ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Novembre 2014

ROBERTO SAVIANO, PSEUDO-INTELLETTUALE AL SERVIZIO DELLA MENZOGNA

Post n°9247 pubblicato il 30 Novembre 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La “procreazione che ci siamo purtroppo con leggerezza abituati a definire naturale". Dopo aver accusato le Sentinelle in Piedi, aggredite e picchiate mentre manifestavano pacificamente in diverse piazze italiane, di “violenza culturale”, Roberto Saviano torna all’attacco. In un articolo pubblicato sull’Espresso, significativamente intitolato “E’ facile spiegare i gay ai bambini”, il Nostro non si limita a ripetere le solite banalità da copia-incolla profuse ormai da ogni pseudo-intellettuale à la page (i pregiudizi dei cattivi cattolici, la paura del diverso, l’amore-è-bello-viva-l’amore, la società si evolve, etc. etc.), ma si avventura in alcune affermazioni piuttosto ardite, come quella riportata all’inizio di questo articolo.

Avete capito? Ci siamo abituati, purtroppo, con troppa leggerezza a definire “naturale” la procreazione che avviene in natura, ossia quella che richiede l’unione dei gameti maschile e femminile per generare una nuova vita, magari tramite unione sessuale. E come dovremmo chiamarla, gentile Saviano? Pippo, Pluto, Paperino? Quale leggerezza può esserci nel chiamare le cose con il loro nome? Non sarà il chiamarle diversamente, o insinuare dubbi a riguardo, ad essere piuttosto segno della più grande violenza culturale, l’offesa alla verità?

Ma cerchiamo di venirci incontro, caro Saviano. Esercitiamoci nella nobile arte dell’eufemismo, quella che ci porta a chiamare “maternità surrogata” l’utero in affitto, “diagnosi pre-impianto” la selezione eugenetica degli embrioni e “interruzione volontaria di gravidanza” l’uccisione deliberata dei bambini non nati (ma pure “soluzione finale del problema ebraico” lo sterminio di qualche milione di persone, fai tu). Fingiamo per un attimo che anche le tecniche di fecondazione artificiale, o – per usare un termine a te meno sgradito – di procreazione medicalmente assistita, siano “naturali”. Naturali ma medicalmente assistite, appunto. Bene, caro Roberto, qualunque sia il tipo di procreazione non si scappa: ci vogliono sempre un gamete maschile (“il semino”, come riconoscono con understatement le favolette lesbo distribuite nelle scuole ai nostri figli) e uno femminile. Non esiste procreazione tra due uomini, né tra due donne: i figli nascono da un padre e da una madre. Questo dice l’evidenza dei fatti. Commissionare figli nelle cliniche private, acquistare gameti alle banche del seme e affittare uteri di terzi non è procreare e sarebbe opportuno che anche tu te lo ficcassi bene in testa.

Poi tu puoi venirmi a dire che tutto questo non è importante, che è giusto che tutti possano acquistare il loro bambino da spupazzare chiavi in mano, che l’amore è quello che conta e così via. E su quello possiamo pure discutere. Ma, capisci, se tu parti negando l’evidenza dei fatti è un po’ difficile discutere. Se tu mi accusi di leggerezza solo perché mi ostino a dire la verità, comincio ad avere dubbi sulla tua onestà intellettuale. Se tu sostituisci alla realtà le tue fisime ideologiche, manca il terreno minimo comune sul quale incontrarsi.

E’ davvero sconcertante questa rinuncia, da parte di tanti intellettuali o finti tali e anche da parte della gente comune, all’uso della ragione. Certo, anche nel secolo scorso molti intellettuali misero la propria intelligenza al servizio delle ideologie totalitarie. Ma era una storia seria e tragica: la crisi della civiltà europea, del razionalismo e del culto del progresso, l’irrazionalismo come reazione all’alienazione provocata dalla società di massa e ai mali della liberaldemocrazia in un mondo ormai in via di secolarizzazione. C’era un senso in quell’abbandono fiducioso degli intellettuali europei alle abbacinanti promesse dei regimi totalitari. Come ha scritto Karl Dietrich Bracher, “le conseguenze dell’emancipazione esigevano nuove certezze, e queste potevano essere offerte soprattutto da quelle Weltanschauungen che sembravano in grado di superare non solo – su un piano razionale – la crisi permanente della democrazia, ma anche – su un piano irrazionale – il vuoto di valori orientativi”.

Oggi non c’è niente di tutto questo. C’è solo il paraculismo di adattarsi alle direttive imposte dal potere economico e culturale. E uno come Saviano, santino creato dal gruppo editoriale L’Espresso, soggetto privo di qualsiasi spessore intellettuale ma capacissimo di suggere dalla mammella del potere, anche tenendo il piede in due staffe (ricordate quando, ai tempi in cui Fini pareva destinato a un grande avvenire, rievocava la sua simpatia per Almirante?), è la figura ideale per questo tipo di lavoro. Egli rappresenta uno dei tanti, per quanto tra i più appariscenti, volontari carnefici dell’ultima ideologia totalitaria, che Maurizio Blondet ha definito “stupidismo”.

Scrive Blondet: “Parlo della stupidismo come scuola di pensiero e fede politica, della stupidità di massa esibita pubblicamente, con orgoglio, per mostrare l’adesione alla teoria e alla prassi — per lo più, al progressismo, al laicismo edonista corrente. Sempre di più, si è stupidi per partito preso. Lo si fa apposta, ci si vieta con gioia di essere intelligenti come prova di fedeltà e subordinazione — in un modo che mi ricorda, dato che sono vecchio, i tempi del maoismo in Cina, quando milioni di cretini agitavano il Libretto Rosso di Mao. Masse e dirigenti esibiscono la loro stupidità non solo senza vergogna, ma gonfiando il petto: è evidente che lo sentono come l’adempimento di un alto dovere civico e, in qualche misura, un atto eroico”. Mi sembra una descrizione perfetta, anche se non so quanto in Saviano vi sia sincera adesione allo stupidismo imperante e quanto, invece, conti l’opportunismo furbetto di chi, caduto un po’ nel dimenticatoio, tenta disperatamente di acquistare nuove benemerenze presso il potere mediatico.

di Marco Mancini - campariedemaistre.com -

 
 
 

NOVENA ALL’IMMACOLATA CONCEZIONE DAL 29 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE

Post n°9246 pubblicato il 29 Novembre 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

(L'introduzione e la preghiera iniziale e la preghiera finale all'Immacolata si ripetono ogni giorno)

A. Introduzione: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Vieni Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in noi il fuoco del Tuo amore.

V. Manda il Tuo Spirito, Signore, e tutto sarà ricreato.

R. E rinnoverai la faccia della terra.

Preghiamo: O Dio, che con il dono dello Spirito Santo guidi i fedeli alla piena luce della verità, donaci di gustare nel medesimo tuo Spirito la vera sapienza e di godere sempre del suo conforto. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

B. Preghiera iniziale: Vergine purissima, concepita senza peccato, tutta bella e senza macchia dal primo istante, Ti venero oggi sotto il titolo di Immacolata Concezione. Il Tuo Divino Figlio mi ha insegnato, attraverso la sua stima, rispetto e sottomissione a Te, quali onori e omaggi io Ti dovrei prestare. Tu sei il rifugio sicuro dei peccatori pentiti e per questo ricorro a Te, attraverso questa novena. Sei la Madre di Misericordia cui presento le mie miserie e Ti chiedo di aiutarmi, poiché, dopo Gesù, sei tutta la mia speranza.Con la Tua intercessione materna, Madonna piena di bontà e potere presso il Signore, Ti supplico di farmi ottenere ... (indicare la Grazia spirituale o materiale). Se ciò che Ti chiedo non è per la gloria di Dio ed il bene della mia anima, fammi avere quello che sia più conforme a entrambi. Amen!

1° GIORNO: INVOCAZIONE D’AIUTO A MARIA

O Vergine Immacolata, primo e soave frutto di salvezza, noi Ti ammiriamo e con Te celebriamo le grandezze del Signore che ha fatto in Te mirabili prodigi.
Guardando Te, noi possiamo capire ed apprezzare l’opera sublime della Redenzione e possiamo vedere nel loro risultato esemplare le ricchezze infinite che Cristo, con il Suo Sangue, ci ha donato.
Aiutaci, o Maria, ad essere, come Te, salvatori insieme con Gesù di tutti i nostri fratelli. Aiutaci a portare agli altri il dono ricevuto, ad essere “segni” di Cristo sulle strade di questo nostro mondo assetato di verità e di gloria, bisognoso di redenzione e di salvezza. Amen.
3 Ave Maria

2° GIORNO: TI SALUTO, O MARIA

Ti saluto, o Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.
Tu sei la Corredentrice, la rugiada del mio arido cuore, la serena luce della mia mente confusa, la riparatrice di tutti i miei mali.
Compatisci, o purissima, l’infermità dell’anima mia.
Tu puoi ogni cosa perché sei la Madre di Dio; a Te nulla si nega, perché sei la Regina. Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Piega il Figlio tuo in mio favore e, finchè durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi.
3 Ave Maria

3° GIORNO: OTTIENIMI UN CUORE FEDELE

Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze: un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione; un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato; un cuore grande e indomabile così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo grande amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo.
3 Ave Maria

4° GIORNO: AIUTACI, O MADRE
Regina nostra, inclita Madre di Dio, Ti preghiamo: fa che i nostri cuori siano ricolmi di Grazia e risplendano di sapienza. Rendili forti con la tua forza e ricchi di virtù. Su noi effondi il dono della misericordia, perché otteniamo il perdono dei nostri peccati. Aiutaci a vivere così da meritare la gloria e la beatitudine del Cielo.
Questo ci conceda Gesù Cristo, tuo Figlio, che Ti ha esaltata al di sopra degli Angeli, Ti ha incoronata Regina, e Ti ha fatto assidere in eterno sul fulgido trono. A Lui onore e gloria nei secoli. Amen.
3 Ave Maria

5° GIORNO: SALVACI, O MARIA!

O Vergine, bella come la luna, delizia del Cielo, nel cui volto guardano i beati e si specchiano gli Angeli, fa che noi, tuoi figli, Ti assomigliamo, e che le nostre anime ricevano un raggio della tua bellezza che non tramonta con gli anni, ma che rifulge nell’eternità.
O Maria, Sole del Cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre. Rispecchiandoti nel volto dei tuoi figli, concedi a noi un riflesso del tuo lume e del tuo fervore.
Salvaci, o Maria, bella come la luna, fulgida come il sole, forte come un esercito schierato, sorretto non dall’odio, ma dalla fiamma dell’amore. Amen.
3 Ave Maria

6° GIORNO: TU, O MARIA

Ave Maria! Piena di Grazia, più Santa dei Santi, più elevata dei cieli, più gloriosa degli Angeli, più venerabile di ogni creatura. Ave, celeste Paradiso! Tutto fragranza, giglio che olezza soave, rosa profumata che si schiude alla salute dei mortali.
Ave, tempio Immacolato di Dio costruito santamente, adorno di divina magnificenza, aperto a tutti, oasi di mistiche delizie.
Ave purissima! Vergine Madre!
Degna di lode e di venerazione, fonte d’acque zampillanti, tesoro d’innocenza, splendore di santità. Tu, o Maria, guidaci al porto della pace e della salvezza, a gloria di Cristo che vive in eterno con il Padre e con lo Spirito Santo. Amen.
3 Ave Maria

7° GIORNO: RICORDATI DEI TUOI FIGLI

O Vergine Maria, Madre della Chiesa, a Te raccomandiamo la Chiesa tutta. Tu che sei chiamata “aiuto dei Pastori”, proteggi e assisti i Vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, Sacerdoti e religiosi, laici, li aiutano nella loro ardua fatica.
Ricordati di tutti i tuoi figli; avvalora presso Dio le loro preghiere; conserva salda la loro fede; fortifica la loro speranza; aumenta la carità.
Ricordati di coloro che versano nelle tribolazioni, nelle necessità, nei pericoli; ricordati di coloro soprattutto che soffrono persecuzioni a causa della fede.
3 Ave Maria

8° GIORNO: O PADRE MISERICORDIOSO

O Padre di misericordia, datore di ogni bene, noi Ti ringraziamo perché dalla nostra stirpe umana hai eletto la Beata Vergine Maria ad essere Madre del Figlio tuo fatto Uomo. Ti ringraziamo perché L’hai preservata da ogni peccato, L’hai riempita di ogni dono di Grazia, L’hai congiunta all’opera di redenzione del tuo Figlio e l’hai Assunta in Anima e Corpo al Cielo.
Ti preghiamo, per sua intercessione, di poter realizzare la nostra vocazione cristiana, di crescere ogni giorno nel tuo Amore e di venire con Lei a godere per sempre nel tuo Regno beato. Amen,
3 Ave Maria

9° GIORNO: CHINATI SU DI NOI

Ascolta, o prediletta da Dio, l’ardente grido che ogni cuore fedele innalza verso di Te. Chinati sulle nostre piaghe doloranti. Muta le menti dei malvagi, asciuga le lacrime degli afflitti e degli oppressi, custodisci il fiore della purezza nei giovani, proteggi la Chiesa Santa, fa che gli uomini tutti sentano il fascino della cristiana bontà…
Accogli, o Madre dolcissima, le nostre umili suppliche e ottienici soprattutto che possiamo un giorno ripetere dinanzi al tuo trono l’inno che si leva oggi sulla terra intorno ai tuoi altari: tutta bella sei, o Maria! Tu gloria, Tu letizia, Tu onore del nostro popolo. Amen.
3 Ave Maria


PREGHIERA ALL’IMMACOLATA: O Vergine immacolata, tenerissima Madre! Tu sei piena di gioia perché Gesù ci dona la sua vita e gli infiniti tesori della sua divinità. O Maria, come non amarti e non benedirti per il tuo grande amore verso di noi? Tu davvero ci ami, come ci ama Gesù! Amare è dare tutto, anche se stessi, e tu ti sei donata totalmente per la nostra salvezza Il Salvatore conosceva i segreti del tuo cuore materno e l'immensa tua tenerezza. Gesù morente, prima dell'ultimo respiro, ci affida a te, rifugio dei peccatori. O Maria, tu sul Calvario, dritta presso la croce come un sacerdote davanti all'altare, offri per noi il dolce Emmanuele, il Dio con noi, il tuo amato Gesù. Vergine Immacolata, figlia prediletta del Padre, promessa aurora di pace all’umanità decaduta, che per singolare privilegio fosti preservata dal peccato originale, ottieni anche a noi di stare sempre lontano dalle seduzioni del maligno e di seguire con amorosa fedeltà le ispirazioni della grazia nella pratica generosa degli ideali evangelici. O Regina dei martiri e nostra speranza, noi ti amiamo e ti benediciamo in eterno. Amen.


Sarebbe oppurtuno se possibile, stampare la novena e portarla con se per trovare nelle nostre giornate convulse, un piccolo spazio di tempo per pregarla.

 
 
 

FESTA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA ...UN PO' DI STORIA

Post n°9245 pubblicato il 29 Novembre 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La riflessione teologica sull'Immacolata Concezio­ne di Maria è stata molto lenta. Una festa della Natività di Maria era celebrata in Oriente verso la fine del VI secolo. Nel secolo seguente, poi, sorse una festa della Concezione di Maria. In Occidente, invece, questa festa della Concezione di Maria appare solo in Italia Meridiona­le, a Napoli, nel IX secolo e in­torno al 1060 veniva celebrata anche in Inghilterra, introdotta molto probabilmente da un mo­naco orientale. Dopo la conqui­sta dell'isola da parte dei Nor­manni, la festa riacquistò vigore e passò in Europa come festa del­l'Immacolata Concezione. Non tutti i teologi del tempo erano favorevoli. Perfino il gran­de San Bernardo di Chiaravalle (1091-1153), il cantore di Maria, colui che si sentì rispondere ad un suo saluto rivolto alla statua della Vergine: "Ave, Bernarde" (Ciao, Bernardo), protestò in una lette­ra contro i Canonici di Lione per aver introdotto questa festa. In questo stesso periodo, però, un discepolo di Sant'Anselmo di Aosta (1033-1109), Eadmero, so­stenne la possibilità dell'Imma­colata Concezione. L'argomento era molto semplice: Dio lo poteva fare. Se perciò lo voleva fare, lo fece. Di qui ebbe origine il fa­moso assioma: "Potuit, decuit, ergo fecit" (Dio poteva; era con­veniente, perciò lo fece). L'in­tuizione era buona, ma poteva portare a delle esagerazioni. U­na volta che i teologi avevano deciso che una cosa era conve­niente, concludevano che Dio l'a­veva fatta. Ed esagerazioni del genere non mancarono. Seguirono alcuni secoli di di­battito teologico al riguardo. Poi, nel 1477, Sisto IV dà il suo be­neplacido ad una Messa della Concezione; nel 1695, Innocen­zo XII approva una Messa con ufficio e ottava per la Chiesa in­tera, ed infine, nel 1708, con Cle­mente IX la festa divenne di pre­cetto. Un altro appoggio alla cele­brazione dell'Immacolata Con­cezione venne nel 1830 con le apparizioni della Vergine a Ca­terina Labouré, che promosse la diffusione della Medaglia Mira­colosa con l'invocazione: "O Ma­ria, concepita senza peccato, pre­gate per noi che ricorriamo a voi". Finalmente nel 1854, Pio IX definì come dogma di fede la Concezione Immacolata di Ma­ria e quattro anni dopo la Ma­donna stessa, a suggello di quan­to la Chiesa aveva proclamato, si autodefinì a Lourdes: "Io so­no l'Immacolata Concezione". Con la riforma liturgica del Va­ticano Il questa celebrazione ha assunto il grado di solennità.
L'Immacolata Concezione è spesso fraintesa da chi è privo di una sufficiente istruzione cate­chetica: viene confusa con il con­cepimento verginale di Gesù. Diciamo subito che il Nuovo Testamento non dice nulla sulla concezione di Maria. La rifles­sione teologica dei primi secoli toccò sì Maria, ma in modo indi­retto. I primi due dogmi mariani, infatti, cioè la Verginità di Maria e la Maternità divina, erano pret­tamente cristologici, nel senso che erano affermazioni fatte su Maria, ma con il fine di salva­guardare verità riguardanti Gesù. I due dogmi mariani più re­centi, cioè quello dell'Immaco­lata Concezione e quello del­l'Assunzione, riguardano in maniera più diretta Maria. Da un certo punto di vista essi rappre­sentano dei privilegi concessi al­la Madonna, perché doveva es­sere Madre di Gesù, vero Dio e vero uomo. Però il loro signifi­cato più profondo è soteriologi­co, in quanto riguardano la nostra salvezza. Ci ammaestrano sul nostro fine ultimo, sulla gra­zia vittoriosa di Cristo che vin­ce il peccato e ci porta alla glo­ria finale. La cosa fondamentale che possiamo dire sull'Immacolata Concezione è che Maria è stata redenta in previsione dei meriti del Figlio suo. Gesù ha guada­gnato sulla croce la grazia del­l'Immacolata Concezione di sua Madre. Tutto ciò significa che la salvezza dell'umanità era opera­tiva ancora prima che Cristo na­scesse. Solo se vediamo Dio con­dizionato dal tempo, proviamo imbarazzo per il concetto di "re­denzione preservativa", vale a di­re fatta in vista dei meriti acqui­siti da Gesù sul Calvario. Intui­zione questa tanto cara al beato Duns Scoto (1266-1308). La salvezza è sempre un do­no gratuito di Dio. Il bambino è santificato gratuitamente nel­l'acqua del battesimo e l'adulto accetta come dono di Dio la gra­zia della giustificazione median­te la fede. Quando diciamo che Maria è stata concepita senza macchia di peccato, diciamo che è stata redenta nel modo più perfetto possibile: il peccato non l'ha po­tuta nemmeno sfiorare. Questa sua Concezione Immacolata. però, è un dono totalmente gra­tuito di Dio. Mediante questo privilegio, dunque, Maria è la perfetta sal­vata. Ella non ha mai avuto gli o­stacoli spirituali che distolgono noi, creature nate con il peccato originale, dal totale amore di Dio. Questo dono le ha permesso di pronunciare al momento del­l’Annunciazione, pur con un pro­fondo atto di fede di fronte al di­segno imperscrutabile di Dio, un sì senza limiti, senza alcuna re­strizione inconscia. In molti passi la liturgia ci pre­senta la Vergine Santa come ini­zio della Chiesa. Sì, perché Ma­ria è la persona dove la grazia della redenzione raggiunse la sua espressione massima. In Maria, infatti, la Chiesa incomincia ad e­sistere "senza macchia né ruga... ma santa e immacolata" (Ef 5,27). Ciò che la Chiesa intera sarà un giorno, è già perfetto in Maria mediante la sua Immacolata Con­cezione e la sua Assunzione. E allora si deve concludere che la Vergine Immacolata è lon­tanissima da noi ed è inimitabi­le? No, assolutamente! Nel mon­do della grazia e dello spirito, solo il peccato è anormale, men­tre la santità è normale. La no­stra esperienza quotidiana ce lo conferma. Quando siamo in con­tatto regolare con Dio nella pre­ghiera, quando prendiamo la vi­ta spirituale con maggior serietà, tendiamo ad essere più buoni, più disponibili, più gentili verso gli altri. Il fatto, quindi, che Ma­ria sia senza peccato, la rende perciò Madre di Misericordia, Madre compassionevole, Aiuto dei Cristiani. In una parola: Cor­redentrice.
Vorrei concludere queste bre­vi note e riflessioni con alcune e­spressioni di lode nei confronti di Maria Immacolata, espressioni che troviamo nella Liturgia del­le Ore, ma nate dalla mente e dal cuore del genio più alto della no­stra poesia: Dante Alighieri. «..Qui sei per noi fiaccola ardente di carità e, giù tra i mortali, sei fontana inesauribile di speranza. Donna, sei tanto grande e tanto potente che per chi [in Terra] desidera una grazia e non ricorre a te, il suo desiderio è del tutto inutile. Il tuo bene è così grande che non solo aiuta chi chiede, ma molte volte interviene prima che sia chiesto di spontanea volontà. In te misericordia, in te pietà, in te magnificenza, in te è presente tutto quello che esiste di buono nelle creature. . ...». (Paradiso, XXXIII, 10-21) Tutti questi pregi e lodi, che Dante indirizza alla Vergine San­ta, sono possibili e convenienti solo perché Maria è Madre di Dio e Immacolata.

 
 
 

SUPPLICA ALLA MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA DA PREGARE ALLE ORE 17 DEL 27 NOVEMBRE

Post n°9244 pubblicato il 27 Novembre 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Da recitarsi alle 17 del 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa, in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità.

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest'ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all'unisono col tuo. Lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l'ora tua, o Maria, l'ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest'ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest'ora sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu che hai promesso, proprio in quest'ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.
Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l'amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest'ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch'essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia. 

Salve Regina

O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te (3  volte)

 
 
 

MADRE DEL CIELO. QUELLE ICONE DI MARIA CHE ACCOMPAGNANO SAMANTHA CRISTOFORETTI NELLO SPAZIO

Post n°9243 pubblicato il 26 Novembre 2014 da diglilaverita
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Dalla Stazione spaziale internazionale arrivano le immagini che ritraggono Samantha Cristoforetti impegnata nella sua nuova missione. Nel cuore della notte ha scritto la sua prima "pagina" del diario che l'accompagnerà nel viaggio, dicendo che «servirebbero giorni per comprendere tutto quello che è successo». La 37enne italiana (astronauta di Asi ed Esa e capitano dell’Aeronautica militare) elenca tutti i momenti poco prima del lancio della navicella spaziale Soyuz, fino all’arrivo alla Stazione spaziale. Cose normalissime che si fanno prima di un viaggio: «Salutare la mia famiglia, vestirmi per il lancio, arrivare alla rampa di lancio, salire a bordo con l’ascensore, allacciarsi le cinture... e poi il lancio, la cavalcata verso l’orbita, un brusco spegnimento dei motori e la sensazione del mio corpo di volare via dal seggiolino».

In questo avamposto umano nello spazio, abituato continuativamente dal 2 novembre 2010, c'è spazio per ogni genere di attività oltre al lavoro. Si fa ricerca, si portano avanti esperimenti più o meno complessi, si fanno riparazioni (quando servono). E si cerca di passare nel modo migliore possibile il tempo libero: oltre alle foto, incredibilmente belle, che quasi tutti gli astronauti fanno (e twittano), c'è chi legge, chi gioca a scacchi, chi suona (o almeno ci prova) e ascolta musica. C'è anche chi fa sport, anche in assenza di gravità: nel 2007 Suni Williams fece una maratona nello spazio, ovviamente usando un tapis roulant, in contemporanea con quella di Boston.
Nello spazio, luogo che simboleggia il punto più alto della scienza e della continua ricerca dell'uomo, c'è tempo anche per la preghiera. Ovviamente per chi lo desidera. Nelle foto che ci arrivano in questi giorni si vede che, in un angolo, ci sono alcune icone religiose. Si trovano nella sezione russa della stazione.

«Abbiamo quattro icone sacre», raccontò qualche anno fa l'astronauta russo Maksim Suraev (in missione da marzo a ottobre 2009). «Abbiamo anche i Vangeli e una grande croce. Io ho un reliquiario della croce nella mia cabina. Me l'ha data un sacerdote». Chi vuole, cristiano o di altra religione, può pregare. E, magari, sentirsi più vicino a Dio.

Ma torniamo per un attimo al nostro pianeta. In molti luoghi, per un motivo o un altro, il crocifisso viene rimosso, nascosto o messo al bando. Nello spazio, dove gomito a gomito convivono per mesi scienziati e astronauti di diverse lingue e provenienza, il crocifisso trova posto.

In un angolino ma c'è. E nessuno si sogna di toglierlo. Siamo certi che nella Stazione spaziale internazionale ci sia spazio anche per altre fedi e religioni. La fede non deve dividere ma unire. Proprio come (dovrebbe essere) sulla Terra.

di Orlando Sacchelli - iltimone.org -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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