come pensiamo noi, basta appurare l’assenza di proposta e soluzioni amministrative da parte di questi consiglieri inconsistenti?

In sostanza, questa maggioranza deve andare a casa per i deplorevoli comportamenti individuali o anche e soprattutto per l’incapacità di gestire la cosa pubblica e di determinare prospettive di sviluppo economico e sociale?

Non è forse questo il momento di pretendere amministratori certamente integerrimi ma soprattutto capaci di esprimere una proposta di governo diversa e concreta?

Una comunità con un minimo di coscienza civile avrebbe da tempo provveduto a determinare la fine di questa amministrazione. Una comunità seria non avrebbe mai permesso di farsi rappresentare da questi amministratori.

L'autostima degli amministratori di Racale

 
 
 

Parole, parole, parole...parole, parole, parole

Post n°24 pubblicato il 01 Settembre 2011 da sel.racale

Per un Comune lo Statuto rappresenta la norma giuridica fondamentale. Come per lo Stato la Costituzione è il "solco" giuridico che determina decisioni, atti, scelte e comportamenti, così lo Statuto è per il comune la cornice normativa che ispira e indirizza gli atti amministrativi.

Indovinate da quale Statuto abbiamo estratto l'art.4 di seguito riportato. Sembra un articolo scritto da amministratori di un comune virtuoso..

statuto

 
 
 

RACALE D'ESTATE

Post n°23 pubblicato il 08 Agosto 2011 da sel.racale

 

Questa stagione estiva di Racale e Torre Suda sarà ricordata (oltre che per il degrado) per la totale assenza del corpo di polizia municipale. Non per colpa dei vigili urbani che, essendo ridotti a sole quattro unità, sono impossibilitati perfino al servizio “minimo”.

In servizio un vigile per turno, tra riposi e ferie, è difficile rispondere alle chiamate al telefono dell’ufficio e stare contemporaneamente fuori di “pattuglia”.

Davvero uno scandalo. E tra visitatori che non trovano la prima “fonte” di informazione quale è un vigile in una località turistica, automobili dappertutto (contromano, in divieto, sui marciapiedi, sugli scogli, agli angoli degli incroci), traffico fai da te, micro discariche, “invasioni” edilizie del demanio e “ufficio” sostanzialmente chiuso “per ferie”, si consuma un’altra stagione all’insegna del caos e dell’irresponsabilità.

Sarà che per informazioni e “pronto intervento” si “sopperisce” con un paio di assessori sempre presenti sull’uscio del Comune o nei crocicchi più frequentati di Torre Suda, ma è davvero insostenibile lo stato delle cose.

Pertanto, SEL Racale propone, in considerazione del fatto che non esiste materialmente il servizio di polizia municipale, di licenziare i quattro vigili in forza e di destinare il risparmio di spesa al mantenimento del servizio di asilo nido pubblico.

In alternativa, in ipotesi di mantenimento del corpo dei vigili, si propone di rafforzarlo con l’impiego, almeno estivo, di alcuni dirigenti comunali in osservanza della linea politica di austerity e sacrifici adottata.  

 

 

 
 
 

SEL - RACALE: SECONDA SODDISFAZIONE

Post n°22 pubblicato il 26 Luglio 2011 da sel.racale

SECONDA SODDISFAZIONE PER SEL – RACALE.

ALL’ASSESSORE DICIAMO: VAI VIA, CIRCOLARE PREGO!

Dopo aver ottenuto la chiusura della pericolosa stradina che dal cimitero immetteva, in curva, sulla provinciale x T. Suda, finalmente anche l’altra proposta di SEL di inversione del senso unico su Via Gallipoli è stata accolta.

Siamo stati i primi e i soli a proporre, da subito, la soluzione. Siamo stati i soli a occuparsi e insistere sulla necessità di soluzioni diverse, diffondendo già nel mese di novembre 2010 un volantino contenente una proposta alternativa.

Ora, parzialmente, si corregge l’obbrobrio ideato dall’assessore Mariano. Questo non attenua la nostra critica verso la maggioranza e nei confronti di un assessore che riteniamo sempre inadeguato e che invitiamo a dimettersi per “l’ingorgo causato”.

Fa un certo effetto, però, proporre gratuitamente le soluzioni a chi non ne azzecca una ed è pagato proprio per dare soluzioni. Meditate cittadini, meditate.

 
 
 

BABELE

Post n°21 pubblicato il 12 Luglio 2011 da sel.racale

 Torre di Babele

 Sindaco, fai un regalo ai cittadini:

manda a casa la tua maggioranza!

Nel Gennaio di quest'anno, mentre tutta la politica locale scaldava i motori per prepararsi all'ennesima gara elettorale sfuggendo dalla necessità di entrare nel merito dei gravi problemi, SEL – Racale affiggeva un manifesto che andava alla sostanza della situazione amministrativa. Incapacità, lassismo, approssimazione, erano, per SEL, i limiti principali di una amministrazione pessima e inconcludente. Inoltre, con il manifesto, SEL indicava nell'apatia dell'opinione pubblica un elemento che favoriva lo stato delle cose.

All'epoca del manifesto non era stato interpellato alcun illustre professore che aiutasse a uscire dalla crisi finanziaria del comune. Non era esploso alcun dissidio interno, salvo una naturale “antipatia” tra gruppi di persone in preda ad una lotta fratricida per la gestione di potere (c'era quello che voleva il monopolio dei segnali stradali, quello del pronto intervento, quello sensibile al suo ambiente, quello che giurava sulla certezza, veridicità e correttezza del bilancio, quello in splendido esilio a Torre Suda, quello addetto all'istruzione e agli edifici scolastici che non ci sono, quello con un compenso non proprio da gabinetto, quello che riusciva a parlare con Alemanno senza passare da Mantovano, quella che presiedeva “su(per)a parters”,... e quelli che rosicavano in sala d'attesa.

Eppure SEL aveva visto giusto e invitato il Sindaco, immolatosi oltre le sue responsabilità, a fare un regalo ai cittadini e a dimettersi.

Eravamo e siamo convinti dell'onestà intellettuale del Sindaco. Eravamo certi che la sua “resistenza” era a fin di bene. Ma oggi, davanti allo sgretolamento della sua maggioranza, davanti al clima di veleni generatosi, davanti alla presa d'atto che a fallire non è stata solo questa amministrazione ma un intero ciclo con protagonisti sempre gli stessi, cosa fa desistere Basurto dal dichiarare la fine di questa amministrazione? Davvero la sua analisi spietata sulle responsabilità profonde e nel tempo di una classe politica, invece di determinare la presa d'atto del fallimento invoglia a proseguire per senso di responsabilità?

No caro Massimo, non può essere questo. E neppure il semplice e pur sempre legittimo “bisogno” dello stipendio può rendere così miopi. Tutto fa pensare che altri sono i motivi dell'accanimento terapeutico. Tutto fa pensare che la crisi del “sistema Racale” è dentro la sua stessa cultura, i suoi interessi, le sue prassi, i suoi misteri, i suoi scheletri, i suoi segreti. E già, forse qui sta la chiave del disastro amministrativo e sociale di questa città, dei suoi amministratori e degli aspiranti tali.

Qui sta anche la chiave di una opinione pubblica che può apparire, a prima vista, semplicemente menefreghista ma che, invece, è probabilmente corresponsabile e complice.

Di seguito ri-pubblichiamo il manifesto, quanto mai attuale, del gennaio 2011.

Caro Massimo,

stacca la spina a questa maggioranza in coma. Cosa altro deve accadere (o non accadere) per registrarne il fallimento? Siamo certi che le responsabilità maggiori sono della tua squadra che è di una mediocrità imbarazzante. Ti stimiamo come persona, conosciamo la tua onestà intellettuale. Per questo chiediamo un gesto di responsabilità: prendi le distanze da certe pratiche, dimettiti!

Quest'ultimo periodo festivo ha confermato l'arretramento della nostra città:

ogni sera, in particolare per la messa di Natale, il centro invaso da auto parcheggiate agli angoli delle strade, in doppia fila, su Piazza S. Sebastiano, sui marciapiedi;

il centro storico di Taviano è stato rivitalizzato e nei giorni di festa ha ospitato, peraltro, una piacevole mostra del presepe; il nostro ha attratto, invece, raduni e "bande" di bulli;

a Taviano, Alliste e Melissano (tanto per stare nell'Unione) durante il periodo festivo abbiamo incontrato, nei principali luoghi e fino a sera, i vigili urbani; a Racale...soprassediamo!

Caro Massimo, per chiederti le dimissioni potevamo "scomodare" i grandi temi sui quali la tua maggioranza ha fallito, come il bilancio (debito fuori controllo); i tributi (eccessivi rispetto ai servizi); il PUG (sotto chiave per non deludere qualcuno già illuso); l'arredo urbano (è viva T. Suda?). Invece, ci è sufficiente valutare la gestione ordinaria per chiederti di porre fine ad uno dei peggiori governi della storia di Racale.

Una maggioranza incapace di gestire l'ordinario può risolvere, dunque, le grandi questioni? Un'amministrazione che impiega due anni per realizzare (male) qualche necessario senso unico, può, per esempio, elaborare un piano di recupero del centro storico o completare la rete dei servizi e delle infrastrutture nella zone economiche/produttive?

È vero, le colpe del degrado vanno cercate anche fuori dal municipio. Non esiste il fiato dell'opinione pubblica e il senso civico, l'interesse generale e l'idealità. L'associazionismo, a volte, vive più come procacciatore di consenso che come comunione ideale. La politica è quasi sempre necessità personale (quale beneficio ha prodotto l'elezione di due consiglieri provinciali?). Una città priva di cinema, auditorium, archivio storico; una comunità scarsamente attenta ai beni culturali e ambientali, menefreghista. Occorre quindi una scossa, a partire dalla politica.

Per il bene del paese ti chiediamo, caro Massimo, un atto di coraggio per aprire una fase di riflessione che favorisca il ricambio di una classe politica della quale ogni cittadino dovrebbe vergognarsi, indipendentemente dalla preferenza di voto espressa.

E TU, CARO MASSIMO, VUOI BENE AL TUO PAESE, VERO?

 

 

 

 

 

 
 
 

DOVE BASTA NON PIANTARE QUALCHE ROSA E DOVE...

Post n°20 pubblicato il 02 Luglio 2011 da sel.racale

A PARMA SCOPPIA LO SCANDALO PER LE ROSE NON PIANTATE DA PARTE DEL COMUNE E C’E’ L’ASSEDIO AL COMUNE.

 

È vero c’è Italia e Italia. A Parma è bastato “sorprendere” alcuni amministratori e funzionari in comportamenti, oltre che illeciti, contro la “cosa pubblica” per scatenare la giusta indignazione. Dimissioni a catena e assedio dei cittadini al Comune!!!

A Parma è clamoroso che non si realizzi un’opera pubblica, anche piccola e insignificante. Pensate bastano due rose non piantate per scatenare l’assedio al comune. Chissà a Racale cosa altro dovrebbe accadere per provocare un minimo di “ribellione civile”.

Di seguito il resoconto di Parma con  i “gravi” comportamenti perpetrati da assessori e funzionari.

Pensate!!!

- spesi 50-70mila euro per una consulenza sui canali irrigui che non era di alcuna utilità all'Amministrazione.

- 180 mila euro hanno finanziato i fiori del Lungoparma, le "pink roses", per le quali non funzionava neanche l'impianto di irrigazione. Gli arrestati con i soldi pubblici si facevano sistemare i propri giardini fatturando i lavori come se fossero servizi pubblici.

- il giardino di Paco e Ax, i cani lupo dei vigili, non è mai stato realizzato.

- il comandante della Municipale è accusato di aver fatto pressioni su un agente che aveva multato un bar per il dehors (gazebo) installato fuori dall’esercizio che invadeva il marciapiedi e un pezzo di strada. Minacciò di trasferirlo se non avesse tolto la sanzione.

- il comandante usava spesso per necessità personali l'auto del Comune e per questo dovrà rispondere anche del reato di peculato d'uso.

 

Reazioni tra i vigili - Sono rimasti senza parole. Monta l'indignazione: "Io mi chiedo: dove stiamo andando? E' una vergogna. Io onoro la divisa che porto da tanti anni. Ora la gente che penserà? Dobbiamo chiudere il comando?".

 

Assedio al Comune - Nel pomeriggio circa 1000 persone si sono radunate davanti al Palazzo Comunale di Parma per chiedere le dimissioni della Giunta. A controllarle un nutrito spiegamento di forze dell'ordine, compreso un contingente di Carabinieri in tenuta antisommossa arrivati da Bologna. I manifestanti hanno portato sacchi neri di plastica con il simbolo dell'euro e hanno regalato rose ai passanti: "Dovevano essere piantate nel LungoParma (il fiume che attraversa città ndr) ma visto che non ci sono ve le regaliamo noi", hanno spiegato. In questo caso l'allusione è ai lavori che sarebbero stati pagati ma non eseguiti.

 
 
 

RACALE: INIZIA LA NUOVA GESTIONE DEI RIFIUTI

Post n°19 pubblicato il 21 Giugno 2011 da sel.racale

ECCO SECONDO NOI I RESPONSABILI DIRETTI DELLA VENDITA DELL'ASILO NIDO:

- sindaco M. B.

- assessore F. C. (con aggravante)

- assessore V. C.

- assessore F. C.

- assessore S. M.

- assessore J. N.

- consigliere V. M.

- consigliere V. S.

- consigliere R. P.

- consigliere L. G.

- consigliere M. S. G.

- consigliere Q. F.

- consigliere E. L.

- consigliere L. L.

- consigliere S. M. (con aggravante)

- consigliere A. P.

- consigliere J. L. R.

- consigliere A. S.

- consigliere R. D. F.

 ECCO SECONDO NOI CHI POTEVA FARE DI PIU' O SOLTANTO PRENDERE POSIZIONE:

- consigliere D. M.

- consigliere F. M.

- i partiti

- le associazioni

- chi x lavoro o passione svolge attività in ambito sociale ed educativo

- le parrocchie

- i genitori

ECCO SECONDO NOI I RESPONSABILI INDIRETTI:

- i cittadini

 
 
 

PUBBLICHIAMO VOLENTIERI IL COMUNICATO STAMPA DI "DIVERSI PER PASSIONE"

Post n°18 pubblicato il 05 Giugno 2011 da sel.racale

DIVERSI PER PASSIONE

IDEE IN MOVIMENTO

Per troppi anni la politica, specie quella locale, si è occupata dei micro interessi e dell’obiettivo elettorale.

“Diversi per Passione” vuole rovesciare le modalità locali di gestione della cosa pubblica, provando a contrapporsi a prassi politiche che hanno sempre puntato sul reclutamento per "dote elettorale", per vendette da consumare, per esibizionismo.

 

Il movimento propone il confronto a partire dai temi di interesse generale verso i quali la politica mostra freddezza per calcoli elettorali che spingono a privilegiare interessi diretti e particolari.

Accanto alla miseria delle carriere personali, il movimento individua nell’autosufficienza locale il limite allo sviluppo dei territori. È per questo, nella volontà di determinare sviluppo sociale ed economico, che il movimento propone la forza della progettualità “globale”, la ridefinizione del sistema istituzionale nel territorio.

 

In quest’ottica nasce la proposta del progetto di fusione dei comuni di Alliste, Melissano, Racale e Taviano. Un’idea che scaturisce dalla necessità di determinare forti cambiamenti culturali ed economici.

Dopo una "prima" in cui si è testato l'interessamento dei cittadini (hanno partecipato su invito circa 50 cittadini), il 9 giugno, alle ore 19:00, si terrà presso la sala comunale S. Sebastiano di Racale il primo incontro pubblico di presentazione del progetto “unitamente”, per la fusione dei comuni di Alliste, Melissano, Racale e Taviano.

Una proposta di “Diversi per Passione” ma che sarà indipendente da partiti e schieramenti e sarà sostenuta attraverso la costituzione, nei quattro comuni, dei Comitati per la fusione che non avranno altra finalità diretta o indiretta.

Nei prossimi mesi seguiranno le iniziative per far maturare, nel tempo necessario, il consenso per l’avvio dell'iter normativo che passa attraverso il pronunciamento dei quattro consigli comunali interessati, il referendum, la presa d'atto della regione e del governo.

 

Con l’occasione si ringraziano tutti i candidati di ogni schieramento che, nelle ultime elezioni di Alliste, Melissano e Taviano, hanno sostenuto o soltanto posto attenzione alla proposta di fusione. Un particolare ringraziamento al Sindaco di Racale Massimo Basurto e all’on. Lorenzo Ria per l’esplicita e convinta condivisione del progetto.

 
 
 

SEL - RACALE: FINALMENTE!!!

Post n°17 pubblicato il 20 Maggio 2011 da sel.racale

CHIUSA LA PERICOLOSA STRADA CHE DAL CIMITERO IMMETTEVA, IN CURVA, SULLA PROV.LE PER TORRE SUDA.

Piccola soddisfazione x SEL - Racale. Dopo 15 anni dalla prima richiesta e dopo le tante sollecitazioni rivolte agli amministratori locali in questi anni (siamo stati gli unici ed era scritto anche in un box di questo blog), la strada che collega il cimitero con la prov.le x Torre Suda è stata chiusa al traffico. Ringraziamo l'amministrazione (meglio tardi che mai) e ci rallegriamo x una piccola battaglia di civiltà vinta che elimina un luogo pericoloso per l'incolumità degli automobilisti.

Non vogliamo voti, vogliamo condivisioni.

 

 
 
 
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VENDESI CIVILTA'

NO, L'ASILO NIDO PROPRIO NO!!

NON NE PARLA LA MAGGIORANZA, NON NE PARLA L'OPPOSIZIONE, NON NE PARLA NESSUONO (SOTTOLINEAMO NES-SU-NO)

AMMINISTRATORI E ASPIRANTI TALI: VERGOGNA!

SI CHIUDE L'ASILO NIDO COMUNALE NEL SILENZIO E NELL'INDIFFERENZA DI UNA COMUNITA' PRIVA, ORMAI, DEI VALORI CIVILI FONDAMENTALI.

VENDERE L'ULTIMO E UNICO "GIOIELLO" DI FAMIGLIA NON E' UNA BUONA PRATICA AMMINISTRATIVA. E', INVECE, LA PROVA DEL FALLIMENTO AMMINISTRATIVO E FINANZIARIO DELL'ENTE PER RESPONSABILITA' DELLA DESTRA. E' IL FALLIMENTO SIA DELLA POLITICA DI MAGGIORANZA SIA DI QUELLA DI OPPOSIZIONE CONDIZIONATA DA TANTI ESTEMPORANEI "NEO-OPPOSITORI"; E' IL FALLIMENTO DELLA SOCIETA' CIVILE SEMPRE PIU' ATTRATTA DAL QUALUNQUISMO.

*nel post - PROPOSTE - alcune riflessioni 

 

Riflessione sulle politiche di bilancio di Racale

 
Le entrate derivanti da contravvenzioni, multe, sanzioni effettuate dalla polizia municipale sono irrisorie.

Le entrate derivanti dalla tassa di occupazione suolo pubblico, pubblicità, affissioni, cartellonistica ecc. sono modeste.

Occorre "fare impresa". Si propone:

  • - Il rinnovo della richiesta di istituzione della farmacia comunale (o anche rurale a T. Suda)
  • - La gestione diretta delle aree parcheggio

Occorre istituire la "tassa di scopo" come entrata vincolata per la realizzazione di opere pubbliche.

Occorre aumentare l'addizionale comunale IRPEF per le fasce di reddito oltre i 15.000 € annui.

Occorre premiare i virtuosi della raccolta differenziata.

Occorre rendere energeticamente autonomi gli edifici pubblici dotandoli di impianti fotovoltaici.

Occorre installare le telecamere di controllo semaforico.

Occorre diminuire incarichi e consulenze.

...e tante altre cose in materia di entrate e razionalizzazione della spesa

 

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Vendola pronto a sfidare Bersani Difende le primarie, scarica Grillo e attacca il Pd: «Non faremo mai un'alleanza anche con Fli»

Lo chiamano già «l'Obama bianco made in Terlizzì» e lui, Nichi Vendola, in quel ruolo sembra trovarsi veramente bene

I suoi lo acclamano. Gli gridano «sei bellissimo». In più di quattro mila sono accorsi al Tendastrisce di Roma per ascoltare entusiasti le parole di un uomo che, in più di un'ora e mezza di discorso, ha lanciato quella che ha tutta l'aria di essere una vera e propria Opa sul centrosinistra. Quando è salito sul palco ieri mattina è stato accolto dal rosso delle bandiere di Sinistra ecologia e libertà e lui, galvanizzato dallo spettacolo, si è sfogato. La voce gli si strozzava in gola per i troppi decibel e per l'emozione ma nonostante questo lui è andato avanto per la sua strada. Ha cercato di presentare il volto di una sinistra moderna che ha fatto tutti i conti con il passato.

 

 
 
 

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