AUTORE MESSAGGIO n 80

Post n°81 pubblicato il 12 Aprile 2006 da retemar

Scusate l'autore del messaggio 80 sono io..cioè Mara la sbadata!!!

con l'occasione faccio a tutto il blog i miei affettuosi auguri di Buona Pasqua!!!!!!!

UN ABBRACCIO GRANDE GRANDE
MARA

 
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diario percorso effettuato

Post n°80 pubblicato il 12 Aprile 2006 da retemar

GRUPPO ESPERTI

Nella seguente pagina di diario, riferirò,per brevità, ciò che ritengo fino a questo punto più interessante ai fini della sperimentazione

 

INS. Sarebbe bello poter riuscire a terminare il percorso andando oltre a dove eravamo giunti la volta scorsa

T. sì, ma come possiamo fare maestra?

INS voi cosa ne pensate?

Fr dobbiamo ricordarci..

Ins. Spiegati meglio..cosa pensi sia importante ricordare?

Fr quello che abbiamo fatto, le cose che abbiamo preso…così non perdiamo tempo a sbagliare, andiamo più veloci e ci riusciamo..

TH sì, è vero però..io c’ho tutto qui (e indica la testa), ma non ce la faccio a farlo venire fuori..

M. dai, non perdiamo tempo, proviamo

Il gruppo condivide la proposta di T. di gestire per primo il mouse e il gioco inizia

M. prendi subito la ghianda..ti ricordi che dovevamo prenderne 10?

T. sì, mi ricordo..ora devo andare di là..ecco, ora prendo lo sgabello, salgo e suono il campanello

INS. Allora ti ricordi?

T.sì

INS come pensi di essere riuscito a ricordare?

T. quando ho rivisto il gioco mi è uscito il ricordo dalla testa..

A questo punto si incontra Tappo che elenca a  P gli ingredienti per una minestra da offrire agli amici del bosco chiedendogli di aiutarlo a trovarli

F. maestra, svelta, scrivi tutti gli ingredienti sennò non ce li ricordiamo come l’altra volta e dobbiamo sempre ritornare su quel punto per farceli ridire

L’insegnante rilegge gli ingredienti, i bb ascoltano poi riprendono il gioco

..M. ecco il campo di carote.. maestra mi leggi quante carote occorrono?

INS. Due

F. allora se ne servono due dobbiamo prenderne un’altra.. ne abbiamo solo una

T. portale subito a Tappo, così ci ripete cosa manca..

M. ma non serve, non ti ricordi che la maestra ha scritto tutto?

INS allora, cosa si fa?

F leggi quello che hai scritto e cancelliamo le carote poi andiamo avanti

M sì,tanto gli possiamo portare gli ingredienti tutti insieme

INS.siete d’accordo? Li portiamo tutti insieme?

BB sì

INS perché credete che sia lo stesso?

M:perché è lo stesso..

F..Anche mia madre quando prepara la minestra mette tutto insieme.. mica va a comprare un pezzo alla volta e torna a casa..

Bb sì, dai andiamo avanti…

I bb giungono in un quadro dove si vede un alveare e pensano di poter prendere il miele( cxhe è un altro ingrediente) ma nonostante numerosi tentativi, non ci riescono

INS bb, ora dobbiamo smettere, è ora di pranzo..

F no maestra..ti prego..

anche gli altri componenti si “ribellano”..

T. dopo non ci ricordiamo più..

F. uffa T. ma c’hai la testa dura.. ci ricordiamo eccome, l’hai visto no? Io non voglio smettere perché mi piace troppo.

INS. lo so, ma non possiamo mangiare il cibo freddo.. ma visto che vi piace così tanto, domani ritorniamo nel laboratorio e continuiamo.. che ne dite?

Bb sì, grazie maestra..speriamo di andare avanti..

 

Contemporaneamente il gruppo dei bb non esperti sperimenta il gioco.I bb dimostrano difficoltà nel formulare ipotesi e riescono, per ora ad esplorare solo una piccola parte del percorso. Per il momento non mi sembra opportuno inserire la loro conversazione

 
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Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 12 Aprile 2006 da retemar

 

Gioco di Zeek

Siamo arrivati al livello 10 , livello di difficile soluzione

Ben . è difficile , non c’è la soluzione …c’è troppe piante carnivore

Brian . sì , c’è , bisogna prestare attenzione , bisogna fare la strada giusta

Ben . è possibile , ma non c’è …ci fermiamo lì ?!

Brian ( si arrende ) . dai ci fermiamo qui , basta ! ( e va a giocare )

……………..

I bambini allora decidono di far fare dei brevi tratti a Zeek ,  lo fermano nei punti dove può stare al sicuro e poi provano a studiare seguendo col dito sul monitor il percorso

Ric . se te vai qui e poi qui allora …

Luca . si però dopo succede che questa ti si apre e ti mangia

Fran . se tu passi qui però non incontri la carnivora aperta

…………..

Ric . non lo so fare veloce , mi arrendo …lo fà Luca …non riesco ad andare veloce ( col mouse ) …vedi proprio non ci riesco … faccio quelli facili

Ins. Non ci riuscirai mai ?

Ric . sì lo farò quando c’ho più anni , che so fare le cose più difficili 

 

Ins. C’è la soluzione a questo gioco ?

Fran . sì basta che ci pensiamo senza confusione

Rita . sì , devo ragionare …bisogna trovarla , devi aspettare …senza l’idea non si può giocare

Fran . basta che uno riflette , come abbiamo trovato tutti gli altri

Tommi . se sei grande …se fai i compleanni ci riesci …i grandi sono più intelligenti

Thomas . c’è però non riusciamo a trovarla

Tommi . smettiamo !

Thomas . no ! bisogna continuare , più muori e più impari

 

Rita è riuscita a trovare la soluzione

Ins. Che cosa hai sentito ?

Rita . tanta felicità perché quel livello era difficile , sono riuscita a farlo …ci vuole impegno e pazienza …riesci a vincere e non ti sbagli mai , in quel gioco però , se prendi un altro gioco , se ci metti pazienza e impegno riesci a vincere anche quello

Io provo …non mi date palettate è Pasqua !!!

Consapevolezza

non lo so fare veloce , mi arrendo …non riesco ad andare veloce ( col mouse ) …vedi proprio non ci riesco … faccio quelli facili

Credenze

…senza l’idea non si può giocare

… basta che uno riflette

Controllo

….bisogna continuare , più muori e più impari

…ci vuole impegno e pazienza… se ci metti pazienza e impegno riesci a vincere anche quello

 BUONA PASQUA A TUTTE LE BLOGGGGG!!!!!Maria

 
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Di forma in forma

Post n°78 pubblicato il 11 Aprile 2006 da retemar

Piandimeleto        Forme al Computer con il Paint.

I bambini disegnando dovrebbero cercare di risolvere insieme i dubbi e le problematiche che incontrano nel percorso,  associare i simboli e capire che possono recuperare, tornare indietro e quindi essere tranquilli anche di fronte ad un compito nuovo.

Gruppo-2 bambini durante il pomeriggio

Ins- Adesso bambini provate a disegnare con le forme al Computer, apriamo il programma Paint

 S-Ci sono le forme nel Computer.(prende il mause e va sulla forma) Si si rotondo, divertente, quadrato minuscolo, anzi rettangolo, faccio una bambina ,questo io a casa ce l’ho (il programma)

F-cancella se vuoi

S- perché mi è venuta così, come si fanno gli occhi?

F-Rotondi

S- ecco, piccoli, piccoli, la bocca come la faccio, così,forse potrò fare così, dopo la coloriamo, qui ci sono i colori

F- si può stampare

S- Adesso mi manca la gonnellina

F- io farò un maschio o una femmina, un maschio

S- Mi mancano le gambe

F- Devi partire da qui (dalla fine della gonna)

S-Fatto

F-Li sotto ci sono i colori

Ins- Che cosa fai ora?

S- Sto chiudendo la faccia perché dopo la devo colorare e quindi la devo chiudere

Ins- va chiuso per poterlo colorare?

F- Si perché se no va fuori

S- Adesso devo colorare

F- clicca un colore e colora

S- Prende il rosso e colora la bocca, è troppo piccolo lì non ci riesco

Ins- e come puoi fare?

S- non lo coloro

F-Cancellare tutto

S-Posso colorare con questa (matita colorata al posto del barattolo) oh!!!(ha colorato tutto lo sfondo viola) Non l’avevo attaccato bene (riporta il bianco)

F-Non devi cliccare il bianco

S- Non l’avevo attaccato bene, non mi si attacca, dovevo colorarlo rosa ,non ci riesco proprio

F-Mi sembra che devi prendere il goccia-goccia

S-Non funziona più

Ins- Hai preso il colore?

S- Funziona

Ins-Perché non funzionava?

S-Perché  era bianco, Allora anche prima…..Lo stampiamo

Ins-Si, intanto lo salviamo

S- ma se lo stampiamo poi c’è ancora nel Computer?

Ins-Si se lo mettiamo nella tua cartellina dove hai già altri tuoi disegni, salviamolo.

SI CAMBIA BAMBINO

(F. Prende 4 cerchi e li sistema vicini)

s- Cosa vorresti fare?

F-un mostro

S- Cos’è un bambino o un mostro?

F-un mostro

S- non sembra

F- cancello, allora faccio un bambino

S- Oppure puoi fare un animale, quelle sono le orecchie

F- Mi sta venendo un coniglio, io a casa ho il vestito di coniglio un po’ cicciotto

S- Le zampette gliele devi fare un po’piegate, (Fiore ci prova ma non riesce e cerca di cancellare) se si va con la gomma è difficile riattaccarlo e dopo quando si colora esce tutto il colore.

F- Allora cancello tutto e lo rifaccio (sta cancellando)

S- Adesso deve fare il difficile           

F- Con la matita

S- Ti devo aiutare io, no no dopo faccio i pasticci

F- Noi nella stanza della pittura abbiamo fatto il ritratto e la Nancy l’ha pasticciato

Ins- Come possiamo vedere se l’ha chiuso bene?

F- Se no dopo lo coloro e vedo

S- si vede quando prende il colore se non ha fatto bene

F-Come si fa per essere bianco? (clicca e esce dal programma)

S- dove deve andare adesso, clicca lì forse (ripristino di Paint)

Ins- cosa facciamo a questo punto?

S- Ti aiuto io con la matita ,non mi viene, cancelliamo (cancella tutto)

F- Questa volta devo stare un po’ attento di non fare i pasticci perché poi se cancello

S- E’l’ultima volta, abbiamo cancellato troppo

F-Mi viene sempre rotondo?

S-Perché non la cambi mai la forma,guarda il mio, prendi questa forma se la vuoi, ce ne sono tante

F- (prende il quadrato) Mi è venuta una scatola e adesso dentro ci faccio una costruzione

S- Mi sembra una faccia quadrata con un bel nasone

F- E’ un gioco

S- E’ finito, adesso colora

F- Adesso prendo lo spruzza colore (c’è il bianco) non fa, ci credo non ho preso il colore,ho  colorato

(Salviamo e stampiamo )

I bambini si sono divertiti e hanno anche messo in pratica strategie apprese lungo il percorso, hanno collaborato,si sono aiutati e consigliati per terminare la composizione e hanno ricordato altre situazioni 

Un saluto da Angela e colleghe.

 

                            “AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTA LA RETE”

 
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Diario di bordo il gioco di Zeek 3 fase

Post n°77 pubblicato il 10 Aprile 2006 da retemar

Ho proposto di nuovo il gioco a Vittorio e Francesco per farli riflettere su ciò che hanno imparato precedentemente e per vedere come risolvono gli ulteriori problemi..

Ho spiegato loro che nei successivi livelli ci sono sempre più difficoltà da superare.

Ins: Che cosa avete imparato nel gioco di Zeek

Fr: che c’ era le piante

In: si ci sono le piante, ma che cosa avete imparato ? “

Vittorio: se vai li sulla pianta, prima clicchi una di quelle figure così non ti mangia “

Ins: quale figura ? “

Vittorio: “ la mela “

Ins: “ qual’ è la pianta che ti mangia ? “

Francesco e Vittorio: “ la pianta carnivora “

Francesco ha il mouse in mano, ma cede il comando a Vittorio, per concentrarsi meglio, vuol dire lui a Vittorio come deve procedere.

Francesco: “ Vai là, passa sulla mela “

Vittorio: “ dopo mi fermo Fra…. “

Francesco: “ no, no “ ( Vittorio sta passando sora la pianta carnivora, ma è chiusa “

Ins: “ come mai non ti ha mangiato? “

Vittorio: “ perché sono passato veloce “

Riesce a passare al livello successivo.

Francesco: “ fantastico !!!!!”

Vittorio inizia a giocarecon il secondo livello, prova diverse volte il percorso a destra, ma ad un certo punto si rendono conto che rimangono sempre bloccati, poiché la palla non si sposta se ha un altro ostacolo davanti.

Ins: “si può passare da un’altra parte ? ci sono altre strade ? altri percorsi dove Zeek può passare ?“

Francesco: “ devi oltrepassà quassù e c’è questo ( gli indica il fiore aperto )oppure devi andare giù di qua ( verso la palla )

Vittorio: “ dopo come faccio a passare ? “

Francesco: “ devi spostà la palla “ ( rimane bloccato con la palla contro l’ altra palla)

Vittorio: “ vedi? come faccio ? non si sposta, non capisci come devo fare ? “ ( ritorna indietro, vuol passare a sinistra, ma c’ è l’altro fiore aperto )

Francesco: “ e! si, però c’è la pianta carnivora “

Vittorio: ( guardandomi ) “ faccio veloce è ? “

Ins: “ prova “

Vittorio: “ mi ha mangiato, ma vado lì clicco  e ricomincio il livello “

Ins: “ che fai lo stesso percorso ? “

Vittorio: “ si “

Ins: “ pensi di riuscire a passare ? “

Vittorio: “ no “

Ins: “ allora pensaci prima di ripartire, pensaci bene, vedi se puoi passare da un’altra parte ….”

Francesco: “ quest’altra parte ? “Ins: “ non lo so, dovete pensare e vedere bene quali sono gli ostacoli da superare, poi provare “

Vittorio “ Ah ecco come faccio ritorno indietro “ Francesco : “ ma ti mangia “

Ogni volta che si rende conto di essere intrappolato Vittorio dice: “ adesso c’è un unica possibilità di farmi mangiare e ricominciare, poi ci penso bene “

Va avanti e indietro per diverse volte con Zeek, proprio come se stasse pensando dove passare allora Francesco intervienine dicendo: “ va su e giù, va su e giù, non sa cosa fare “

Ad un certo punto decide di andare verso la palla ha capito che bisogna spostarla per passare e andare a prendere il fungo, mi guarda e dice : “ se io passo veloce penso che il fiore non mi può mangiare “

Ins: perché non ti può mangiare ? “

Vittorio “ perché passo veloce e il fiore è lontano “

 Ci riesce sono entrambi felicissimi, Vittorio mi guarda e dice: “ maestra questo però era difficile è ? “ continua: “ questo però è  più difficile “ ( livello 3 )

Ins: “ perché è più difficile? “

Vittorio: “ perché ci sono ( conta i funghi ) cinque funghi da prendere “

Ins: “ allora facciamo una cosa, che né dite di invitare Antonello ( un bambino di cinque anni ) a darci una mano, lui già conosce il gioco e ci può insegnare qualche trucco… “

Francesco e Vittorio: “ si, si ok va bene, ora glielo diciamo “

Ins: " oggi però che cosa abbiamo imparato ? per giocare e andare al livello successivo cosa avete fatto ? basta provare a muovere Zeek o bisogna pensare bene dove andare ? "

Vittorio : " ho provato a muovere Zeek, però ho  pensato senno la pianta mi mangiava"

Un saluto e tanti Auguri di Buona Pasqua  a tutte le Blogghiste  Giuliana

   

 
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fase operativa N.5 Rita San Ginesio

Post n°76 pubblicato il 07 Aprile 2006 da retemar

Francesco – Chiara – Giorgio- Marta  (assente Cecilia)  I bambini sono davanti al gioco di Pollicione”. Pensavo che avessero trovato difficoltà   poiché i livelli sono assai complessi, ma mi sono sbagliata, con molta abilità il gruppo ha eseguito i giochi verbalizzando gli spostamenti ed auto-correggendosi.

Inoltre sono riusciti a trasferire quanto sapevano e le modalità operative del gioco  agli altri bambini di 5 anni, i quali per curiosità hanno chiesto di provare.

Francesco: io so l’uscita

Giorgio: tu sai tutto

Francesco: è vero perché ho pensato

Giorgio:è vero, ci hai dato un indizio esatto

Giorgio: infatti qui abbiamo trovato una porta a dx…..evviva ci fa uscire (completa il gioco)

Chiara : bravo Giorgio…adesso provo io…una porta in basso a sx

Marta: andiamo a vedere

Chiara : continua ad eseguire  e verbalizza i passaggi che esegue (termina il gioco correttamente)

Francesco: andiamo a vedere un altro gioco  ….con il dito ipotizza il percorso da effettuare…poi lo esegue con le frecce

Chiara : guarda l’uscita è sicuramente qui in basso a dx…no un pochino più a sx

Marta : è impossibile uscire

Francesco: no non è vero

Giorgio : qui ….dobbiamo andare ….

Marta e Francesco ascoltano i suggerimenti    fino al completamento del gioco

 

Il gruppo campione presenta il gioco ad altri compagni (5 di 5 anni)

Francesco: prima di farlo dovete pensare bene

Andrea provo questa che va in basso….

Francesco : mica lo sai se può essere vero

Giorgio: io dico che non si può uscire…si rimane intrappolati

Chiara . io pure ti dico che non si può uscire…lì in basso non c’è mica l’uscita…non si vede

Marta: io ne vedo una a sx…forse si può uscire

Andrea: adesso proviamo …esegue insieme ad Elena

Sara : si esce dall’uscita “indietro”

Francesco: non si dice così …ma in alto a dx

Giorgio: no quella e la sx

Andrea : ho capito…mi sono sbagliato freccia…però lo sapevo

 Insegnante: COME VI SIETE ACCORTI DELL’ERRORE

Giorgio: se alzo il mio braccio sta dalla stessa parte della pallina

Francesco: la dx è sempre questa (la indica sul monitor)

Giorgio: è vero…è proprio vero

Elena : sta là

Chiara: non si dice così…si dice dx

Marta : è questa è la freccia che sta girata a dx (la indica nelle frecce direzionali)

Chiara : dx e sx (alza prima un braccio…poi l’altro correttamente)….pure quando stiamo a fare le cose sul quadernone la dx sta da questa parte (prende il quadernone e lo fa vedere ai compagni).

Rita  San Ginesio

 

 

 

 

 

 

 

 
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Diario di bordo

Post n°75 pubblicato il 06 Aprile 2006 da retemar

Questa mattina ho riproposto il gioco di Zeek a Vittorio e Francesco

Entrambi hanno iniziato a giocare utilizzando adeguatamente le frecce.

Vittorio arrivato al punto in cui bisogna camminare velocemente senza fermarsi, altrimenti il fiore mangia Zeek dice: “ adesso come fa per saltare ? “

Ins: “ non lo so, pensaci prova “

Si ferma sopra al fiore e sbaglia di nuovo.

Ricomincia da solo mentre Francesco interviene dicendo : “ è facile ora si ricomincia, si clicca qui “

Vittorio allora dice: “ ora provo a passare veloce, forse non ce la fa a prendermi “

“ evviva ci sono riuscito, non mi ha preso sono stato più veloce io “

Continua ma ad un certo punto viene mangiato da un altro fiore e ricomincia.Provando e riprovando scoprono insieme, che facendo un determinato percorso e dando da mangiare la mela al fiore, si può arrivare al fungo e passare ad un livello successivo.

Vittorio: “ ecco come fai a passare “

Ins: “ come ? “

Francesco : “ con questa ( indica la mela ) “

Ins: “ questa  che cosa ?, come si chiama ? come ha fatto ? “

Vittorio: “ con questa, la mela e posso passare “

Ins: “ si ma come fai a passare ? “

Vittorio “ ho trovato il trucco “

Ins: “ che trucco ? “

Vittorio: “ il trucco dei fiori “

Francesco: “ l’ ha spinta “

Ins:” che cosa ha spinto? “

Francesco : “ ha spinto la mela “

Ins: “ e poi cosa è successo ? “

Vittorio : “ Ho spinto avanti la mela e il fiore se l’ ha mangiata “

Francesco: “ la pianta se l’ha mangiata “

Vittorio: “ è il trucco dei fiori, mangia la mela e Zeek può passare “

Francesco: “ è vero 

Esultano entrambi di gioia

Ins: “ bene avete superato un problema, ora vediamo un po’ che succederà? “

Francesco : “ proviamo sul fungo “

Vittorio “ si, , non è il fiore che ci mangia “

Arriva al fungo e strillano di gioia : “ evviva “

Ins: “ che cosa è successo ? “

Vittorio “ siamo passati da un livello a un altro “

Ins: “ che cosa dite è un livello superiore o inferiore “

Vittorio: “ livello superiore “

Ad un certo punto del gioco  Vittorio si è accordo che Zeek può muoversi anche usando il mouse e ha detto: “ guarda maestra io clicco qui( indicando davanti a Zeek ) e Zeek si muove “

Ins: “ allora puoi usare anche il mouse, se vuoi “

Vittorio:“ si, però a me piace di più le frecce “

Ins: “ perché, forse è più facile ? “

Vittorio: “ no è che io sto più attento, se voglio mi fermo subito così il fiore non mi mangia “

Naturalmente scrivo sempre una piccola parte dell’ interazione completa dei bambini e delle loro considerazioni in riferimento agli ostacoli da superare.

Giuliana

 

 
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Diario di bordo

Post n°74 pubblicato il 05 Aprile 2006 da retemar

Come detto in un precedente intervento a Maria la curiosità mi ha stimolato a presentare il gioco di Zeek anche ai nostri bambini di tre anni. Questa scelta è scaturita dal fatto che in esso c’ è comunque il corpo di questo simpatico personaggio , che si muove in uno spazio delimitato facendo attenzione agli ostacoli che man mano si presentano.

Propongo il gioco a Vittorio e Francesco. Vittorio è un bambino molto riflessivo in tutte le attività che si propongono. Cerca infatti ogni volta di  capire con logica il perché di una cosa, di una situazione, di un problema. Mettendo in moto il suo pensiero si dà una risposta, quando non ci riesce chiede spiegazioni alle insegnanti. Francesco  un bambino anche lui riflessivo che risponde in modo pertinente alle richieste che gli vengono fatte, ma che non interviene mai spontaneamente. Nello svolgersi del gioco Francesco ha dimostrato invece di saper intervenire anche spontaneamente e riflettere a voce alta sulle strategie da adottare interagendo con Vittorio.

Inizialmente ho spiegato ai bambini che per l’esecuzione del gioco ci si deve muovere con le 4 frecce della tastiera, hanno subito compreso dopo alcuni tentativi che le diverse direzionalità delle frecce fanno muovere Zeek nelle varie direzioni.

Vittorio guardando prima la freccia e poi lo schermo: “ Questa in su, va in alto, questa in giù va in basso “

Francesco, indicando la direzione con il dito: “ questa va qua e quella va di là “

Vittorio: “ Si, va da una parte o dall’altra”

Ad un certo punto scoprono da soli,  che per muovere Zeek si può utilizzare anche il mouse, ma li attrae di più le frecce, forse perché è una nuova modalità che non avevano mai sperimentato.

Vittorio inizia a far camminare Zeek, scoprendo che durante il percorso  Zek fa sparire i fiori, non appena arriva alla pianta carnivora , questa lo mangia. Vittorio rimane sorpreso e dice: “ mi ha preso “ continuandolo a ripetere per diverse volte.

Ins: “ Allora adesso come facciamo “

Francesco: “ non ti ha preso, ti sta proprio a mangiare tutto “

Ins: “ allora adesso come facciamo, bisogna trovare una soluzione “

Vittorio ancora meravigliato dice : “ non lo so “ e continua a guardarmi.

Ins: “ vedi se ti può aiutare qualcuno, guarda ci sono tanti simboli, puoi vedere a cosa servono….”

Francesco: “ prova qui, qui, “

Vittorio dopo diversi tentativi dice: “ prova tu maestra, lui mi guarda attentamente e io gli dico che devo provare, perché non conosco il gioco e dopo alcuni tentativi, cliccando su Zeek il gioco ricomincia.

Francesco: “ è tornato “

Vittorio: “ Si però è tornato all’inizio “

Ins: “ hai visto come ho fatto per farlo ritornare ? “

Francesco: “ qui “ ( indica Zeek )

Ins: “ cioè, dove? “

Vittorio: “ hai cliccato su Zeek  e perciò ricomincia il gioco.

Successivamente viene mangiato di nuovo allora dice: “ ora lo clicco su Zeek e ricomincio dall’ inizio”

Proporre il gioco  a questo primo gruppo è stato davvero divertente ed interessante sia per i bambini che per me, mi ha dato l’opportunità di riflettere su come anche i bambini di tre anni nonostante le richieste erano alte , si sono lasciati coinvolgere con entusiasmo nel ricercare le modalità giuste per superare i problemi che man mano si presentavano.

Un saluto a tutte Giuliana

 

 

 

 
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fase operativa n.4.... Pollicino (3° livello)

Post n°73 pubblicato il 03 Aprile 2006 da retemar

Marta .- Chiara – Francesco – Cecilia – Giorgio – Andrea (da osservatore a esecutore)

  I bambini  manifestano consapevolezza negli spostamenti direzionali

In questa interazione il gruppo scelto  spiegano ad un altro bambino (Andrea 5 anni) il gioco di Pollicino

 Giorgio: c’è da passeggiare lungo una strada bianca, andando dritti a dx o a sx, oppure in alto o in basso…il gioco è difficilissimo…è megadifficile te lo dico io

Ins: perché è difficilissimo

Giorgio: perché per le cose megadifficili bisogna pensarci prima di farle

Chiara: qualche volta mica ci si riesce

Cecilia: però bisogna riprovare sempre..così uno alla fine la trova la soluzione

Elena:però se non ci si riesce proprio mica bisogna piangere

Francesco :uno lascia perdere oppure riprova sempre fino alla fine che ci riesce

Giorgio: non bisogna perdere la pazienza

Chiara:è vero…basta che uno sta molto attenti

Francesco: tanto attenti significa riflettere prima di fare una cosa

Ins: allora che cosa vi fa pensare che questo gioco sia megadifficile

Giorgio: perché tutte le strade sono mischiate..vanno in tante parti…non sono tutte aperte

Francesco: è vero.. sono pure chiuse alcune

Francesco: difficile è trovarla quella giusta…però non è impossibile

Chiara: basta che uno pensa con la sua testolina

Marta: se ci si pensa tanto alla fine ci si riesce

Cecilia : è vero …basta riflettere

Eseguono Francesco e  Giorgio

 

Francesco : proviamole tutte così alla fine troviamo quella giusta

Giorgio: no …bisogna pensarci prima di farlo

Giorgio: è una sola la strada da fare …io penso di saperlo …adesso guarda te la indico con il dito

Giorgio esegue il percorso del labirinto autonomamente, verbalizzando correttamente il tutto con pochi suggerimenti di Francesco

 

Eseguono Cecilia e Marta

 

 

Andrea interviene con suggerimenti pertinenti

Andrea : scusa Cecilia ..stai a sbagliare la strada..così non esci..vedi che è chiusa la strada

Francesco: alcune sono trappole le strade…ti fanno andare verso il basso…un giorno l’ho scoperto con un altro labirinto

Cecilia: io lo faccio prima con il dito…poi con il mause e…poi ti dico come si fa

Giorgio: stai attenta che stai ritornando nella solita strada (sbagliata)

Francesco: io la conosco la strada…è con questa strada che si può arrivare alla fine

Chiara: è vero (la percorre con il dito)

Cecilia: ti pare facile

Marta : provo io

Francesco: si che ce la fate…ho detto che ce la fate…sono sicuro….

Marta e Cecilia concludono il percorso verbalizzando correttamente gli spostamenti eseguiti

 

Esegue Francesco

 

Francesco:allora..questa è la strada giusta…qui c’è l’uscita…ho capito che bisogna fare prima di spostarsi con le frecce

Giorgio: non si può mica saltare

Francesco: per me si esce qui…in basso a sx…allora è qui (lo indica)

Giorgio: l’indicazione dice che l’uscita si trova in basso a sx ..allora la sx è qui (la indica)

Francesco: ho un’idea..adesso provo a partire dall’uscita

Giorgio: che idea geniale…..

Francesco segue i consigli di Giorgio il quale suggerisce le direzioni e Francesco esegue correttamente gli spostamenti

 

Per finire……Andrea vuol provare

 

Cecilia: Andrea prova con il dito sullo schermo

Giorgio: no  in basso sulle scalette

Chiara : vai a dx (Andrea esegue )

Andrea : c’ un problema qui…non vedi che la strada è chiusa

Andrea : è qui che devo andare …non lo vedi…

Francesco: io lo so che stai facendo bene..io ho eseguito il percorso

Giorgio: vuoi qualche suggerimento Andrea…se continui così ci sono 5 trappole..stai attento non ci “cascare”

Andrea pensa ad alta voce i passaggi da fare e con l’aiuto (verbale e pratico) dei compagni riesce a concludere il gioco.

 Rita - San Ginesio

(scelta dal gruppo  campione)

 
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Piandimeleto "di forma in forma

Post n°72 pubblicato il 03 Aprile 2006 da retemar

Di forma in forma:

Con il gioco “facciamo le forme con il nostro corpo” andiamo a stimolare nel gruppo la collaborazione  e l’ascolto e i modi diversi  “strategie” per la realizzazione della forma decisa prima

E i bambini ,alcuni più intuitivi e logici, guidano il gruppo e riproducono alcune forme con tutto il corpo, con le gambe, con le mani e poi con il materiale.

                                                             

 

 

Altra esperienza con le forme è quella del Tan-gram, un gioco accompagnato da un racconto della storia cinese e i bambini  prendono le forme , ci giocano e si impegnano a realizzare composizioni concordate prima  (barca, aereo, angelo, albero di natale, pesce) perché vogliono diventare consiglieri ma la composizione a volte non riesce:

-Lor. Io non riesco a mettere questa forma

- Man. Per me è facile

-Fio-però è difficile

Sar- ma come si fa

Ire.- sistema le forme in silenzio

Ins. Cosa vi sembra?

Bambini- un pesce

Lor.- io faccio uno squalo, ma come si fa?

Ins- se non sappiamo come si fa come facciamo ad impararlo?

Risposte dei bambini:

1Puoi imparare dagli altri,  2 ascoltare la maestra, 3glielo dice il suo compagno cosa può fare 4lo ascolta alla radio, 5 lo ascolta alla televisione,6lo legge al Computer, 7se lo fa fare dalla maestra o da un bambino che lo sa fare, un bambino grande.8 lo legge nel libro delle forme.9 se io non so fare Pinocchio me lo farà un bambino

Ins –di tutte queste risposte quale possiamo realizzare adesso?

Sar.Chiedere alla maestra? Ins-si ma anche io vorrei imparare altre composizioni.

Lor. Allora al Computer. Ins- Bene ,andiamo a cercare( e entriamo nel sito dove troviamo composizioni con il tan-gram) e i bambini chiedono di stampare per poter controllare e realizzare altre composizioni con il modello.
 
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Post N° 71

Post n°71 pubblicato il 02 Aprile 2006 da retemar

Considerazioni

Arrivati a questo punto credo che più che raccontare le esperienze sia più proficuo rifletterci sopra e soprattutto aiutare i bambini a rifletterci

Il gioco ormai è stato esplorato , i bambini hanno capito le strategie da seguire e stanno studiando con grande perizia  il modo per superare i vari livello che devo dire richiede molta attenzione e anche concentrazione

Ins. Come hai fatto ad imparare ?

Franc . c’è voluto tanto ad imparare , è un gioco nuovo …ho visto Ricardo

Ins. Basta vedere ?

Franc . quando uno gioca tanto …si sbaglia e dopo impara

Rachele . ho imparato bene …me l’ha insegnato Rita …basta che te provi tante volte e dopo impari

Benedetta . l’ho visto da Alessia …è un po’ facile e un po’ difficile …facile ..se  non ti mangia la pianta carnivora , difficile se ti mangia ..se non ti ricordi come si fa …vinco quando mi ricordo ..l’ho fatto una volta , ci penso come l’avevo fatto e mi ricordo

Rita . ( molto intuitiva , volitiva caparbia , difficilmente si arrende ) ho provato e riprovato finchè non ce l’ho fatta

Ins. Perché dovevi provare e riprovare ?

Rita . perché mi sbagliavo

Ins. Ti dispiaceva quando sbagliavi ?

Rita . è un gioco tutti si può sbagliare …questo si rifà ogni volta …se ti sbagli tanto dopo lo rifai , mica devi strappare …si rifà sempre

Gaia . non ci riesco perché non c’ho giocato mai , quando non lo provi non ci riesci ….devi farlo e dopo pian piano impari

Tommaso . ho visto da Rita e da Riccardo ….devi giocare …ci vuole un po’ di tempo , non sapevo fare …m’ha mangiato tante volte la pianta carnivora e alla fine ho imparato …mi devo impegnare … provare … faticare

Fabio . ho visto che loro giocavano dopo ho capito come era il gioco

Ins. Sei andato subito bene ?

Fabio . la carnivora mi ha mangiato …ho cominciato da capo …si può ricominciare da capo ..dopo devi stare attento

Credo che ormai sia ora di impegnarci un pò sugli stili cognitivi

Ciao    Maria

 
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a Mara

Post n°70 pubblicato il 31 Marzo 2006 da retemar

Che bella idea è la tua modalità operativa per i turni al computer con i bambini .

punto2) personalmente mi sono accorta che leggere su blog l'intero percorso ( interazioni con i bambini) richiede tempo,  il quale se non vogliamo sottrarlo al bambino dobbiamo farlo a casa.

Ecco perchè concordo con te per soluzioni  semplificate.

Alcune nel blog se ne  stanno già delineando .

Spero di esermi chiarita

ciao  Rita

 
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Nessaggio per Rita

Post n°69 pubblicato il 31 Marzo 2006 da retemar

Cara Rita ne ero sicura e sono perfettamente d'accordo con te.

A presto buon lavoro Giuliana

 
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Post N° 68

Post n°68 pubblicato il 31 Marzo 2006 da retemar

Carissima Giuliana non ho inteso la tua domanda come una critica al lavoro da me svolto , ma bensì crescita professionale, perchè è solo con il confronto che non si rimane chiusi nel "proprio guscio".

ciao a presto Rita

 
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COMMENTO AL MESSAGGIO N.60

Post n°67 pubblicato il 31 Marzo 2006 da retemar

Ciao a tutte!!!

Ho inserito la risposta al messaggio N.60 di Rita nella sezione commenti, dietro suggerimento della prof...PALETTA!!!!

A proposito...l'ho scritta ascoltando il nostro INNO e devo dire che mi va proprio a genio....soprattutto la parte in cui dice" VADO IN MESSICOO"..chi prenota il volo???

Un abbraccio grande alle nostre due TUTOR che stanno rendendo questa sperimentazione davvero unica!!!

ciao ciao                                     

MARA

 
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Una canzone per voi!!!

Post n°66 pubblicato il 30 Marzo 2006 da carta_e_penna_2006
Foto di carta_e_penna_2006

Questo blog è stupendo e voi siete bravissime!!!

Così invece delle palettate... con la Robi abbiamo deciso di dedicarvi una canzone!

(Si fanno progressi, eh?! ).

Mi raccomando... ascolatatela e soprattutto cantatela! All'incontro in presenza dovremo cantarla tutte quante a squarciagola! Sarà l'inno di noi bloggers!

LA VOSTRA CANZONE 

(fate clic sul link per sentirla)

Barbara e Robi

PS La canzone l'ha scelta la Robi!

 
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RISPOSTA PER GIULIANA

Post n°63 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Ciao !

non avevi necessità di scusarti, è vero che il gruppo che sto documentando è di 5 anni, però sto lavorando anche  con il gruppo di 3 anni.

In questi giorni sto usando il gioco "Patente per il mouse"non  lo so se documenterò l'esperienza intanto te lo consiglio.

E'un gioco di percorsi ( 4 strade dalla piu' larga alla piu' stretta)  si deve percorrere con camion- macchina -moto -ferrari- alla fine si arriva alla patente che si può stampare con il nome del bambino che ha effettuato il gioco.

Ciao! Ciao!

Miranda

 
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Diario di Bordo 5° gruppo

Post n°62 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Propongo il gioco di Pimpa a Irene, una bambina solitamente molto loquace e riflessiva in tutte le attività  didattiche che si propongono ogni giorno.Il gioco chiede di svegliare Pimpa, ma fuori è ancora notte, Irene vuole accendere la luce. Gli faccio notare che è notte e chiedo se è necessario accendere la luce.

Irene: “ Si “

Ins: “ perché? “

Irene: “ Perché dopo fai i sogni brutti se stai al buio “

( la luce però non si accende perché prima deve suonare la sveglia. )

Ins: “ forse prima c’è da svegliare Pimpa con un'altra cosa ? “ “ c’è qualcosa nella stanza che pùò svegliare Pimpa ?

Irene: “  Si, ma dopo ha paura perché è buio “

Ins: “ Pimpa non ha paura è nella sua casa, nella sua cameretta, che cosa possiamo usare per svegliare Pimpa, vuoi provare ? “

Irene: “ Si “

( clicca sulla sveglia e Pimpa si alza, si  tranquillizza vedendo che Pimopa è felice )

Continua nel gioco, ma per un po’ non risponde alle mie domande stimolo, arriva al punto in cui Pimpa deve lavarsi.

Ins: “ che cosa metti nella vasca per lavarti ? “ ( non risponde )

Vittorio che è li vicino e conosce già il gioco gli dice l’ acqua.

Ins: “ ora deve lavarsi, con che cosa si lava Pimpa? “

Irene: “ con la saponetta “

Ins: “ bene, bene , ma con l’acqua senza sapone ti puoi lavare ? “

Irene “ Si “

Ins: “ ma che differenza c’è ? “

Irene: “ la differenza è che non ti lavi bene “

Continua ancora a giocare senza rispondere alle domande, procedendo però correttamente in successione logica, per poter passare da una pagina all’altra. Ad un certo punto Arturo amico di Pimpa ha i calzettoni

In: “ con i calzettoni può uscire? “

Irene: “ no, dopo si ammala, gli fa male tanto tanto la gola “ ( gli mette anche le scarpe )

Ins: “ se non finiamo di vestire Arturo possiamo continuare il gioco ? “

Irene “ no perché ha detto che bisogna vestire Arturo in ordine “

La bambina è molto interessata dal gioco è riflessiva anche se a volte non ha risposto alle mie richieste e ha compreso bene la  strategia che occorre mettere in pratica,, se non si compiono tutte le azioni in ordine sequenziale corretto il gioco si ferma e non si può passare alla pagina successiva.

Giuliana

 
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Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Carissima Rita

siamo tutti con gli stessi problemi a quanto vedo, io con 2 trasferimenti, speriamo di sopravvivere. Grazie per avermi risposto sei stata molto chiara, anche noi come tutte abbiamo seguito le istruzioni di Roberta e Barbara, che erano le stesse decise a Civitanova tutte insieme. La mia non voleva essere  una critica al tuo lavoro,  volevo solo una conferma a ciò che era stato richiesto nella consegna  ( documentare il gioco... al computer, le modalità di intervento e le strategie che i bambini utilizzano). Ok  vedo che tutte stiamo procedendo verso lo stesso ociettivo

Ciao Giuliana

 

 
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Gioco il mio gettone con Mara

Post n°60 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Mara faccio mie alcune tue considerazioni e contemporaneamente voglio rivolgerti alcune mie riflessioni.

1)      le scelte operative erano da concordarsi prima, non pensi ?

2)      La tua modalità di presentazione oggi è un mio motivo di riflessione perché i tempi sono molto tiranni e non è giusto che vengano sottratti ai bambini, né a quelli personali.

3)    2 volte a settimana per 2 ore con 5 bambini, come riesci a captare la loro attenzione per tempi così lunghi…è un’impresa ardua…….se non impossibile……

4)      Perché nella tua documentazione non hai mai inserito passaggi  fatti dai bambini; chi legge come può  rispondere alla domanda (se non è l’esperienza…..) che ti sei posta?

Ciao Rita  -  San Ginesio-

 
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