Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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Natale a Ferragosto

Post n°82 pubblicato il 14 Agosto 2007 da lauro_58
 

La giornata non prometteva un gran che, il vento pettinava la sabbia e spettinava i capelli in modo deciso.
Il mare in tumulto aggrediva con le onde la riva costringendo i pattini dei bagnini a sostare molto più sù del solito.
Seduto su uno di quei natanti rossi, affascinato e soggiogato dalla potenza della burrasca riempivo occhi, polmoni ed anima di energia vitale.
Sarà un Ferragosto così così per chi decide di passarlo al mare pensavo.
Chissà perché mi venne in mente Natalino, singolare farlo di Ferragosto, ma valli a capire i pensieri che viaggiano nelle testoline degli umani vacanzieri.

Lo avevo incontrato qualche giorno prima Natale.
Tutti lo chiamavo Natalino per via del fisico asciutto e minuto, c’era da sempre nel piccolo borgo campagnolo, uno dei tanti dell' agro romano, ed era quasi un’istituzione.
I cesti erano mezzi vuoti, pere in uno  mele nell’altro, dall’aspetto non certo invitante ma lo stesso croccanti e succose e dal sapore ormai perduto.
Mi trovavo a passare di lì mentre Natalino si apprestava ad incamminarsi col suo magro carico.
“Come và la raccolta Natalino ?”
“Non ci lamentiamo, per quest’anno è andata così”
Natalino è un contadino, risposte semplici, piene e dai contorni netti.
Un’alzata di spalle e … ‘è andata così per quest’anno!!’ .
Come se il prossimo anno fosse la settimana successiva.
Come se un’ anno non fosse fatto di stagioni, di giornate canicolari, di vento prepotente, o di pioggia, o freddo, o gelo.
Come se un’ anno non fosse fatto di insetti, di acciacchi trascurati perché si deve potare, annaffiare, zappare, falciare.
Come se un’ anno non fosse fatto di impazienze, di delusioni, di gioie, di giorni pesti ed altri lussureggianti.

La concezione del tempo per quelli come Natalino è assolutamente perfetta … per loro il tempo è un signore di cui avere rispetto per come resina la corteccia degli alberi, riempie di polpa i frutti, gonfia gli acini in vista della vendemmia, allunga i tralci dei rampicanti, colora i campi di grano di verde prima e li biondeggia poi.
Perché il tempo deve arrivare, e trascorrere scivolando con suo incedere, pieno di eventi costantemente uguali eppure diversi e quindi ogni volta assolutamente indecifrabili.
Perché il tempo non ha il ritmo che regola le nostre giornate, frenetiche e sempre troppo corte.
Non ha il passo di chi sfreccia su una moto, o una macchina  per arrivare dove si deve sempre in ritardo.
Ma ha il suo passo, lento, regolare ed incessante, fatto di attimi, secondi, minuti, che insieme creano grappoli di ore e ghirlande di giorni.

E Natalino la mappa del tempo che passa ce l’ha stampata addosso, è fatta di rughe e calli, di cicatrici ed unghie sporche, e le sue risposte gliele dà la terra, che poi sono sempre le stesse, nonostante tutto, nonostante gli uomini, nonostante chi crede che non spassarsela a ferragosto magari al mare sia da sfigati … nonostante la vita, che è come una lampadina … si accende e poi si spegne.
Ed i suoi occhi hanno un’espressione diversa, e lui ti sorride mentre dice “sarà per il prossimo anno”, perché tutto … tutto ciò che effettivamente conta è sotto i tuoi occhi e tu non lo vedi.
Anche se è Ferragosto, un Ferragosto così così e potresti fermarti un’ attimo e goderti un po’ del tuo tempo.

Natale a Ferragosto un riflessodigitale di Lauro

 
 
 
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