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Vacanze romane 9^ puntata

Post n°551 pubblicato il 25 Giugno 2012 da giramondo595

Lasciamo il meraviglioso e sfarzoso palazzo della politica e ci avviamo per visitare la chiesa di S.Agostino in Campomarzio

1. Procediamo in direzione nord su Piazza Madama
verso Corsia Agonale
2. Continuano su Corso del Rinascimento
3. Continuano su Piazza delle Cinque Lune
4. Svoltiamo a destra e imbocchiamo Via di Sant'Agostino
Sant'Agostino in Campo Marzio
Piazza di Sant'Agostino, 2

In piazza delle cinque lune ci attende un bel
carretto con un omino che gridava gelati 

 

 

Giungiamo infine alla Chiesa di Sant' Agostino

La chiesa di Sant'Agostino si trova a Roma, non lontano da piazza Navona, nel rione Sant'Eustachio. Essa affaccia sulla piazza omonima.Le origini dell'edificio sacro risalgono al XIV secolo, quando gli agostiniani, che già officiavano la chiesa di San Trifone in Posterula, decisero di costruire una nuova struttura per il loro convento e di dedicarla a sant'Agostino. La chiesa venne edificata tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV secolo e ultimata intorno al 1420. Tuttavia la nuova costruzione risultò troppo piccola per le esigenze della comunità conventuale e inoltre, essendo posta troppo in basso rispetto al corso del fiume Tevere, soggetta anche alle sue piene. Così, grazie alla munificenza del cardinale Guillaume d'Estouteville, tra il 1479 e il 1483 fu edificata l'attuale basilica, perpendicolarmente all'antica.La chiesa è parrocchia fin dalla sua fondazione; in essa infatti furono trasferiti i titoli e la cura d'anime della parrocchia di San Trifone in Posterula. Essa è inoltre sede dal 1587 del titolo cardinalizio di Sant'Agostino. La facciata, ispirata alla chiesa di Santa Maria Novella di Firenze, è stata progettata da Leon Battista Alberti e costruita nel 1483 da Jacopo da Pietrasanta utilizzando il travertino proveniente dal Colosseo. Le due volute laterali sono state aggiunte dal Vanvitelli, che tra il 1746 e il 1750 eresse anche il nuovo convento e il chiostro. L'interno della basilica è a tre navate, suddivise da pilastri, con dieci cappelle laterali, transetto e abside, affiancata da altre quattro cappelle. È una delle prime chiese romane costruite nel Rinascimento ed ospita la Madonna di Loreto, detta anche Madonna del Pellegrini, uno dei più noti capolavori del Caravaggio. Oltre a questa celebre tela, la chiesa ospita un lavoro del Guercino con i santi Agostino, Giovanni Evangelista e Girolamo, il famoso affresco del Profeta Isaia di Raffaello, la statua della Madonna col Bambino di Andrea Sansovino e, sull'altar maggiore (opera di Santi Ghetti), quella della Madonna del parto di Jacopo Sansovino che, secondo la tradizione popolare, sarebbe miracolosa. Tale statua, secondo una leggenda, sarebbe stata realizzata adattando un'antica effigie di Agrippina che teneva fra le braccia il piccolo Nerone. Il tabernacolo marmoreo dell'altare maggiore in stile tipicamente barocco, fu invece disegnato da Orazio Torriani. La chiesa ospita la tomba di santa Monica, madre di sant'Agostino, e vi sono sepolti anche il poeta umanista Maffeo Vegio da Lodi, la Contessina de' Medici, penultima figlia di Lorenzo il Magnifico, il cardinale Girolamo Verallo ed il cardinale ed umanista agostiniano Egidio da Viterbo. In passato la basilica era nota per ammettere al proprio interno, unica chiesa di Roma, anche le cortigiane e infatti vi si trovano le tombe di alcune di esse, come Fiammetta Michaelis, l'amante di Cesare Borgia la cui casa è ancora esistente nelle vicinanze, in piazza Fiammetta, o come Giulia Campana con le sue figlie, Penelope e la famosa Tullia d'Aragona.
 

 



 

 

 

Lasciamo la Basilica di Sant' Agostino in Campomarzio ed entriamo nell' oratorio del Santissimo Crocifisso .

 L'oratorio del Santissimo Crocifisso è un oratorio eretto da Giacomo della Porta in Roma, nel rione Trevi, in piazza dell'Oratorio. L'oratorio fu costruito per ospitare le riunioni della Confraternita del Santissimo Sacramento, sorta all'inizio del XVI secolo nella Chiesa di San Marcello al Corso, a ricordo di un presunto miracolo ivi avvenuto nel 1519, quando da un furioso incendio si salvò solo una parete con un crocifisso ligneo del Quattrocento. Racconta l'Armellini che « ... fra le macerie rimase illesa una parete della chiesa, ove si venerava una imagine del ss. Crocifisso, innanzi al quale rimase sospesa ed ardente la lampada. Questo fatto commosse la pietà dei fedeli di Roma e specialmente de li più ferventi, i quali, ascrivendo ciò a miracolo, si raccolsero onde mantenere vivo il culto di quello divota imagine. Scoppiata poi nel 1522 una fiera epidemia in Roma, quei divoti si accinsero a promuovere delle solenni processioni in ciascuno dei rioni della città, portando la imagine del Crocifisso, alla quale s'accompagnò il cardinale titolare di s. Marcello... Narra il Bruzio che un numero grandissimo di fanciulli facea coda alla processione allorché da s. Marcello si condusse la prima volta nel Vaticano, tutti gridando ad alta voce misericordia! misericordia! »
Nacquero così le processioni del Crocifisso, celebri a Roma, organizzate dalla Confraternita, e che si svolgevano dalla chiesa fino a San Pietro in Vaticano la sera del giovedì santo, con l'utilizzo di una serie di macchine in legno.
Nel 1562 la Confraternita, approvata da Clemente VII nel 1526, decise la costruzione di un nuovo oratorio ed affidò la costruzione all'architetto Giacomo della Porta, che portò a termine i lavori nel 1568, grazie alle sovvenzioni dei Cardinali Ranuccio e Alessandro Farnese.
L'oratorio del Crocifisso ha dato il nome alla forma musicale dell'oratorio per gli «Esercizi dell'Oratorio», le riunioni di fedeli durante le quali, oltre a pregare e spiegare il Vangelo del giorno, si cantava.
L'interno dell'oratorio si presenta a navata unica. Il soffitto attuale ha sostituito quello realizzato da Flaminio Boulanger, ebanista, nel 1584, e andato distrutto nel XVIII secolo; fu costruito alla fine del XIX secolo e dipinto da Giovanni Gagliardi con un Trionfo della Croce.
Le pareti ospitano affreschi (Storie della croce) incentrati sul tema della croce e del suo ritrovamento: il ciclo pittorico è frutto dell'elaborazione del letterato, amico di Michelangelo, Tommaso de Cavalieri e realizzato da Girolamo Muziano tra il 1578 e il 1584. All'opera hanno partecipato i maggiori pittori manieristi operanti a Roma alla fine del XVI secolo: Giovanni de Vecchi, il Pomarancio, Cesare Nebbia.
Sull'altare maggiore è posta una copia del miracoloso crocifisso di San Marcello al Corso.
Il primo organo a canne dell'oratorio, presente nella chiesa fin dal 1582, venne costruito dall'organaro fivizzanese Francesco Palmieri ed in seguito restaurato nel 1660 da Giuseppe Testa. In seguito alla costruzione della cantoria sopra l'ingresso, nel 1744 venne costruito un nuovo organo da Johannes Conrad Werle che è stato restaurato nel 1980 da Alfredo Piccinelli.
Lo strumento, collocato al centro della cantoria in controfacciata, ha un'unica tastiera di 45 note con prima ottava scavezza e pedaliera scavezza di 9 costantemente unita al manuale; la trasmissione è quella meccanica originale.

 

 

Si conclude qui questa tappa, ma l' escursione di Roma non finisce qui. Bacioni a tutti voi 

 
 
 
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...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!

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CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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