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terremoto

Post n°13 pubblicato il 14 Aprile 2009 da Liryc

Già sono state dette molte cose, pubblicate molte foto; il terremoto che ha devastato e continua a scuotere l'Abruzzo è qualcosa che dà molta rabbia: si potevano evitare i circa 300 morti se le persone responsabili del settore edilizio avessero una coscienza, se fossero meno avidi, più onesti e rispettosi del prossimo.

Non sono ancora terminate le scosse, si sta appena iniziando a progettare una ricostruzione, che già affiorano voci di possibili appalti in mano alla camorra. Saviano è andato in Abruzzo e gli hanno detto di scrivere che lì la camorra non passerà, non glielo lasceranno fare, e in fondo l'unico modo per impedire che certe organizzazioni mettano le mani dappertutto è la solidarietà, l'unione di una paesino intero, di una città, di una nazione contro quelli che in fondo non solo altro che vigliacchi, ignoranti, insensibili, che per guadagnare sarebbero capaci di distruggere il patrimonio artistico di un paese, di uccidere chiunque gli capiti sotto tiro, di sfruttare i più deboli.

In fondo molti italiani non si meritano il paese che hanno, l'attuale presidente del consiglio non fa altro che togliere soldi all'istruzione, alle "cose pubbliche", alla ricerca universitaria (tanto se lui si ammala si fa curare negli Stati Uniti). I programmi scolastici sono sempre più esigui e l'ignoranza che si diffonderà non permetterà più di apprezzare l'arte, di convivere con persone di altri paesi, di essere tolleranti, di migliorarsi.

La conoscenza aiuta a essere liberi tanto quanto il denaro, soprattutto se si è intelligenti e sensibili, perché se ne può fare buon uso.   

 
 
 

Sensi di colpa

Post n°12 pubblicato il 26 Marzo 2009 da Liryc
 

Discutevo con una persona sui sensi di colpa che si hanno nei confronti della famiglia di origine soprattutto se si vive lontano, nel non telefonare quando la mamma se lo aspetta, nel non andare a trovarla a Natale, ecc. Dovrebbe essere una questione di educazione, cioè, il 90% delle famiglie educano i figli a sentirsi in colpa se non fanno certe cose. E perché poi se un genitore si comporta male ripetutamente lo si deve perdonare, mentre se lo fa un amico si può anche non rivolgergli più la parola? Per non parlare poi di come vengono influenzate le relazioni di coppia dei figli! 

Se si pensasse che i figli non sono una proprietà, se si educassero come diceva Socrate, per tirare fuori quello che hanno dentro, per essere poi liberi e indipendenti, soprattutto psicologicamente, pronti ad amare e a costruire, se ne hanno voglia, la loro famiglia, sarebbe tutto più facile. Tra l'altro un figlio educato così, difficilmente non amerà e rispetterà i propri genitori.

 
 
 

La galanteria

Post n°11 pubblicato il 23 Marzo 2009 da Liryc
 

Dovrebbe un uomo offrire la cena a una donna, se ha abbastanza soldi per permetterselo?

Io sono stata sempre stata convinta di sì! Se fossi un uomo proverei piacere a offrire la cena a una donna, soprattutto se mi piace, se poi la amo non ne parliamo. Sarebbe un onore! Ma forse sono idee un po' all'antica, non si usa più... Nel nord Italia credo non se ne preoccupino proprio, che tristezza!!!

Qualcuno dice che le donne se la sono cercata col fatto della parità dei diritti, che sciocchezze. Il rispetto per l'altro sesso, avere le stesse opportunità, non rende uomini e donne uguali, grazie a dio. Certo che se una donna è ricca e esce con uomo povero non c'è niente di male se paga lei, ma se così non è, illudiamoci di vivere in un mondo dove esiste ancora la cavalleria, il piacere di aprire una porta, di regalare una rosa, di accompagnare fino al portone di casa la persona che si ama. Sono piccole attenzioni che sicuramente verranno apprezzate e ricambiate dalla donna, sotto altra forma, magari meno tangibile, ma non per questo di minor valore.

 
 
 

San Valentino, che fare?

Post n°10 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da Liryc
 

Anche in Spagna siamo già invasi da svariate pubblicità per il giorno di San Valentino. Più o meno le opinioni sono le stesse che hanno gli italiani, per alcuni è un giorno fantastico, lo festeggiano tranquillamente, per altri è quasi un'offesa all'intelligenza umana e per quelli che sono nel mezzo è un bel problema. Molti uomini ritengono che il 14 febbraio sia una festa stupida perché ruota intorno a meccanismi commerciali, perché lo scopo è quello di farci spendere, perché le persone intelligenti non si lasciano fregare da qualche cuoricino che invade ogni vetrina e giornale. Le donne più intelligenti non accettano di festeggiare simili inutili ricorrenze. La verità però, molto spesso è un'altra: le donne mentono e soffrono in silenzio accettando la ben nota incapacità dell'uomo (soprattutto se si tratta di uomini interessanti) di manifestare i propri sentimenti; sostengono o lasciano intendere di non essere interessate alla festa e fanno uno sforzo incredibile che non comprare nessun tipo di regalino. Qualcuna non riesce a trattenersi e qualcosa compra, ma di molto piccolo!


Credo che come in ogni cosa "in medio stat virtus", San Valentino può trasformarsi in uno dei giorni più volgari dell'anno, o rimanere una cosa intima, magari una cenetta speciale a casa, una rosa rossa, o un Ti amo, e semplicemente approfittare di un giorno riconosciuto dal calendario per manifestare il proprio amore alla persona che si ama. Un regalino fa piacere a tutti, anche a quelle donne che sostengono che il giorno degli innamorati sia una grande stupidaggine.

 
 
 

Titoli di studio

Post n°9 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da Liryc
 

Un grande problema, per chi volesse lavorare in Spagna, è il riconoscimento dei titoli. Io sto cercando di farmi riconoscere un Diploma di Chitarra del Conservatorio e una Laurea e la cosa non è affatto facile. Mi sembra davvero assurdo che in Europa, dove si parla tanto di mobilità, si debbano incontrare simili difficoltà per vedersi riconosciuto un titolo di studio. Certo, le risposte che da' il Ministero spagnolo sono vaghe e si vede che si arrampicano sugli specchi, poi ti danno 15gg. di tempo per rispondere o aggiungere altri documenti e quando tu gli fai notare che non è molto logico quello che ti hanno risposto, ti mandano un'altra lettera rovesciando le carte in tavola...Insomma, ci vuole proprio tanta pazienza. Ho anche provato a rivolgermi attraverso internet, a enti europei, ma non è affatto facile neanche lì ottenere risposte concrete.


Immagino che lo stesso accadrà a un europeo che vuole lavorare in Italia e fino a quando i governi non si renderanno conto che la differenza di cultura e lo scambio è ricchezza, Europa o no, resteremo chiusi nei nostri piccoli mondi...

 
 
 
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Un blog di: Liryc
Data di creazione: 29/01/2009
 

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