MOZART

Post n°96 pubblicato il 31 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Compositore nato a Salisburgo nel 1756, figlio del violinista Leopold e di Anna Maria Pertl, mostra fin da piccolo la sua predisposizione alla musica, così come la sorella Anna. Entrambi esprimono una tale e indiscutibile attitudine per le sette note, da indurre il padre a rinunciare a qualsiasi impegno professionale per dedicarsi a insegnare musica esclusivamente ai figli.

A quattro anni suona il violino e il cembalo, ed è omai assodato che la sua prima composizione risale a qualcosa come solo due anni dopo. Conscio delle doti straordinarie del figlio, il padre porta Wolfang e la sorella, soprannominata Nannerl, in viaggio per l'Europa dove entrambi hanno modo di esibirsi nei salotti ma, soprattutto, di venire a contatto con i fermenti artistici che circolano in Europa.

L'infanzia di Mozart è un crescendo di episodi sbalorditivi. Ne è un esempio un aneddoto riportato da Stendhal: "Mozart padre tornava un giorno dalla chiesa in compagnia di un amico; a casa trovò suo figlio impegnato a scrivere musica. "Che stai facendo, figliolo?", gli chiese. "Compongo un concerto per clavicembalo. Ho quasi finito il primo tempo." "Vediamo un po' questo scarabocchio." "No, vi prego; non ho ancora finito". Ciononostante il padre prese il foglio e mostrò al suo amico un groviglio di note che si riuscivano a stento a decifrare a causa delle macchie d'inchiostro. A tutta prima i due amici risero bonariamente di quello sgorbio; ma ben presto, dopo che Mozart padre lo ebbe osservato con un po' di attenzione, i suoi occhi rimasero a lungo fissi sulla carta, e alla fine si riempirono di lacrime d'ammirazione e di gioia. "Guardate, amico mio", disse commosso e sorridente, "come è tutto composto secondo le regole; è un vero peccato che questo brano non si possa eseguire: è troppo difficile e nessuno potrà mai suonarlo".

Seguono gli studi a Salisburgo nel corso dei quali Amadeus compone la "Finta semplice", piccolo capolavoro teatrale di una mente che proprio nel teatro partorirà in età adulta le massime espressioni del genere. I viaggi, ad ogni modo, proseguono instancabili, tanto che finiranno per minare la sua già fragile salute. Bisogna infatti considerare, in primo luogo, che i viaggi dell'epoca si svolgevano su umide e pericolanti carrozze, che percorrevano fra l'altro strade dissestate e precarie.

Celebri, ad ogni modo, molti dei suoi pellegrinaggi e in particolare le sue "visite" italiane. A Bologna conosce padre Martini, mentre a Milano si avvicina alle composizioni di Sammartini. A Roma, invece, ascolta le polifonie ecclesiastiche, mentre a Napoli prende coscienza dello stile diffuso in Europa. In questo periodo fa allestire con successo "Mitridate, re di Ponto" e "L'Ascanio in Alba".

Finita l'esperienza italiana, torna a Salisburgo e precisamente al servizio dell'iroso arcivescovo Colloredo. Quest'ultimo, oltre ad essere sostanzialmente poco interessato alla musica non è affatto ben disposto nei confronti del compositore, tanto che, paradossalmente, lo lascia spesso viaggiare piuttosto che commissionargli nuove opere o approfittare del suo genio per sentirlo suonare.

Viaggia dunque verso Parigi insieme alla madre (che muore proprio in quella città), toccando Manheim, Strasburgo e Monaco e scontrandosi per la prima volta con insuccessi professionali e sentimentali. Deluso, torna a Salisburgo. Qui compone la bellissima "Messa dell'Incoronazione K 317" e l'opera "Idomeneo, re di Creta", molto ricca dal punto di vista del linguaggio e delle soluzioni sonore.

Sulla spinta del successo ottenuto, si libera dell'opprimente e antipatico arcivescovo Colloredo, dando inizio così ad una carriera di musicista autonomo, aiutato dalla proverbiale "pedata" dell'arcivescovo (uno degli episodi più umilianti della vita del genio salisburghese). Si può dire che è proprio con Mozart che il ruolo del musicista nella società comincia a svincolarsi dal servilismo che l'aveva sempre caratterizzato, anche se questo processo sarà portato al massimo compimento, e definitivamente, da Beethoven.

Non bisogna dimenticare, infatti, che all'epoca i compositori o i maestri di cappella, sedevano al tavolo insieme alla servitù ed erano perlopiù considerati dei semplici artigiani piuttosto che artisti nel senso moderno del termine. Anche in questo caso, sarà Beethoven a "riabilitare" con forza la categoria. Grazie alla nuova carriera, insomma, si stabilisce insieme alla neo sposa Costanze a Vienna, città ricca di fermenti ma culturalmente assai conservatrice, anche se attraversata dalle menti più innovatrici, contraddizione che sembra appartenere alla sostanza di questa città.

L'ultimo decennio della sua breve esistenza è per Mozart il più fecondo e foriero di immensi capolavori. I contatti con impresari e i pochi agganci con l'aristocrazia (favoriti dal successo dell'opera buffa "Ratto dal serraglio") gli permettono un'esistenza precaria ma dignitosa.

Fondamentale è il suo incontro con il librettista Da Ponte che darà vita agli immortali capolavori teatrali conosciuti anche con il nome di "trilogia italiana" (chiamata in questo modo per via dei libretti appunto in lingua italiana), ossia "Le nozze di Figaro", "Don Giovanni" e "Così fan tutte".

Successivamente, compone altre due opere per teatro, il "Flauto magico" (in realtà un "Singspiel", ovvero un ibrido fra teatro cantato e recitato), considerato il momento di avvio del teatro tedesco e la "Clemenza di Tito", in realtà un passo indietro stilistico di Mozart per venire incontro ai gusti retrivi del pubblico viennese, ancora legato ai soggetti storico-mitologici e incapace di apprezzare l'abissale scandaglio dei sentimenti erotico-amorosi affrontati nelle opere precedenti.

Infine, non si può tralasciare di parlare del contributo mozartiano alla musica strumentale. Nel suo "Una storia della Musica" (Bur), Giordano Montecchi sostiene che "Mozart ha dato il più grande contributo alla storia della musica per i suoi concerti per pianoforte, se non altro perché in sua assenza gli altri generi, come la sinfonia e la musica da camera, sono state ben rappresentate anche da altri compositori con apporti ugualmente determinanti. Sarebbe stato, insomma, sostituito da qualche altro suo contemporaneo; non però nel campo dei concerti pianistici dove Mozart deve essere considerato come "Pigmalione supremo e insostituibile" (pagg. 298-299).

Il 5 dicembre del 1791, all'una di notte, si spegne all'età di soli 35 anni una delle più alte espressioni dell'arte (musicale ma non solo) di tutti i tempi. A causa delle avverse disponibilità economiche i suoi resti verranno tumulati in una fossa comune e mai più ritrovati. Le cause della sua morte restano a tutt'oggi un rompicapo difficilmente risolvibile.

Di recente Mozart è anche diventato fenomeno di costume, alimentato dal celebrato film di Milos Forman "Amadeus" (1985), tanto che una vera e propria "mozartmania" ha contagiato anche chi, prima di allora, non aveva mai ascoltato la musica del maestro austriaco.

Ricordiamo che la presenza della K e della numerazione è dovuta alla classificazione, in ordine cronologico, delle opere mozartiane, compiuta da Ludwig von Köchel nel suo catalogo pubblicato nel 1862.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

 NASCE MASCHIO SE LA GESTAZIONE E’ LUNGA

Post n°95 pubblicato il 25 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Perché vengono al mondo più appartenenti al sesso forte.

24/01/2006

Una ricerca olandese, dopo aver analizzato i dati di 5283 donne che hanno dato alla luce un bimbo tra il luglio 2001 e il luglio 2003, ha dimostrato che la probabilità di avere figli maschi tra le 498 donne in cui la gravidanza è durata più di 12 mesi è stata di circa il 58%, mentre la percentuale di figli maschi tra le 4785 donne con gravidanze più brevi è stata del 51%.

In sostanza più la gravidanza è lunga, maggiori sono le probabilità che si possa appendere alla porta il fiocco azzurro. Gli studiosi hanno inoltre calcolato che ciascun anno aggiuntivo nel tentativo di concepire in modo naturale un figlio è associato ad una maggiore probabilità (4% in più) di partorire un figlio maschio.

Questa scoperta fornisce sostegno alla tesi che, nei fluidi vischiosi, gli spermatozoi portatori del cromosoma maschile Y si muovono più velocemente rispetto a quelli che portano il cromosoma femminile X. Le donne, il cui muco cervicale è relativamente vischioso, hanno quindi una maggiore probabilità di partorire figli maschi.

Questo spiegherebbe perché nascono più maschi (105) che femmine (100), nonostante il seme umano contenga uguali quantità di spermatozoi portatori del cromosoma X e Y.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

LEZIONE DI SCI

Post n°94 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

L'ITALIANO FICO

1. Prende il piattello dello ski-lift con una mano sola.

2. In seggiovia fuma annoiato,non prende il sole, tiene gli sci a penzoloni, scende dal

seggiolino all'ultimo momento.

3. Mangia un panino con lo speck, beve una

coca-cola poi dice:"Vado perchè è l'ora

migliore e non c'è " nessuno". E va a

farsi una discesa.

4. Curva perfettamente da tutte e due le parti.

5. Se cade dà la colpa agli scarponi che non hanno retto alla velocità.

6.Scarponi: li infila con facilità,li toglie con leggerezza.

7. Ha l'attrezzatura da un milione: maggior spesa: gli occhiali.

8. Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è successo perchè è male allenato.

9. Se esce di pista è per farsi un canalone

in neve fresca.

L'ITALIANO MEDIO

1. Prende il piattello dello ski-lift con due mani, a volte lo strangola.

2. In seggiovia non fuma ma prende il sole,

che è sempre alle sue spalle, a rischio di violenti torcicollo. Tiene gli sci sull'appoggio e per scendere si prepara tre piloni prima.

3. Mangia zuppa di verdura,beve un quarto di vino e poi dice:"Vado perchè è l'ora migliore, non c'è nessuno". E va a dormire su

una sdraio.

4. Curva peggio da una parte, quasi sempre la sinistra.

5. Se cade dà  la colpa alle lamine, ma non sa cosa siano.

6.Scarponi: li infila con ferocia, li toglie con odio.

7. Ha l'attrezzatura da un milione: maggior spesa: la giacca a vento.

8. Quando alla TV vede cadere Tomba dice che ha sbagliato il peso sullo sci interno.

9. Se esce di pista è per farsi una pisciata.

L'ITALIANO BESTIA

1. Prende il piattello dello ski-lift nei coglioni.

2. In seggiovia se fuma fa cadere un guanto, se prende il sole fa cadere gli occhiali.

Per scendere dal seggiolino si prepara dieci

secondi dopo la partenza, viene preso dal panico sei piloni prima dell'arrivo, momento in cui perde un bastone e con l'altro tenta di accecare l'inserviente.

3. Mangia polenta e salsiccia, beve quattro grappini e poi dice: "Vado perchè è l'ora migliore e non c'è¨ nessuno". E va al cesso.

4.Curva peggio da una parte, quella dove ci sono gli ostacoli.

5. Se cade dà  la colpa ad un lastrone di ghiaccio, anche con due metri di neve fresca.

6. Scarponi: glieli infilano gli amici, glieli tolgono gli infermieri.

7. Ha l'attrezzatura da un milione: maggior spesa: gli sci da gara.

8. Quando alla TV vede cadere Tomba gode.

9. Se esce di pista è per schiantarsi contro un albero.

IL MILANESE

1. Si incazza se l'omino non gli passa il piattello dello skilift,visto che ha pagato anche per quello.

2. In seggiovia, rompe i coglioni lamentandosi che la neve non è come a St. Moritz, che gli impianti non sono come ad Avoriaz,che gli alberghi non sono come a

Cortina, eccetera eccetera.

3. Mangia polenta e capriolo, si incazza con la cameriera perchè non gli fa la fattura scaricabile come spesa di rappresentanza,

poi dice:"Vado perchè è¨ l'ora migliore e ci sono tutti" e si mette a fare a pallate di neve con gli amici in mezzo alle ragazze

che prendono il sole.

4. Curva solo a due centimetri di distanza dagli altri sciatori,badando bene di sollevare quanta più neve possibile.

5. Se cade si incazza con qualcuno che, secondo lui, gli ha tagliato la strada.

6. Scarponi: non li toglie nemmeno in albergo (con quello che li ha pagati..........).

7. Ha l'attrezzatura da 5 milioni, maggior spesa: il gel per le labbra. 

8. Quando alla TV vede cadere Tomba dice che e' caduto perchè è un coglione di Bologna.

9. Se esce di pista è per esibirsi in un salto acrobatico (nel campo di scuola).

IL MERIDIONALE

1. Blocca tutta la coda della seggiovia perchè deve aspettare gli amici che sono rimasti indietro.

2. Sullo skilift,chiama a gran voce l'amico che sta tre piattelli più avanti per raccontargli la sua ultima cagata.

3. Fa spostare dodici persone per organizzare la tavolata comune (tre famiglie con bambini), estrae pane-formaggio-cioccolata

in quantità  industriale, fa casino, mena i bambini che fanno casino,poi dice: "Andiamo perchè è l'ora migliore e non c'è nessuno"

e organizza una partita a calcetto sulla neve.

4. Curva solo se la moglie lo sta riprendendo con la telecamera.

5. Se cade cerca di coinvolgere quante più persone possibili e fa chiamare l'elicottero del soccorso.

6. La cerimonia di chiusura degli scarponi coinvolge tutta la famiglia e ha un costo (in tempo e bestemmie) paragonabile allo scavo di una trincea in Cecenia.

7. Ha l'attrezzatura da un milione: maggior spesa: il cellulare 

8. Quando alla TV vede cadere Tomba, bestemmia ad alta voce.

9. Se esce di pista è per far pisciare il bambino.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Dedicata a mio suocero, con sincero amore

Post n°93 pubblicato il 19 Gennaio 2006 da Red1972

Onesto e generoso uomo

Saggio mentore di ironico vigore

Vissuto laborioso, trasudante amore per il semplice

Avidità giammai al tuo cospetto

Liuto tra similari angelici

Delizia divina per sordi celesti

Ode alla vita, riposa in pace!

Tuo affezionatissimo genero

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Sulla morte Kahlil Gibran

Post n°92 pubblicato il 19 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972




Allora Almitra parlò dicendo: Ora vorremmo chiederti della Morte.
E lui disse:
Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.
poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.

Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita;
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell'eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l'impronta regale?
E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito?

Che cos'è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole?
E che cos'è emettere l'estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio?
Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.
E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Ma io cosa cerco in un videogioco?

Post n°91 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Dopo molti anni, la domanda te la poni e arriva inaspettata, mentre stai giocando e speri che il telefono non squilli, una saetta in un’assolata mattina invernale: "Ma io cosa cerco in un videogioco?"

Una buona trama?

Sì, una buona trama è un ottimo punto di partenza.

Quindi potrei affermare di aver finito "Resident Evil 4", "Fahrenheit" o "F.E.A.R." solo perché la storia era intrigante?

Ovviamente, no.

Certo, oltre la trama occorre una buona giocabilità, grafica, sonoro e non si disdegnano elementi innovativi, ma un videogame, la storia, può benissimo non averla e i parametri di valutazione della stampa specializzata iniziano ad annoiarmi. A dire il vero iniziano ad annoiarmi anche moltissimi videogiochi.

Che faccia una recensione di "Pro Evolution Soccer 5" e spieghi perché è il miglior simulatore di calcio esistente sul mercato ha senso?

Dato che detesto il calcio e buona parte dei simulatori sportivi, mi ritroverei automaticamente a parlare di grafica da urlo e giocabilità perfetta, senza aggiungere o togliere niente al titolo, in compenso rischierei l’ennesimo attacco di narcolessia.

Voglio essere chiara, "Pro Evolution" è quanto di meglio si possa chiedere al genere, ma i campetti verdi e gli uomini in mutande non rientrano nella mia top10 del divertimento.

Oddio, forse i secondi sì.

Ecco il punto, quello che chiedo a un videogioco e divertirmi, magari emozionarmi, a volte spaventarmi. Pretendo anche di non avere mai l’impressione di perdere il mio tempo, quando gioco e quando scrivo.

Divertimento, emozioni, considerazioni sulle dinamiche che si innescano tra personaggio e giocatore, fra messaggio e percezione, questi sono alcuni fattori che mi interessano in un videogame, il resto è giocabilità, grafica, sonoro e longevità. "Metal Gear Solid" per PSOne, abbondava nel poker di riferimento, "Metal Gear Solid 2", per PS2, era ancora meglio, ma come si dice: "No Snake, no party!"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L' Albero

Post n°90 pubblicato il 11 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

"Si può paragonare l’amore ad un albero, in cui la sessualità è rappresentata dalle radici. Quelle radici sono profondamente radicate nell’essere umano, non le si può strappare e neppure si deve tentare di farlo: esse sono indispensabili, esattamente come le radici sono indispensabili all’albero. Occorre solo andare oltre, innalzarsi, salire lungo il tronco, verso i rami, verso i fiori e i frutti. E fiori e i frutti dell’amore sono il sacrificio.

Anche l’amore più spirituale riceve il proprio slancio dalla forza sessuale, ma occorre imparare in quale modo coltivarlo, innaffiarlo e proteggerlo dagli insetti e dalle intemperie. Quando gusterete i frutti di quell’albero che è l’Amore, saprete che quelli sono i frutti dell’immortalità, della vita eterna."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Come il fiume che scorrePaulo Coelho

Post n°89 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Una giornata al mulino

La mia vita, al momento, è una sinfonia composta da tre distinti movimenti: "molte persone", "qualche persona" e "quasi nessuno". Durano ciascuno, approssimativamente, quattro mesi l'anno, spesso coesistono nel corso di uno stesso mese, ma non si mescolano mai.
   "Molte persone" sono i movimenti in cui sono a contatto con il pubblico, gli editori, i giornalisti. "Qualche persona" è quando vado in Brasile, incontro gli amici di sempre, cammino sulla spiaggia di Copacabana, partecipo a un avvenimento mondano, ma principalmente me ne rimango a casa.
   Tuttavia, la mia intenzione, oggi, è quella di parlare un po' a proposito del movimento "quasi nessuno." Mentre scrivo la notte è già calata su questo villaggio di duecento anime nei Pirenei, il cui nome preferisco mantenere segreto, e dove poco tempo fa ho comprato un antico mulino trasformato in abitazione. Mi sveglio tutte le mattine con il canto del gallo, bevo il caffè ed esco a passeggiare tra le mucche e gli agnelli, i campi di granturco e di fieno. Contemplo le montagne e - contrariamente a quanto avviene nel movimento "molte persone" - non cerco mai di pensare a chi sono. Non ho domande, nè risposte, vivo appieno il presente, comprendendo che l'anno ha quattro stagioni (sì, può sembrare ovvio, ma talvolta ce ne scordiamo), e io mi trasformo come il paesaggio circostante.
   In questo momento non mi interessa molto quello che accade in Iraq o in Afghanistan: come per chiunque viva in campagna, le notizie di maggior importanza sono quelle relative alla meteorologia. Tutti gli abitanti del paese sanno se pioverà, farà freddo o tirerà molto vento, poichè questo influenza direttamente le loro vite, i loro programmi, i loro raccolti. Vedo un contadino intento al suo campo, ci auguriamo il "buongiorno", commentiamo le previsioni del tempo e continuiamo a fare ciò che stavamo facendo - lui la sua aratura, io la mia lunga passeggiata.
   Faccio ritorno, controllo la cassetta della posta, ed ecco il giornale locale: c'è un ballo nel villaggio vicino, una conferenza in un bar di Tarbes - la grande città, con i suoi 40.000 abitanti -, i pompieri sono stati chiamati per un cassonetto dei rifiuti bruciato durante la notte. Il tema che appassiona la regione è quello di un gruppo accusato di tagliare, lungo una strada rurale, i platani che hanno causato la morte di un motociclista; la notizia comporta una pagina intera e vari giorni di reportage riguardo al "commando segreto" intenzionato a vendicare la morte del ragazzo con l'abbattimento degli alberi.
   Mi sdraio sulla riva del ruscello che scorre nel mio podere. Guardo il cielo senza nuvole di questa estate spaventosa, con 5.000 morti nella sola Francia. Mi alzo e vado a praticare il kyudo, la meditazione tramite tiro con l'arco che occupa un'ulteriore ora della mia giornata. E già ora di pranzo: consumo un pasto leggero e improvvisamente noto che là, in una delle dependance del vecchio edificio, c' è uno strano oggetto, munito di schermo e tastiera, connesso - meraviglia delle meraviglie - a una linea ad altissima velocità, chiamata anche ADSL. So che, non appena premerò un bottone di quella macchina, il mondo mi verrà incontro.
   Resisto quanto posso, ma il momento arriva, il mio dito sfiora il tasto, ed eccomi nuovamente collegato con il mondo, gli articoli dei giornali brasiliani, i libri, le interviste che devono essere rilasciate, le notizie dall'Iraq, dall'Afghanistan, le richieste, l'avviso che il biglietto aereo arriva domani, le decisioni da rimandare, quelle da prendere.
   Lavoro per diverse ore, perche è quello che ho scelto, perche questa è la mia Leggenda Personale, perche un guerriero della luce sa di avere doveri e responsabilità. Ma durante il movimento "quasi nessuno" tutto ciò che si trova sullo schermo del computer è molto distante, così come il mulino sembra un sogno quando attraverso i movimenti "molte persone" o "qualche persona".
   Il sole comincia a nascondersi, la macchina viene spenta, il mondo torna a essere semplicemente la campagna, il profumo dell'erba, il muggito delle mucche, la voce del pastore che riaccompagna le pecore all'ovile a lato del mulino.
   Mi domando come io possa attraversare due mondi così differenti in appena un giorno: non ho una risposta, ma so che ciò mi dà molto piacere, e sono contento mentre scrivo queste righe.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ESULE

Post n°88 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Dipingere il viso di una maschera che ti rappresenta l'anima, deliziosamente  grottesca eppure così carica da risultar chiara.. è rabbia, scherno? è solo una risata o è anche un ghigno? Chi non sa leggere le parole e i volti vede la caricatura di una maschera allucinata, chi sa leggere le pieghe di un viso trema di un brivido rinnovato.

Sotto un cielo senza luna e con stelle troppo infreddolite per scaldare anche solo la vista strizzi i tuoi ricordi in una pozza di neve sciolta e annodi una sciarpa di lana grossa intorno al collo cercando l'ennesimo specchio, l'ennesimo trucco, l'ennesima scena..

Una danza antica cadenzata dal fiato caldo che diventa fumo, capelli che volano, nuvola scomposta di poesia imparata a memoria, le unghie graffieranno l'aria creando schizzi e disegni invisibili, colorati da un rossetto troppo scuro, da occhi troppo cerchiati.. Questa sera va in scena il ritorno..

L'esule tornò alla sua terra illumato da uno spicchio di luna nata da poco, calzava stivali che avevan percorso il mondo, e un mantello di velluto dal fondo sgualcito.. l'esule tornò alla sua terra con una spada cinta al fianco e una maschera che rideva dipinta sul volto.. L'esule quella notte baciò qualcuno e gli rubò l'anima, tagliò la lingua a chi l'aveva calunniato, bruciò le mani a coloro che gli avevan tirato sassi.. L'esule quella notte tagliò i capelli alla fanciulla che lo aveva sfregiato in viso, e tagliò la gola a chi gli aveva sfregiato il cuore.. L'esule sciolse i bracciali che gli stringevano i polsi, accese un fuoco nuovo sulla terra umida e ascoltò suonare chi nel silenzio gli si era fatto di nuovo accanto.. Il volto mutò e l'esule dipinse una nuova maschera.. sopra il passato, sopra la vendetta egli dipinse il ricordo.. sopra il ricordo egli dipinse la dimenticanza, la libertà ed un nuovo sorriso.. Fu l'ultima notte che lo videro in quella terra che in fondo non era mai stata casa sua...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Il mitico TOTO'

Post n°87 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Io sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo...

Siamo uomini o caporali?

È la somma che fa il totale!

Parli come badi!

Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente!

Ogni limite ha una pazienza!

Per Dinci, e anche per Bacco, volendo!

Quisquilie, bazzecole, pinzillacchere, sciocchezzuole!

A prescindere.

Ma mi faccia il piacere, mi faccia!

Io sono figlio vedovo di madre unica.

Chiedo l'annullamento del matrimonio alla Sacra Rota, anzi, su tutte le
Ruote!

C'è a chi piace e c'è a chi non piace. A me piace!

Lei è un paziente che non ha pazienza! Che paziente è? Abbia pazienza!

Prima abbiamo perso la guerra, adesso abbiamo perso la pace!

Io non faccio il cascamorto, se casco, casco morto per la fame!

Una lettera minatoria? No, io non ho mai scritto lettere ad un minatore.

E io pago, e io pago!

Io sono parte nopeo e parte napoletano.

Io non sono il suo succubo!

MOÊT CHANDON? Mo' esce Antonio. TRIPLE SEC? No, la trippa secca, no. WHISKY,
PERNOD? Ma sì, mi faccia tre fischi e un pernacchio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L'indovinello di Einstein

Post n°86 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

L'indovinello di Einstein:
In un viale ci sono 5 case dipinte in 5 differenti colori. In ogni casa vive 1 persona di
differente nazionalità e ciascuno dei padroni di casa beve una bevanda diversa, fuma
una marca di sigarette diversa, ha un animaletto domestico diverso.

    * L'inglese vive in una casa rossa
    * Lo svedese ha un cane
    * Il danese beve thè
    * La casa verde è a sinistra della casa bianca
    * Il padrone della casa verde beve caffè
    * La persona che fuma Pal Mall ha degli uccellini
    * Il padrone della casa gialla fuma MS
    * L'uomo che vive nella casa centrale beve latte
    * Il norvegese vive nella prima casa
    * L'uomo che fuma le blans vive vicino a quello che ha i gatti
    * L'uomo che ha i cavalli vive vicino a quello che fuma MS
    * L'uomo che fuma le Blue Masters beve birra
    * Il tedesco fuma le Prins
    * Il norvegese vive vicino alla casa blù
    * L'uomo che fuma le Blans ha un vicino che beve acqua


Di chi è il pesciolino?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

I bisogni sessuali tra uomini e donne!

Post n°85 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972

Non avevo mai capito perché i bisogni sessuali degli uomini e delle donne sono così differenti. Non avevo mai capito tutte quelle storie di Marte e Venere. E non avevo mai capito perché gli uomini riflettessero con la testa e le donne con il cuore. 
 
Una notte della settimana scorsa, mia moglie ed io ci siamo coricati, abbiamo cominciato a stuzzicarci sotto le coperte cominciando a palpeggiarci un po' ovunque... 
Io ero già arrapatissimo e credevo fosse reciproco dato il carattere esplicitamente osè delle nostre carezze... 
Ma in quel preciso momento mi dice: 
- Ascolta... ora non ho voglia di fare l'amore, ho soltanto voglia che tu mi stringa forte tra le tue braccia, mhm? 
 
E ho detto: 
- COSA?!?!? 
 
Allora lei mi ha detto le parole magiche: 
- Tu non sai entrare in connessione con i miei bisogni emotivi di donna... 
 
Alla fine ho capitolato e, rassegnato, mi sono detto che quella notte non avrei scopato, così mi sono addormentato. 
 
Il giorno seguente siamo andati a fare shopping al centro commerciale. Io la guardavo mentre provava 3 vestiti belli, ma molto cari. Siccome non riusciva a decidere, le ho detto di prenderli tutti e tre. Allora, tutta emozionata e motivata dalle mie parole comprensive mi ha detto che avrebbe avuto bisogno anche di un paio di scarpe con cui portarli, ma che costavano 400 euro, al che ho detto che mi sembrava giusto. 
Dopo siamo passati dalla bijouteria, da dove è uscita con dei braccialetti tempestati di diamanti. 
Poverina... se l'aveste vista... era emozionatissima! 
Penso che credesse che stavo impazzendo, ma, a dire il vero, non è che se ne preoccupasse molto... 
Credo mi stesse mettendo alla prova quando mi ha chiesto un carissimo vaso cinese per arredare la mensola del camino. Ma penso d'aver distrutto tutti i suoi schemi mentali quando le ho risposto ancora di si. 
 
A questo punto era quasi eccitata sessualmente... avreste dovuto vedere il suo viso!!! E' in quel momento che col suo più bel sorriso da quando siamo sposati mi ha detto: 
- Andiamo a pagare alla cassa! 
 
E' stato difficile trattenersi dal ridere quando le ho detto: 
- No amore, credo che ora non ho voglia di comprare tutta questa roba! 
 
Avreste dovuto vedere il suo viso, davvero, è diventata molto pallida e lo è restata quando ho aggiunto: 
- Voglio soltanto che tu mi stringa fra le tue braccia... 
 
E nel momento in cui il suo viso cominciava a riempirsi di collera ed odio, ho semplicemente aggiunto: 
 
- Tu non sai entrare in connessione con i miei bisogni finanziari di uomo... 
 
Credo che non tromberò prima della primavera del 2006... 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Le 25 frasi dell'uomo perfetto

Post n°83 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da Red1972
Foto di Red1972


   
 1. Certo amore, quel vestito ti va benissimo, te lo compro immediatamente. 
2. GRASSA? TU? Ma quando mai, sei tutta curve e mi piaci un sacco! 
3. Oh amore, lo sai che le strazianti storie d'amore sono quelle che preferisco vedere a cinema! 
4. A cena dai tuoi? Ma certo, non vedo l'ora di passare un po' di tempo a chiacchierare con la tua adorabile mammina. 
5. Calcio? Cosa intendi? L'elemento contenuto nel latte? Si, fa tanto bene alle ossa, amore. 
6. La riunione coi capi di certo non sarà più importante che venire a scegliere le tende con te. 
7. No, amore, non ci vado a giocare a carte coi ragazzi, preferisco accompagnarti a fare un po' di shopping, e certo, pago io! 
8. Abbiamo tutta la notte per fare l'amore, quindi penso di coccolarti per almeno tre ore... 
9. Esci con le tue amiche? Bene, vuol dire che ne approfitto per sistemarti un po' quel mobile a casa. 
10. Questa frittata che hai preparato è D-E-L-I-Z-I-O-S-A, di certo nessuno saprebbe fare di meglio. 
11. Ma no, dopo una giornata così sarai stanca, i servizi in casa li faccio io! 
12. Ti ho mai detto di come sono bravo a stirare? 
13. Quel collier di diamanti mi sembrava così solo in quella vetrina..adesso gli faranno compagnia l'anello e il braccialetto che to ho preso l'anno scorso! 
14. Penso che San Valentino sia il momento migliore per una fuga romantica, io e te in uno chalet solitario... 
15. Oh no, amore, non riattaccare, parliamo ancora dieci minuti, in fondo sono sol tre ore che siamo al telefono... 
16. Quando sono con te il tempo vola, mi sono persino dimenticato di andare in palestra! 
17. Beh, se proprio vuoi metterti a dieta, vuol dire che lo faremo in due... adoro le tue carote bollite... 
18. Amore, il bimbo piange, ma lascia, lo cambio io! 
19. No, resta altri dieci minuti a letto, la colazione la preparo io e te la porto qui. 
20. Domenica in casa? E perché mai? Anzi, avevo proprio voglia di fare un giro all'IKEA! 
21. Ma certo amore che so montare questo mobile…ti ho mai detto che ho fatto un corso di svedese e queste istruzioni sono chiarissime? 
22. Oh amore, hai montato tu il quadro? Che brava! No, non ti preoccupare, lo squarcio sulla parete si ripara in un attimo! 
23. Le tue amiche sono molto simpatiche, ma tu sei anche bellissima... 
24. Mi sa che non te lo dico abbastanza che ti amo... 
25. Si amore, lo so che sei sorpresa, ma la mia mamma mi ha insegnato come andare in bagno e lasciare tutto in perfetto ordine!!! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Fa freddo?

Post n°82 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

Fa freddo? 
 

+10°C Gli abitanti di appartamenti di Helsinki spengono il riscaldamento. I lapponi piantano fiori. 

+5°C   I lapponi prendono la tintarella (sempre che il sole sia ancora sopra
l'orizzonte) 
 
+2°C   Le auto italiane non partono più  

0°C:   Punto di congelamento dell'acqua distillata. 
 
-1°C Si può vedere il respiro. E' il caso di preparare una vacanza al sud. I lapponi mangiano un gelato e bevono una birra ghiacciata. 
 
-4°C    Il gatto vuole venire nel tuo letto. 
 
-10°C  E' il caso di preparare una vacanza in Africa. I lapponi si fanno una nuotata 
 
-12°C  Temperatura minima perchè possa nevicare. 
 
-15°C  Le auto americane non partono più. 
 
-18°C   Gli abitanti di appartamenti di Helsinki accendono il riscaldamento. 
 
-20°C  Si può ascoltare il respiro. 
 
-22°C  Le auto francesi non partono più. 

-23°C  I politici cominciano a pensare ai senzatetto 
 
-24°C  Le auto tedesche non partono più.
·
-26°C  Con il respiro puoi prenderci materiale per fare un igloo 
 
-29°C  Il gatto vuole entrare nel tuo pigiama. 
 
-30°C  Nessun auto parte più. Il lappone sputa per terra, da' un calcio ad una ruota e fa partire la sua Lada 
 
-31°C  Troppo freddo per baciarsi. Le labbra si fonderebbero insieme. Le squadre di calcio lapponi cominciano ad allenarsi per la primavera. 
 
-39°C  Le leghe d'argento si solidificano. Troppo freddo per pensare. I lapponi chiudono l'ultimo bottone della camicia 

-40°C  L'auto vuole venire nel tuo letto. I lapponi si mettono un pullover. 
 
-44°C  Ad Helsinki si cominciano a chiudere le finestre del bagno. 
 
-50°C  Le foche abbandonano la Groenlandia. I lapponi mettono i guanti e bevono un goccio di Vodka 
 
-70°C  Gli orsi polari abbandonano il polo nord. I lapponi mettono il cappello e bevono un goccio di Vodka. 
 
-120°C  L'alcool solidifica. I lapponi si incazzano. 
 
-270°C  L'elio si liquefa... 
 
-273,15°C  Zero Assoluto. Nessun movimento delle particelle elementari. I lapponi ammettono "Eh si. In effetti fa freddo. Passami un pò di quella Vodka congelata da ciucciare".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

TANTI CARI AUGURI!

Post n°81 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000
specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la
maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi,
questo non esclude completamente l'esistenza di renne volanti, che
solo Babbo Natale ha visto.
Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però
che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Hindu , Buddisti e
Giudei, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè
circa 378 milioni. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha
un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia
almeno un bambino buono per famiglia.
Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla
rotazione della terra, assumendo che viaggi da Est verso Ovest.
Questo porta ad un calcolo di 82 2,6 visite per secondo. Questo
significa che, per ogni famiglia Cristiana con almeno un bambino
buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per:
 
1. trovare parcheggio(cosa questa semplice, dato che può parcheggiare
sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta);
2. saltare giù dalla slitta;
3. scendere dal camino;
4. distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale;
5. mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione;
6. risalire dal camino;
7. saltare sulla slitta;
8. decollare per la successiva destinazione.
 
Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che
sappiamo essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo),
stiamo parlando di 1.248 Km per ogni fermata, per un viaggio totale
di 120 milioni di Km.
Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 Km/
sec, a 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda
spaziale Uliss e (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena
a 43,84 Km/sec, e una renna media a circa 30 Km/h.
Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento:
assumendo che ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso
di circa 1 Kg), la slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo
Babbo Natale (notoriamente sovrappeso).
Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa
150 Kg. Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10
volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne,
ne serviranno circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la
slitta, a 575.620 tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4
volte il peso della nave Queen Elizabeth II. Sicuramente, 575.620
tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040 Km/sec generano
un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne allo
stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di
renne di testa assorbirà 14,3 quintilion i di Joule per secondo. In
breve si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio
di renne e creando assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero
team verrà vaporizzato entro 4,26 millesimi di secondo.
 
CONCLUSIONE: Babbo Natale c'era, ma ora è CREPATO! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Centro Educazione Professionale Universale - DipartimenDo Rigerche di Fisica&Fisico

Post n°80 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

Elemento chimico: Donna
Simbolo: Dn
Scopritore: Adamo
Massa Atomica: accettata sui 53.6 Kg, può variare dai 40 ai 200 Kg.
Occorrenze: si trova in abbondanza in tutte le aree temperate.
Proprietà Fisiche:
 
a) La superficie è usualmente ricoperta da una pellicola colorata
b) Si surriscalda per nulla, e diventa gelida senza nessuna ragione
conosciuta
c) Si scioglie se sottoposta a particolari attenzioni
d) Diviene amara se non utilizzata correttamente
e) Si trova in natura in vari stati, da quello puro a quello grezzo
f) Diviene malleabile se si applica una pressione nei punti giusti
 
Proprietà Chimiche:
 
a) Stringe legami di tipo forte con Oro, Argento e una vasta gamma di pietre
preziose
b) Assorbe una grande quantità di sostanze costose
c) Può esplodere spontaneamente senza ragione o avviso preventivo
d) Anche se insolubile nei liquidi, la sua attività aumenta
considerevolmente se saturata con alcool
e) Ha un grande potere moneta-riducente
Usi Comuni:
 
a) Usata moltissimo come ornamento, specialmente nelle macchine sportive
b) Può essere di grande aiuto per rilassarsi
Esame Spettrografico:
 
a) Possono trovarsi in natura con una colorazione che va dal rosato al
giallo paglierino al marrone scuro
b) Qualunque sia il suo colore originale, diventa verde se accostata a
soggetti migliori del suo stesso elemento
 
Potenziali Pericoli:
 
a) Può essere dannosa, eccetto che in mani esperte
b) E' illegale possederne più di un esemplare; con difficoltà, è possibile
tenerne più di una, a patto che si trovino in luoghi differenti e che non
possano venire in contatto tra di loro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

And the weaver said: Speak to us of Clothes.K. GIBRAN

Post n°79 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

Un tessitore domandò: parlaci dell'Abito. Ed egli rispose: il vostro abito copre gran parte della vostra bellezza, eppure non copre ciò che non è bello. E sebbene cercate negli ornamenti una libertà segreta, potreste diventarne gli schiavi. Vorrei che sulla vostra pelle, più che sull'abito, si posassero il sole e il vento. Giacchè il soffio della vita è nella luce del sole, e la mano della vita è nel vento.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ODE AL VINO di Pablo Neruda

Post n°78 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

Vino color del giorno,
vino color della notte,
vino con piedi di porpora
o sangue di topazio,
vino,
stellato figlio
della terra,
vino, liscio
come una spada d’oro,
morbido
come un disordinato velluto,
vino inchiocciolato
e sospeso,
amoroso,
marino,
non sei mai presente in una sola coppa,
in un canto, in un uomo,
sei corale, gregario,
e, quanto meno, scambievole.
A volte
ti nutri di ricordi
mortali,
sulla tua onda
andiamo di tomba in tomba,
tagliapietre del sepolcro gelato,
e piangiamo
lacrime passeggere,
ma
il tuo bel
vestito di primavera
è diverso,
il cuore monta ai rami,
il vento muove il giorno,
nulla rimane
nella tua anima immobile.
Il vino
muove la primavera,
cresce come una pianta di allegria,
cadono muri,
rocce,
si chiudono gli abissi,
nasce il canto.
Oh, tu, caraffa di vino, nel deserto
con la bella che amo,
disse il vecchio poeta.
Che la brocca di vino
al bacio dell’amore aggiunga il suo bacio


Amor mio, d’improvviso
il tuo fianco
è la curva colma
della coppa
il tuo petto è il grappolo,
la luce dell’alcol la tua chioma,
le uve i tuoi capezzoli,
il tuo ombelico sigillo puro
impresso sul tuo ventre di anfora,
e il tuo amore la cascata
di vino inestinguibile,
la chiarità che cade sui miei sensi,
lo splendore terrestre della vita.


Ma non soltanto amore,
bacio bruciante
e cuore bruciato,
tu sei, vino di vita,
ma
amiciziadegli esseri, trasparenza,
coro di disciplina,
abbondanza di fiori.
Amo sulla tavola,
quando si conversa,
la luce di una bottiglia
di intelligente vino.
Lo bevano;
ricordino in ogni
goccia d’oro
o coppa di topazio
o cucchiaio di porpora
che l’autunno lavorò
fino a riempire di vino le anfore,
e impari l’uomo oscuro,
nel cerimoniale del suo lavoro,
e ricordare la terra e i suoi doveri,
a diffondere il cantico del frutto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

 L’ultima follia americana

Post n°77 pubblicato il 16 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

 

 

CARE signore che non ne potete più di scervellarvi per sapere cosa regalare al marito-compagno-fidanzato- amante per Natale, questo articolo è dedicato a voi. O a voi, signori uomini, che magari qualche idea di cosa vi sarebbe più gradito potreste suggerirla. La soluzione alla moda, come sempre, viene dagli Stati Uniti, e si chiama imenoplastica. Avete capito bene, la ricostruzione dell'imene, quella pratica che fa tornare qualunque donna al punto di partenza, a prima del primo incontro. Se siete in crisi di idee, e ritenete che la centesima cravatta sarebbe mal tollerata, che la ventiquattrore da quattrocento euro avrebbe un'accoglienza freddina, che l'accessorio costosissimo per le giornate al golf non smuoverebbe il suo entusiasmo, ebbene, fate come lei. La quarantenne texana Jeanette Yarborough ha regalato al marito, sposato diciassette anni fa, la sua ritrovata verginità. Qualcosina le è costato tornare all'antico, per la precisione cinquemila dollari, devoluti in beneficenza del chirurgo plastico. Ma chi non lo farebbe per fare felice il proprio uomo. E poi, a ben vedere, invece di regalargli tante sciocchezze, meglio un solo regalo ma importante. Oddio, un po' effimero lo è, poiché notoriamente la verginità si consuma nel momento in cui la si offre. Per ovviare al problema, un'altra signora del New Jersey, a cinquantun anni, ha optato per la plastica sia dell'imene che dei muscoli attigui: se il primo si dissolve in fretta, per i secondi la signora auspica una vita durevole che aggiunga scintille al suo matrimonio. Il fenomeno prende piede, anche perché i chirurghi utilizzano tutti gli strumenti del marketing, dalle promozioni alla pubblicità, dalle riviste patinate al web. Volendo, in qualche beauty center ben attrezzato si può ottenere l'intervento a soli milleottocento dollari, un vero affare.

D'altronde, siamo pratici, l'autorevole Wall Street Journal ci informa che la chirurgia vaginale è una delle aree di intervento a maggior tasso di crescita. E di questi tempi qualunque cosa aiuti la mortificata economia sia la benvenuta. Qualcuno si scandalizza e qualcun altro si dice preoccupato perché le operazioni sarebbero eseguite con mancanza di adeguata pratica. Tranquilli, l'imenoplastica si praticava già quattrocento anni fa. Con metodi senz'altro più economici, decisamente più riservati, e meno tecnologici. E si pratica da sempre anche da noi, magari in qualche enclave mediorientale presente nelle città e nelle metropoli di tutto il mondo. In quei casi vige ancora il mito della verginità: per la maghrebina Jasmine, essere vergine oppure no fa la differenza fra l'accettazione sociale e la possibilità di un buon matrimonio o l'esclusione. Nel caso di Jeanette e le altre la verginità è fittizia, virtuale e a pagamento, come tanta parte del nostro mondo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Poesia

Post n°76 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da Red1972
Foto di Red1972

C’è immensità nei tuoi silenzi,
come il mare,
impossibile per me
poterli navigare.

In questa oscurità
la luce delle tue parole
affonda nelle acque della solitudine.

Preferirei in certi giorni
perdermi nel paradiso infuocato dal nulla,
piuttosto che nella infernale
dei tuoi occhi.

…Eppure averti qui vicino
mi orienta i sensi;
nell’ascoltare la tua pelle
profumata d’essenza
riesco ancora a dare una ragione
a questa mia esistenza.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

biabiebabe71RedFulvioLadyDaffodilgeom.casinisimonalillo65.sdandreamarcoandrea_brunettienzogianchino05martinam1997eugeniorosolinoadriaticaxysipili48gionataleRobertoMasincremolosesrl
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963