ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Novembre 2015

NOVENA ALL’IMMACOLATA CONCEZIONE DAL 29 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE

Post n°9475 pubblicato il 29 Novembre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

(L'introduzione e la preghiera iniziale e la preghiera finale all'Immacolata si ripetono ogni giorno)

A. Introduzione: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Vieni Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in noi il fuoco del Tuo amore.

V. Manda il Tuo Spirito, Signore, e tutto sarà ricreato.

R. E rinnoverai la faccia della terra.

Preghiamo: O Dio, che con il dono dello Spirito Santo guidi i fedeli alla piena luce della verità, donaci di gustare nel medesimo tuo Spirito la vera sapienza e di godere sempre del suo conforto. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

B. Preghiera iniziale: Vergine purissima, concepita senza peccato, tutta bella e senza macchia dal primo istante, Ti venero oggi sotto il titolo di Immacolata Concezione. Il Tuo Divino Figlio mi ha insegnato, attraverso la sua stima, rispetto e sottomissione a Te, quali onori e omaggi io Ti dovrei prestare. Tu sei il rifugio sicuro dei peccatori pentiti e per questo ricorro a Te, attraverso questa novena. Sei la Madre di Misericordia cui presento le mie miserie e Ti chiedo di aiutarmi, poiché, dopo Gesù, sei tutta la mia speranza.Con la Tua intercessione materna, Madonna piena di bontà e potere presso il Signore, Ti supplico di farmi ottenere ... (indicare la Grazia spirituale o materiale). Se ciò che Ti chiedo non è per la gloria di Dio ed il bene della mia anima, fammi avere quello che sia più conforme a entrambi. Amen!

1° GIORNO: INVOCAZIONE D’AIUTO A MARIA

O Vergine Immacolata, primo e soave frutto di salvezza, noi Ti ammiriamo e con Te celebriamo le grandezze del Signore che ha fatto in Te mirabili prodigi.
Guardando Te, noi possiamo capire ed apprezzare l’opera sublime della Redenzione e possiamo vedere nel loro risultato esemplare le ricchezze infinite che Cristo, con il Suo Sangue, ci ha donato.
Aiutaci, o Maria, ad essere, come Te, salvatori insieme con Gesù di tutti i nostri fratelli. Aiutaci a portare agli altri il dono ricevuto, ad essere “segni” di Cristo sulle strade di questo nostro mondo assetato di verità e di gloria, bisognoso di redenzione e di salvezza. Amen.
3 Ave Maria

2° GIORNO: TI SALUTO, O MARIA

Ti saluto, o Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.
Tu sei la Corredentrice, la rugiada del mio arido cuore, la serena luce della mia mente confusa, la riparatrice di tutti i miei mali.
Compatisci, o purissima, l’infermità dell’anima mia.
Tu puoi ogni cosa perché sei la Madre di Dio; a Te nulla si nega, perché sei la Regina. Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Piega il Figlio tuo in mio favore e, finchè durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi.
3 Ave Maria

3° GIORNO: OTTIENIMI UN CUORE FEDELE

Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze: un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione; un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato; un cuore grande e indomabile così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo grande amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo.
3 Ave Maria

4° GIORNO: AIUTACI, O MADRE
Regina nostra, inclita Madre di Dio, Ti preghiamo: fa che i nostri cuori siano ricolmi di Grazia e risplendano di sapienza. Rendili forti con la tua forza e ricchi di virtù. Su noi effondi il dono della misericordia, perché otteniamo il perdono dei nostri peccati. Aiutaci a vivere così da meritare la gloria e la beatitudine del Cielo.
Questo ci conceda Gesù Cristo, tuo Figlio, che Ti ha esaltata al di sopra degli Angeli, Ti ha incoronata Regina, e Ti ha fatto assidere in eterno sul fulgido trono. A Lui onore e gloria nei secoli. Amen.
3 Ave Maria

5° GIORNO: SALVACI, O MARIA!

O Vergine, bella come la luna, delizia del Cielo, nel cui volto guardano i beati e si specchiano gli Angeli, fa che noi, tuoi figli, Ti assomigliamo, e che le nostre anime ricevano un raggio della tua bellezza che non tramonta con gli anni, ma che rifulge nell’eternità.
O Maria, Sole del Cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre. Rispecchiandoti nel volto dei tuoi figli, concedi a noi un riflesso del tuo lume e del tuo fervore.
Salvaci, o Maria, bella come la luna, fulgida come il sole, forte come un esercito schierato, sorretto non dall’odio, ma dalla fiamma dell’amore. Amen.
3 Ave Maria

6° GIORNO: TU, O MARIA

Ave Maria! Piena di Grazia, più Santa dei Santi, più elevata dei cieli, più gloriosa degli Angeli, più venerabile di ogni creatura. Ave, celeste Paradiso! Tutto fragranza, giglio che olezza soave, rosa profumata che si schiude alla salute dei mortali.
Ave, tempio Immacolato di Dio costruito santamente, adorno di divina magnificenza, aperto a tutti, oasi di mistiche delizie.
Ave purissima! Vergine Madre!
Degna di lode e di venerazione, fonte d’acque zampillanti, tesoro d’innocenza, splendore di santità. Tu, o Maria, guidaci al porto della pace e della salvezza, a gloria di Cristo che vive in eterno con il Padre e con lo Spirito Santo. Amen.
3 Ave Maria

7° GIORNO: RICORDATI DEI TUOI FIGLI

O Vergine Maria, Madre della Chiesa, a Te raccomandiamo la Chiesa tutta. Tu che sei chiamata “aiuto dei Pastori”, proteggi e assisti i Vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, Sacerdoti e religiosi, laici, li aiutano nella loro ardua fatica.
Ricordati di tutti i tuoi figli; avvalora presso Dio le loro preghiere; conserva salda la loro fede; fortifica la loro speranza; aumenta la carità.
Ricordati di coloro che versano nelle tribolazioni, nelle necessità, nei pericoli; ricordati di coloro soprattutto che soffrono persecuzioni a causa della fede.
3 Ave Maria

8° GIORNO: O PADRE MISERICORDIOSO

O Padre di misericordia, datore di ogni bene, noi Ti ringraziamo perché dalla nostra stirpe umana hai eletto la Beata Vergine Maria ad essere Madre del Figlio tuo fatto Uomo. Ti ringraziamo perché L’hai preservata da ogni peccato, L’hai riempita di ogni dono di Grazia, L’hai congiunta all’opera di redenzione del tuo Figlio e l’hai Assunta in Anima e Corpo al Cielo.
Ti preghiamo, per sua intercessione, di poter realizzare la nostra vocazione cristiana, di crescere ogni giorno nel tuo Amore e di venire con Lei a godere per sempre nel tuo Regno beato. Amen,
3 Ave Maria

9° GIORNO: CHINATI SU DI NOI

Ascolta, o prediletta da Dio, l’ardente grido che ogni cuore fedele innalza verso di Te. Chinati sulle nostre piaghe doloranti. Muta le menti dei malvagi, asciuga le lacrime degli afflitti e degli oppressi, custodisci il fiore della purezza nei giovani, proteggi la Chiesa Santa, fa che gli uomini tutti sentano il fascino della cristiana bontà…
Accogli, o Madre dolcissima, le nostre umili suppliche e ottienici soprattutto che possiamo un giorno ripetere dinanzi al tuo trono l’inno che si leva oggi sulla terra intorno ai tuoi altari: tutta bella sei, o Maria! Tu gloria, Tu letizia, Tu onore del nostro popolo. Amen.
3 Ave Maria

PREGHIERA ALL’IMMACOLATA
: O Vergine immacolata, tenerissima Madre! Tu sei piena di gioia perché Gesù ci dona la sua vita e gli infiniti tesori della sua divinità. O Maria, come non amarti e non benedirti per il tuo grande amore verso di noi? Tu davvero ci ami, come ci ama Gesù! Amare è dare tutto, anche se stessi, e tu ti sei donata totalmente per la nostra salvezza Il Salvatore conosceva i segreti del tuo cuore materno e l'immensa tua tenerezza. Gesù morente, prima dell'ultimo respiro, ci affida a te, rifugio dei peccatori. O Maria, tu sul Calvario, dritta presso la croce come un sacerdote davanti all'altare, offri per noi il dolce Emmanuele, il Dio con noi, il tuo amato Gesù. Vergine Immacolata, figlia prediletta del Padre, promessa aurora di pace all’umanità decaduta, che per singolare privilegio fosti preservata dal peccato originale, ottieni anche a noi di stare sempre lontano dalle seduzioni del maligno e di seguire con amorosa fedeltà le ispirazioni della grazia nella pratica generosa degli ideali evangelici. O Regina dei martiri e nostra speranza, noi ti amiamo e ti benediciamo in eterno. Amen.

 
 
 

INIZIA L'AVVENTO...NOI CHI VOGLIAMO ESSERE IN QUESTO TEMPO?

Post n°9474 pubblicato il 29 Novembre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Vegliate. E’ il verbo che la Chiesa, attingendo dal vangelo di Marco propone per farci entrare nel tempo di Avvento, in questo tempo di attesa del Natale. Un’attesa, che ci porterà a gustare, sempre con meraviglia nuova, il Verbo fatto carne e che duemila anni fa nelle periferie dell’Impero e della civiltà nasce povero fra i poveri. L’Avvento è un’attesa laboriosa, dove cerchiamo di fare nascere Gesù nel nostro cuore, di accoglierlo, di essere anche noi come la mangiatoia di Betlemme.
Guardiamo gli eventi della notte di Betlemme: possiamo essere il padrone dell’albergo che avendo già fatto il profitto della giornata respinge la nascita di Gesù, possiamo essere l’umile mangiatoia che nonostante il freddo e la precarietà accoglie il Cristo nascente trasformandosi da dimora di pecore e pastori al centro del mondo e della storia. Il vegliare, in questo tempo di attesa, diventa quindi scegliere: scegliere cosa vogliamo essere.

APPROFONDENDO IL SIGNIFICATO DELL'AVVENTO

Tempo di grazia, tempo di luce, tempo di risveglio... Dio nasce in un profondo silenzio. Il mese di novembre, mese in cui abbiamo ricordato i nostri defunti, si chiude con la prima domenica di Avvento. Entriamo nel mese che sancisce l'inizio dell'anno liturgico.
Avvento significa attesa, ma anche silenzio, interiorità, intimità. Vorremmo che l'attesa, in silenzio e preghiera, fosse condivisa con Maria, madre di Gesù, per ripensare a tutta la storia della salvezza che proprio in Gesù trova compimento. Gesù il Verbo, la Parola del Padre che diventa uomo in tutto tranne che nel peccato.
Attendere amorevolmente in preghiera il Natale del Signore perché l'amore del Padre si manifesta attraverso il Figlio Suo Unigenito, e Figlio di Maria Vergine.
Dicembre è il mese che ci lascia estasiati davanti allo spettacolo della neve che riveste di splendida veste monti, alberi, tetti delle case. Splendore di bellezza è la natura così rivestita e, a prescindere dal freddo, tanta pura bellezza ci fa gioire, di più, ci riscalda il cuore con sentimenti nuovi.
Non lasciamo raffreddare i cuori in questo mese, ascoltiamo il silenzio ovattato del soffice cadere della neve lenta e pur tuttavia frettolosa e, nell'attesa del grande avvenimento, nella natura potremmo rinvenire simboli di quel che accadrà nella "notte di luce", del 24/25 dicembre.

L'AVVENTO E MARIA

Siamo alla prima Domenica di Avvento e si può dire che ci troviamo anche all'inizio della preparazione alla novena dell'Immacolata. Riflettiamo insieme: Dio scende fino a noi, soltanto per Amore.
Che faremo noi? Ciò che possiamo e dobbiamo fare, è questo: vivere nella gioia che il Signore viene a salvarci e sforzarci di convertirci dal profondo del cuore.
La conversione la dimostriamo in un unico modo: amando Dio e i fratelli. Amare vuol dire: perdonarci e perdonare.
Talora non perdoniamo a noi stessi di essere come siamo e allora diventa difficile perdonare agli altri: manca la pace nel nostro cuore, manca l'accettazione dei nostri limiti. Come possiamo accettare gli altri? L'amore scaturisce da un cuore in pace con se stesso, in armonia con se stesso: facciamo unità dentro di noi e faremo unità con gli altri. L'Avvento ci porta ad approfondire la conoscenza di Gesù per vedere se siamo o no sua trasparenza. Gesù, infatti, è trasparenza del Padre.
Cerchiamo di essere trasparenza del Figlio obbediente al Padre in profonda umiltà.
L'Avvento è un momento davvero favorevole per far memoria di quanto il Signore ha compiuto di meraviglie per l'uomo, per noi.
E' questa una contemplazione che deve portarci al rendimento di grazie a Dio.
Guardiamo Maria, la Stella, e andiamo insieme ai pastori all'incontro inafferrabile di Colui che nella Notte del tempo nasce nel nostro tempo, luce senza fine.
La sua venuta ci doni la pace, l'amore, la concordia e la fraternità.per non rallegrarci da soli.
Prepariamoci insieme al Natale del Figlio di Dio, con l'amore, con la preghiera, con la carità fraterna.
Guardiamo Maria e impariamo da Lei a essere uomini e donne di fede, di silenzio, di preghiera, di ascolto della Parola di Dio. Con l'augurio, così, di vivere una meravigliosa festa di Maria e un fruttuoso Avvento.

 
 
 

LA MEDAGLIA MIRACOLOSA: SUPPLICA ALLA VERGINE PER LA FESTA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

Post n°9473 pubblicato il 27 Novembre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Da recitarsi alle 17 del 27 Novembre, festa della Medaglia, in ogni 27 del mese, ed in ogni urgente necessità.

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di lacrime, ma sappiamo pure che vi sono giorni in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Madre, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno benedetto, da te prescelto per la manifestazione della tua Medaglia. Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in questo giorno a te così caro, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi ti promettiamo che: la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro cuore e lo farà palpitare all'unìsono col tuo, lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà, per portar ogni giorno la nostra croce dietro di Lui.

Ave, Maria - "O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te".

Questa è l'ora, o Maria, della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa, o Madre, che quest'ora, che ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a portarci il rimedio di tanti mali, sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti. Tu, che hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigno il tuo sguardo su di noi. Confessiamo di non meritare le tue grazie. Ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi, dunque, pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l'amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia.

Ave, Maria - "O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te".

O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti. Ma specialmente permetti, o Maria, che, in quest'ora solenne, ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono più bisognosi della tua misericordia. Ricordati che anch'essi sono tuoi figli, per i quali hai sofferto, pregato e pianto. Salva tutti i tuoi figli per poterti un giorno ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Amen.

Salve, Regina - "O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te".



LA MEDAGLIA MIRACOLOSA RIMEDIO ALLA CECITA' DEL MONDO INTERO
 
Pio XI, il 19 luglio 1931, in occasione del processo di beatificazione di Caterina Labouré, accennando ai mali che affliggevano la Chiesa, disse:
 
«In questi giorni risplende la Medaglia Miracolosa, come per richiamarci in modo visibile e tangibile che alla preghiera tutto è permesso, anche i miracoli, e soprattutto i miracoli. In ciò sta la specialità magnifica della Medaglia Miracolosa, e noi abbiamo bisogno di miracoli. È già un gran miracolo che i ciechi vedano... ma vi è un altro miracolo che dobbiamo domandare a Maria Regina della Medaglia, ed è che vedano quelli che non vogliono vedere...». 
La Medaglia miracolosa, portata con fiducia da tanti cattolici in tutto il mondo, continua ancor oggi la sua silenziosa, ma portentosa missione. L'ultimo grande miracolo che i fedeli le chiedono insistentemente è proprio la dissipazione delle tenebre che avvolgono il mondo moderno: trionfi la luce della verità, i ciechi vedano e vedano anche quelli che si ostinano a non vedere. La potenza e la misericordia della Madonna non hanno limiti, come ci dimostra la miracolosa conversione dell'ebreo Ratisbonne che, ai suoi piedi, «cadde ebreo e si rialzò cristiano».
 
LA MEDAGLIA MIRACOLOSA E NOI
 
Che cosa dice a noi la Medaglia miracolosa? Ci mostra solo i grandissimi privilegi di Maria SS.? O ci indica anche una via di comportamento? Per chi sa capire tutte le lezioni che la Medaglia miracolosa offre, è chiaro che essa non ci riguarda solo perché ci presenta i privilegi sublimi della Madonna, ma vuole anche essere un piccolo programma di vita cristiana ispirato a quelle verità mariane fecondissime di virtù. È questo un contenuto di valore della Medaglia, che ne rafforza la potenza giustamente ritenuta "Miracolosa". Infatti, la Medaglia miracolosa e stata nel corso del tempo un mezzo efficacissimo per ravvivare nel popolo la pratica della perfetta vita cristiana. E ricordiamo a questo proposito l'associazione delle Figlie di Maria Immacolata, che ha posto per suo distintivo la Medaglia miracolosa e che tante giovani ha preservato da pericoli morali e ha avviato alla santità. Basti pensare, ad esempio, che S.Teresina di Gesù Bambino apparteneva alle Figlie di Maria.
 
E' VENUTA IN NOSTRO AIUTO
 
Non dimentichiamo che la Medaglia è sorta in un secolo movimentatissimo per l'Europa intera e difficilissimo per la Chiesa. La Rivoluzione francese faceva sentire ovunque le sue funeste conseguenze. Con essa ogni principio di autorità proveniente dall'alto era stato scardinato. Tante anime brancolavano di qua e di là, languendo nel dubbio della fede, causato dal razionalismo settecentesco. L'uomo si era reso schiavo, tremendamente schiavo di se stesso, proprio nel momento in cui aveva voluto liberarsi di Dio. Ma noi dobbiamo lamentare ancor più oggi le teorie aberranti dei contestatori che hanno scardinato ogni autorità, dei dissacratori che gridano dappertutto l'autonomia del creato, degli adoratori dell'uomo che proclamano fino all'ossessione il valore assoluto dell'uomo celebrato e idolatrato, come se l'uomo non fosse più un povero essere squilibrato, impasto di vergogne innominabili, di passioni animalesche e di perfido egoismo da "rinnegare" (Lc 9,2 3 ), da "odiare " (Gv 1 2,2 5 ). Quale strazio per un cuore di Madre vedere i Suoi figli andare ciecamente e follemente alla deriva, a sfasciarsi contro gli scogli, come una nave che non conosce più la sua rotta! Si mosse allora la Madonna per aiutare i suoi figli. E offrì loro un mezzo potente e prestigioso, ma apparentemente di nessun conto né pregio una piccola Medaglia.
 
PERCHE' LA MADONNA SCELSE PROPRIO UNA MEDAGLIA, CIOE' UN MEZZO COSI' UMILE? RISPONDIAMO:
 
1-Perché è nello stile dell'onnipotenza di Dio servirsi di cose inconsistenti per abbattere quelle che si credono imbattibili. Il piccolo e gentile Davide abbatté il possente Golia. "Dio sceglie ciò che nel mondo è debole per confondere ciò che è forte. Sceglie ciò che per il mondo non ha valore e nobiltà, ciò che non è, per ridurre a nulla ciò che è" (1 Cor 1,27-29). Così, per abbattere la tracotante superbia dell'uomo che si autoidolatra e l'insania del suo miserabile orgoglio, nulla di più salutare che un pezzetto di metallo di nessun pregio da portare indosso... questo pezzetto di metallo di nessun pregio è così simile a quella pietra che Davide mise nella fionda per abbattere il gigante Golia!
 
2 -Inoltre, la scelta di un mezzo così umile fa risaltare interamente la potenza di Dio e di Maria. Qualsiasi mezzo prestigioso o almeno non così insignificante avrebbe potuto far credere che i miracoli ottenuti fossero in qualche modo da attribuirsi ad esso. La piccola medaglina, invece, ha tutta l'inconsistenza delle cose da niente. Tutto il bene che opera non può che discendere dall'alto (Gc 1,17).
 
3 -Infine, una medaglina possiamo tutti procurarcela, anche se molto poveri. Non così qualcosa di più prezioso. Ed era necessario che si trattasse di un mezzo di grazia che tutti potessero facilmente avere, perché i bisogni, allora come oggi, riguardavano l'umanità intera. La medaglina ha realizzato tutti questi vantaggi insieme costa pressoché nulla, si fa accettare facilmente, insegna verità fondamentali, richiama alle virtù più vitali e preziose.
 
UMILTA', GRATITUDINE, PENITENZA

La Medaglia miracolosa, presentandoci la Madonna come Immacolata, ci ricorda la verità fondamentale del peccato originale, verità cui purtroppo, oggi più che ieri, molti insensati non vogliono credere, pur sperimentandone nelle loro carni le tremende conseguenze. Altro che "nativa bontà dell'uomo" teorizzata nel '700 da Gian Giacomo Rousseau! Per riparare quel primo peccato e tutti i peccati conseguenti, fu necessaria la morte di Gesù, il Verbo Incarnato; fu necessario il sacrificio di Maria, la Madre di Dio. Povera Madre che dovette dare la morte a Suo Figlio dopo averGli donato la vita! Questo dobbiamo saper leggere nella Medaglia miracolosa, in quella Croce, in quei due Cuori sacratissimi, l'uno circondato di spine, l'altro trafitto da una spada. Da parte nostra, quindi, ci vogliono umiltà e gratitudine. Umiltà per la nostra cattiveria, per i nostri peccati che sono la causa di tanto dolore in Gesù e Maria. Gratitudine per la carità sconfinata che Gesù e la Madonna hanno esercitato verso di noi, pagando tutto di persona nel tremendo sacrificio del Golgota. Inoltre, dobbiamo sentirci anche spronati al sacrificio e alla penitenza, per ricambiare, sia pure in piccola misura, tanta generosità di Gesù e di Maria. La penitenza è essenziale alla vita cristiana. "Se non fate penitenza -disse Gesù- perirete tutti" (Lc 13,5); e ancora "Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua " (Mc 8,34). E quale virtù più necessaria della penitenza potrebbe raccomandarci la Medaglia miracolosa oggi, in questa società edonista, materialista e carnalista, tutta protesa solo al benessere e ai piaceri senza limiti?
 
AMARE ED IMITARE MARIA
 
La Medaglia miracolosa ci invita ancor di più a riconsiderare i nostri doveri verso Maria SS., che sono essenzialmente i doveri dei figli verso la loro Madre Celeste. Da quando Gesù dalla Croce ci affidò alla Madonna nella persona di S. Giovanni Evangelista (Gv 19,26), Maria non ci ha mai abbandonato. Ha soccorso popoli e nazioni nei momenti più terribili della loro storia; si è chinata e ha pianto con ognuno di noi in tante ore difficili che solo noi e Lei conosciamo. Maria è Madre di tutti e di ognuno in particolare e il Suo amore materno non subisce divisioni essendo quasi infinito. Ma noi che cosa abbiamo fatto per Lei? Ci siamo veramente dimostrati Suoi figli affezionati? Questi interrogativi forse ci pesano sulla coscienza perché scoprono a noi stessi tanta mancanza d'amore verso una Madre così dolce e sublime. Ebbene, non perdiamo ancora tempo. Ciascuno di noi riprenda o cominci ad amare Maria. Sentiamola vicina, perché Ella stessa ha voluto sentirci vicini; sentiamola Mamma, perché Ella ha voluto sentirci figli. Ella è anche la nostra dolcissima Regina. Ebbene, dobbiamo avere il santo orgoglio di essere Suoi sudditi, di obbedirLe con gioia in ogni cosa, di combattere generosamente per Lei, per la Sua gloria, perché Ella possa regnare con Gesù in "ogni cuore che batte sulla terra", come diceva quello splendido cavaliere dell'Immacolata che fu San Massimiliano Maria Kolbe. In particolare, quando la Madonna si presenta come Immacolata, vuole da noi soprattutto l'imitazione della Sua purezza verginale. Oggi Ella vuole che noi, uomini del ventesimo secolo, luridi e sozzi in tanta vita di lussuria universale, impariamo a guardare di nuovo il cielo, a guardare Lei, la Sempre Vergine, la Purissima. In ogni sforzo che faremo per amarLa -ricordiamolo- Ella sarà sempre accanto a noi per aiutarci incessantemente con tutte le grazie che ci occorrono e di cui Ella è Tesoriera e Dispensatrice. Quante cose, quindi, la Madonna ci insegna, ci chiede e ci offre con la piccola Medaglia miracolosa! Portandola addosso bisogna essere consapevoli che, almeno indirettamente e implicitamente, sia professione di fede in queste verità e ci si impegna a un comportamento d'amore tutto particolare verso la nostra Celeste Madre e Regina Immacolata.
 
 - innamorati-di-maria.it -

 
 
 

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DI MEDJUGORJE DEL 25 NOVEMBRE 2015

Post n°9472 pubblicato il 26 Novembre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli! Oggi vi invito tutti: pregate per le mie intenzioni. La pace è in pericolo perciò figlioli, pregate e siate portatori della pace e della speranza in questo mondo inquieto nel quale satana attacca e prova in tutti i modi. Figlioli, siate saldi nella preghiera e coraggiosi nella fede. Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio Gesù per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Qualche breve riflessione:

Non c’è intelligence sulla terra che conosca meglio del Cielo le trame losche e segrete di questo nostro tempo, anche la Regina della Pace le conosce profondamente: Lei legge i cuori delle persone e anche i progetti dell’inferno!
Tutti noi comprendiamo la gravità del momento presente ma quello che noi conosciamo e che ci viene riferito è solo la punta dell’iceberg! Per questo la Regina della Pace ci chiede di pregare per le sue intenzioni: per quello che Lei conosce benissimo.
Lei chiama in causa il vero nemico della pace: satana che le prova tutte e tutti i modi per distruggerla, come ben dice proprio Lei che sa tutto a fondo. Ma qui Lei sta anche chiamando tutti a raccolta: preghiera e vita, parola e testimonianza, mezzi umani e mezzi divini, senza allarmismi. Chi meglio di Lei saprà chiedere quello che ci serve veramente? Chi meglio di Lei sa fare i nostri veri interessi? Possiamo fidarci di Lei, che sa quello che può rivelarci e che non ci nasconde quello che dobbiamo sapere!
In particolare Lei ci chiede tre cose: essere portatori di pace e di speranza, cioè positivi e costruttivi, essere saldi nella preghiera, che significa essere fedeli ai nostri appuntamenti con il Signore e anche attenti alla qualità della preghiera stessa, e coraggiosi nella fede. Non ci chiede di essere fondamentalisti, né bigotti, ma schierati dalla parte giusta, dalla parte Dio, che comunque tiene tutto nella sua mano e che permette fino a un certo punto: Lui è vincente! Per questo chiede anche la nostra collaborazione e tenacia, per conoscere i segreti di ogni cuore. Il suo messaggio si conclude con parole molto rassicuranti: Lei è con noi e intercede presso il Figlio suo per tutti noi. In questo “tutti” mettiamoci tutte le categorie di persone: sani e malati, buoni e cattivi, ricchi e poveri, piccoli e grandi, perché una Madre ama tutti e ciascuno dei suoi figli. Lasciamoci prendere per mano e guidare dalla nostra cara Mamma Celeste!
Auguri a tutti di Buon Avvento, che per alcuni è anche già iniziato!
Pace!

 
 
 

L’AMORE NON LASCIA LIVIDI: GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE

Post n°9471 pubblicato il 25 Novembre 2015 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

“Pensavo fosse amore. Un amore smodato, unico, assoluto, come la violenza che usava, quando mi tirava per i capelli, mi gettava sul letto e mi picchiava, urlandomi addosso gli insulti più umilianti per una donna”. Anna ha 60 anni, gli occhi di una ragazza. Ha l’età del suo cuore quando si è fermato, anche se ha continuato a battere, ucciso dal dolore e dalla delusione di un amore acre come il sangue che le ha fatto versare, sempre più amaro, man mano che la vita passava, la violenza del marito invece no. Per più di trent’anni. “I primi tempi, avevo gli occhi neri e gonfi e qualche graffio facilmente mascherabile, con un po’ di cipria e un sorriso di circostanza”, racconta. Poi, con l’avanzare dell’età, i danni sono diventati sempre più evidenti, e non soltanto quelli fisici. Un polso rotto, una caviglia slogata, la stanchezza cronica, pianti improvvisi e la paura di prendere anche le decisioni più piccole, e quelle più grandi, più giuste, come la scelta di separarsi. “Gli chiedevo soltanto di abbassare la voce, mentre mi picchiava, per non fare sentire a nostro figlio. Aspettavo che qualcosa cambiasse”. Ha aspettato più di trent’anni, 31, e un figlio diventato uomo adulto. Ha aspettato di essere anziana abbastanza da non sentirsi più pienamente e fragilmente donna. “Il mio dovere l’ho fatto, adesso posso pensare alla mia serenità. Volevo che mio figlio non soffrisse, che avesse una famiglia normale, con i genitori in casa”, dice. Non era normale, però, quella famiglia.
Non è un caso isolato, Anna, purtroppo. “Per la maggioranza delle donne che si rivolgono al nostro centro, si tratta di violenze reiterate negli anni e continue. Alcune hanno il coraggio di liberarsi presto, moltissime altre, invece, aspettano tanto tempo, anche decenni. Ci sono donne che ammettono di essere vittime di violenza domestica soltanto in età avanzata, quando davvero non ce la fanno più”, riferisce a In Terris la sociologa Francesca De Masi, presidente della Cooperativa “Be Free”, che gestisce il Centro antiviolenza di Roma Capitale.
Il Lazio, con l’Emilia Romagna, registra il primato nazionale di violenze e abusi sulle donne: riguarda oltre il 38 percento della popolazione femminile. In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, poco meno di 7milioni di cittadine, una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, subisce maltrattamenti, più di una su tre in famiglia, nove volte su dieci da parte del marito o convivente. Anche madri che subiscono abusi o angherie da parte dei figli. I casi denunciati sono soltanto un terzo, scendono al 7percento per le vittime in casa.
“Il maltrattamento è un reato – continua De Masi – che comprende varie forme di violenza: fisica, psicologica, verbale, sessuale, economica, culturale”. Per la sociologa, la principale causa è “una cultura maschilista, possessiva e predatoria, che considera la donna oggetto di proprietà”. Frasi come: “Sei mia e faccio quello che voglio”, “Con me o con nessuno”, sono il segnale di un modo di intendere il rapporto tra i sessi. Non è da sottovalutare che oltre il 60 percento degli stupri siano commessi da partners attuali o precedenti.
È un fenomeno trasversale alle classi sociali, all’età, al grado di istruzione e alla posizione economica. La forma più subdola è la violenza psicologica, che si esprime come dominio mentale, manipolazione e umiliazione della dignità femminile, controllo delle altre relazioni affettive, gelosie ossessive. I violenti sono spesso “imprevedibili”. “Uomini di successo, altoborghesi, con posizioni sociali di prestigio, stimati in pubblico, facoltosi, si rivelano orchi dopo aver chiuso la porta di casa sul resto del mondo”, afferma De Masi.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la violenza tra le mura domestiche è un problema di “salute pubblica”, non soltanto giuridico. Si tratta – dichiara l’Oms – di “un tipo di violenza silenziosa e invisibile, che gli stessi sistemi giudiziari tendono a trattare non come reato ma come ‘questioni private’”.
È proprio il considerare la violenza domestica un “affare privato” il principale motivo deterrente alla denuncia e alla liberazione. Spesso le donne non sono supportate da una rete sociale e affettiva di sostegno. Dal rapporto “Rosa Shocking” presentato la settimana scorsa a Roma al Senato della Repubblica dall’associazione “We World Onlus” risulta che il 35 percento degli italiani ritiene che sia una “questione di privacy”, che debba rimanere “dentro le mura di casa”. I più “indulgenti” sono i giovani sotto i 35 anni. Il 45 percento degli intervistati si sono espressi in favore delle vittime femminili, mentre il 20 percento hanno mostrato comprensione per l’uomo violento, attribuendo alla donna la colpa della “provocazione”.
Basta poco, però, per provocare la violenza. Una frase, uno sguardo, un movimento, il silenzio, l’immobilità. “Quando ero più giovane, a volte era un rossetto troppo rosso o un vestito troppo corto, lo sguardo ammirato di un passante, il tono stanco nel rispondere al saluto quando tornava da lavoro, un sorriso a metà che gli sembrava ironico, la casa disordinata o la mia presunta mania igienica, se ero stanca o se apparivo troppo allegra”, racconta Anna.
La prevenzione comincia qui: nel contrasto al pregiudizio che la vittima sia una “provocatrice” e, insieme, che un grande amore possa esprimersi come violenza. La presidente del Centro comunale antiviolenza di Roma lancia un appello alle Istituzioni: “Bisogna aiutare le donne che vogliono uscire da una situazione di sopraffazione, sul piano psicologico, giuridico-legale, economico e sociale, anche con progetti di inserimento al lavoro”. L’investimento finanziario per attività di accoglienza, prevenzione e contrasto è stato, invece, ridotti, nel 2014, rispetto al 2013, da 16milioni di euro a 14milioni. Uno schiaffo alle dichiarazioni di buone intenzioni in difesa dei soggetti deboli, violati da un malinteso amore.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, non è una data a caso. E' il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente. Non sempre, non ovunque, le cose sono cambiate da quel giorno: basti pensare alle bambine dell'India che quasi ogni giorno vengono stuprate e uccise, ma anche a casa nostra, dove la violenza contro le donne è spesso nascosta in ambito domestico.
La Giornata è stata istituita dall'Onu il 17 dicembre 1999. I dati dell'Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un'altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. E in Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Ma se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, aumenta invece la percentuale dei figli che vi assistono.
Per combattare il fenomeno sul campo fondamentali sono i Centri Antiviolenza.
Il Lazio, con l’Emilia Romagna, registra il primato nazionale di violenze e abusi sulle donne: riguarda oltre il 38 percento della popolazione femminile. In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, poco meno di 7milioni di cittadine, una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, subisce maltrattamenti, nove volte su dieci da parte del marito o convivente, più di una su tre in famiglia. Anche madri che subiscono abusi o angherie da parte dei figli. I casi denunciati sono soltanto un terzo, scendono al 7percento per le vittime in casa.
“Il maltrattamento è un reato – continua De Masi – che comprende varie forme di violenza: fisica, psicologica, verbale, sessuale, economica, culturale”. Per la sociologa, la principale causa è “una cultura maschilista, possessiva e predatoria, che considera la donna oggetto di proprietà”. Frasi come: “Sei mia e faccio quello che voglio”, “Con me o con nessuno”, sono il segnale di un modo di intendere il rapporto tra i sessi. Non è da sottovalutare che oltre il 60 percento degli stupri siano commessi da partners attuali o precedenti.
È un fenomeno trasversale alle classi sociali, all’età, al grado di istruzione e alla posizione economica. La forma più subdola è la violenza psicologica, che si esprime come dominio mentale, manipolazione e umiliazione della dignità femminile, controllo delle altre relazioni affettive, gelosie ossessive. I violenti sono spesso “imprevedibili”: “uomini di successo, altoborghesi, con posizioni sociali di prestigio, stimati in pubblico, facoltosi, si rivelano orchi dopo aver chiuso la porta di casa sul resto del mondo”, afferma De Masi.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la violenza tra le mura domestiche è un problema di “salute pubblica”, non soltanto giuridico. Si tratta – dichiara l’Oms – di “un tipo di violenza silenziosa e invisibile, che gli stessi sistemi giudiziari tendono a trattare non come reato ma come ‘questioni private’”.
Basta poco,  per provocare la violenza. Una frase, uno sguardo, un movimento, il silenzio, l’immobilità. “Quando ero più giovane, a volte era un rossetto troppo rosso o un vestito troppo corto, lo sguardo ammirato di un passante, il tono stanco nel rispondere al saluto quando tornava da lavoro, un sorriso a metà che gli sembrava ironico, la casa disordinata o la mia presunta mania igienica, se ero stanca o se apparivo troppo allegra”, racconta  una delle tante donne vittime di violenza.
La prevenzione comincia qui: nel contrasto al pregiudizio che la vittima sia una “provocatrice” e, insieme, che un grande amore possa esprimersi come violenza. La presidente del Centro comunale antiviolenza di Roma lancia un appello alle Istituzioni: “Bisogna aiutare le donne che vogliono uscire da una situazione di sopraffazione, sul piano psicologico, giuridico-legale, economico e sociale, anche con progetti di inserimento al lavoro”. L’investimento finanziario per attività di accoglienza, prevenzione e contrasto sono stati, invece, ridotti, nel 2014, rispetto al 2013, da 16milioni di euro a 14milioni. Uno schiaffo alle dichiarazioni di buone intenzioni in difesa dei soggetti deboli, violati da un malinteso amore.

Da un articolo di Emanuela Bambara su www.interris.it -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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