ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Ottobre 2015

TE LO DO IO LO "SCHERZETTO". ECCO COSA SUCCEDE AD HALLOWEEN. TESTIMONIANZE

Post n°9463 pubblicato il 31 Ottobre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Parla l’esorcista don Aldo Buonaiuto, per 15 anni è stato vicino al fondatore dell' Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Don Oreste Benzi e si è occupato del problema della prostituzione lottando per restituire la dignità alle donne di strada.E’ antropologo e demonologo. Ha scritto vari libri tra cui: “Le mani occulte – La trappola delle sette” - Inoltre ha costituito ed è animatore generale del servizio antisette della comunità e collabora a tal proposito con la Polizia di Stato. E’ uno dei docenti del corso internazionale degli esorcisti e collabora con il Gris.

Ad Halloween lo “scherzetto” lo fa il diavolo. Dalla festa in maschera all’occultismo il passo è breve. Ne è convinto don Aldo Buonaiuto, esorcista e coordinatore del Servizio AntiSette e del Numero Verde di aiuto alle vittime dell’occulto 800 228866 della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il centralino a ottobre è incandescente. La storia che racconta è di pochi giorni fa: “Ha chiamato una mamma disperata, che aveva scoperto le bugie del figlio, persona stupenda, sincero, e il cambio improvviso di amicizie da un paio di mesi, fino a scoprire che il ragazzo aveva profanato un cimitero… Ho parlato con questo ragazzo: perché l’hai fatto? E la prima parola è stata Halloween. In lacrime mi ha raccontato della forte persuasione di questi nuovi amici, che lo hanno proprio plagiato. Inizialmente sembrava tutto uno scherzo, un gioco, poi lui ha scoperto che facevano sul serio, che tutti credevano in quello che facevano ma lui non riusciva a slegarsi da loro”. Un episodio che fa capire quanto sia facile entrare dentro questi circuiti. E, “soprattutto per un giovane, non è facile poi distaccarsi, per la vergogna, la paura, e tante dinamiche tipiche dell’età”.
 
Don Aldo Buonaiuto ha appena dato alle stampa il libro“Halloween. Lo scherzetto del diavolo”, che approfondisce gli aspetti storici e sociologici del fenomeno. Altro che “dolcetto o scherzetto?”. La famosa espressione “trick or treat?” ovvero “offerta o maledizione” richiama invece le origini celtiche di questa ricorrenza, in cui si offrivano sacrifici al dio della morte, Samhain, per propiziarsi un buon inverno. Nonostante il significato più recondito sia nascosto dalla patina commerciale, “Halloween rimane la festa più importante dei satanisti, su cui si innestano occultismo, esoterismo, magia, stregoneria”. Dietro le maschere don Aldo vede “l’opera subdola e insidiosa del diavolo, che in modo strisciante cerca di arrivare indirettamente alle sue vittime”. L’operazione mediatica fa il resto: “Oggi i bambini non sanno nemmeno che esiste la festa di Ognissanti, mentre conoscono – perché viene inculcata nelle scuole – la realtà di Halloween”.

Quanto alla commemorazione dei defunti, “le due realtà non sono neanche paragonabili. Halloween esalta lo spiritismo, la medianicità, il mondo invisibile legato alle forze demoniache, mentre la festa liturgica è legata alla fede nella vita eterna, alla risurrezione della carne. Le religioni hanno rispetto dei defunti, mentre Halloween non ha alcun rispetto, anche i morti vengono oltraggiati”. Dunque, “guai a banalizzare il fenomeno. Per molti sarà solo un momento di svago, ma per i satanisti anche la partecipazione indiretta conta, il riconoscimento del regno maligno anche di chi semplicemente si traveste”. Sarà che “così fan tutti” ma – si chiede don Aldo Buonaiuto: “quale genitore vorrebbe vedere un figlio con il volto deformato, senza occhi, spaccato, che gronda sangue? Qual è il divertimento? Qual è il gioco? Cosa, in realtà, si nasconde dietro questo fenomeno che spinge a considerare normale una cosa del genere?”

L’esorcista della Papa Giovanni XXIII ne è convinto: “La nostra società non ha bisogno di Halloween, di tutto abbiamo bisogno tranne che delle mostruosità, delle immagini violente e aggressive del macabro e dell’horror. Questa società non ha bisogno delle tenebre, i nostri ragazzi hanno bisogno della luce. Consegniamo loro la festa dei santi, questa bellezza! È una grande sfida in una società che si accanisce sulle cose brutte per farle diventare normali”. Da qui l’invito a preparare feste sulle vite dei santi e un appello a sacerdoti, insegnanti e catechisti: “Abbiate il coraggio di testimoniare la fede di questi grandi eroi, i santi e i beati, che hanno tanto da trasmettere a questa società. Aprite le porte degli oratori non per le zucche vuote ma per creare feste bellissime. Ognissanti è una grande occasione, non per contrastare ma per essere quello che noi siamo, figli della luce”.

UN ESORCISTA FRANCESCANO RACCONTA LA SUA ESPERIENZA

Mi chiamo Padre Fabiano, sono un sacerdote francescano, vivo come eremita, ma ho esercitato il ministero di esorcista per otto anni in una diocesi italiana per obbedienza al Vescovo.

1) nella mia esperienza di esorcista ho dovuto esorcizzare anche bambini posseduti dal demonio, e ciò è una cosa terribile;

2) la possessione è dovuta a tante cause; una di esse è il praticare giochi e feste – apparentemente innocenti – ma che in sostanza sono parte di riti satanici (a insaputa dei bambini e forse dei loro genitori);

3) nel caso di Halloween, nonostante l’etimologia religiosa del termine, la radice di questa festa sono in buona parte i riti pagani dei Druidi antichi e il satanismo ad essi legato, cosa che Mons. Marconi ha sorvolato o appena accennato;

4) la festa di Halloween attuale è parte dei riti satanici che vengono compiuti anche oggi in tale circostanza di nascosto;

5) le forme apparentemente innocue (esibizione di teste di zucca, di raffigurazione di scheletri, della morte, ecc.) vanno assolutamente evitate, perché sono parte del rituale sopraddetto e possono convogliare in chi le adotta un certo grado di infestazione diabolica, la quale può arrivare talvolta alla possessione;

6) per questo bisogna “trasformare” Halloweenn una festa diversa, una festa della luce, non bisogna tacere l’aspetto negativo di essa: e dire la verità non significa essere degli oscurantisti. Le mie opinioni sono condivise da altri esorcisti, a me superiori per scienza e santità. - 

Fonte: Padre Fabiano - lasacrafamiglia -

 
 
 

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DI MEDJUGORJE DEL 25 OTTOBRE 2015

Post n°9462 pubblicato il 25 Ottobre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli! La mia preghiera anche oggi è per tutti voi, soprattutto per tutti coloro che sono diventati duri di cuore alla mia chiamata. Vivete in giorni di grazia e non siete coscienti dei doni che Dio vi da attraverso la mia presenza. Figlioli, decidetevi anche oggi per la santità e prendete l'esempio dei santi di questi tempi e vedrete che la santità è realtà per tutti voi. Figlioli, gioite nell'amore perché agli occhi di Dio siete irripetibili e insostituibili perché siete la gioia di Dio in questo mondo. Testimoniate la pace, la preghiera e l'amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 
 
 

IL SINODO SULLA FAMIGLIA E I TEORICI DELLA COSPIRAZIONE

Post n°9461 pubblicato il 24 Ottobre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

E meno male che il Papa lo scorso 6 ottobre aveva invitato a «evitare l’ermeneutica cospirativa» riguardo al Sinodo. Da due giorni tg e giornaloni italiani – cattolici e laici - sono pieni di teorie della cospirazione, ovviamente ordita da elementi conservatori per delegittimare il Papa. Non è la prima volta che accade durante questo Sinodo, ma il can can di questi giorni lascia a dir poco perplessi. Tutto nasce dal presunto scoop di due giorni fa del Quotidiano Nazionale circa il presunto tumore (benigno) al cervello di papa Francesco. Immediata la smentita del portavoce vaticano padre Lombardi (addirittura a mezzanotte e mezzo: visto che quando vogliono in Vaticano sono tempestivi?), ripetuta nelle ore successive e molto dura nei contenuti. Tutto sommato poteva anche finire lì. Speculazioni e falsi scoop sulla salute dei Papi non sono certo una novità: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ne hanno subiti diversi. Si è sempre smentito, magari qualche nota di rimprovero per un certo modo di fare giornalismo, e chiusa lì.

Stavolta no: certo, la notizia di un tumore al cervello è pesante, se è priva di fondamento ancora di più. Né si può escludere moventi particolari dietro alla diffusione della notizia. Ma quello che certamente è l’ennesimo episodio che andrebbe inquadrato casomai in un certo malcostume giornalistico è diventato il pretesto per un’altra aggressione contro i padri sinodali che si oppongono – diciamo per semplificare - alle tesi del cardinale Kasper.

Una qualche giustificazione forse ce l’ha l’Osservatore Romano, che per primo ha affermato che «il momento scelto rivela l’intento manipolatorio del polverone sollevato». Accusa dura, ma molto generica. Ieri però era davvero sorprendente leggere tutti i principali giornali che dedicavano paginate al “complotto” riportando la stessa identica tesi cospirativa, senza alcuna prova al riguardo, come se fosse passata per le redazioni una velina.

In sintesi - sostengono in coro Corriere, Stampa, Repubblica, Avvenire - chi resiste ai cambiamenti voluti da papa Francesco avrebbe ordito questa faccenda della malattia per dare a intendere che certe idee del Papa vengono da un cervello malato, e così delegittimarlo. Si chiede infatti un acuto vaticanista: dovendo inventarsi una malattia, perché un tumore al cervello e non una leucemia? Ragionamenti degni della Signora in Giallo, ma il peggio deve ancora venire. Perché tutti mettono in fila il coming out di monsignor Charamsa alla vigilia del Sinodo, la lettera dei 13 cardinali e infine la notizia della malattia del Papa per concludere che tutto è parte di un grande disegno teso ad attaccare l’autorità del Papa e il dibattito al Sinodo.

Tre episodi che evidentemente non hanno nulla in comune – e anzi, in almeno due casi sono anche di segno opposto a quello descritto - se non il fatto che sono tutti serviti come pretesto per scatenare vere e proprie aggressioni verbali contro i padri sinodali che vedono in certe proposte sul matrimonio il tentativo di cambiare la dottrina della Chiesa pur affermando il contrario.

Incredibile, in particolar modo, che si continui a parlare di cospirazione a proposito della lettera dei cardinali, visto che era una missiva privata firmata e consegnata direttamente al Papa e alla quale il Papa ha risposto pubblicamente il 6 ottobre. Nessuna manovra segreta, nessuna trappola alle spalle del Papa, eppure le grandi firme della stampa laicista e cattolica continuano con questa menzogna. Aggravata dal fatto che, nel caso della presunta malattia del Papa, si insinua che la mente sia da cercarsi appunto nel giro di quei 13 cardinali.

Questa sì è una manovra sporca, perché si calunnia dei cardinali che hanno sempre espresso apertamente il loro pensiero, evocando “forze oscure”, “sottili trame” e via di questo passo senza mai portare un solo fatto a sostegno della propria tesi. Provo allora a fare un'ipotesi sul perché di queste teorie della cospirazione: ho infatti l’impressione che, non avendo nel Sinodo la maggioranza per i cambiamenti voluti, i "kasperiani" abbiano messo in atto una vera e propria opera di intimidazione nei confronti dei padri sinodali e di mistificazione così che alla fine si potrà sempre dire che dal Sinodo sarebbero usciti risultati diversi se non fosse stato per le indebiti pressioni e oscure manovre dei “conservatori”. E rilanciare in questo modo lo Spirito del Sinodo che – come lo Spirito del Concilio - servirà a dare una indicazione diversa, a volte opposta, rispetto ai documenti scritti. Forse non a caso il cardinale tedesco Marx ha già detto che «il Sinodo non finisce qui».

Peraltro c’è anche da notare che per pura coincidenza il can can mediatico creato a seguito della notizia sulla presunta malattia del Papa, è servita a coprire una dichiarazione importante del cardinale sudafricano Wilfrid Fox Napier, uno dei 13 firmatari la lettera al Papa. Nella conferenza stampa di mercoledì 21 ottobre, rispondendo a una domanda proprio sulla lettera, Napier ha spiegato che nasceva dalla preoccupazione che si ripetesse quanto accaduto nel Sinodo dell’anno scorso, quando fu evidente la manipolazione a uso del pubblico messa in atto dalla segreteria del Sinodo. Vale la pena riprendere un passaggio della sua risposta, laddove con molta chiarezza spiega cosa è accaduto allora. E si noterà che i manipolatori di allora sono ancora alla guida del Sinodo e che fanno parte della compagnia che oggi grida al complotto:

«Penso che la prima cosa da dire è che nel precedente sinodo c’erano alcuni singoli elementi che erano motivo di preoccupazione. E uno in particolare è stato il presentare la relazione intermedia come se fosse venuta dal sinodo, come se facesse parte della deliberazione del sinodo. E questo non era vero, perché noi abbiamo ricevuto il documento circa un'ora dopo che voi dei media l’avevate ricevuto. E solo allora abbiamo cominciato a leggerlo. E quel documento già diceva delle cose che io sapevo erano state dette nell’aula da due o tre persone al massimo. Ma era presentato come se quelle fossero la riflessione del sinodo. Ora questo certamente dava l'impressione che il sinodo fosse spinto in una certa direzione. Ho anche fatto parte della commissione che ha redatto il documento finale. E ci sono state anche lì alcune materie che ancora una volta venivano spinte in una certa direzione. Quindi, in questo senso una particolare ideologia, o agenda, o come la si vuole chiamare, sembrava essere all’opera»

 Riccardo Cascioli - La Nuova Bussola Quotidiana -

 
 
 

SUPPLICA ALLA MADONNA DI FATIMA 13 OTTOBRE ULTIMA APPARIZIONE AI PASTORELLI

Post n°9460 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

O Vergine Immacolata, in questo giorno solennissimo, e in quest'ora memoranda, in cui apparendo per l'ultima volta nelle vicinanze di Fatima a tre innocenti pastorelli, vi dichiaraste per la Madonna del Rosario e diceste d'essere venuta appositamente dal cielo per esortare i cristiani a cambiar vita, a far penitenza dei peccati e a recitare ogni giorno il S. Rosario, noi animati dalla vostra bontà veniamo a rinnovarVi le nostre promesse, a protestarVi la nostra fedeltà e ad umiliarVi le nostre suppliche. Volgete, o Madre amatissima, su di noi il vostro sguardo materno ed esauditeci.

 Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.

 1 - O Madre nostra, nel vostro Messaggio ci avete prevenuti: «Una propaganda empia diffonderà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzione alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati. Il S. Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate». Tutto purtroppo si va tristamente verificando. La S. Chiesa, nonostante le immense effusioni di carità sulle miserie accumulate dalle guerre e dall'odio, viene combattuta, oltraggiata, coperta di scherno, impedita nella sua divina missione. I fedeli con parole mendaci, ingannati e travolti nell'errore dai senza Dio. O Madre tenerissima, pietà di tanti mali, date forza alla S. Sposa del vostro Divin Figliolo, che prega, combatte e spera. Confortate il S. Padre; sostenete i perseguitati per la giustizia, date coraggio ai tribolati, aiutate i Sacerdoti nel loro ministero, suscitate anime d'Apostoli; rendete fedeli e costanti tutti i battezzati; richiamate gli erranti; umiliate i nemici della Chiesa; conservate i fervorosi, rianimate i tiepidi, convertite gli infedeli.

 Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

 2 - O Madre benigna, se l'umanità si è allontanata da Dio, se errori colpevoli e perversioni morali col disprezzo dei divini diritti e l'empia lotta contro il S. Nome, hanno provocato la Divina Giustizia, noi non siamo senza colpa. La nostra vita cristiana non è ordinata secondo gl'insegnamenti della Fede del Vangelo. Troppa vanità, troppa ricerca del piacere, troppa dimenticanza dei nostri eterni destini, troppo attaccamento a ciò che passa, troppi peccati, hanno giustamente fatto gravare su di noi il pesante flagello di Dio. Diradate, o Madre, le tenebre del nostro intelletto, corroborate le nostre fiacche volontà, illuminateci, convertiteci e salvateci.

 E pietà vi prenda anche delle nostre miserie, dei nostri dolori e dei nostri disagi per la vita quotidiana. O Madre buona, non guardate i nostri demeriti, ma la materna vostra bontà e venite in nostro soccorso. Otteneteci il perdono dei nostri peccati e dateci il pane per noi e le nostre famiglie: pane e lavoro, pane e tranquillità per i nostri focolari, pane e pace imploriamo dal vostro Cuore materno.

 Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

 3 - Si ripercuote nell'anima nostra il gemito del Vostro Cuore Materno: «Bisogna che si emendino, che domandino perdono dei peccati, che non offendano più Nostro Signore, che è già tanto offeso. Sì, è il peccato, causa di tante rovine. È il peccato che rende infelici i popoli e le famiglie, che semina di spine e di lacrime il sentiero della vita. O Madre buona, noi qui ai vostri piedi ne facciamo una promessa solenne e fervorosa. Ci pentiamo delle nostre colpe e siamo confusi nel terrore dei mali meritati in vita e nell'eternità. E invochiamo la grazia della S. Perseveranza nel buon proposito. Custoditeci nel vostro Cuore Immacolato per non cadere in tentazione. È questo il rimedio di salvezza che ci avete indicato. «Il Signore per salvare i peccatori, vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».

 Dunque al Vostro Cuore Immacolato Dio ha affidato la salvezza del nostro secolo. E noi in questo Cuore Immacolato ci rifugiamo; e vogliamo che tutti i nostri fratelli erranti e tutti gli uomini vi trovino asilo e salvezza. Sì, o Vergine Santa, trionfate nei nostri cuori e fateci degni di cooperare ai trionfi del vostro Cuore Immacolato nel mondo.

 Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

 4 - Permetteteci, o Vergine Madre di Dio, che noi rinnoviamo in questo momento la nostra Consacrazione e quella delle nostre famiglie. Sebbene tanto deboli noi promettiamo che lavoreremo, con l'aiuto Vostro, affinché tutti si consacrino al vostro Cuore Immacolato, che specialmente... nostra diventi tutta un trionfo con la Comunione riparatrice nei primi sabati, con la consacrazione delle famiglie dei cittadini, con il Santuario, che dovrà sempre ricordarci le materne tenerezze della vostra Apparizione a Fatima.

 E rinnovate su di noi e su questi nostri desideri e voti, quella materna Benedizione che ascendendo verso il Cielo, donaste al mondo.

 
 
 

CONTRO IL FUMO DI SATANA CI AFFIDIAMO A MARIA

Post n°9459 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nella vita della Chiesa ogni tempo mariano è di straordinaria confidenza e di grande sincerità. Confidenza con la Madre del Signore che, di anno in anno, accompagna il suo popolo nel cammino faticoso ed esaltante della testimonianza cristiana, ma anche momento di sincerità, perché ad ogni suo passo la Chiesa ha saputo dire alla Vergine Madre quello che urgeva nel suo cuore, quello che era significato dalle vicende talora terribili della sua vita, penso alle carestie e alle guerre.
Oggi permettetemi di dire, in totale sincerità davanti a voi e alla Madonna - che si prende cura di noi - che la Chiesa e il popolo cristiano vivono un momento di gravissima difficoltà.

La Chiesa purtroppo è diventata argomento da salotto e da bar, argomento su cui discettano le redazioni dei media laicisti, riservando talvolta a se stessi il privilegio di giudicare la sua vita e la sua dottrina, o di stabilire incongruamente la maggiore o minore vicinanza di alcuni ecclesiastici al Papa.

Non possiamo inoltre non sentire il peso di certi allontanamenti dall’autentica Dottrina e lo scandalo di atteggiamenti morali unanimemente disapprovati dalla Tradizione della Chiesa che da alcuni vengono presentati come possibili e veri - cioè come espressione di desideri dell’uomo -, primo fra tutti l’accettazione teorica dell’omosessualità, posta sullo stesso piano dell’eterosessualità, come se l’accoglienza di chi vive in questa situazione implicasse necessariamente il riconoscimento della sua validità teorica. Il Catechismo della Chiesa Cattolica esclude tale possibilità.

È inoltre facile percepire, anche se non è sempre dichiarato apertamente, che l’intendimento di tante prese di posizione - con relative interviste o dibattiti televisivi - non è affatto quello di incrementare la fede del popolo cristiano, “mia gioia e mia corona” direbbe San Paolo. Dobbiamo sempre ricordarci che l’autorità che esercitiamo, a tutti i livelli nella Chiesa, ci è stata data perché il popolo viva, il popolo cresca, e per nessun’altra ragione.

Chi non agisce così è in palese contrasto con il pensiero e il magistero di Papa Francesco, più volte manifestato in molteplici occasioni.

È dunque evidente che siamo in presenza di un riconoscimento ed accreditamento della mentalità mondana, e stiamo contraddicendo il grande invito di San Paolo: «Non conformatevi alla mentalità di questo mondo» (Rm 12, 2).

Tutto è davanti ai nostri occhi - e purtroppo anche nel nostro cuore - e ci pone ancora una volta di fronte alla domanda sul senso profetico delle parole di Papa Paolo VI, pronunciate il 29 giugno del 1972: «Da qualche fessura è entrato nel tempio di Dio il fumo di Satana».

Noi patiamo questa situazione, ne soffriamo, e vogliamo difendere il nostro popolo da questo dolore, che è un dolore ingiusto.

Non abbiamo molte risorse, perché il potere del male è grande, ma oggi, di fronte a questa sfida, ci rivolgiamo fiduciosi a Maria, come tutti i buoni cristiani che da duemila anni guardano il bel volto della Madre del Signore e si affidano a Lei perché intervenga decisamente e impedisca che il nostro popolo cada.

Anche noi, con infinita tenerezza, con immensa gratitudine e con profonda certezza, chiediamo che Ella stenda un’altra volta il suo manto sulla Chiesa e che - in quella veste descritta dal grande poeta Alessandro Manzoni al termine dell’inno “Il nome di Maria” - guidi tutti noi che ci gloriamo di essere il suo esercito e ben lieti di affrontare questa durissima battaglia.

 Arcivescovo di Ferrara - Comacchio - da La Nuova Bussola Quotidiana

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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