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UNA DIFFERENZA FRA NORD E SUD

Post n°27 pubblicato il 16 Aprile 2011 da aquilotto888
Foto di aquilotto888

Post brevissimo, questo. Anche perchè, come vedrete, non necessita di molte parole per spiegare ciò che vuole esprimere.

L'altro giorno siamo passati per Oria. Pochi chilometri dalla tendopoli di Manduria che tanto fa e ha fatto discutere recentemente.

In buona parte della cittadina, all'esterno di Bar e locali pubblici si vedono dei cartelli belli evidenti, scritti in arabo. Le scritte sono delle più varie.

Ora, questo è un segno che la comunità oritana (o almeno i baristi del posto) è ospitale verso gli immigrati. Oria è in provincia di Brindisi. E Brindisi è a sud.

Ci chiediamo se i nordici una cosa del genere la avrebbero fatta. Forse no.

E forse questa è una delle differenze fra Nord, e Sud. Non credete ?

 

RadioCinque TheNet.

 
 
 

DISSONANZA COGNITIVA

Post n°26 pubblicato il 03 Aprile 2011 da aquilotto888
Foto di aquilotto888

Tutti pensiamo conoscano la favoletta della Volpe e dell'Uva. Pochi (o quasi nessuno) sanno però che essa è considerata una forma esemplare di quella che in psicologia sociale si definisce "dissonanza cognitiva".

La dissonanza cognitiva è quello stato in cui taluni vengono a trovarsi quando, vivendo una condizione emotiva insoddisfacente (ad esempio, vorrebbero avare qualcosa che non possono avere), si industriano a elaborare pensieri e comportamenti che, per quanto talvolta incoerenti, e palesemente arzigogolati, fanno sì che essi possano colmare la dissonanza e reintegrare la dissociazione (la volpe voleva l'uva ma non arrivava a coglierla quindi decise che era acerba).

Orbene, ognuno di noi nella vita di ogni giorno incontra diversi soggetti più o meno "portatori" di questo "stato". O forse, dovremmo chiamarlo "disturbo". Perchè, alla fine, è di questo che -almeno un pò- si tratta.

A Roma avrebbero molto più semplicisticamente e simpaticamente detto che alla volpe "je brusciava".

Chi assume questi comportamenti, talvolta si nasconde anche dietro un sms (peccato però che questo denoti poca furbizia per vari motivi), ma anche se le frasi che scrive sono piene di veleno, anche se non è immediatamente nota l'identità di questi soggetti messaggiatori, cionondimeno è possibile tracciare un loro identikit psicologico dal contenuto del testo che scrivono.

E per esempio si scoprirebbe che magari si tratta di una persona che -per via del suo scrivere sgrammaticato- forse non ha manco la quinta elementare (con buona pace di tutti quelli che anche non avendo studiato scrivono bene e parlano anche meglio).


E magari si scoprirebbe che si tratta di una persona piccola di mente anche se non necessariamente di statura, probabilmente afflitta da complessi vari, che meriterebbero qualche cura.

E magari -anzi certamente- si scoprirebbe che si tratta di soggetti che hanno un qualche interesse personale (come la volpe) a dire all'uva che è acerba.

Mah. Povere anime disturbate. E poco furbe. Perchè poi finiscono come quella volpe raffigurata in alto, che ad onta della sua solo presunta furbizia, rimase vittima della tagliola di un cacciatore più furbo e più intelligente di lei.

 

RadioCinque TheNet

 
 
 

LA RADIO MIGRAT-ORIA

Post n°25 pubblicato il 02 Aprile 2011 da aquilotto888
Foto di aquilotto888

Ci dispiace un pò che per le vie di Oria si incontri più o meno un immigrato clandestino ogni due-tre oritani. Ci dispiace soprattutto perchè se la nostra radio 5 avesse avuto ancora una sede a Oria, forse ce ne saremmo occupati e avremmo dato un servizio agli abitanti.

Come ricorderete, c'è stato chi -proprio a Oria- ha voluto gettare fango e offese su di noi, e questo ha ovviamente provocato la nostra giusta reazione, per cui a Oria abbiamo preferito altre comunità locali limitrofe.

Fra non molto Radio 5 aprirà una propria sede anche in altri paesi del brindisino, procedendo così nella propria territorializzazione. Altri paesi che ovviamente si sono dimostrati più vicini e sensibili.

Oria, poi, è già abbastanza "affollata" in questo periodo, ci sono due-tremila immigrati che ogni giorno si spostano dalla tendopoli sulla via per Manduria e vengono a "visitare" la vicina Oria.

Ci auguriamo che certi oritani siano capaci di essere con loro (con gli immigrati) più ospitali di quanto non lo siano stati con noi. Di certo sugli immigrati più o meno clandestini non si potrà dire che inquinano come lo si è detto falsamente per Radio 5 (ma intanto continua a esserci Radio Margherita con i suoi 2000 watt di trasmettitore a non lasciare costoro per così dire orfani di ipotetici inquinamenti).

A Oria quindi gli immigrati, in altri paesi la sede di una Radio locale, Radio 5. Magari qualcuno avrebbe preferito -oggi- che non fossimo "migrati" anche noi, lo ripetiamo, probabilmente avremmo potuto informare, dare un contributo concreto a dar voce a chi non è contento di questa situazione degli immigrati a due passi da casa propria.

Ma tant'è. Oria si tenesse gli immigrati, Radio 5, per buona pace di quei denigratori, se ne è andata. E comunque, a Oria la radio si sente. Contentatevi di questo.

Attenti solo a non trattare anche la gente (gli immigrati sono gente) come avete trattato noi: poi, si potrebbe solo dire che siete razzisti.


RadioCinque TheNet.

 
 
 

MI SENTI ? MA QUANTO MI SENTI ?

Post n°24 pubblicato il 26 Marzo 2011 da aquilotto888
 
Foto di aquilotto888

Come si fa a sapere quanti ascoltatori ha una radio ? Iniziamo con il dire che anche il mezzo radio ha -come la TV che ha l'Auditel- un suo sistema di rilevazione. Questo "sistema" è gestito da una società che si chiama Audiradio,  e questa società gestisce una "indagine" che ha lo stesso nome: Audiradio. I dati vengono raccolti telefonicamente, mediante 120.000 telefonate in tutta Italia. Chi fa le telefonate ? Due istituti specializzati in indagini a campione. E si, perchè Audiradio è una indagine a campione. Il che vuol dire già -di per sè- che i gusti di 120.000 persone sono poi attribuiti a 60.000.000 di italiani. In pratica, se la matematica non è una opinione, a "decidere" quali siano le radio più ascoltate sono solo due persone su mille. Non per mettere in dubbio nulla, ma immaginate se si facessero così le elezioni amministrative....

In ogni caso, l'indagine d'ascolto è strutturata così, e lo è stata per diversi anni, fino a quando non è successo un bel pasticcio. Leggete qui.

Ora, se c'è del marcio in danimarca, come si diceva una volta, non è dato saperlo. Tuttavia è oltremodo strano che per esempio (lo diceva Striscia la Notizia un pò di tempo fa) siano state rilevate a volte radio inesistenti.

Che dire di più ? Che i dati non convincono, sono loro stessi a dirlo. Che i dati sono dubbi, è la logica conseguenza. E se pensate che il mercato pubblicitario consta alcune centinaia di milioni di euro, il quadro può essere abbastanza chiaro.

La Legge imponeva che le indagini d'ascolto venissero fatte dal garante per l'editoria, ma il garante ha sempre o quasi dormito sonni profondi in questa direzione. Con la logica conseguenza che a rilevare i propri dati alla fine sono stati sempre "istituti" istituiti dalle stesse radio.

E ci ritorna in mente un vecchio adagio: chi controlla il controllore ? Chissà chi lo sa.

I limiti delle indagini d'ascolto sono evidenti sia che le si faccia usando il metodo delle telefonate, sia che si usino dei meter (apparecchi in grado di rilevare che radio ascolti).

I limiti sono le telefonate da un lato e chi gestisce i meter dall'altro.

Immaginate se si sapesse chi ha in casa il meter che rileva i dati. Basterebbe tenerlo sempre sintonizzato su una certa radio, perchè il meter, che non ragiona ma registra solo dati, fornisca un dato eccezionale per quella radio: ascolto di 24 ore su 24. Cioè, in quella casa ascoltano quella radio anche mentre dormono.

Ma tant'è. Quindi vi chiediamo: voi ci credete a dei dati di ascolto raccolti in questo modo ? Basati sul due per mille degli ascoltatori ?

Se è così... beh... buon pro vi faccia.

RadioCinque TheNet

 

 
 
 

L'ANTIFUR...BO

Post n°23 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da aquilotto888
Foto di aquilotto888

Un amico radioascoltatore ci ha posto un quesito apparentemente singolare: come mai il suo antifurto / chiusura elettronica centralizzata (dell'auto) non funziona bene vicino alle poste di Oria (zona via muraglie lama).

Ebbene, gli oritani sanno che è proprio dove c'era Radio Oria, che poi ha venduto a radio Margherita il suo diffusore locale (104.200 MHz). Lì siamo stati ospitati anche noi proprio sulla stessa antenna per alcuni mesi.

Quindi forse abbiamo una risposta.

Da quella antenna Radio Margherita dovrebbe irradiare solo con 200 watt, una potenza, cioè, assolutamente insufficiente per arrecare problemi.

Noi avevamo 100 watt su quella antenna, e ancor meno avremmo potuto darne.

Tuttavia, se per esempio dall'antenna che fu di Radio Oria, venissero irradiati non 200 w, ma diciamo 2.000 (duemila) allora le cose cambierebbero. Allora sì, che... quell'antifurto potrebbe andare in tilt, perchè aumentando l'intensità del campo elettromagnetico, ben potrebbe crearsi qualche problema.

L'alternativa ? Beh, visto che del presunto "allarme elettromagnetico" nessuno si occupa più (interessava solo quando "ad usum delphini" si doveva s-parlare di noi), chi ha l'auto con un allarme troppo sensibile, può:

1) recarsi dall'elettrauto e farselo schermare meglio

2) cambiare ufficio postale

3) verificare e se la potenza della radio è troppo alta, provare a fargliela abbassare... da 2000 (i furbi) a 200

E in questo caso l'antifurto diventerà un... antifurBo... e riporterà tutto alla regolarità.

A proposito ! Ma allora c'è ancora, montata, quell'antenna ! Ma guarda un pò, avevan detto che la dovevano smontare... boh !

RadioCinque TheNet

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: aquilotto888
Data di creazione: 09/08/2010
 

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