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I "pugnali" d'Assisi

Post n°198 pubblicato il 20 Luglio 2017 da RoHarLu

Niente accade per caso, e anche il riaffiorare di un qualche ricordo segue a volte lo stesso schema.

Quando – parlo di io/noi come gruppo - cominciammo la seconda parte del nostro ciclo di trasformazione, quando, per intenderci, ci scoprimmo fortemente legati e interconnessi con Francesco degli Universi [conosciuto come d’Assisi], e il suo gruppo - una delle prime cose che ci furono dette, era che “avremmo subìto, soprattutto chi era chiamato a gestire in maniera più diretta il gruppo, molti attacchi”. E, fin qui, nulla di nuovo. Era cosa abbastanza usuale, e faceva parte, per così dire, della normale routine di un gruppo di Luce.

La cosa più singolare fu però, che, per questi attacchi, sarebbero stati utilizzati anche i “pugnali di Assisi”.

I “pugnali di Assisi” non sono altro che gli stessi compagni, gli amici, del percorso di Luce, che aveva caratterizzato quel particolare periodo del nostro cammino sulla terra.

In verità, si trattava di cosa che abbiamo avuto modo di sperimentare sulla nostra “pelle”, secondo l’espressione che viene spesso usata su questo piano, moltissime volte.

La gente non se ne rende conto, gli operatori di Luce non se ne rendono conto, noi stessi non ce ne rendiamo conto - e se accade, capita abbastanza raramente, e, comunque, dopo che il danno è stato fatto - ma la realtà che viviamo è fortemente programmata, condizionata, manipolata.

È stato detto talmente tante volte che si rischia anche di essere scontati. Tuttavia, è forse l’unica cosa alla quale sul serio, e, lo si ripete, sul serio, occorre prestare la più attenta delle nostre attenzioni.

La permanenza, e tutte le nostre attività sulla terra, richiedono molta vigilanza. Questa “vigilanza” ha un senso, perché raramente possiamo permetterci di cedere il passo, e la nostra concentrazione. Perché possiamo perderci. Perché possiamo perdere molto. Perché, ancora più importante, possiamo essere utilizzati come dei “pugnali di Assisi” [ciascuno secondo le proprie identità o affinità d’origine].

Tutti siamo diversi, e ognuno ha le proprie opinioni, credenze, schemi di riferimento. Perfino idee e ideali.

Non è questa diversità a doverci preoccupare, visto che l’Universo è proprio così, multiforme, differenziato, diversificato. Abbiamo recitato/vissuto probabilmente tutte le varietà del mondo, direttamente o indirettamente. Siamo stati una cosa o un’altra, senza alcun tipo di remora, e identificandoci totalmente nella parte interpretata. Se non accettiamo qualcosa è perché, forse, non l’abbiamo interiorizzata abbastanza, o perché le ferite ci fanno ancora male. O qualcos’altro, magari. Ma non importa.

Questo tuttavia, dovrebbe farci pensare che nulla dovrebbe esserci estraneo, e nessuna cosa è nell’Universo “anormale”, e non meritevole di accettazione.

Possiamo preferire una cosa o un’altra, ed è abbastanza “normale”. Possiamo non volere avere a che fare con una cosa o un’altra, o un particolare tipo di energia, e questo continua ad essere “normale”. Ma, si ripete, questo non dovrà mai significare che quella realtà sia meno divina, provenendo allo stesso identico modo dalla Fonte/Sorgente dalla quale hanno avuto origine tutte le cose.

Le preferenze sono pertanto gradite, ma il conflitto non è quasi mai necessario. E non lo è sicuramente a livello di principio.

Se poi, una parte di Dio – magari quella che non accetta la Luce, o l’Unione – vuole imporre la lotta, allora dovrà reperirsi un modo per risolvere il tutto con il minor dispendio di energie, e di vita, possibile. Ma questa è un’altra storia.

Chi però, ha – o dovrebbe avere – a Cuore il Pianeta, e la razza umana, e tutti gli esseri senzienti o meno, di tutti gli Universi, dovrebbe avere un altro atteggiamento nel Cuore, che dovrebbe portarlo verso tutt’altre direzioni, e movenze e azioni.

I “pugnali di Assisi” sono dappertutto. Pensano di sapere tutto, di avere le idee chiare. Pensano di seguire i puri sentieri della Luce e delle illuminazioni.

Ma nessun sentiero della Luce è esente dall’Onore. Nessun cammino verso l’illuminazione non ha a Cuore il benessere di tutti.

Possiamo essere diversi, ma non nell’Unione.

Quando tutti sono Uno, tutti sono di Assisi. E nessun pugnale sarà mai rivolto ad un proprio compagno. Anche se dovesse prendere un’altra strada.

Perché non c’è altra strada, e non c’è “altro”, quando tutto è Uno. Namasté.

 

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita].

 

Marius L.  

 
 
 
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