ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Gennaio 2016

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DEL 25 GENNAIO 2016 DATO A MARIJA

Post n°9488 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Senza preghiera non potete vivere perché la preghiera è la catena che vi avvicina a Dio. Perciò, figlioli, nell’umiltà del cuore ritornate a Dio e ai Suoi comandamenti per poter dire con tutto il cuore: come in cielo così sia fatto anche sulla terra. Figlioli, voi siete liberi di decidervi nella libertà per Dio o contro di Lui. Vedete come satana vuole trarvi nel peccato e nella schiavitù. Perciò, figlioli, ritornate al Mio Cuore perché Io possa guidarvi a Mio Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 
 
 

3 GENNAIO 2016: SANTISSIMO NOME DI GESU'

Post n°9487 pubblicato il 03 Gennaio 2016 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

«Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina» Il nome Gesù fu dato al Messia da san Giuseppe dopo che l’angelo di Dio in sogno gli disse: “Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt.1, 21-25). Il significato del nome Gesù è dunque quello di salvatore. Nel corso della vita pubblica di Gesù, i suoi discepoli, appellandosi al suo nome, guariscono i malati, cacciano i demoni e compiono miracoli. «La potenza del Nome di Gesù è grande, è multipla. È un rifugio per i penitenti, un sollievo per i malati, un aiuto nella lotta, nostro appoggio nella preghiera, perché ci ottiene il perdono dei pec­cati, la grazia della salute dell'anima, la vittoria contro le tentazioni, la potenza e la fiducia di ottenere la salvezza». (San Tommaso)

Quanto è dolce da pronunciare il Santissimo Nome di Gesù per l'uomo! Questo solo Nome riavvicina il cielo alla terra, e non ce n'è uno più amabile o più potente. Così si esprime San Bernardo: "Il Nome dello Sposo è luce, cibo, medicina. Esso illumina quando lo si rende noto; nutre quando vi si pensa in segreto; e quando lo si invoca nella tribolazione, procura la dolcezza e l'unzione. Ma il Nome di Gesù non è soltanto luce, è anche cibo. Non vi sentite dunque riconfortati ogni qual volta richiamate al vostro cuore quel dolce Nome? Che altro c'è al mondo che nutra tanto la mente di colui che Lo pensa? Gesù è miele alla mia bocca, melodia al mio orecchio, giubilo al mio cuore; ed oltre a questo, una medicina benefica. Qualcuno di voi è triste? Che Gesù venga nel suo cuore, passi di qui nella sua bocca, e subito, alla venuta del Nome divino che è vera luce, scompare ogni nube, e torna il sereno. Qualcuno cade nel peccato oppure incorre, disperando, nei lacci della morte? Se invoca il Nome di Gesù, non comincerà subito a respirare e a vivere nuovamente? Qual è quell'uomo che, timoroso e preoccupato in mezzo ai pericoli, invocando quel Nome di forza non abbia sentito subito nascere in sé la fiducia e svanire la paura? Chi è colui, vi chiedo, che sbattuto e vacillante in balia dei dubbi, non ha all'istante - lo dico senza esitare - visto risplendere la certezza all'invocazione di un Nome così luminoso? Chi, nell'avversità, mentre era in preda alla sfiducia, non ha ripreso coraggio al suono di quel Nome di valido aiuto? O anima mia, tu hai un antidoto eccellente, nascosto come in un vaso, nel Nome di Gesù! Gesù, infatti è un nome salutare e un rimedio che non risulterà mai inefficace per nessuna malattia. Che esso sia sempre nel tuo cuore, e nella tua mano: di modo che tutti i tuoi sentimenti e tutti i tuoi atti siano diretti verso Gesù".

Questa è dunque la forza e la dolcezza del santissimo Nome di Gesù! Gesù stesso rivelò alla Serva di Dio Suor Marie de Saint-Pierre, carmelitana di Tours (1843):

“Il mio Nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita dei peccatori, ed è questa:

“Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’Adorabilissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen.”

Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai il mio Cuore d’amore. Tu non puoi comprendere la malizia e l’orrore della bestemmia. Se la mia Giustizia non fosse trattenuta dalla Misericordia, schiaccerebbe il colpevole verso il quale le stesse creature inanimate si vendicherebbero, ma Io ho l’eternità per punirlo! Oh, se sapessi quale grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola volta: "O ammirabile Nome di Dio! In spirito di riparazione per le bestemmie!"

(con approvazione ecclesiastica)

 
 
 

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DATO A MIRJANA IL 2 GENNAIO 2016

Post n°9486 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli, come madre sono felice di essere in mezzo a voi perché voglio di nuovo parlarvi delle parole di mio Figlio e del Suo amore. Io spero che mi accetterete con cuore perché le parole di mio Figlio e il Suo amore sono l’unica luce e la speranza nel buio del mondo di oggi. Questa è l’unica verità e voi che la accetterete e la vivrete avrete cuori puri e umili e mio Figlio ama quelli che sono puri e umili. Con un cuore puro e umile, voi porterete nuovamente vita alle parole di mio Figlio, le vivrete, le diffonderete e farete in modo che tutti le sentano. Le parole di mio Figlio portano la vita a quelli che le ascoltano. Le parole di mio Figlio portano amore e speranza perciò, miei cari apostoli, miei figli, vivete le parole di mio Figlio. Amatevi, come Lui vi ha amato, amatevi nel Suo nome e nella Sua memoria. La Chiesa va avanti e si sviluppa grazie a quelli che ascoltano le parole di mio Figlio, grazie a quelli che si amano, quelli che amano e quelli che soffrono nel silenzio e nella speranza della salvezza finale. Perciò miei cari figli, che le parole di mio Figlio e il Suo amore possano essere il primo e l’ultimo pensiero della vostra giornata. Vi ringrazio.

 
 
 

1 GENNAIO 2016: SOLENNITA' DI MARIA SS.MA MADRE DI DIO

Post n°9485 pubblicato il 01 Gennaio 2016 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

PREGHIERA A MARIA MADRE DI DIO

O Vergine santissima, che ti sei proclamata umile ancella del Signore,
tu sei stata eletta dall'Altissimo per divenire Madre del suo unigenito Figlio,il Salvatore nostro Gesù Cristo.
Noi ammiriamo la tua grandezza e invochiamo la tua materna bontà.
Noi sappiamo che tu ci guardi con tenerezza di madre, perchè anche noi siamo divenuti, per grazia, tuoi figli.
A te dunque noi eleviamo il nostro cuore,
a te ci consacriamo con tutta la confidenza filiale;
alla tua celeste protezione ci affidiamo
perchè tu vegli amorosa sopra il nostro cammino.
Accoglici tra le tue braccia materne, o Maria,
come accoglievi Gesù, tuo divin Figlio. Amen


Iniziamo oggi il nuovo anno accanto a Maria Santissima, la Madre di Dio. Ella,che ci ha dato Gesù, ci ottenga da Lui salute e benedizione, e ci confermi nel dono natalizio della pace

Impariamo da Lei ad accogliere il Bambino che per noi è nato a Betlemme. Se nel Bimbo nato da Lei riconosciamo il Figlio eterno di Dio e Lo accogliamo come il nostro unico Salvatore, possiamo essere detti e lo siamo realmente figli di Dio: figli nel Figlio.
Scrive l’Apostolo San Paolo: 'Dio mandò il Suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli' (Galati 4,4).
"Siamo figli di Dio, e se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo” (Rm 15, 17).
In questo nuovo anno,il Signore "faccia brillare il Suo volto" su di noi, ci "sia propizio"(cfr Nm 6,24-27), e ci benedica.
Possiamo esserne certi: se non ci stanchiamo di ricercare il Suo volto, se non cediamo alla tentazione dello scoraggiamento e del dubbio, se pur fra le tante difficoltà che incontriamo restiamo sempre ancorati a Lui, sull'esempio di Maria Santissima,
sperimenteremo la potenza dell' Amore di Dio e della Sua misericordia.

Oh Gesù Bambino, libera questo nostro mondo, che tu ancora ami, dagli orrori delle guerre: che i fratelli non uccidano più i fratelli, che i nemici si stringano la mano, i popoli si aprano alla concordia, che l’amore alla vita e la ricerca del vero benessere si aprano verso sentieri di pace e di prosperità per tutti; allontana Te ne prego, l’avidità, l’egoismo e l’indifferenza che regna in tutti i cuori. Desidero soprattutto ringraziarti mio Signore, per tutti i doni che nell’Anno appena passato mi hai elargito, e consapevole della Tua immensa Misericordia voglio ringraziarti per tutto quello che vorrai concedermi in questo nuovo Anno, che il Tuo Santo Volto possa splendere su tutti i giorni che verranno. Amen. Buon Anno, che il Signore possa concedervi quello che il tuo cuore desidera.

AUGURI DI BUON ANNO A TUTTI !

 
 
 

CANTALAMESSA O CANTALACENA..CHE TRISTEZZA SIGNORI MIEI!!!!!!!!!!!!!!!!

Post n°9484 pubblicato il 01 Gennaio 2016 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Raniero Cantalamessa coltiva “ nel cuore la speranza che, in un giorno non lontano, cattolici e protestanti possiamo essere non più divisi, ma uniti da Maria, in una comune venerazione”. Questo sarà possibile solamente quando i Protestanti torneranno alla vera fede, che è quella cattolica. È una solenne stupidaggine dire che abbiamo eccessivamente onorato la Santa Madre di Dio e della Chiesa. Ciò che ci divide dai protestanti è la stessa fonte e apice della nostra fede, ossia il Santo Sacrificio della Messa.

Un esempio tra tanti. Scrivono i protestanti svizzeri:

Pertanto rifiutiamo l’affermazione secondo la quale Gesù Cristo avrebbe istituito nella chiesa un ministero sacerdotale che lo rappresenti e ne continui la missione, e che in particolare abbia la prerogativa esclusiva di celebrare i sacramenti. I due sacramenti (battesimo e Cena del Signore, o eucaristia) non sono atti sacri che necessitino una mediazione particolari, ma sono un annunzio, realizzato con atti simbolici, dello stesso evangelo della grazia che viene proclamato nella predicazione. La celebrazione eucaristica, che sta al centro della messa cattolica, non è la «ripetizione», come che la si voglia spiegare, dell’unico sacrificio di Cristo, ma ne è una ripresentazione, una memoria, un annunzio. Perciò nessuna «adorazione» dell’ostia (che troppo fa pensare a un atto di idolatria), nessun ostensorio, e nessuno altro atto o gesto sacrale, come le diverse benedizioni di luoghi, persone, momenti. Questo vale anche per le reliquie, i santuari, i pellegrinaggi. I sacramenti sono soltanto due, il battesimo e Cena del Signore, i soli che rispondano ad un preciso mandato evangelico.

Solo per inciso, Lutero affermava: «Dichiaro che tutti i bordelli (benché Dio li abbia disapprovati severamente), tutti gli omicidi, uccisioni, ladrocini e adulteri hanno fatto meno danno che l’abominio della messa papista» [Cfr. Werke (Ed. Weimar, 1888), XV, pag. 773]. Sua è anche la seguente affermazione che è stata ed è il programma di ogni nemico della santa Chiesa cattolica: «Quando la Messa sarà distrutta, penso che avremo distrutto anche il Papato [...]. Infatti, il Papato poggia sulla Messa come su una roccia [...]. Tutto questo crollerà necessariamente quando crollerà la loro abominevole e sacrilega Messa» (cfr. Werke, Contra Enricum Anglæ, vol. X, II). La Messa non è la Cena del Signore, ma il Santo Sacrificio. Se si apre il vocabolario etimologico, ci si accorge che alla voce Messa, compaiono due significati: il primo fa risalire il termine “Missa” al latino “missio” e al verbo “mittere”, ove “missio” era l’atto con cui si compariva davanti al superiore e con cui si era da lui congedati per compiere qualche ordine (missione); la seconda etimologia fa derivare “Missa” dall’ebraico “Missah”, che significa offerta o sacrificio. Entrambe le etimologie sono da ritenere per farsi una prima idea di ciò che è la santa Messa: un’offerta sacrificale, che si attua comparendo davanti ad un Superiore, da cui si parte con una missione ben precisa. Anche in latino, ordinariamente, la santa Messa era (ed è) chiamata “Sacrificium”, ovvero un’immolazione offerta a Dio, un tributo offerto a Lui da un suo servo a ciò esplicitamente designato per riconoscerne la Maestà infinita, per ripararne la giustizia offesa dai peccati, per impetrare grazie sull’umanità e per intercedere presso di Lui a favore dei vivi e dei defunti. La santa Messa è dunque l’offerta di un sacrificio. Quale sacrificio e chi lo offre? Noi sappiamo che nostro Signore Gesù Cristo, al fine di attestare l’assoluta Maestà del Padre e l’assoluta obbedienza che gli è dovuta, non ha esitato ad offrirGli il sacrificio supremo, quello della sua vita, un sacrificio cruento, consumatosi sul patibolo più infame che la storia abbia conosciuto, in una condizione estremamente infamante ed umiliante. Lo ha fatto anche per riconciliare l’umanità peccatrice, portando ed inchiodando sulla Croce i peccati di tutti, espiandoli davanti alla divina Giustizia tra pene indicibili ed ottenendo ogni grazia e benedizione presso il Padre, essendosi offerto a nome ed in rappresentanza dell’intero genere umano. Questo atto, a cui ha partecipato come Corredentrice Maria Santissima, unendo le sue sofferenze di Madre misticamente crocifissa a quelle del Figlio, ha riacquistato all’umanità intera la Grazia perduta da Adamo e da ogni uomo peccatore. Tuttavia, compiuto il Sacrificio e riacquistata la Grazia, mancava, se così si può dire, ancora qualcosa: un mezzo, uno strumento perché gli infiniti meriti acquistati da Gesù potessero raggiungere tutti gli uomini di ogni luogo e di ogni tempo, perché ne potessero beneficiare dei frutti ed usufruirne degli effetti; un mezzo adatto a distribuire ed applicare i meriti infiniti acquistati da Gesù attraverso il suo Sacrificio cruento: questo Mezzo sublime e divino è la santa Messa.

È questo che i Protestanti rifiutano e di conseguenza rifiutano la Madonna, che difatti è la Nemica di tutte le eresie.

Consiglio di rileggersi la Redemptoris Mater di San Giovanni Paolo II:
La maternità di Maria, pervasa fino in fondo dall’atteggiamento sponsale di «serva del Signore», costituisce la prima e fondamentale dimensione di quella mediazione che la Chiesa confessa e proclama nei suoi riguardi,100 e continuamente «raccomanda all’amore dei fedeli», poiché in essa molto confida. Infatti, bisogna riconoscere che prima di tutti Dio stesso, l’eterno Padre, si è affidato alla Vergine di Nazareth, donandole il proprio Figlio nel mistero dell’incarnazione. Questa sua elezione al sommo ufficio e dignità di Madre del Figlio di Dio, sul piano ontologico, si riferisce alla realtà stessa dell’unione delle due nature nella persona del Verbo (unione ipostatica). Questo fatto fondamentale di esser la Madre del Figlio di Dio, è sin dall’inizio una totale apertura alla persona di Cristo, a tutta la sua opera, a tutta la sua missione. Le parole «Eccomi, sono la serva del Signore» testimoniano questa apertura dello spirito di Maria, che unisce in sé in modo perfetto l’amore proprio della verginità e l’amore caratteristico della maternità, congiunti e quasi fusi insieme. Perciò Maria è diventata non solo la «madre-nutrice» del Figlio dell’uomo, ma anche la «compagna generosa in modo del tutto singolare»101 del Messia e Redentore. Ella - come ho già detto - avanzava nella peregrinazione della fede e in tale sua peregrinazione fino ai piedi della Croce si è attuata, al tempo stesso, la sua materna cooperazione a tutta la missione del Salvatore con le sue azioni e le sue sofferenze. Lungo la via di questa collaborazione con l’opera del Figlio Redentore, la maternità stessa di Maria conosceva una singolare trasformazione, colmandosi sempre più di «ardente carità» verso tutti coloro a cui era rivolta la missione di Cristo. Mediante tale «ardente carità», intesa a operare in unione con Cristo la restaurazione della «vita soprannaturale nelle anime»,102 Maria entrava in modo del tutto personale nell’unica mediazione «fra Dio e gli uomini», che è la mediazione dell’uomo Cristo Gesù. Se ella stessa per prima ha sperimentato su di sé gli effetti soprannaturali di questa unica mediazione - già all’annunciazione era stata salutata come «piena di grazia», - allora bisogna dire che per tale pienezza di grazia e di vita soprannaturale era particolarmente predisposta alla cooperazione con Cristo, unico mediatore dell’umana salvezza. E tale cooperazione è appunto questa mediazione subordinata alla mediazione di Cristo. Nel caso di Maria si tratta di una mediazione speciale ed eccezionale, fondata sulla sua «pienezza di grazia», che si traduceva nella piena disponibilità della «serva del Signore». in risposta a questa disponibilità interiore di sua madre, Gesù Cristo la preparava sempre più a diventare per gli uomini «madre nell’ordine della grazia». Ciò indicano, almeno in modo indiretto, certi particolari annotati dai Sinottici (Lc 11,28); (Lc 8,20); (Mc 3,32); (Mt 12,47) e ancor più dal Vangelo di Giovanni (Gv 2,1); (Gv 19,25), che ho già messo in luce. A questo riguardo le parole, pronunciate da Gesù sulla Croce in riferimento a Maria e a Giovanni, sono particolarmente eloquenti.

Scrivono, invece, i protestanti svizzeri:
Altro interrogativo serio è quello sollevato dal cattolicesimo «popolare», per la disponibilità che il cattolicesimo sembra avere nell’accettare, e inglobare nel suo sistema di credenze, riti e usanze popolari che ben poco hanno a che vedere con l’evangelo di Gesù Cristo. Può trattarsi di tradizioni antichissime, che risalgono al tempo in cui i pagani accettarono di farsi cristiani... i quali però portarono con sé nella chiesa i loro usi antichi, che fino ad allora erano stati considerati superstiziosi: questo va detto a proposito della venerazione delle reliquie e delle immagini sacre, per le feste dei santi, per i miracoli che le autorità tollerano, per vere e proprie superstizioni popolari, come il miracolo di S. Gennaro o anche la venerazione della Sindone di Torino o le tante madonne che piangono. Tutto questo non è soltanto estraneo al protestante, ma gli è profondamente incomprensibile, ostico, irritante. Per cui alla fine avviene di chiedersi se in questo modo il cattolicesimo non varchi una soglia estrema, che lo porti fuori del cristianesimo. È vero che in tempi recenti si cerca di limitare gli eccessi (anche perché, probabilmente, assistiamo al declino delle cultura contadina, dove tali riti erano maggiormente di casa). Ma resta inaccettabile per il protestante che, comunque, si cerchi di ricuperare un qualche valore positivo di quella religiosità, attribuendo a queste cose un mal definito valore simbolico, come contenitori di una possibile autentica religiosità cristiana.

Forse padre Raniero, dovrebbe decidersi a cambiare il suo cognome da Cantalamessa a Cantalacena! La strada dell’ecumenismo di Cantalamessa porta nel baratro.

Altro che esagerato onore alla Madonna!

Maria, Fortezza inespugnabile, prega per noi

Fonte: CulturaCattolica.it

ECCO UNA DOCUMENTO SCONCERTANTE!!!!!!!!!!!!!

Nel periodo difficile che sta attraversando la Chiesa e l’umanità intera, a causa di guerre divisioni ingiustizie, prevaricazioni, omicidi , aborti, divorzi, matrimoni e adozioni gay, domandiamoci chi è l’artefice di tanto male, chi è che tira le fila? Se non il divisore, l’omicida , il menzoniero per natura, cioè il demonio. A tal proposito riportiamo la confessione fatta da Lucifero, durante un esorcismo, che lascia sbigottiti e sgomenti, qualora le sue parole risultassero confermate nel prossimo futuro. L’esorcismo ha avuto luogo subito dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI.

Ecco il testo:

ESORCISTA: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo?

LUCIFERO: ” Noooooo, Quella là nooooo!
Il solo sentire pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demoni, un tormento infinito.

Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti Prete schifoso!

La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. E’ l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa. Le dimissioni del Pontefice, prese in piena libertà e coscienza, aprono la strada al nostro ultimo attacco frontale.
Quello lassù sta per ritornare sulla terra, non so né il dove e né il quando, ma sento che quel giorno è molto, molto, molto vicino. Le mie stesse forze vanno sempre più affievolendosi, pertanto, devo concentrarmi e recuperare tutte le energie per convogliare i miei miliardi di demoni contro la Sede Apostolica.
Non basta la corruzione, non basta l’avidità di denaro, non basta suscitare gli scandali, bisogna condurre una battaglia che abbia come esito finale la distruzione della cosiddetta Chiesa di Roma.

ESORCISTA: Nel nome di Cristo, dimmi cosa vuoi fare contro la dolce Sposa di Dio?

LUCIFERO: Sono duemila anni che noi angeli decaduti con l’aiuto di uomini di Chiesa e di politicanti da strapazzo, cerchiamo di colpire mortalmente Quella tremenda Invenzione del Nazareno. Purtroppo non ci siamo ancora riusciti, perchè essa appartiene all’Onnipotente.
Tutti i nostri sforzi risultano vani, perchè le porte dell’inferno, come Quel crocefisso disse, non prevarranno. Ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a colpirla, a ferirla, a farla sanguinare, anche grazie a chi, dall’interno di essa, si è consegnato nelle nostre mani.
Dobbiamo arrivare ad occupare il trono del Vicario di Quello inchiodato alla croce. Con le buone o con le cattive. Costi quel che costi.
Stiamo lavorando a spopolare i seminari, a far chiudere i conventi, ma non riusciamo a far smettere quelle donne e quegli uomini, rinchiusi dietro una grata, di pregare. Ancora ci sono giovani che si dedicano alla preghiera nel silenzio di quei monasteri. Maledetti! quanto ci fanno male quelle vite donate all’Altissimo.

Fonte gloria tv (Esorcismo 11/02/2013) -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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